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Autore: Lightlyss    18/04/2019    4 recensioni
Thanos, il Titano Folle, ha schioccato le dita e dimezzato l’universo intero. La voce di chi ha lottato si è persa negli spazi immensi del cosmo. Eppure, l’eco di qualcosa è rimasta…
Il corvo sbatté ancora le ali, scuotendo di nuovo il velo sottile di polvere frammista a cenere e rocce sbriciolate, e atterrò con un ticchettio d’artigli sulle cromature rosso-oro semisepolte tra le dune […] Nel buio siderale, un bagliore metallico catturò l’attenzione rapace dell’animale: i resti di un’armatura regale, spoglie di un principe o di un mancato re.
Cap. 1 Prologo
Cap. 2 Tony
Cap. 3 Loki
Cap. 4 Dottor Strange
Cap. 5 Wanda
Cap. 6 Bucky
Cap. 7 Peter
Cap. 8 Steve
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Tony Stark/Iron Man
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Un soldato

 

 

 

In un vortice di polvere 
Gli altri vedevan siccità 
A me ricordava 
La gonna di Peggy 
In un ballo di tanti anni fa

[…] Libertà l'ho vista dormire 
Nei campi coltivati 
A cielo e denaro
A cielo ed amore 
Protetta da un filo spinato […]

Finii con i campi alle ortiche 
Finii con un flauto spezzato 
E un ridere rauco 
E ricordi tanti 
E nemmeno un rimpianto

(Il suonatore Jones, Fabrizio De André)

 

 

 

Il mio tempo non è questo o, almeno, non lo è più. Con la mano stringo il guanto: è incredibile quanto potere sia racchiuso in quest’oggetto che stiamo usando insieme per salvare l’universo in cui viviamo e, forse, condannarne un altro. Il mio braccio non è sempre stato solido e robusto come ora. Il ricordo indelebile mi assale e si confonde con il resto – con Tony laggiù, su Titano, con la profezia oscura di Strange che parla dell’unica condizione possibile affinché lo schiocco venga cancellato. Una volta ho detto che sacrificare un singolo, anche se per il bene di molti, non era qualcosa che ero in grado di accettare[1], ma se riguarda me, allora sì, sono disposto a tollerarne il peso. Il mio è un morire qui per vivere altrove, per stringermi al petto la ragazza a cui ho promesso un ballo a guerra finita, per ritrovare i volti amici di coloro che ho fissato con la grafite sulla carta di un blocco acquistato in un negozio di New York, che non esiste più da sessant’anni.

Il mio tempo non è questo. Sono intrappolato in un mondo che non mi è mai appartenuto davvero – il mio è rinchiuso in un passato smarrito – così come, da ragazzo, ero costretto in un corpo gracile che non conteneva il mio spirito. Mi sono svegliato in una solitudine fatta di volti sconosciuti, che sapeva di ghiaccio, come la mia bocca. Mi hanno chiamato eroe, ma io ero solo un soldato, un ragazzo di Brooklyn che si è arruolato col suo migliore amico per far la guerra contro i tedeschi e riportare la bandiera sventolante della libertà sul mondo intero.

Ho aperto gli occhi in una realtà diversa e mentre schiocco le dita ci penso, alla fine che ha fatto quel soldato. La retorica della guerra è svanita, il capitano senza macchia è morto e ha impresse sul petto macchie di sangue altrui, come quelle vecchie figurine che appartenevano al bambino ormai cresciuto che voleva sopra ogni cosa incontrarmi, ucciso da un alieno spietato che credeva d’essere un dio[2]. È morto anche lui, dicono, perché alla fine tutti abbiamo fatto la nostra parte in questa guerra.

Ecco lo schiocco. È tempo di tornare a casa. Di camminare per Central Park e abbassare la visiera del cappello per salutare una signora. Di baciare le labbra rosse di Peggy e ritrovarne il sorriso. D’invecchiare con lei perché così è stato.

 

Sono passati i mesi, gli anni, i decenni.

Sono tornato nel mio tempo senza sapere com’è andata a finire, se Stark, dall’altra parte dell’Universo, è riuscito a tornare. Ho vissuto e lavorato e amato e cambiato la carta da parati della nostra casa almeno due volte. E Peggy è sempre più bella. La mia battaglia non è mai finita, però. L’uniforme giace dentro un baule, coperta di naftalina, ma è come se la indossassi sempre – la indosserò per sempre. Sono svanito in questo tempo per vivere la vita che avrei dovuto nel tempo che mi spettava, ma combatto tutti i giorni, non per i governi che, in passato, hanno tentato di usare il mio nome e far leva sul mio onore, ma per gli amici di ieri e per coloro che ancora non ci sono, ma verranno. Il mio dovere, il solo e unico, è sempre stato questo: proteggere Brooklyn e New York e gli Stati Uniti e l’America e il mondo intero.

E così è stato. Stamattina, nell’ovale dello specchio, dopo essermi rasato, ho schioccato le dita per risentire quel potere assoluto che cambiò il destino di molti, tra cui il mio. Resto sempre l’uomo senza tempo, sarà così in eterno, ma almeno sono riuscito a tornare qui, nel posto che avrei dovuto occupare fin dall’inizio. Strange aveva ragione, lo S.H.I.E.L.D. lavora come è giusto che sia. E io, io faccio il mio dovere: tra qualche anno consiglierò a Stark e alla moglie di rimanere a casa, per Natale, e troverò il modo di riprendere mio fratello.

Sarò pronto, ma intanto oggi è sabato e ho suggerito ad Howard di non rimanere in ufficio anche nel weekend, ma di andare a vedere il saggio di pianoforte di suo figlio. Tony è ancora solo un bambino, ma fa il sostenuto e dice troppe cose in troppo poco tempo, come sempre. Avrà avuto ragione alla fine?

 

 

Shilyss

 

Nota Autore

Cari Lettori,

vi ringraziamo infinitamente per essere giunti fino a qui. La teoria che abbiamo espresso verrà illustrata più approfonditamente nel prossimo capitolo perché sì, anche se l’album “Non al denaro…” si chiude proprio con l’iconica “Il suonatore Jones”, noi abbiamo scelto di scrivere un capitolo finale di epilogo. Che arriverà la settimana prossima, quindi questa (non) è la fine dei giochi. Come forse avrete capito, abbiamo ipotizzato l’esistenza di due guanti (quello di Thanos indossato da Steve e quello di Tony creato per l’occasione) che, schioccati insieme, annullino il potere di quello di Thanos. Io e _Lightning_ ringraziamo infinitamente quanto hanno commentato, seguito, ricordato e preferito questa storia, ma anche chi l’ha semplicemente letta o la leggerà ♥.



[1] Come viene detto in Infinity War.

[2] Riferimento a Loki ♥ e a Coulson.

   
 
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