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Autore: Epic JP    28/04/2019    0 recensioni
Questa storia è nata nella mia testa dopo aver visto un'immagine su DeviantArt (che farà anche da "copertina" alla storia) di cui l'autore invitava a fare una storia basata su di essa. E io l'ho fatta XD. In sostanza la questione è... Se Grima fosse stato dentro il corpo della donna che, insieme a Chrom, ha dato alla luce Lucina, quest'ultimo avrebbe potuto prendere il controllo del corpo della principessa?
Leggete e scopritelo...
Genere: Dark, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Avatar/Robin (F), Chrom, Lucina, Owain, Severa
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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The New Vessel

 

[In questa storia l'Avatar è di sesso femminile ed ha l'aspetto che ha in Fire Emblem Heroes. Ed è anche la madre di Lucina. E la storia è ambientata nel futuro dove Chrom è già morto e la parte 'umana' di Grima si è unita alla sua forma dragonica.]

 

Grima stava arrivando. Era possibile intravedere la sua sagoma oscura nei cieli anche se si trovava ancora a diversi chilometri di distanza. E gli occhi di Lucina erano fissi su di essa. La città di Ylisstol, un tempo spendente capitale del regno, aveva già subito la furia dei suoi attacchi. Ma si era trattato di attacchi di Risorti, il drago non si era mai avvicinato neppure alle mura. Eppure, ora che la città era stata ridotta a poco più che cumuli di macerie e case tenute su alla meno-peggio, Grima aveva deciso di chiudere la partita con gli ultimi difensori del regno di Ylisse una volta per tutte.

 

Sotto un certo punto di vista, Lucina era contenta: se fossero riusciti a distruggere il drago, tutti gli abomini nati dal suo potere sarebbero svaniti insieme a lui e lei, insieme ai suoi compagni ed ai cittadini sopravvissuti, avrebbero potuto ricostruire il regno dalla sue ceneri.

 

Falchion, la fidata spada di suo padre, era nel fodero. La ragazza l'aveva ottenuta a caro prezzo, diversi anni prima lui e sua madre erano partiti per controllare di persona alcune zone di confine a causa di confusi ed allarmanti rapporti arrivati a palazzo. Erano passati giorni, settimane, mesi dalla loro partenza e alla fine l'unica cosa che tornò fu la sua spada. Da quel momento in poi tutto era caduto in una spirale di dolore, paura ed oscurità.

 

Nel giro di pochi giorni, un enorme esercito di Risorti avviò l'assedio del regno. I suoi migliori campioni, guidati dal braccio destro di suo padre, Sir Frederick, affrontarono questa nuova minaccia con coraggio e vigore ma uno dopo l'altro caddero per mano dei nemici lasciando in un mondo sempre più oscuro la loro prole.

 

Lucina aveva affidato una missione a sé stessa: avrebbe fermato tutto questo, avrebbe sconfitto Grima con l'aiuto di Naga e della sua spada. Lei e i suoi compagni avevano visto decine di battaglie.

 

Molti Risorti erano stati distrutti, ma la potenza del drago maligno non era calata per niente. Ed ora erano qui, sul torrione più alto del palazzo. Davanti al parapetto rivolto ad Ovest, verso la Plegia. Luogo di nascita di Grima. L'ultima Eletta aveva scelto come modello il suo mitico antenato ed iniziatore della sua dinastia: il Re Eroico Marth. Non portava armatura, ma i suoi vestiti erano una chiara imitazione dell'abbigliamento del mitico personaggio. Anche lui si era trovato senza genitori ed in un'epoca oscura eppure, grazie all'aiuto dei suoi amici e della sua spada, aveva riportato la pace nel mondo.

 

Ora era giunto il suo turno, lei avrebbe ripetuto l'impresa.

 

Al suo fianco, Severa dette libero sfogo al suo nervosismo: “Sei sicura che sia la cosa giusta da fare? Non dovremmo fortificare la posizione finché abbiamo tempo o cose del genere?”

 

Lucina rimase a guardare l'orizzonte: “Non servirebbe a niente, sappiamo entrambe che Grima impiegherebbe un secondo a distruggere tutto...”

