Chiacchiere
con Sabina
“Perché
non rispondi ai miei
messaggi?” Sabina entra in casa mia appena le apro, con
l’irruenza di un
battaglione medievale e io riesco a spostarmi appena in tempo prima di
venire
travolta.
“Ciao,
Sabina” la saluto
ironicamente. Lei ciondola la mano davanti al mio viso e sbuffa.
“Non farlo mai
più!”
“Cosa?”
le chiedo, ma so a cosa si
riferisce, sto solo prendendo tempo. “Ti ho mandato almeno
trenta messaggi e ti
ho telefonato stamattina all’intervallo e anche quando
è finita la scuola. Non
mi hai mai risposto” Il suo sguardo è tremendo. Mi
trapassa e mi fa sentire in
colpa. Non le ho risposto perché non volevo raccontarle di
quello che è
successo in macchina con Leo.
Non
voglio farlo perché mi
vergogno e perché so di sicuro che lei ha baciato Marco e
che la sua è stata
una serata perfetta. Sospiro e mi siedo sul letto. “Ok,
scusami…”
Lei
si siede vicino a me e mi
mette un braccio sulle spalle. “Ehi, Nico, che succede?
È successo qualcosa?
Stefano ha fatto per caso…” Io scuoto la testa e
la interrompo: “No. Niente di
così grave. Ma ho delle
novità…” Decido di parlare di Celeste
così da non dover
raccontare niente di Leo.
So
già che Stefano e Claudia sono
andati via abbastanza presto dalla pizzeria, perché Claudia
l’ha raccontato a
Leo e lui me l’ha riferito. So praticamente tutto di
com’è andata la serata. Mi
ero chiesta se Claudia avesse baciato apposta Stefano e invece
è saltato fuori
che lei è stata presa in contropiede, ma è
riuscita a giostrarsela bene; l’ha
allontanato senza inimicarselo, infatti potrebbero uscire ancora. Spero
che
questa parte Claudia se la sappia gestire bene, ma
d’altronde, è lei che lavora
per la polizia, quindi…
Parliamo
di questo e del fatto che
Claudia ha riconosciuto alcuni segnali, ma ancora non può
dire niente, così
racconto a Sabina di come ho passato la mattina. “Sei
tremenda!” grida ridendo
mentre mi tira il cuscino sulla testa “Potevi dirmelo che non
saresti venuta a
scuola…”
È
vero, non gliel’ho detto.
“Sabi…”
inizio, ma lei ride ancora. È stupenda perché non
ce l’ha mai con me. “Lo so lo
so, volevi tenerti Leo tutto per te!” Mmm mi vergogno a dirle
che con lui è
stato un fiasco, così faccio finta di niente e le spiego del
tipo che va a
trovare Celeste all’ora di pranzo.
“Wow,
e chi è?” mi stringo nelle
spalle. “Non lo so. Oggi non è venuto”
Sabina si raddrizza sul letto. “Come non
è venuto?” scuoto la testa e lo ripeto.
“Non lo abbiamo visto. Lo abbiamo
aspettato, ma non si è visto” Vedo le spalle della
mia amica cadere. Sì, anche
noi ci siamo rimasti male. Beh, a dir la verità io ho
passato un’ora e mezza su
una poltrona vicino a Leo a chiacchierare ed è stato quasi
divertente, a parte
la situazione. Leo, come ho scoperto ieri sera, è simpatico
e sa come intrattenermi
senza essere noioso o arrogante. O forse sono io che pendo dalle sue
labbra
come un’oca? Vabbè, comunque mi piace ancora.
Nonostante
ieri sera si sia tirato
indietro invece di baciarmi. Oddio è stato così
umiliante. Sto per tornare nel
limbo dell’autocommiserazione quando Sabina mi chiede
qualcos’altro e
riprendiamo a parlare. Almeno mi scordo di pensare a Leo.
Sentiamo
bussare alla porta
proprio mentre sto per chiedere a Sabina della sua, di serata,
così insieme
gridiamo: “Avanti” E poi ci guardiamo scoppiando a
ridere. Cosa farei senza
un’amica come lei? Freno l’impulso di abbracciarla
di getto, perché Cristina
entra in camera e mi chiede se le presto il mio maglione rosso. Per la
cronaca,
è il suo maglione preferito, ma è mio. A me
neanche piace molto visto che il
rosso fa a botte con i miei capelli. Mi faccio un po’ pregare
e la torturo un
pochino. Infatti, nonostante tutto, sono di buon umore, Sabina riesce
sempre a
farmi stare bene.
