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Autore: _Rael_89    21/04/2019    1 recensioni
FFXV è uno dei giochi più complessi dal punto di vista dello sviluppo: ha subito vari rimaneggiamenti, tagli e smembramenti nel corso degli anni che ne hanno totalmente stravolto la narrazione, creando non pochi problemi ai giocatori per quanto riguarda la comprensione della vasta lore di questo capitolo. Ho passato in rassegna tutto ciò che è uscito in relazione del gioco finale (film, anime, guida, traduzioni dell’Ultimania, Wikia, trailer, artworks, dichiarazioni del team di sviluppo) e quello che ne è venuto fuori è la vera trama, di una ricchezza e bellezza che in pochi hanno colto. Da questa premessa potete capire come mi sia venuta l’idea di questa fanfiction. Ho deciso di ricostruire l’intera trama a partire dalla storia di Eos descritta nell’Ultimania fino ad arrivare al finale del gioco (compresi tutti i dlc e gli aggiornamenti che usciranno) per renderla fruibile a chiunque voglia conoscerla.
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Prompto Argentum, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Requiem for Final Fantasy XV
Parte III: Kingsglaive
Capitolo 41: Lurking danger


Mentre nella parte più povera di Insomnia un guerriero di Galahd si ritrovava sempre più invischiato nelle trame politiche che si celavano dietro l’armistizio, all’altro capo della città uno dei protagonisti di quest’ultimo scendeva lentamente le scale della Cittadella; Ardyn Izunia si affrettò a raggiungerlo, armato di uno scuro ombrello per proteggerlo dalla battente pioggia.
-Maestà Imperiale, riparatevi qui!-
Iedolas non lo degnò della minima risposta ma in segno di aver accettato il suo gesto lo attese in cima della scalinata, riprendendo a scendere solo quando il suo consigliere fosse giunto alla sua destra.
-Mio Imperatore, come è andato l’incontro con i dignitari di Lucis?-
-Bene, e non poteva andare in nessun altro modo.- rispose bruscamente attorniato dai pretoriani Magitek della scorta. -Come immaginavo Regis mi concederà l’onore di un incontro solo alla festa di cerimonia dell’armistizio che si terrà domani sera.-
L’Imperatore era un uomo molto orgoglioso e l’essere stato ricevuto da un misero sottoposto quale poteva essere il Primo Ministro Clarus Amicitia l’aveva offeso profondamente, ma non voleva darlo a vedere: era chiaro il messaggio del sovrano di Insomnia, le trattative erano ancora aperte.
Ardyn sorrise. -La vostra partita a scacchi con il Re di Lucis è appena cominciata.-
-Già.- sorrise a sua volta, compiaciuto da quella metafora. -E quando farò scacco matto il loro prezioso cristallo lascerà questa splendida città.- l’entusiasmo della sua voce tradì la sua ossessione per quel pregiato oggetto: Iedolas Aldercapt si era lasciato inebriare dai racconti sul suo mistico potere, tale da rendere il proprio possessore il vero padrone dell’intero mondo. Un orgoglio ed un’ambizione del genere non erano qualità ideali per un giusto sovrano…
Il consigliere evitò qualsiasi commento in riferimento al cristallo e preferì riportare la questione su un punto che gli premeva. -Mio Imperatore, se posso chiedere… si hanno notizie del principe Noctis? So che non vive più a palazzo da molti anni e non era presente nemmeno tra i membri del Consiglio: mi chiedo se sia ancora ad Insomnia…-
-Di cosa ti preoccupi? Quel moccioso non può sfuggirci: l’intera zona è circondata dalle nostre aeronavi e nel corso di queste ore ne stanno giungendo molte altre.-
-Non mi preoccupo affatto, Maestà Imperiale.- si affrettò ad aggiungere, con un inchino. -Ma ritengo che sia bene tenere sotto controllo tutti i componenti della famiglia reale.-
