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Autore: piccola_Calliope    26/04/2019    2 recensioni
Virginia ha degli obiettivi da perseguire e considera l'universo maschile un pò inutile...
Alex ha una vita che non lo soddisfa e non ha mai avuto una ragazza in 26 anni...
Un giorno, si incontrano, si scambiano uno sguardo e...
Resta a voi scoprirlo ;)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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Tu sei casa!
POV. VIRGINIA

E’ una caldissima giornata di metà luglio, sono nell’aula magna dell’università di Palermo e sto per essere proclamata dottoressa.
-Con il potere conferitemi dichiaro Virginia Bettinelli dottoressa in scienze e tecniche psicologiche con la votazione di 110 con lode-il mio professore di Storia della filosofia, dopo due anni e mezzo dall’inizio del mio percorso universitario, mi proclama.
110 con lode, lacrime di gioia mi rigano il viso mentre stringo le mani della commissione, mi volto verso i miei e vedo mia madre che sorridendo teneramente carezza il viso di mio padre commosso, lui appena incrocia il mio sguardo, mi manda un bacio. Mio fratello accanto a loro mi fa l’occhiolino. Più  in là vedo le mie due amiche, colleghe e coinquiline che saltellano allegre.
Lidia la mia migliore amica urla un ‘’sei grande Virgi’’.
Questo traguardo per me significa molto, sono partita male, bocciata al primo esame di statistica,  già lì volevo mollare tutto, mi sentivo un fallimento, ma ho riprovato l’appello successivo e ho preso un modesto 26. Poi ho litigato con quelle che reputavo le mie care amiche, quelle che credi ti sistemeranno l’abito il giorno del tuo matrimonio, quelle che credi verranno nei negozi di abiti da bambini per scegliere quelli di tuo figlio. Loro mi hanno escluso dalla loro vita  e non solo, vivendo in un piccolo paese di montagna, mi hanno fatto una pessima pubblicità e tante altre persone, che io reputo terribilmente ignoranti, hanno smesso di salutarmi…E’ stato un brutto periodo quello, stavo chiusa in casa a piangere; lo studio ai tempi rappresentava la mia unica fonte di fuga dai pensieri negativi, poi ho conosciuto Lidia ed Elisabetta, che cercavano una coinquilina e ho finalmente trovato delle amiche sincere, che mi fanno sentire completamente accettata,  così come sono, piena di difetti, ma in fondo dolce, comprensiva e affettuosa. Ho costruito un muro intorno a me, con la terribile paura degli altri, di quegli altri che possono ferirti, ma a qualcuno permetto di scavalcarlo questo immenso muro, Lidia ed Elisabetta ne sono l’esempio tangibile.
Senza rendermene conto vengo stretta da loro, che continuano ad urlarmi quanto siano felici per me, sono la prima nel nostro gruppetto a laurearmi.
Mio padre e mia madre mi vengono incontro con la corona d’alloro, mi baciano e poi mi incoronano.
-Sono fiero di te dottoressa-mio padre mi stringe a sé.
-Stasera ci ubriachiamo-urla Lidia al settimo cielo.
-Sono felice-sussurro incredula.
-Brava piccola mia-mia madre mi carezza il viso.
5 ore dopo le mie due pazze amiche mi stanno portando in un localino, la festa grande con i parenti l’avrei fatta nei prossimi giorni, tornando al mio paesino Gangi, per chi non lo sapesse, uno dei borghi più belli d’Italia, in provincia di Palermo.
-Come ti senti?-chiede Elisabetta sorridendo, mentre gioca con i sui lunghi capelli castano miele.
-Incredula-sorrido come un ebete, per me era davvero incomprensibile il mio stato d’animo, credo che questa sia la felicità, un’euforia confusa.
-Ti faremo dimenticare anche il nome baby-mi fa l’occhiolino Lidia.
Lidia ed Elisabetta sono quasi totalmente opposte, Lidia è molto simile a me, goffa ed esuberante, nonostante all’inizio sia molto timida, Elisabetta invece è molto più pacata e riservata, è la mammina responsabile del trio, inoltre sono anche opposte fisicamente, Elisabetta  ha i capelli chiari, lunghissimi e mossi, Lidia ha la carnagione olivastra i capelli lisci e delle labbra molto carnose da fare invidia, io invece ho la pelle chiarissima, i capelli come una pazza, ricci ricci e castani.
-Non vedo l’ora di potermi laureare anche io-esclama Lidia.