 

“Quindi semplicemente restiamo qui e lo aspettiamo? È questo il piano?” La portatrice del Marchio si voltò con un sorriso sicuro: “Dobbiamo avere fede in Naga e in noi stessi, Grima sarà anche potente ma è solo, noi siamo un gruppo e insieme abbiamo rovesciato situazioni senza speranza a nostro favore. Sarai con me anche questa volta?”

 

La ragazza dai capelli rossi incrociò le braccia sbuffando con un cipiglio: “Come se ti avessi mai lasciata sola in passato.” Lucina ridacchiò tornando ad osservare il suo nemico distante: “Sapevo di poter contare sul tuo umorismo, Severa.” L'altra semplicemente roteò gli occhi ed iniziò ad allontanarsi: “Allora vado a preparare anche gli altri, non vorrei che Owain avesse un'altra crisi con la sua mano mandando tutti nel panico.”

 

Intorno a loro, il cielo si fece ancora più scuro. Qualche saetta scarlatta esplose nel cielo, ma questo non fece smuovere Lucina neanche di un millimetro: -Padre, Madre... presto vi vendicherò. Vendicherò tutti quanti e porrò fine all'esistenza di Grima.-

 

- - -

 

Ormai mancava davvero poco: il gruppo di giovani guerrieri poteva vedere le nere ali del drago e i suoi sei occhi erano sfere di fuoco carminio mentre le sue lunghe zanne erano bagliori bianchi nell'oscurità.

 

Lucina sfoderò la sua spada e la puntò verso il drago: “VIENI PURE GRIMA! SIAMO QUI AD ASPETTARTI!” Anche gli altri lanciarono grida e maledizioni contro il nemico in avvicinamento e tutti insieme prepararono le loro armi alla battaglia. Pochi minuti dopo, il gigantesco drago raggiunse il torrione.

 

Ancora prima di arrivare alla struttura, rilasciò un potente ruggito che creò una gigantesca corrente d'aria maligna. Blocchi di mura si staccarono e volarono via mentre i nuovi Pastori usarono le proprie armi per proteggersi dall'ondata di potere oscuro. Tuttavia l'unica a rimanere sul posto fu Lucina: la Falchion la proteggeva da buona parte del potere di Grima ma lo stesso non poteva dirsi per i suoi compagni. Chi strisciando i piedi sul pavimento, chi venendo sollevato in aria e chi perdendo l'equilibrio, tutti vennero sospinti indietro e mandati contro un muro dalla potenza del drago.

 

Solo quando la figlia di Chrom rimase da sola e leggermente tremante per lo sforzo di mantenere la posizione, il drago mostrò il suo vero aspetto: spalancando la bocca proprio davanti alla ragazza, mostrò a quest'ultima il suo vero aspetto: un aspetto umano, di una donna. Una donna che Lucina conosceva troppo bene: davanti alla ragazza apparve sua madre. Era la stessa del loro ultimo incontro: stesso mantello scuro con decorazioni violacee, stessi stivali marroni e tunica bianca, stessa faccia e stesse code di capelli bianchi sulla testa. L'unica cosa diversa erano gli occhi: al posto del piacevole duo marroncino che Lucina ricordava si trovavano due fiamme vermiglie con sfumature violacee. La forma 'umana' uscì dalla bocca tranquillamente e fece qualche passo verso quella che una volta era la figlia mostrando un ambiguo sorriso: “Salve Lucina, è da un po' che non ci vediamo. Cosa mi racconti di bello?” La ragazza, sotto shock per quella visione abominevole, indietreggiò sollevando la spada: “N-non osare fa-fare un altro passo, Grima! E... e mostrati per ciò che sei ve-veramente!” La donna inclinò la testa di lato confusa prima di esplodere in una risata demoniaca: “Scommetto che non lo hai mai saputo, vero?”