-Certo, certo… ed è anche per questo che ci siamo portati dietro l’Oracolo, no?- gli scappò una risatina. -Regis credeva di farmela con la storia del matrimonio ad Altissia… ma ha le mani legate finché la ragazza sarà con noi.-
-Sembra che abbiate tutta la situazione sotto controllo…-
-Infatti.- Iedolas si fermò improvvisamente a metà della scalinata, osservando l’auto che arrivava a prenderlo. -Ascoltami bene Ardyn: per dopodomani dovrà essere tutto perfetto. Dì a Glauca di tenere i suoi uomini, gli Angoni, pronti ad agire; saranno loro ad occuparsi del principino una volta individuato. Dà loro carta bianca, possono usare i metodi che preferiscono, perfino servirsi della ragazza se serve; è fondamentale però che si muovano solo dopo la festa di domani sera e che agiscano con la massima discrezione: è comprovato che Regis nutra dei forti sospetti nei nostri confronti, altrimenti non terrebbe nascosto suo figlio. Il minimo errore potrebbe esserci fatale…-
Il consigliere si levò il cappello, in segno di rispetto. -Farò in modo che le cose vadano come previsto.-
-Bene.- l’Imperatore gli fece cenno di non seguirlo e proseguì la sua discesa verso la macchina incurante della pioggia incessante; osservò compiaciuto la schiera di Magitek che lo attendevano alla fine della scalinata pensando che possedeva davvero l’esercito più forte del mondo e che nessuno poteva contrastarlo: e doveva tutto questo ad Ardyn Izunia. Il suo arrivo a Gralea fu una benedizione per Nifhleim e se c’era qualcuno da ringraziare per i risultati ottenuti negli ultimi anni era solamente lui; Iedolas si fidava ciecamente del suo braccio destro, non dubitando della fedeltà e attendibilità dei suoi consigli.
-I tempi sono maturi.- non si girò neppure a guardarlo mentre gli parlava, certo che lo stesse ascoltando. -E’ giunto il momento di separare la stirpe dei Lucis una volta per tutte.-
Il consigliere si rimise il cappello, accostando l’ombrello a sé per non bagnarsi ulteriormente; gli scappò una smorfia divertita, un sorrisetto, e delle parole in un bisbiglio che nemmeno i soldati Magitek al suo fianco riuscirono a sentire.
-Questa faccenda sta diventando quasi un calvario…-

Il leggero bussare alla porta del suo studio ridestò il Re di Insomnia dai suoi pensieri.
-Entra pure.-
Sulla soglia comparve l’alta figura di Cor Leonis, esattamente l’ospite che si aspettava; il giovane comandante lo fissava con aria interrogativa, probabilmente chiedendosi che ci faceva a quell’ora il suo Re ancora a lavoro.
-Ti chiedo scusa per averti convocato così tardi…-
-Vostra Maestà non deve preoccuparsi per me.- rispose, con un inchino. -Mi rendo conto che deve trattarsi di una faccenda davvero urgente…-
-Lo è.- Regis si alzò dalla sua poltrona, iniziando a camminare per la stanza con le braccia dietro la schiena. -Hai sentito di quella ragazza del corpo dei Kingsglaive, vero?-
Cor sospirò. -Purtroppo sì…-
-Non è stata assalita da un gruppo di briganti di periferia, questo è chiaro: basta esaminare le ferite sul suo corpo per vedere che nulla di quello che le è successo è stato prodotto da armi convenzionali.-
-Quindi ritenete che…-
-E’ stato Nifhleim.- sentenziò, fissandolo negli occhi. -Ma non posso denunciare il fatto perché dovrei ammettere che la ragazza era coinvolta in una missione segreta fatta alle spalle dell’Imperatore.-
Il comandante annuì, abbassando gli occhi a terra pensieroso. -Dal rapporto che ho letto è stata attaccata poco fuori città: è evidente che controllano i nostri confini.-
-Non è solo quello… Cor, quella poverina era in borghese: indossava abiti civili. Come potevano riconoscerla? Mi duole pensare una cosa del genere, ma c’è un’unica spiegazione…-
-… abbiamo una spia.-