-Arriverà presto questo giorno, tu ed Ely vi laureerete a Novembre-sorrido.
-Mettiti subito la corona in testa, tutti devono vedere che la nostra amica si è laureata-sorride Ely.
-Dai mi imbarazzo-sbuffo ridendo.
-Signori e signore la nostra amica oggi si è laureata con 110 e lode-urla Lidia.
-Lidia-io ed Elisabetta la richiamiamo ridendo.
Poco dopo ci sediamo al tavolo e ordiniamo i cocktail.
-Non esageriamo eh-le ammonisco, bisogna festeggiare si, ma senza esagerare.
-Vi va un mega gelato?-chiede Elisabetta con gli occhi a cuoricino.
Io e Lidia scoppiamo a ridere, Elisabetta è molto famosa per la sua golosità.


POV. ALEX
26 anni e mi sento un fallito, ottimo traguardo Alex.
Sono seduto in un baretto al centro di Palermo e sono davvero scocciato, ho una vita cosi insoddisfacente, non ho concluso nulla di buono, se non concludere l’università in solo 4 anni, entrambe le lauree con 110 e lode…
Si quelli sono stati giorni felici per me. Studioso, brillante…
Dopo è stato tutta una discesa e non in positivo, non trovo lavoro, sono un grande nel mio campo, lo riconosco, ma nessuno mi prende a lavorare, mettermi in privato mi sembra azzardato e cosi quando posso disegno stupidissimi volantini, sono uno dei grafici più falliti su questa terra.
Vivo in un paesino microscopico a cui sono terribilmente attaccato, ma purtroppo non c’è lavoro per me…Oggi mi trovo a Palermo per un importante seminario, in cui speravo d’agganciare qualcuno, ma niente, sono cosi timido da non riuscire a parlare con nessuno e quindi tornerò a Gangi ancora una volta senza un lavoro, vorrei tanto essere come mio fratello minore, Mattia è cosi spigliato ed estroverso… Tra i fratelli Fossa il più sfigato sono io.
Sono davvero sfigatissimo, ho 26 anni e non ho mai avuto una ragazza, per lo stesso motivo per cui non trovo lavoro, la mia ostinata timidezza.
Mattia invece ne ha già avute 2, odiose si, ma comunque ha avuto ragazze… Io ho solo lui, mio padre, quella folle di mia cugina Martina e il mio migliore amico Michele.
Mia madre ci ha lasciati quando io avevo 10 anni…E’ stato davvero triste ed infelice crescere senza di lei, ci sono giorni in cui mi manca terribilmente, in cui ho un dolore al petto quasi asfissiante, vorrei che fosse qui quando mi sento solo e senza conforto, vorrei che con il suo dolce sorriso provasse a consolarmi…
Il mio cellulare prende a squillare è Martina.
-Hey-rispondo allegro, Martina ha 4 anni più di me,  ed è per me come una sorella, siamo cresciuti insieme, lei mi è sempre stata accanto, mi ha sempre sostenuto e mi capisce come nessun altro.
-Cucciolino-la immagino sorridere mentre mi prende in giro, sa che odio questi nomignoli.
-Che fai?-le chiedo
-Niente sono tornata ora a casa-afferma, lei vive a Bologna, è un avvocatessa abbastanza affermata, ha un fidanzato che da poco le ha chiesto di sposarlo, il matrimonio sarà a Maggio e io sarò il suo testimone.- Tu cosa fai?-chiede.
-Niente sono triste in un baretto frequentato da universitari gasati-dico.
 - A tal proposito, oggi si è laureata una ragazza del nostro paese lì a Palermo-afferma.
-Buon per lei-affermo, poco mi interessano le persone del nostro paesino, ne frequento pochissime.
-Niente volevo informarti-la immagino ancora sorridere mentre corre per casa spogliandosi e indossando la tuta, lei odia stare in ghingheri.
-Grazie dell’informazione-sorrido, volevo cambiare discorso.
-Non ti sei visto con Michele?-chiede, si il mio migliore amico è un dentista e vive qui a Palermo, ha trovato subito lavoro dopo la laurea.
-Faremo colazione domani mattina prima che parto, oggi giornata impegnativa per lui-le dico.
-Hai sentito Matti?-domanda.
-Poco fa-risponde, Mattia si trova a Roma, studia all’accademia delle belle arti, corso di fotografia, in effetti mio fratello è davvero bravo, sono fiero di lui, sta già lavorando alla tesi nonostante sia solo a metà secondo anno.
