Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
Ricorda la storia  |      
Autore: EleWar    22/04/2019    8 recensioni
Quando a Pasquetta stai chiusa in casa perché è cattivo tempo, ecco che la mente fa brutti scherzi!
La vita è un manga e un grembiule può fare la differenza...
Buona lettura!! :-)
Ps: è una one shot così senza pretese, spero che vi diverta leggerla come ha divertito me scriverla
Ah dimenticavo!!! Ryo vi saluta tanto ^_^
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba, Saeko Nogami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
IL GREMBIULE
 
Ryo era da solo in cucina e stava preparando la colazione.
Fischiettava un motivetto, tutto allegro, e in pace con il mondo.
Era una bella mattina di sole che inondava di luce tutto il quartiere di Shinjuku e un’inconfondibile Porsche rossa parcheggiò davanti al ben noto palazzo di mattoni.
Pochi secondi dopo, si udì suonare il campanello.
Senza chiedere chi fosse, Ryo andò ad aprire ad una sempre affascinante Saeko.
La poliziotta, a quell’ora del giorno, si aspettava di trovare l’altra metà di City Hunter, cioè Kaori, invece rimase allibita quando la porta si aprì e gli apparve Ryo. Questi indossava un lungo grembiule, con sopra stampati vistosi corvetti neri e libellule, che gli lasciava libere le forti braccia muscolose e le gambe…nude.
Con tanto di occhi, Saeko rimase a fissare il suo vecchio amico.
A stupirla non era tanto il suo abbigliamento, perché lo aveva visto in condizioni ben peggiori, e nemmeno il fatto, già di per sé stranissimo, che fosse stato lui, evidentemente, a preparare la colazione, ma constatare che questa fosse… per due.
Ryo, infatti, le si era presentato davanti sorreggendo un vassoio per la colazione a letto, ricco di cibarie e soprattutto con due inequivocabili tazze da caffè.
Un pensiero fulmineo attraversò la testa della bella poliziotta:
“Non sarà mica che, visto che Kaori non c’è, quel dongiovanni ha portato a casa qualche altra donna e ha trascorso la notte con lei?”.
Magari una cliente?
In ogni caso c’era qualcosa di strano in quella casa, c’era un’atmosfera diversa, non sapeva come spiegarselo...
Ma, prima di perdersi in inutili ragionamenti, recuperò il suo aplomb, sfoderò il suo fascino e si preparò a parlare.
Era venuta lì con il preciso intento di affibbiare alla coppia di sweeper più affiatata in circolazione, il solito incarico difficile e già sapeva come far leva sui due.
L’ispettrice conosceva bene i punti deboli di entrambi i soci, era relativamente facile.
Con Ryo bastava fare la gattina e promettergli come ricompensa la solita notte di mokkori, che puntualmente non avrebbe pagato, a Kaori, invece, era sufficiente allettarla con una cospicua somma di denaro, che, ovvio, avrebbe pagato.
Già era pronta a fare gli occhi dolci all’uomo, ma questi la bloccò subito, dicendole: “Se sei passata per affidarci un incarico, ti avverto subito che non abbiamo tempo…siamo occupati”.
Saeko, che era rimasta bocca aperta, la richiuse pronunciando solo un “Ah”.
La poliziotta era sempre più stranita…. non ci capiva più niente…
Be’, che lui fosse occupato, non c’erano dubbi!
Ma dov’era Kaori?
Perché Ryo non aveva provato a saltarle addosso?
Chi era la donna che aveva trascorso la notte con lui…
Di sicuro non avrebbe voluto trovarsi lì al ritorno di Kaori…se mai fosse tornata.
Quindi in un certo senso, era meglio uscire di scena al più presto possibile.
Fu riscossa dai suoi pensieri dalla voce di Ryo che le disse:
“Cara Saeko, devo andare, mi dispiace” e le lanciò uno sguardo accattivante.
Nel mentre che si girava e le dava le spalle, lo sguardo della donna cadde sull’ampia schiena muscolosa che terminava con due perfetti, tonici, glutei…nudi.
Contemporaneamente dal piano di sopra si udì una voce femminile e familiare chiedere:
“Ryo? Chi era alla porta?”
“Era Saeko. E’ passata per un saluto…ma sta già andando via”
“Immagino di che tipo fossero i saluti di Saeko…”
“Tranquilla, le ho già detto che siamo impegnati…per un po’”
 