Regis annuì. -Ho tutti i motivi di credere che sia nel corpo dei Kingsglaive, gli unici a conoscenza della missione e con tutte le buone motivazioni per voler sabotare il trattato.- scostò lo sguardo verso la finestra. -Ho già incaricato Drautos di indagare in merito alla faccenda nella maniera più discreta possibile.-
-Se posso permettermi, Maestà…- si avvicinò a lui, visibilmente preoccupato. -Anche Drautos è un Kingsglaive e per di più è originario di Cavaugh: è davvero sicuro di potersi fidare di lui?-
-Credo sia l’unico tra loro di cui potermi fidare, a questo punto… mi ha dato più volte prova della sua lealtà.-
Il comandante annuì, comunque pensieroso. -E con il trattato come facciamo?-
-Non posso far saltare tutto: faremo finta di niente, Iedolas non deve intuire che sospettiamo qualcosa. L'incidente rimarrà segreto fino a  dopo la firma e apparentemente tutto andrà come lui si aspetta… ma prenderò le mie contromisure. E' per questo motivo che ti ho richiamato a quest'ora, Cor.-
Lo sguardo che gli lanciò, carico di ansia e paure, mise in allarme il giovane: mai aveva visto il suo Re in quello stato…
-Qualsiasi cosa per voi, Maestà.-
-E’ chiaro che non posso permettere che Noctis lasci le mura di Insomnia in una situazione come questa; ma d’altro canto non posso nemmeno esporlo pubblicamente come principe di Lucis. Per questo affido tutto nelle tue mani: predisponi ogni cosa per il viaggio ma non permettergli di lasciare la città prima della firma. Portalo alla Cittadella durante la cerimonia ma fa in modo che sia in borghese, che si mescoli tra la folla: fortunatamente sono ben poche le persone a corte che conoscono il suo viso. Questo è il luogo più sicuro in cui può stare… Iedolas deve pensare che gli sia sfuggito dalle mani. E qualsiasi cosa accada, ti prego, proteggilo.- nel frattempo che diceva queste cose Regis si era avvicinato a Cor e gli aveva posato una mano sulla spalla, stringendo la presa. -Solo io, te, Drautos e Clarus siamo a conoscenza di questo piano: siete gli unici a cui affiderei la vita di mio figlio. So di chiederti tanto, ma…-
-Quel che mi chiede è lecito, Maestà.- il giovane annuì, fissandolo seriamente. -E darò la mia vita pur di proteggere il principe Noctis; per me sarà un onore e un piacere.-
Regis sentì salirgli le lacrime agli occhi: commozione, riconoscenza, sollievo.
-… grazie, Cor.-

Quella stessa notte c'era anche qualcun altro che stava covando un piano segreto; e un ex Kingsglaive si ritrovò, suo malgrado, coinvolto.
In uno dei sottoborghi della capitale Libertus seguì zoppicante il proprietario di una putrida bisca nel suo locale. Nella tasca dell'uomo tintinnavano ancora i guil che gli aveva dato.
Dopo aver aperto la serratura, il proprietario accese il generatore elettrico: e luce fu.
-Di là.- gli indicò con il pollice, restando poi di guardia davanti alla porta come un palo.
Libertus annuì e, il più velocemente che potè, avanzò nella bisca fino ad addentrarsi nella saletta privata, da dove si poteva avvertire odore di tabacco, birra da quattro soldi e voci sommesse.
-Hai idea di cosa significhi questa pace?-
-Significa che le nostre case non ci sono più...-
-Tutte andate... per sempre.-
Sì, era nel posto giusto: prese tre pasticche di antidolorifici, giusto per precauzione, prima di entrare. La stanzetta era davvero piccola e poco areata, con le mura decorate da graffiti spray e un arredamento essenziale; tutte le poltrone presenti erano state riunite attorno ad un tavolino che portava sopra i resti di una frugale cena. I congiurati non si accorsero della sua presenza, così il ragazzone ne approfittò per presentarsi al meglio.
-Ho sentito dire che qui si riuniscono i nemici del trattato.- disse, schiarendosi la voce. -Sono nel posto giusto?-
Tutti si girarono, alcuni un pò spaventati; chi mantenne la calma fu l'uomo più anziano del gruppo, che chiaramente aveva il ruolo di leader; lo squadrò da capo a piedi.
