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Autore: Itsamess    26/04/2019    5 recensioni
SPOILER AVENGERS: ENDGAME
Tony ha avuto un funerale da eroe.
Completi scuri, mazzi di fiori, discorsi di familiari e amici, perfino una piccola menzione nei telegiornali della sera. Clint non sa come sentirsi di fronte a questa manifestazione di cordoglio. Gli sembra inappropriata, quasi volgare, se messa a confronto con le centinaia di morti ignote che non verranno piante mai.
Morti come quella di Natasha, giusto per dirne una.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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None of them is ours

There are many names in history
but none of them is ours

Richard Siken

 

Tony ha avuto un funerale da eroe.
Completi scuri, mazzi di fiori, discorsi di familiari e amici, perfino una piccola menzione nei telegiornali della sera. 
Il retro della piccola casa di campagna nella quale si era ritirato negli ultimi anni è stato momentaneamente trasformato in un santuario, pieno di bambolotti di Iron Man, disegni e letterine piene di faccine tristi. C’è anche in programma di creare una petizione per dedicargli un’aiuola, a Central Park, ma onestamente Clint non ha voluto seguire molto la questione: non sa come sentirsi di fronte a tutta questa manifestazione di cordoglio. Gli sembra inappropriata, quasi volgare, se messa a confronto con le centinaia di morti ignote che non verranno piante mai.
Morti come quella di Natasha, giusto per dirne una.

Per lei non è stata organizzata nessuna commemorazione funebre, anche perché la chiesa sarebbe stata mezza vuota. Come ha fatto presente Steve, la famiglia di Natasha erano i suoi amici, non c’è nessun altro da avvisare. E da una parte è un conforto non dover raccontare a nessun estraneo qualche bugia su come sia morta, visto che sarebbe difficile spiegare ad una persona normale di quello che è successo in cima ad un dirupo incantato su un pianeta di nome Vormir.
E così resta in silenzio, mentre guarda sul lago lo spettacolo di fuochi artificiali in onore di Tony Stark.

Sono passati due giorni, ma ancora non sembra vero. Continua a voltarsi per cercare con la coda dell’occhio Natasha, ma c’è soltanto il vuoto dietro di lui. Se n’è andata sul serio.

Clint non è un idiota, ha sempre saputo che sarebbe potuto succedere: scegliere di fare l’Avenger significa accettare il rischio di lasciarci la pelle un giorno sì e l’altro pure, e Natasha sapeva benissimo a cosa andava incontro, unendosi allo S.H.I.E.LD.
Ma chissà.
Forse quando trascorri tutta la vita ad un passo dalla morte e la scampi una, due, tre, mille volte… ecco, forse inizi a pensare di farla franca per sempre.

Clint è parcheggiato da trentadue minuti di fronte ad un banchetto di fiori. Non riesce a scendere dalla macchina. O meglio, ci riuscirebbe, se soltanto ci provasse. Ma la verità è che non lo sa quali fiori piacessero a Natasha, e in ogni caso non ci sarebbe nessuna tomba su cui portarli perché il suo corpo è da qualche parte nello spazio, custodito con cura come un oggetto di pregio al banco dei pegni.

Alla fine è di questo che si è trattato, no? Di uno scambio.
Una vita in cambio di una Gemma dell’Infinito, uno schiocco di dita in cambio della salvezza di milioni di persone. Il sacrificio di Tony occuperà quattro capitoli nella sua imponente biografia, a luglio nella migliori librerie. Quello di Natasha sarà di una riga appena, all’interno del necrologio.

Quasi vent’anni prima, le aveva fatto una proposta, tanto folle e assurda da sembrare uno scherzo di cattivo gusto.
Unirsi alla stessa organizzazione che aveva ordinato la sua uccisione. Entrare nello Shield, giusto per provare ad essere dalla parte dei buoni, per una volta. Insieme sarebbero potuti essere eroi, anche soltanto per un giorno.
Lei gli aveva riso in faccia, gli aveva dato una pacca sulla guancia e aveva risposto: “D’accordo, David Bowie. Lascia che ti sveli un segreto: non esistono gli eroi. E anche qualora esistessero… credimi, non sarei una di loro”.
Quella frase doveva averla presa da qualche film, ma sembrava crederci fermamente, come se si fosse trattato del mantra della sua vita.
Probabilmente è morta continuando a crederci fermamente, eppure se Clint potesse rivederla anche soltanto una volta le direbbe che si sbaglia – forse non ha vissuto da eroe, ma da eroe è morta.


 



Non riesco ancora a capacitarmi della scomparsa di Nat, ma soprattutto del fatto che nel film sia stata quasi dimenticata. Questo è il tentativo di rimediare alla mancanza di commemorazione funebre di un personaggio che amo tremila.
Un abbraccio (di supporto) a chiunque sia arrivato fin qua.


 

 

  
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