-Devo preparare la cena tesoro, ci sentiamo domani e vedi di rimorchiare su-ride, sapendo bene la mia impossibilità a relazionarmi.
-Marty-sbuffo.
-A domani cucciolino-riattacca.
Improvvisamente la mia attenzione viene attirata da una brunetta che urla e indica la sua amica…
La sua amica è la ragazza del mio paese che si è laureata, la conosco di vista, era un’amica del ex di mio fratello.
In effetti è molto che non la vedo dalle nostre parti, è cambiata parecchio…Ai tempi delle scuole, quando io frequentavo il quinto e lei il primo, era molto paffuta e portava i capelli corti.
Ad oggi posso affermare che sia diventata davvero molto bella e fine, il vestitino rosso che indossa le sta molto bene.
E’ radiosa…Lo ero anche io a tempi della laurea triennale.
Si siedono al tavolo e improvvisamente la sua amica le sussurra qualcosa all’orecchio e lei si volta a guardarmi,  probabilmente la stavo fissando un po' troppo, inutile il solito impacciato; mi sorride e io distolgo subito lo sguardo…
-Cretino-mi rimprovero.
Chiamo il cameriere e poi velocemente esco dal locale.

POV. VIRGINIA
-Un tizio ti fissa-mi sussurra Lidia.
Io mi volto verso la direzione indicata e trovo solo ad un tavolo, un ragazzo davvero molto carino e con gli occhi particolarissimi, sono leggermente a mandorla, gli sorrido e lui distoglie subito lo sguardo.
-L’hai messo in imbarazzo-scherza Lidia.
Poco istanti dopo ci passa accanto con lo sguardo chino.
-E’ scappato-ironizza Elisabetta.
-Credo di conoscerlo-sussurro.
-Conoscerlo?-chiede Lidia sorpresa.
-Credo sia del mio paese-affermo.
Poco dopo il cameriere viene al nostro tavolo con un cocktail credo alla fragola e un bigliettino…
-Da parte di chi?-domando.
-Il ragazzo che è appena andato via-risponde.
‘’Alla triennale anche i miei colleghi mi hanno portato ad ubriacarmi, questo è il mio cocktail preferito, auguri dottoressa.
AF.’’
-E’ andato via senza che tu lo potessi ringraziare-afferma Lidia.
Tornate a casa quella notte non riesco a dormire, cerco su tutti i social quel ragazzo, sono convinta sia del mio paese…Mi ha incuriosito la cosa, non per altro, io il mondo maschile l’ho sempre considerato poco, ho obiettivi da perseguire ed a mio modesto parere i ragazzi, rubano solo tempo.
Durante la mia ricerca, non so come ma capito sul profilo di Martina Fossa, una ragazza simpaticissima, cugina di un ex di una mia compagna di classe Mattia Fossa, guardo le sue foto e trovo una foto con  Alex Fossa, il ragazzo del cocktail è il cugino di Martina e il fratello maggiore di Mattia.
-L’ho trovato-urlo.
-Cosa?-Elisabetta esce dal bagno con una della strane maschere che è solita farsi, impasticciata sul viso.
-Non urlare-Lidia mi lancia il cuscino.
-Alex Fossa, è del mio paese-sorrido.
-Il tipo del bar?-Lidia salta in piedi.
Le mostro il telefono.
-Sei una stalker-Elisabetta ride di gusto.
-Alex Fossa non ha sonno, ha appena accettato la tua richiesta d’amicizia-sorride soddisfatta Lidia.
-Che richiesta?-urlo
-Quella che tu hai appena mandato-mi fa l’occhiolino.
-Grande-Elisabetta le dà il cinque.
Alex Fossa: Piaciuto il cocktail?
-Mi ha scritto-urlo.
-Baby oggi è il tuo giorno fortunato-Lidia mi fa nuovamente l’occhiolino.
Angolo autrice
Salve :) Ringrazio chi è arrivato fin qui e spero che il prologo di questa storia sia di vostro gradimento.
E' tanto che non riuscivo a dedicarmi a personaggi nuovi, diversi da quelli per cui ci sono già altre storie...
Non so bene ancora dove mi porteranno Virginia ed Alex...Sarà una nuova avventura...Spero vogliate seguirmi.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, lasciate qualche recensione su ;) 
Tanti saluti piccola_Calliope
  
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