Fanfic su artisti musicali > NCT
Segui la storia  |      
Autore: Im_a_born_singer    28/04/2019    0 recensioni
[NCT]
[Nomin/Jaeno]
Le margherite hanno sempre simboleggiato sincerità, purezza, innocenza e amore fedele, un sentimento talmente forte da essere capace di sopravvivere a tutto.
Genere: Angst, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L'Hanahaki disease è una malattia inventata, presente a livello di fanfiction e anime/manga, che consiste nel far tossire petali ad una persona non corrisposta in amore.

Generalmente, la malattia si sviluppa nel tempo, aumentando così anche l'intensità del dolore che può provare chi ne è affetto. 

Inizia con l'espulsione di petali, poi di fiori. Tossire fiori indica l'ingresso nell'ultima fase della malattia.

Si può guarire da questa condizione in due modi: facendo in modo che il proprio amore venga ricambiato o con un'operazione chirurgica.

L'operazione elimina anche i sentimenti verso la persona amata e in alcuni casi potrebbe rimuovere la capacità di amare da parte di chi subisce l'intervento.

Nel caso nessuna di queste opzioni sia possibile, i polmoni di chi soffre di Hanahaki si riempirebbero di fiori facendo in modo che il soggetto malato muoia soffocato dai petali e dal sangue.

I fiori più utilizzati sono quelli di ciliegio e quelli ritenuti più pericolosi sono le rose (a causa delle spine), i fiori possono anche simboleggiare qualcosa di importante per i personaggi.

[NDA. In questo caso, Headcanon, le margherite sono i fiori preferiti di Jeno, questo spiega perché sono proprio quelli i fiori che cresceranno nei polmoni di Jaemin.]

 


- ONE -
 
Jaemin aveva le labbra schiuse mentre si sporgeva verso la vasca da bagno, sentiva l'aria mancargli e la sensazione di avere la parte inferiore della gola completamente ostruita.
 
Tossiva, ma sembrava che, qualsiasi cosa stesse cercando di soffocarlo, non avesse intenzione di muoversi di un millimetro.
 
Le sue guance persero colore diventando bianche come lo zucchero e i suoi occhi si riempirono di lacrime mentre veniva scosso da brevi singhiozzi irregolari.
 
ー Hey piano, non sforzarti ー lo rassicurò Jeno, spingendolo tra le sue braccia e prendendo ad accarezzargli la schiena con movimenti costanti e circolari.
 
A seguito di un paio di attacchi di tosse più forti, Jaemin sembrò rilassarsi contro l'altro mentre riprendeva a respirare normalmente. 
 
ー Ti senti meglio? ー gli chiese il maggiore, giocherellando con i suoi capelli castani tendenti al rosso.
 
Erano seduti sul pavimento del bagno, le gambe di Jaemin, coperte da un paio di semplici pantaloncini, a diretto contatto con le piastrelle fredde.
 
Il maggiore desiderava solo avere una scusa per portarlo al caldo sotto le coperte, sembrava che la sua mente non volesse registrare il fatto che il minore avesse appena espulso dei fiori della sua bocca.
 
ー Jeno, sono delle margherite ー affermò Jaemin allungando un braccio per sfiorare i piccoli petali bianchi sparsi sul pavimento celeste.
 
ー Mi piacciono le margherite.
 
ー Lo so ー, il più piccolo sorrise amaramente, poggiando il mento sulla spalla di Jeno.
 
Quest'ultimo riprese a massaggiargli la schiena, tentando invano di alleviare almeno in parte i suoi mali.
 
Si sentiva tremendamente inutile perché non riusciva a risolvere questa situazione, fingere di amarlo non era abbastanza.
 
Si sentiva anche responsabile, il suo migliore amico stava passando un brutto periodo e lui poteva solo attribuirsene tutta la colpa.
 
ー C'è un cespuglio che cresce al posto dei miei polmoni ー sospirò Jaemin aggrappandosi alla maglietta del maggiore che sorrise, nonostante l'altro non potesse vederlo.
 
ー Stupido, le margherite non crescono nei cespugli ー lo prese in giro dolcemente Jeno, lasciandogli un bacio tra i capelli profumati.
 
Jaemin si allontanò, assottigliando gli occhi e trovandosi faccia a faccia con l'altro.
 
ー Certo che esistono i cespugli di margherite, basterebbe solo lasciarle crescere per vederli.
 
***
 
Alla fine erano finalmente usciti dal bagno, Jaemin era steso supino sul letto, le lacrime che lasciavano i suoi occhi e scorrevano sulle sue tempie fino a sparire tra i capelli e sul cuscino.
 
Jeno lo guardava impotente, non sapendo cosa fare, era tentato di chiamare un'ambulanza ma il minore non sembrava stare male fisicamente.
 
Era solo tremendamente triste.
 
Voleva stargli vicino come un vero migliore amico avrebbe dovuto, ma si sentiva in colpa a fare una cosa del genere sapendo che Jaemin non chiedeva amicizia da parte sua.
 
Il minore portò un braccio a coprire il suo volto, prese un respiro tremante mentre con la mano libera cercava quella dell'altro che intanto si era seduto sul letto.
 
Passarono i minuti, gli occhi del più piccolo avevano smesso di grondare acqua e per un istante Jeno credette che l'altro si fosse finalmente addormentato, ma questo si mise a sedere improvvisamente, sputò una manciata di petali, poi un'altra.
 
Jaemin fissò per un attimo la montagna di fiori bianchi prima di nascondere il volto tra le mani e scoppiare in un pianto liberatorio.
 
Il suo corpo veniva scosso da singhiozzi violenti e piccoli lamenti lasciavano le sue labbra serrate.
 
Jeno scattò in piedi preoccupato, avvicinandosi al minore nel tentativo di calmarlo.
 
Gli afferrò delicatamente i polsi ma lui si allontanò affondando la testa tra le ginocchia mentre si faceva scappare tra i denti un urlo di frustrazione.
 
Il maggiore lo guardò con occhi colmi di preoccupazione ー Jaemin? Nana, senti, ascoltami. Perché non andiamo a chiedere ai tuoi genitori il permesso per quella operazione?
 
Jaemin scosse la testa, negando, smettendo lentamente di piangere, nonostante le sue spalle fossero ancora scosse da singhiozzi improvvisi.
 
ー Hai paura? Non devi, sai che è sicura al cento per cento.
 
ー Non voglio ー borbottò il minore con voce stanca.
 
Jeno sospirò ー Ma ti sentirai molto meglio dopo ー tentò di convincerlo per l'ennesima volta.
 
Jaemin alzò lo sguardo mostrando i suoi occhi rossi e gonfi, poi pronunciò una frase che lasciò il maggiore completamente senza parole.
 
ー Preferirei morire in questo preciso istante piuttosto che solo immaginare di vivere senza amarti. 
 
***
 
To be continued...
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > NCT / Vai alla pagina dell'autore: Im_a_born_singer