“Allora la donna misteriosa era… Kaori!!”.
Esclamò mentalmente Saeko, portandosi una mano alla fronte.
“Perché non ci ho pensato subito? Bene bene”, si disse, “finalmente quei due zucconi hanno fatto il grande salto. Direi che era ora!”
E se ne andò ancheggiando sui suoi tacchi vertiginosi, non prima di essersi passata la mano tra i capelli, che le ricadevano negligentemente sull’occhio, e scuotendo la testa come il suo solito.
Sorrise soddisfatta.
 
Ryo era già scomparso in cima alle scale, senza mai guardarsi indietro.
Entrò nella sua camera, che da quella notte era diventata la loro camera, e appoggiò il vassoio sulle gambe della sua dolce Kaori.
Lei era seduta sul letto, con le spalle appoggiate alla testiera, con una mano a tenersi il lenzuolo che le copriva il seno.
Solo le spalle sporgevano bianche come porcellana.
I capelli fulvi leggermente spettinati, un sorriso delizioso sul viso.
Ryo pensò che fosse la donna più bella che avesse mai visto e che era sua, irrimediabilmente sua, ormai si appartenevano.
Posato che ebbe il vassoio, si sedette a gambe incrociate sul letto e porse a Kaori la colazione che aveva preparato per loro.
Kaori fece per stirarsi, come una gatta, alzando le braccia in alto.
Questo movimento fece scivolare il lenzuolo che scoprì il suo meraviglioso seno.
Istantaneamente una mano corse ad afferrarlo prima che cadesse giù e arrossendo tornò a coprirsi.
Si fece rossa in viso e Ryo, a cui non era sfuggito niente, le sorrise con una tenerezza che Kaori non gli aveva mai visto.
Le disse:
“Sugar, non devi vergognarti di me… soprattutto non dopo questa notte” e le strizzò l’occhio.
Lei, che aveva abbassato lo sguardo in preda all’imbarazzo, lo rialzò timidamente e guardandolo rispose:
“Hai ragione, ma sai…è più forte di me”
“Non preoccuparti. Mi fai impazzire anche così”
Si sorrisero.
 
La ragazza si stupì della quantità di roba che Ryo aveva preparato, e anche se questa non aveva propriamente un aspetto invitante, però il profumo era buono.
Kaori disse:
“Allora vedi che sai cucinare anche tu?”
“Certo! Altrimenti come sarei sopravvissuto fino al giorno in cui hai messo piede in questa casa?”
“Se il risultato sarà di mio gradimento, sfrutterò più spesso il tuo talento culinario…Una cosa è certa, però, che quando ci siamo conosciuti il tuo caffè faceva veramente schifo”.
E scoppiò a ridere.
Ryo fece la faccia offesa, ma poi scoppiò a ridere anche lui e ammise:
“E’ vero, il caffè era imbevibile, anche per me! Ricordo che tu lo sputasti appena aver bevuto un sorso. Ti avevo fatto credere che fosse avvelenato. Era amarissimo. E’ per quello che ti ho chiamato Sugar Boy.”
A quel pensiero, allungò una mano e le scompigliò i capelli corti che così tanto amava.
Poi aggiunse:
“E comunque, anche se non te l’ho mai detto, la tua cucina è eccellente”
A quelle parole, Kaori, che per tutti quegli anni aveva subito i suoi rimproveri e i suoi sberleffi, per la qualità dei piatti che cucinava, sminuendola invariabilmente, gli sferrò un cazzotto in una spalla.
Lui piagnucolò:
“Ahia, mi hai fatto male”
“Ma finiscila!” e presero a punzecchiarsi.
 