-Assolutamente sì.- rispose, con un sorriso di sdegno. -Amici, salutate tutti l'uomo che passa le sue giornate a servire fedelmente il nostro buon Re.-
-Passava.- precisò Libertus. -Quei giorni sono finiti. Mi sono stufato di ascoltare le menzogne di quel bastardo; potrà anche avere un trono, ma non è più il mio Re.-
I congiurati si guardarono l'un l'altro, incerti se potersi fidare o meno; ma il loro leader aveva la capacità innata di capire le persone al volo, quasi fiutava le bugie. Annuì lentamente pensando che un tipo come quello aveva molte doti fisiche e di spirito ma di sicuro non era proprio capace a mentire. Ricambiò l'occhiata che gli avevano lanciato i suoi compagni e, solo con lo sguardo, li fece tranquillizzare.
-Bene, allora. Benvenuto nella resistenza, fratello!- si alzò con fare amichevole e si avvicinò all'ex Glaive, dandogli una pacca sul braccio. -Spero che tu sia qui per parlare.-
Non solo era un pessimo bugiardo: Libertus Ostium era anche un uomo fedele ai suoi principi. E il fatto di tradirli così, senza tentennamenti, era segno del profondo affetto che provava per Crowe.
-Che cosa volete sapere?-


***
La scena di inizio capitolo è tratta da uno spezzone di trailer presentato all’E3 2013 (in realtà ci venivano presentate solo le due battute finali che si scambiano Iedolas ed Ardyn, la prima parte del dialogo è mia); la mia intenzione è di presentarvi più o meno le dinamiche dell’Impero di Nifhleim riassunte nel rapporto tra il cancelliere e l’Imperatore. 
Come già sappiamo l’intento di Ardyn è anche quello di servirsi di Noctis per i suoi scopi e il suo interesse nel riconoscerlo e rintracciarlo è palese e più che giustificato; ed è proprio quello che Regis vuole evitare.
A questo punto non posso più nascondervi che ho deciso di cambiare l’inizio di FFXV in favore della parte mostrataci di Versus XIII, in cui Noctis è in città durante l’attacco e fugge insieme ai suoi compagni: la decisione non è stata presa d’improvviso, sono stata molto combattuta al riguardo ma tra i due inizi questo è quello che tutto sommato mi è rimasto nel cuore; mi dispiace se finora vi ho fatto credere che avrei seguito alla lettera il rimaneggiamento del film/videogioco ma ritengo molto più credibile che Regis cambi idea sulla partenza di Noctis solo dopo e a causa della morte di Crowe. 
Ovviamente anche il dialogo tra il Re e Cor è di mia invenzione (credo che quest’ultimo sia il più adatto a guidare e proteggere Noctis durante questa fase della storia, visto e considerato che era previsto come quinto membro fisso del party); comunque, posso assicurarvi che manterrò più o meno intatte anche le scene più belle dell'inizio del XV (il salvataggio e il sacrificio di Nyx, il saluto di Regis e Noctis, ecc.) adattandole alla trama da me scelta.

E qui arrivano le mie scuse. Mi dispiace pr questo ritardo colossale nonostante avessi già questi capitoli pronti da un bel pezzo; l'anno scorso ho avuto da fare tra lavoro e trasloco (ho cambiato città) e ho dovuto tralasciare molti progetti, tra cui questo. 
Nel frattempo ho seguito comunque con attenzione gli aggiornamenti di FFXV, rammaricandomi per la decisione di cancellare i dlc di Noctis, Luna e Aranea; farò carte false pur di avere i romanzi su questi contenuti, che andrò ovviamente ad inserire nella mia fanfiction. Ho anche giocato Episode Ardyn e devo dire che a grandi linee mi è piaciuto molto; ci sono state due o tre cosine che mi hanno fatto storcere il naso e che, eventualmente, rimaneggerò qui.
Questo aggiornamento finisce qui; il prossimo capitolo prende il via dalla festa della firma del trattato e da lì in poi la narrazione degli eventi sarà un fiume in piena che terminerà praticamente all'alba della distruzione di Insomnia. Mi impegno a proseguire questa storia e a pubblicarvi i prossimi aggiornamenti il più presto possibile.
Grazie ancora a tutti per il supporto, sono contenta di sapere che c'è qualcuno che nonostante tutto prosegue questa altalenante lettura <3

  
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