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Autore: Manga92Writer    25/04/2019    0 recensioni
Non si conoscevano ancora. Le loro vite scorsero quasi esattamente a come noi le conosciamo, frequentarono la stessa scuola (ma non la stessa classe), avevano tanti amici in comune, ma senza che loro due si fossero mai visti, anche se prima o poi sarebbe stato destino che si incontrassero, sebbbene il contesto sia certamente uno dei più imprevedibili ed inimmaginabili.
Genere: Comico, Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Asako Kurumi/Alissia, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MANIPOLATORE O MANIPOLATO?

- Con questa fanno 1000 tondi.
- Complimenti ragazzo, hai la merce più buona di tutta Tokyo, ci facciamo una botta insieme?
- Mi spiace amico, io questa roba la vendo e basta, lascio a te il divertimento. Ci vediamo.
Heric si trovava a spacciare in un altro quartiere di Tokyo, avendo ritenuto che non sarebbe stata una buona mossa tornare a vendere nello stesso posto in cui poco tempo prima fu beccato.
- Cavolo quanti soldi che mi fa fare questa meraviglia. Solo che sono ingabbiato. Non posso sfoggiare il lusso standomene a casa mia, darebbe troppo nell'occhio. Non mi resta che una cosa da fare.
*a casa Ayama*
- Vuoi andare a vivere da solo? Sei sicuro figliolo?
- Sì, mi hanno assunto in un ristorante verso il centro. Pagano anche bene. Penso sia arrivato il momento. È nei miei progetti questo cambiamento.
- Bè ne parleremo meglio figliolo, che programmi hai per oggi?
- Devo uscire che mi vedo con Terence, penso che sia in crisi d'ansia per la tesi di laurea e abbia voglia di sfogarsi. *al parco*
- Oh meno male che sei arrivato! Mi sto mangiando le mani da solo dal nervoso!
- Calmati Terence, hai studiato! Vedrai che ce la farai!
- Non è così Heric! Mi tremano le gambe, ho come l'impressione di avere dei vuoti di memoria incolmabili.
Cavolo! Era proprio disperato. Non accennava a darsi una calmata. Il biondino decise così di aiutare il suo amico sfruttando la situazione a suo favore.
- Senti Terence, perchè non vai a farti un paio di sedute da una psicologa in vista dell'esame? Sono sicuro che ti aiuterebbe a gestire l'ansia.
- Sai che non è una brutta idea? Ci tengo a fare bella figura, ma non saprei proprio a chi rivolgermi.
- Io a dire il vero una persona la conosco - e gli allungò il biglietto da visita.
- Sana Kurata? Ma che coincidenza Heric! Si chiama come la bambina vip di cui mi ero innamorato alle elementari.
- Eh già, ma tu guarda proprio che coincidenza Terence! Io se fossi in te ci andrei solo per scoprire se si tratta della stessa persona, tu che puoi almeno, dal momento che la conoscevi.
- Ahah ti immagini Heric? Sarebbe troppo assurdo, una bambina vivace come lei ed estroversa che finisce a fare la psicoterapeuta. Avrebbe meno senso che mettere Gerard in una pubblicità di un dentifricio. Ma chi ti ha dato sto biglietto da visita? Com'è che hai a che fare con gli psicologi?
- Ah no, l'ho trovato oggi sul tavolo della sala in casa, forse sarà di mio padre non lo so.
- Telefono subito per prendere un appuntamento.
*dopo la telefonata*
- Heric incredibile! Mi ha dato appuntamento tra un'ora perchè un suo paziente ha appena disdetto la seduta. Ora vado. Più tardi ti faccio sapere come va. Grazie mille amico mio.
- Mi raccomando non scordare i dettagli. Ciao e buona fortuna.
Che manipolatore questo Heric, il quale intanto si era recato in università per vendere un po' della sua merce. Aver fallito come studente in quella struttura non significa che non possa trarne altri tipi di vantaggi.
- È inutile che si vestano per bene, che vogliano fare i figli di buona famiglia: ai ragazzi piace sballarsi, agli universitari la droga piace e la mia del resto è talmente di qualità che me la comprerebbero pure i Cartelli messicani. Cavolo! Le 18.30? Tra 15 minuti ho la seduta da Sana! Devo sbrigarmi! Voglio assolutamente passare come il ragazzo diligente che si sta impegnando nel percorso, in modo tale da levarmi gli sbirri di dosso.
*davanti allo studio*
Si accinse a bussare quando sentì non una, bensì due voci familiari provenire da dietro la porta:
- Ma è Terence! Che ci fa ancora qui? Avrebbe dovuto aver finito da un pezzo ormai. È meglio se mi nascondo.
- Allora grazie Sana, alla prossima, è stato un piacere rincontrarti e non preoccuparti per quella storia dei cioccolatini, ormai è acqua passata.