 

“C-cosa non ho mai saputo?” Grima socchiuse le palpebre per lasciare solo due spiragli che permettessero alla ragazza di vederle gli occhi: “Io sono tua madre! Lo sono sempre stata, tu sei la figlia del Drago Caduto Grima.” Lucina spalancò gli occhi dall'orrore, come poteva questo mostro essere sua madre? Non era vero, stava solo cercando di confonderla per colpire al momento giusto: “Silenzio! Sono solo menzogne! Tu non sei mia madre, tu hai ucciso mia madre! E anche mio padre!”

 

L'altra scosse il capo delusa: “Ti sbagli, tua madre ed io siamo la stessa cosa. Lo siamo sempre state e sempre lo saremo. Su tuo padre hai ragione, sono stato io a porre fine alla sua vita. Ma questo non cambia la verità. Il mio sangue scorre anche in te, tesorino...”

 

Lei non lo aveva notato, ma delle lacrime le stavano scivolando dagli occhi, lacrime di dolore per il ricordo dei genitori morti, lacrime di terrore per quello che stava sentendo e lacrime di rabbia per non aver ancora colpito questo mostro. Ma perché la Falchion non aveva ancora colpito? C'era forse qualcosa che la tratteneva dal distruggere Grima una volta per tutte? Il suo corpo stava tremando, le parole di questo mostro avevano davvero così tanta influenza su di lei?

 

“T-tu... tu stai solo cercando di confondermi! Non è possibile che mio padre abbia sposato un mostro! NON È POSSIBILE CHE IO SIA STATA CONCEPITA DA TE!” Quella che una volta era stata sua madre ridacchiò spalancando le braccia: “Allora colpiscimi al cuore. Poni fine alla mia esistenza con la spada di tuo padre. Usa la Falchion per uccidere tua madre, colei che ti ha portata in grembo e ti ha dato alla luce!”

 

Lucina fece un altro passo indietro. Aveva la sua nemesi a portata di mano eppure non era in grado di fare altro che tenere tremolando la spada puntata in avanti. Erano forse le parole di Grima a trattenerla? Quell'entità era davvero sua madre? Se avesse ucciso il mostro, avrebbe ucciso anche la persona che l'aveva amata?

 

Grima non attese che la ragazza trovasse risposta a queste domande e fece un altro passo avanti spalancando gli occhi: “Coraggio, cosa aspetti? Trafiggi il mio cuore e poni fine alla mia esistenza! ABBI IL CORAGGIO DI UCCIDERE TUA MADRE!

 

BASTAAAAAAAAAAAA!!!” Con un gesto veloce e gli occhi serrati, l'ultima Eletta affondò la sua arma in avanti. Certamente l'aveva colpita, aveva percepito della resistenza mentre si spostava in avanti ma non aveva visto cosa avesse colpito.

 

Lentamente riaprì gli occhi e quello che vide le fece spalancare anche la bocca: l'aveva fatto. Aveva trapassato Grima da parte a parte con la Falchion, le aveva bucato il centro del petto eppure, per qualche strano motivo, il mostro non sembrava sofferente. Al contrario, stava sorridendo.

 

Grima si godette ogni singolo istante, il panico e l'incredulità prima e il colpo disperato della ragazza dopo. Sarebbe stata un buon vessillo, dopotutto. Senza apparentemente risentire del colpo, fece dei passi avanti lasciando che la spada le strisciasse dentro: “Davvero un buon colpo, Lucina. Tuo padre ti ha addestrata bene, un uomo sarebbe già morto ora... ma io non sono un uomo normale, io sono le ali della disperazione. Il respiro della rovina. Io sono il Drago Caduto, Grima! E tu ora sarai il mio nuovo corpo!”

 

Senza dare il tempo alla ragazza di elaborare le sue ultime parole, quella che una volta era Robin, mise le mani sulle guance di quella che una volta era sua figlia e la baciò sulle labbra.

 

L'ultima azione consapevole di Lucina fu lo spalancare gli occhi per la sorpresa e l'orrore. Dopo quel gesto, la sua mente e il Marchio nella sua iride si dissolsero dentro di lei.

