Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran
Ricorda la storia  |       
Autore: lmpaoli94    17/04/2019    0 recensioni
Sperduto nelle verdi colline appena fuori Firenze, Ed Sheeran si preparava a scrivere un nuovo album.
Ma la solitudine e la lontananza dai suoi grandi affetti, rendono la permanenza nella villa fiorentina molto difficile e lunga.
Ma cosa sarebbe successo se avesse fatto un incontro inaspettato con una creatura non del tutto “umana”?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ed Sheeran, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ed Sheeran passava le sue giornate nel salotto privato circondato da una moltitudine di libri e di strumenti musicali.
Mentre era sempre al liceo, aveva cominciato ad avere una passione innata per la lettura.
Il tutto grazie anche alla sua fidanzata Cherry Seaborn.
“Mi manca averti qui vicino a te… Spero che tu mi possa venire a trovare il più presto possibile.”
< Signor Sheeran, stamattina è una bellissima giornata > fece il suo maggiordomo riscuotendolo dai suoi pensieri < Oggi non va a correre? >
< Anthony, quando la smetterai di darmi del lei? >
< E’ una questione di rispetto, Signor Sheeran > rispose l’uomo senza preamboli.
< Non m’interessa. Tu non devi darmi del lei. Sai che non lo sopporto. >
< Vedrò di fare come dici… tu. >
< Ecco, così va bene. >
< Tornando a noi, andrai a fare una passeggiata? Rimanere chiuso qua dentro potrebbe deprimerti ancora di più. >
< Senza la mia Cherry, mi sento ancora più triste. >
< Sono solo pochi giorni. Quando avrai concluso questo tour, potrai tornare subito da lei. >
< Questo tour finirà tra tre mesi! Non so se riuscirò a resistere… >
< Vorresti forse chiamarla? >
< Magari dopo potrei farlo > rispose Ed posando la sua chitarra < Vado un po’ a correre qui vicino. >
< Cerca di svagarti il più possibile > gli consigliò Antony < Non pensare al tuo nuovo album e al tour. Ti rende solo nervoso e fa crescere il tuo stress. Cerca di rilassarti. >
< Non è così facile… Ma cercherò di farlo > replicò Ed con sorriso.
< Molto bene. Al tuo ritorno ti farò trovare pronto un ottimo pranzo. >
< Ho già l’acquolina in bocca. A più tardi. >
< Ma Ed, mettiti la tuta e un paio di scarpe comode. >
< Vestito così sono perfetto. Non ti preoccupare, Anthony. >
< D’accordo. A più tardi. >
 
 
Correndo nei dintorni delle vigne che popolavano le bellissime colline verdeggianti fiorentine, Ed non poté che ammirare i panorami mozzafiato del paesaggio che si perdeva a vista d’occhio.
“E’ un posto magnifico, non c’è che dire. Spero tanto di potermi un giorno sposare in questa bellissima terra.”
Correndo in lungo e in largo cercando di scaricare tutto il nervosismo, Ed non si era reso conto che erano le due del pomeriggio passate.
“Oh, no! Anthony mi starà aspettando da un bel po’.”
Cercando di correre più veloce che poté, Ed tagliò per la strada principale che l’avrebbe ricondotto a casa sua.
Ma senza voltarsi minimamente per attraversare la strada, il povero musicista per poco non venne investito da un auto che circolava nelle vicinanze.
Credendo di aver ricevuto un duro colpo, Ed non volle aprire gli occhi, cercando di pensare a qualcosa di magnifico.
“Cherry, sei davvero tu?”
“Sì, Ed. Sono molto contenta di rivederti.”
“Hai un sorriso magnifico.”
“Ti ringrazio. È bello sentirtelo dire.”
“Come stai? È da molto che non ci vediamo.”
“Mi manchi tantissimo. Questa lontananza sta solamente logorando il mio cuore.”
“Non ti preoccupare. Appena avrò finito questo tour, verrò dritto da te e ti farò una bella sorpresa.”
“Che genere di sorpresa?” gli domandò la donna con sorriso a trentadue denti.
“Non posso dirtelo. Altrimenti che sorpresa è?”
“Daiii! Ma sono curiosa!”
“Non se ne parla nemmeno. Dovrai aspettare pazientemente.”
“Va bene. Cercherò di non pensarci troppo… Ti amo, Ed. Ti amerò per sempre.”
“Anch’io, Cherry. Più della mia stessa vita.”
Una volta averla baciata, il suo sogno s’interruppe all’istante.
Quando riaprì gli occhi, non riusciva a capire dove si trovava.
IN un primo momento pensò che si era addormentato nei verdi boschi che contornavano il paesaggio, ma guardando più a fondo vide che si trovava in mezzo alla strada che stava sanguinando sul ginocchio.
