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Autore: ONLYKORINE    16/04/2019    0 recensioni
Contest ad introduzione comune. Mi è stato dato l'incipit (parte verde del prologo) e io continuerò la storia.
Nicole ha iniziato ad avere dei Flashback di cui non si ricorda. Sta diventando pazza? La sua miglior amica la crederà pazza? Cosa succederà? E poi, perché ha questi flashback?
Genere: Fantasy, Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chiacchiere con Sabina

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“Perché non rispondi ai miei messaggi?” Sabina entra in casa mia appena le apro, con l’irruenza di un battaglione medievale e io riesco a spostarmi appena in tempo prima di venire travolta.

“Ciao, Sabina” la saluto ironicamente. Lei ciondola la mano davanti al mio viso e sbuffa. “Non farlo mai più!”

“Cosa?” le chiedo, ma so a cosa si riferisce, sto solo prendendo tempo. “Ti ho mandato almeno trenta messaggi e ti ho telefonato stamattina all’intervallo e anche quando è finita la scuola. Non mi hai mai risposto” Il suo sguardo è tremendo. Mi trapassa e mi fa sentire in colpa. Non le ho risposto perché non volevo raccontarle di quello che è successo in macchina con Leo.

Non voglio farlo perché mi vergogno e perché so di sicuro che lei ha baciato Marco e che la sua è stata una serata perfetta. Sospiro e mi siedo sul letto. “Ok, scusami…”

Lei si siede vicino a me e mi mette un braccio sulle spalle. “Ehi, Nico, che succede? È successo qualcosa? Stefano ha fatto per caso…” Io scuoto la testa e la interrompo: “No. Niente di così grave. Ma ho delle novità…” Decido di parlare di Celeste così da non dover raccontare niente di Leo.

So già che Stefano e Claudia sono andati via abbastanza presto dalla pizzeria, perché Claudia l’ha raccontato a Leo e lui me l’ha riferito. So praticamente tutto di com’è andata la serata. Mi ero chiesta se Claudia avesse baciato apposta Stefano e invece è saltato fuori che lei è stata presa in contropiede, ma è riuscita a giostrarsela bene; l’ha allontanato senza inimicarselo, infatti potrebbero uscire ancora. Spero che questa parte Claudia se la sappia gestire bene, ma d’altronde, è lei che lavora per la polizia, quindi…

Parliamo di questo e del fatto che Claudia ha riconosciuto alcuni segnali, ma ancora non può dire niente, così racconto a Sabina di come ho passato la mattina. “Sei tremenda!” grida ridendo mentre mi tira il cuscino sulla testa “Potevi dirmelo che non saresti venuta a scuola…”

È vero, non gliel’ho detto. “Sabi…” inizio, ma lei ride ancora. È stupenda perché non ce l’ha mai con me. “Lo so lo so, volevi tenerti Leo tutto per te!” Mmm mi vergogno a dirle che con lui è stato un fiasco, così faccio finta di niente e le spiego del tipo che va a trovare Celeste all’ora di pranzo.

“Wow, e chi è?” mi stringo nelle spalle. “Non lo so. Oggi non è venuto” Sabina si raddrizza sul letto. “Come non è venuto?” scuoto la testa e lo ripeto. “Non lo abbiamo visto. Lo abbiamo aspettato, ma non si è visto” Vedo le spalle della mia amica cadere. Sì, anche noi ci siamo rimasti male. Beh, a dir la verità io ho passato un’ora e mezza su una poltrona vicino a Leo a chiacchierare ed è stato quasi divertente, a parte la situazione. Leo, come ho scoperto ieri sera, è simpatico e sa come intrattenermi senza essere noioso o arrogante. O forse sono io che pendo dalle sue labbra come un’oca? Vabbè, comunque mi piace ancora.

Nonostante ieri sera si sia tirato indietro invece di baciarmi. Oddio è stato così umiliante. Sto per tornare nel limbo dell’autocommiserazione quando Sabina mi chiede qualcos’altro e riprendiamo a parlare. Almeno mi scordo di pensare a Leo.

Sentiamo bussare alla porta proprio mentre sto per chiedere a Sabina della sua, di serata, così insieme gridiamo: “Avanti” E poi ci guardiamo scoppiando a ridere. Cosa farei senza un’amica come lei? Freno l’impulso di abbracciarla di getto, perché Cristina entra in camera e mi chiede se le presto il mio maglione rosso. Per la cronaca, è il suo maglione preferito, ma è mio. A me neanche piace molto visto che il rosso fa a botte con i miei capelli. Mi faccio un po’ pregare e la torturo un pochino. Infatti, nonostante tutto, sono di buon umore, Sabina riesce sempre a farmi stare bene.