Era così bello starsene a letto e fare colazione insieme! Ridere, scherzare, coccolarsi. Ryo si stava dimostrando un amante innamorato e premuroso, le piaceva immensamente quest’aspetto inedito del suo socio.
Ora che erano una coppia, Kaori si augurò che ce ne fossero altri di momenti come quello, fatto di piccolissime cose, di condivisione, di quotidianità al sapore d’amore.
 
Dopo un poco Kaori chiese a Ryo:
“Ora che ci penso…ma tu sei andato ad aprire alla porta ‘vestito’ così?” intendendo che fosse nudo con solo il grembiule addosso.
E lui:
“Certo, perché? Avresti preferito che ci andassi completamente nudo?”
“Be’ no, certo che no…anche se per te non avrebbe fatto nessuna differenza…a volte sei senza pudore!”
“Non è vero! Non tutti possono avere il privilegio di ammirare il mio corpo scultoreo” rispose inorgoglito.
Poi aggiunse:
“E comunque sapevo che era Saeko, ho riconosciuto la macchina…”
“Se fosse stata Reika ti sarebbe già saltata addosso…”
“Forse, ma avrei dato il benservito anche a lei…” rispose ammiccando, “Io ho occhi solo per te e poi….avevo la mia dea dell’amore ad aspettarmi nel letto, quindi…non ci sarei stato per nessuno”.
E spostato con un movimento veloce il vassoio, le si fece addosso, spingendola a stendersi sotto di lui.
Kaori rideva felice e Ryo era vinto da quella risata, dai suoi occhi, dalla donna che finalmente poteva stringere fra le sue braccia.
Si baciarono sempre ridendo ed erano pronti a partire per un nuovo viaggio che li avrebbe portati alla scoperta dell’altro e al raggiungimento del sommo piacere, quello più puro e più desiderato, quando Kaori si fermò e gli chiese:
“Non vorrai mica fare l’amore con questo grembiule?” sempre ridendo.
Preso dalla foga del momento non si era accorto di averlo ancora indosso.
“Ah ah ah ah, scusa non ci avevo pensato!”
Si tirò su per toglierselo quando si voltò a guardarmi:
“Ehi tu? Sì dico a te e a tutte le lettrici. Non vorrete mica starvene lì a guardarci???”
E scese dal letto, si diresse fino al limite dell’inquadratura, si chinò e agguantatone il bordo inferiore, iniziò a tirarlo su.
La visuale si ridusse, erano già scomparsi i piedi e parte delle gambe fino alle ginocchia.
Ryo stava faticando tantissimo, faceva certe facce!
Kaori, tornata seduta sul letto e sempre reggendosi pudicamente il lenzuolo, guardava il suo uomo, e quell’insolito spettacolo.
Ryo continuava a tirare su, era arrivato all’altezza del petto e sbuffò:
“Ancora un piccolo sforzo e non ci vedrete più”.
Tirò tirò fino ad arrivare alla faccia, mi strizzò l’occhio e poi con un ultimo movimento delle braccia, con uno strappo tipo sollevatore di pesi, riuscì a portare l’inquadratura al di sopra della sua testa.
Un secondo dopo riuscivo a vedere solo il soffitto, tanto che Ryo mi disse:
“Bene, ora se volete fissate pure il soffitto. Ma non provatevi a origliare, non sta bene sapete??”
E la voce di Kaori:
“Tranquille ragazze. E’ in buone mani. Ora non lo lascio più”
“E chi fugge? Ho trovato il paradiso!”
Quindi…niente…ciao, fine.
  
   
 
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart / Vai alla pagina dell'autore: EleWar