- Bè lo spero bene Terence, saranno passati quasi 20 anni da allora ahahha. Ciao stai tranquillo, vedrai che l'esame andrà bene.
La dottoressa chiuse la porta, Heric aspettò che Terence si fosse sufficientemente allontanato, per poi entrare in studio a sua volta.
- Buonasera dottoressa!
- Ciao Ayama! Che bravo, sei sempre puntuale alle sedute.
- Ci tengo a rimediare ai miei errori. Hai avuto tanto lavoro oggi?
- Mah! Più che altro ho avuto una sorpresa inaspettata. È passata a trovarmi una persona di cui erano anni che ormai avevo perso i contatti e mi ha fatto molto piacere rivederla.
Heric riusciva a rimanere impassibile ma dentro di sè sorrideva con quel classico ghigno di chi già sa cosa sia accaduto, di chi ha già anticipato le mosse dell'altro, di chi sta perfettamente manipolando una situazione a suo favore.
- Dai sono felice, andavate a scuola insieme?
- Non eravamo nella stessa sezione, però sì frequentavamo lo stesso istituto. Tra l'altro ti ricordi di quel ragazzino di cui ti ho parlato qualche seduta fa, Ayama? Quello che ebbe una storia analoga alla tua in famiglia?
- Certo, come potrei scordarmelo..
- La persona che è appena stata in seduta da me lo conosce bene e mi ha detto che se io e questo ragazzino ci fossimo incontrati, saremmo stati la coppia più bella del mondo per via delle nostre caratteristiche molto diverse e simili tra loro contemporaneamente.
- Dai che bello! Magari un giorno riuscirete ad incontrarvi proprio grazie a questo tuo ex conoscente con cui hai riallacciato i contatti.
- Sì ma non mi interessa questa persona misteriosa.Come ti ho detto l'altra volta riguardo a ciò che penso sulle leggi dell'universo e sulle persone destinate a stare insieme, il passato è passato. A maggior ragione se al tempo fu così incredibile che noi, pur frequentando la stessa scuola, non siamo mai riusciti a incontrarci, significa che era questo il destino migliore. Non ho il minimo interesse per questo ragazzo, sebbene il mio paziente che è stato qui prima di te abbia insistito con il voler farmelo conoscere.
*silenzio profondo*
Heric era rimasto senza parole, non si aspettava minimamente un'uscita simile da parte della psicologa. Era convinto di avere in mano le pedine della scacchiera, ma a quanto pare iniziò a rendersi conto che la persona che si trovava davanti era molto abile a sua volta a giocare.
- Dottoressa io non mi sento particolarmente bene, mi gira la testa e vorrei andare a casa.
- Mi dispiace, non preoccuparti, il benessere dei miei pazienti prima di qualsiasi altra cosa. Ti sei guadagnato fiducia sufficiente per far sì che io ti creda, Ayama!
- Allora arrivederci, ci vediamo alla prossima.
Se ne andò impassibile come sempre, ma al suo interno era sconvolto. Si ripeteva tra di sè:
- Perchè?? Perchè dovrebbe darmi così fastidio quella frase di Sana? Alla fine lei non sa che io sono quella persona di cui Terence le ha parlato, non vorrei che abbia capito il mio gioco e lo stia rigirando, oppure semplicemente sono io che mi sto facendo dei film strani! Cristo sto diventando pazzo di questa strizza cervelli! Mi rimane una cosa sola da fare!
- Pronto? Oh ciao Heric! Avevi ragione, è stato molto utile parlare con un professionista. Mi sento meglio ora. Grazie. - Sono molto contento ma dimmi, allora è lei o no?
- In che senso? Non ti seguo.
- Dai scemo, è la stessa persona che pensavi che fosse?
- Ah! Ora ho capito scusa eheh, no comunque non c'entra nulla con la bambina che conoscevo alle elementari.
Heric spiazzato nuovamente:
- Scusami? Puoi ripetere?
- Non sono la stessa persona, si chiamano solo nello stesso modo, ma d'altronde non è così inusuale trovare persone diverse con nomi uguali ma..Heric stai bene? Ti sento strano.
- No no tutto a posto, ora vado scusa ho una chiamata sotto.
Pensava che con questa telefonata avrebbe finalmente risolto tutti i suoi dubbi e invece:
- Che diamine sta succedendo! L'ho visto coi miei occhi uscire da quello studio e raccontarle la storia dei cioccolatini! È palese che si conoscano! E poi Sana me lo ha confermato, mentre Terence sostiene il contrario. Qualcuno qua sta mentendo spudoratamente, ma perchè? A quale scopo? Questo gioco non mi piace. Ne verrò a capo! Nessuno mi manipola!     
   
 
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