< Meno male ti sei svegliato. Mi hai fatto prendere un brutto colpo. Credevo di averti ucciso. >
< Ma che cosa… >
< Mi dispiace esserti venuta addosso, ma non sono riuscita a frenare l’auto in tempo. Meno male che andavo piano. >
< Quindi sono stato investito? >
< Purtroppo sì… Però ti prego, non denunciarmi. Ho preso la patente da poco e se mi caccio in guai seri come questo, me la ritirerebbero all’istante. >
Cercando di alzarsi da terra, Ed fissò lo giovane ragazza con sguardo confuso.
< Non sto così male > replicò l’uomo prima di ricadere a terra.
< Attento! >
Evitando che battesse la testa, la giovane ragazza lo prese al volo.
< Mi gira un po’ la testa… >
< Forse è meglio se ti porto in ospedale. >
< Non ce n’è bisogno. Sto bene. Davvero. >
< Ma se non ti reggi nemmeno in piedi. >
< Alloggio in una villa qui vicina… Ti pregherei di portarmi fino là. Il mio maggiordomo sarà molto preoccupato se non mi vede ritornare. >
< Ma ne sei davvero sicuro? Non vuoi farti fare una visita per sicurezza? >
< Sicuro, non ce n’è bisogno. >
< Ok. >
< Lasciami pure andare. Ce la faccio da solo a camminare. >
Guardando dritto davanti a lui, Ed poté constatare che non era così malconcio come poteva pensare la ragazza.
< Va bene se monto davanti? >
< Certo che sì > rispose la donna con sorriso.
< Grazie. >
< Comunque piacere, il mio nome è Eleonora. >
< Piacere mio. Mi chiamo Ed. >
< Lo sai? Il tuo viso mi è molto familiare. Forse ti ho già visto da qualche parte. >
< Non lo so… Come ti ho detto, ho una villa qui vicino, però a causa dei miei impegni non ci alloggio molto spesso. >
< Non sei fiorentino? >
< No. Sono inglese. >
< Davvero? Non l’avrei mai detto. Parli benissimo l’italiano. >
< Grazie. È una lingua che mi ha sempre affascinato. >
< Davvero? Io al contrario, mi piacerebbe parlare l’inglese. >
< Magari potrei insegnartelo io. >
< Davvero? Faresti questo per me? >
< Oh! Attenta! > gridò l’uomo prima che la giovane ragazza potesse andare a sbandare.
< Scusami! Penserai che sono un pericolo pubblico. >
< Direi più che altro molto distratta > rispose Ed sdrammatizzando la situazione < Eccoci. Siamo arrivati. >
Una volta parcheggiato nel vialetto, Eleonora rimase allibita per la grandiosità e la bellezza della villa di Ed.
< Tu davvero abiti qui? Devi essere ricco sfondato! >
< Per me i soldi non sono importanti… La cosa migliore è inseguire i propri sogni e finalmente ci sono riuscito. >
< Sono davvero felice per te. >
Prima che Ed potesse scendere dall’auto, il suo sguardo incrociò quello della ragazza.
Sembrava che l’avesse ammaliato.
Ma non poteva crollare alla prima donna che incontrava, soprattutto essendo fidanzato con una donna che riusciva a capirlo per quello che era.
< Eleonora, quale è il tuo più grande sogno? >
< Perché me lo domandi? >
< Perché siamo entrati nell’argomento… Ti scoccia confessarmelo? >
< No… E’ solo che mi cogli impreparata… Come ti ho detto mi piacerebbe imparare l’inglese. >
< Allora vedrò di farti esaudire questo desiderio visto che ci tieni tanto. Passa da me questa sera. Potremo cenare insieme e dopo darti qualche lezione. >
< Stasera? Mi dispiace, ma ho un impegno a cui non posso sottrarmi. Facciamo domani mattina? >
< Va bene. Io rimarrò qui per circa una settimana, poi dovrò ripartire per lavoro. >
< Capisco… Mi farò bastare questa settimana. >
< Scommetto che sarai bravissima nell’apprendere. >
< LO spero tanto. Non mi conosci ancora ma sono molto testarda. >
< Ahahah allora non vedo l’ora di metterti alla prova > replicò divertito il ragazzo < Grazie per il passaggio. >
< Ma scherzi! Grazie a te per non avermi inveito contro o denunciato. Non l’avrei mai sopportato. >
< Non avrei mai potuto denunciare una ragazza dolce come te. >
Sentendo quelle parole piene d’amore, il cuore di Eleonora iniziò a battere all’impazzata.
< Ed, sei molto carino nel dirmi ciò. >
< E’ la verità… A omani, Eleonora > disse infine il ragazzo salutandola con la mano prima di rientrare in casa felice come non mai.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran / Vai alla pagina dell'autore: lmpaoli94