“Esci con qualcuno?” chiediamo quasi insieme io e la mia amica, torchiando mia sorella, che sospira, consapevole che se vuole il mio maglione, qualcosa dovrà raccontarci per forza. Giochiamo un po’ con lei, ma anche Cristina si diverte e alla fine le consegno il maglione e lei, prima di uscire dalla porta si volta verso Sabina e le dice ammiccando: “Nicole ti ha raccontato del bacio?”

Spalanco gli occhi mentre Cristina ride forte e la porta si chiude quando le tiro dietro un altro dei miei cuscini. Cavolo! Mi giro verso Sabina che mi guarda ghignando “C’è qualcosa che non mi hai detto?”

No. No. Non posso sempre essere la sfigata! No. Non voglio raccontarglielo. Mi risiedo sul letto e mi prendo il viso fra le mani per l’imbarazzo. “Oh, Sabi… è stato così umiliante. Non ci siamo baciati… lui… Leo…” cerco di mettere insieme una frase senza riuscirci.

“Leo?” sento Sabina sedersi vicino a me e accarezzarmi la schiena. È dolce come una zia, quando vuole. “Cosa ha fatto Leo di umiliante?” Tolgo le mani dal viso “Si è tirato indietro prima di baciarmi. E io avevo già chiuso gli occhi” Vedo la sua espressione addolorata, la sento, quasi, sento che sa quello che provo. So che adesso dirà che le dispiace e che io merito di meglio. Non è così che si fa? Non mi ricordo l’ultima delusione amorosa che ho avuto, quindi la memoria mi fa un po’ cilecca. A dir la verità non mi ricordo neanche l’ultima volta che ho desiderato baciare un ragazzo. Sono una frana.

“Oh, vaffanculo Leo, sei un idiota” Scoppio a ridere perché non me lo aspettavo. Anche Sabina mi guarda sorridendo. “Sono io l’idiota… Non dovevo sperarci” Sospiro. Lei si alza e mi propone di uscire “Dai, andiamo dagli altri” Effettivamente abbiamo passato buona parte del pomeriggio in camera, ormai potremmo anche uscire e raggiungere gli altri ragazzi. Annuisco e mi alzo anch’io.

“E Marco?” le chiedo mentre prendo la giacca e mi avvicino alla porta. “Cosa?” fa la gnorri lei. Oddio, come la odio quando si fa cavare di bocca le parole così! Ma forse lo fa per me, così non le cavo gli occhi subito. “Com’è andata ieri sera? Almeno tu l’hai baciato?” chiedo ancora, allungando la mano sulla maniglia.

“Ah, no. Non gliel’ho permesso” la sua risposta mi lascia talmente di stucco che mi scordo di aprire la porta e lei mi finisce addosso. Mi giro verso Sabina, che si lamenta di essersi fatta male e le chiedo: “Cosa vuol dire che non glielo hai permesso?” Lei scuote le spalle “Vuol dire che ci ha provato e io mi sono spostata dandogli un bacio sulla guancia” Oh. E perché?

“Allora, andiamo?” mi chiede lei, aggrottando la fronte, come se non capisse, così devo essere più chiara. “Ma tu volevi baciarlo!” Sabina vuole baciare Marco da almeno sei mesi. Lei sorride. “Sì. Ma non volevo che succedesse ieri” Oh. Adesso sono veramente tentata di colpirla. “Perché?” Lei sorride di quel sorriso che promette guai “Perché è circondato di ragazze che cadono ai suoi piedi. Non voglio essere una delle tante. Non penso di baciarlo tanto presto” dichiara lei. Oh.

Sabina è molto più brava di me in queste cose, probabilmente dovrei imparare da lei, ma a me non piacciono i trucchetti. Probabilmente mi perderò molte cose nella vita a causa di questa mia caratteristica, ma va bene così, non sono in grado di giocare in questa maniera. Però mi chiedo se è una cosa che funziona… Apro la porta lentamente e le chiedo se lui è rimasto effettivamente colpito. Lei ridacchia ancora mentre usciamo dalla mia camera. “Oh, è rimasto di merda, avresti proprio dovuto vedere la sua faccia. Non se lo aspettava proprio!”

   
 
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