 

Nel momento in cui le loro labbra vennero a contatto, il gigantesco drago rimasto in attesa iniziò ad evaporare sotto forma di una nebbia violacea che penetrò nella sua forma umana attraverso il buco creato dalla spada di Lucina. Durante questo processo la lama, che una volta aveva sconfitto il drago, prima si incrinò e poi si spezzò in una miriade di piccoli frammenti e schegge. Solo l'elsa non venne distrutta dal passaggio dell'energia maligna ma, dopo pochi secondi, cadde semplicemente sul pavimento.

 

Quando tutta l'essenza di Grima si trasferì dal drago alla forma umana e dalla forma umana alla ragazza, un'enorme esplosione di energia venefica ebbe luogo avvolgendo i due corpi in una sfera violacea e spazzando via i pochi pezzi di parapetto che avevano retto l'ondata iniziale.

 

- - -

 

Severa, Owain e gli altri si risvegliarono poco dopo tutto questo, nessuno aveva riportata gravi ferite, ma dovettero faticare un po' per liberarsi di tutte le macerie che avevano addosso. Quando ebbero di nuovo cognizione di dove fossero, i loro sguardi caddero su Lucina. La ragazza stava dando loro le spalle e la sua testa era inclinata in avanti mentre tutto intorno a lei si era creata come una grande voragine.

 

Owain ebbe l'ardire di aprire la bocca: “Lucina, cos'è successo a Grima? La tua divina arma leggendaria dai favoleggianti poteri ha infine trionfato ponendo fine al suo incubo infinito?”

 

La sola reazione che il ragazzo ottenne fu il movimento della testa dell'Eletta. 'Lucina' si voltò lentamente per osservare il gruppo in modo assente. Severa sgranò gli occhi: “Lucina? Cos'è successo qui?”

 

Questa volta la reazione fu diversa: la portatrice della Falchion spalancò gli occhi oscurati sghignazzando come impazzita mentre il panico iniziava a farsi strada nei cuori dei suoi vecchi 'compagni': “Cos'è successo? Ho avviato la mia rinascita. Qui ed ora.”

 

Prima ancora che qualcuno dicesse o facesse qualcosa, Lucina venne avvolta ancora una volta da un'inquietante luce violacea che distrusse quel poco che era ancora presente intorno a lei e spedendo di nuovo a terra tutti i presenti.

 

Quando poi il gruppo la vide di nuovo, quella che loro conoscevano come Lucina aveva subito una orripilante mutazione: i suoi capelli blu si erano allungati fino ai polpacci, il Marchio si era spostato dal suo occhio al suo petto, la sua pelle era diventata di un macabro bianco ed attraversata da violacee decorazioni plegiane. I suoi abiti erano spariti e le sue iridi, un tempo di colore blu come i capelli di suo padre, erano diventate di un incandescente rosso e anche sul suo viso erano apparse delle strane decorazioni: dai suoi occhi partivano verso il basso due linee interrotte da due paia di occhi maligni. La sua intera figura era circondata da rune e da scie di potere malefico. Tuttavia la ragazza stava sorridendo come se fosse il suo compleanno.

 

Anche se tutto era chiaro, una domanda uscì dalle labbra di Noire: “M-ma... c-che cosa sei tu?”

 

Il nuovo personaggio raccolse dell'energia nella mano mentre, facendo un passo in avanti, le macerie intorno a lei iniziarono a fluttuare: “Io sono le ali della disperazione. Il respiro della rovina. Io sono il Drago Caduto, Grima! E grazie alla vostra amichetta, anche il sangue degli Eletti è nelle mie mani. Ora ditemi, chi vuole essere il primo a rivedere la famiglia?”
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Note d'Autore: Beh... non c'è altro da scrivere e/o dire. Ho pensato che sarebbe stato quantomeno curioso se le cose fossero andate in modo diverso. In fin dei conti, anche Deirdre (da FE4) che è nata dal Mr. SangueForteDiNaga aveva l'impurezza di Loptyr in lei. E poi, almeno chi ha giocato a FIre Emblem 4, sa come sono finite le cose. Quindi... perché non potrebbe accadere qualcosa del genere anche a Lucina? Enjoy and Review!

   
 
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