“Esci
con qualcuno?” chiediamo
quasi insieme io e la mia amica, torchiando mia sorella, che sospira,
consapevole che se vuole il mio maglione, qualcosa dovrà
raccontarci per forza.
Giochiamo un po’ con lei, ma anche Cristina si diverte e alla
fine le consegno
il maglione e lei, prima di uscire dalla porta si volta verso Sabina e
le dice
ammiccando: “Nicole ti ha raccontato del bacio?”
Spalanco
gli occhi mentre Cristina
ride forte e la porta si chiude quando le tiro dietro un altro dei miei
cuscini. Cavolo! Mi giro verso Sabina che mi guarda ghignando
“C’è qualcosa che
non mi hai detto?”
No.
No. Non posso sempre essere la
sfigata! No. Non voglio raccontarglielo. Mi risiedo sul letto e mi
prendo il
viso fra le mani per l’imbarazzo. “Oh,
Sabi… è stato così umiliante. Non ci
siamo baciati… lui… Leo…”
cerco di mettere insieme una frase senza riuscirci.
“Leo?”
sento Sabina sedersi vicino
a me e accarezzarmi la schiena. È dolce come una zia, quando
vuole. “Cosa ha
fatto Leo di umiliante?” Tolgo le mani dal viso “Si
è tirato indietro prima di
baciarmi. E io avevo già chiuso gli occhi” Vedo la
sua espressione addolorata,
la sento, quasi, sento che sa quello che provo. So che adesso
dirà che le
dispiace e che io merito di meglio. Non è così
che si fa? Non mi ricordo
l’ultima delusione amorosa che ho avuto, quindi la memoria mi
fa un po’
cilecca. A dir la verità non mi ricordo neanche
l’ultima volta che ho
desiderato baciare un ragazzo. Sono una frana.
“Oh,
vaffanculo Leo, sei un
idiota” Scoppio a ridere perché
non me lo aspettavo. Anche Sabina mi guarda sorridendo. “Sono
io l’idiota… Non
dovevo sperarci” Sospiro. Lei si alza e mi propone di uscire
“Dai, andiamo
dagli altri” Effettivamente abbiamo passato buona parte del
pomeriggio in
camera, ormai potremmo anche uscire e raggiungere gli altri ragazzi.
Annuisco e
mi alzo anch’io.
“E
Marco?” le chiedo mentre prendo
la giacca e mi avvicino alla porta. “Cosa?” fa la
gnorri lei. Oddio, come la
odio quando si fa cavare di bocca le parole così! Ma forse
lo fa per me, così
non le cavo gli occhi subito. “Com’è
andata ieri sera? Almeno tu l’hai
baciato?” chiedo ancora, allungando la mano sulla maniglia.
“Ah,
no. Non gliel’ho permesso” la
sua risposta mi lascia talmente di stucco che mi scordo di aprire la
porta e
lei mi finisce addosso. Mi giro verso Sabina, che si lamenta di essersi
fatta
male e le chiedo: “Cosa vuol dire che non glielo hai
permesso?” Lei scuote le
spalle “Vuol dire che ci ha provato e io mi sono spostata
dandogli un bacio
sulla guancia” Oh. E perché?
“Allora,
andiamo?” mi chiede lei,
aggrottando la fronte, come se non capisse, così devo essere
più chiara. “Ma tu
volevi baciarlo!” Sabina vuole baciare Marco da almeno sei
mesi. Lei sorride.
“Sì. Ma non volevo che succedesse ieri”
Oh. Adesso sono veramente tentata di
colpirla. “Perché?” Lei sorride di quel
sorriso che promette guai “Perché è
circondato di ragazze che cadono ai suoi piedi. Non voglio essere una
delle
tante. Non penso di baciarlo tanto presto” dichiara lei. Oh.
Sabina
è molto più brava di me in
queste cose, probabilmente dovrei imparare da lei, ma a me non
piacciono i
trucchetti. Probabilmente mi perderò molte cose nella vita a
causa di questa
mia caratteristica, ma va bene così, non sono in grado di
giocare in questa
maniera. Però mi chiedo se è una cosa che
funziona… Apro la porta lentamente e
le chiedo se lui è rimasto effettivamente colpito. Lei
ridacchia ancora mentre
usciamo dalla mia camera. “Oh, è rimasto di merda,
avresti proprio dovuto
vedere la sua faccia. Non se lo aspettava proprio!”