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Autore: Manga92Writer    29/04/2019    2 recensioni
Non si conoscevano ancora. Le loro vite scorsero quasi esattamente a come noi le conosciamo, frequentarono la stessa scuola (ma non la stessa classe), avevano tanti amici in comune, ma senza che loro due si fossero mai visti, anche se prima o poi sarebbe stato destino che si incontrassero, sebbbene il contesto sia certamente uno dei più imprevedibili ed inimmaginabili.
Genere: Comico, Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Asako Kurumi/Alissia, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ADDIO

- Ciao a tutti - con fare palesemente scocciato
- Oh bentornato Heric, ho saputo che ti hanno cambiato la psicologa, che è successo?
- Ah bene! Lo sai anche te, me lo chiedo pure io cosa sia successo. Al diavolo! - tirando un calcio al mobile.
- Oh! Vedi di darti una calmata! Non è mica la fine del mondo!
- Stai zitta Nelly, tu non sai nulla - ed uscì di casa sbattendo la porta alle sue spalle.
*per strada*
Heric non si dava pace, voleva venire a capo di questa situazione e si mise a correre verso lo studio di Sana per poterci parlare a quattr'occhi:
- Cos'è non ti piace più questo gioco Kurata? Che fai, lasci così? Eh no! Non prima almeno di avermi dato qualche spiegazione!
Correva come un dannato, prese la metropolitana e in meno di mezz'ora raggiunse lo studio psicoterapeutico, però:
- Maledizione è chiuso! È già andata via!
Poi buttò uno sguardo in strada e la vide sul punto di salire in auto per mettersi in marcia. Era lei, non si sarebbe mai potuto sbagliare. Con un balzo si rimise a correre cercando di raggiungerla prima che mettesse in moto la macchina, ma non fece in tempo:
- Maledizione!! Troppo lento!
Fortunatamente per Heric si trovava in un viale molto trafficato sul quale passavano parecchi taxi e di fatti decise di prenderne uno.
- Segua quella macchina per cortesia! Non la perda di vista.
- Pagamento anticipato grazie!
- Ma da quando in qua? Non sa nemmeno dove dobbiamo andare e vuole già i soldi?
- Ragazzo, non hai minimamente idea di quanta gente abbia caricato e che poi sia scappata una volta giunta a destinazione senza retribuirmi il costo del viaggio. Queste sono le mie regole, o ti va bene così oppure scendi.
Heric non aveva soldi con sè, ma aveva dell'altro. Prese una pallina bianca dalla tasca e la porse al tassista:
- È pura al 90 per cento quasi, ti dò questa e anche il mio numero qualora volessi ricontattarmi per averne altra. Ti piacerà, vedrai. Ormai sapeva riconoscere le facce di chi faceva uso di quella roba e di chi no e infatti non si sbagliò sul tassista:
- Affare fatto ragazzo!
Iniziò l' "inseguimento". A quanto pare la nostra attrice/psicologa non abitava particolarmente vicino al suo luogo di lavoro anzi, uscirono addirittura dalla città per recarsi in una zona di campagna. Tra semafori, incroci e rotatorie varie il viaggio durò quasi mezz'ora. Heric e il tassista vennero condotti verso un casolare isolato dalla civiltà/inciviltà (a seconda dei punti di vista) e immerso nella natura, tanto che per non dare troppo nell'occhio, il biondo decise saggiamente di far fermare il taxi un centinaio di metri prima della casa per poter proseguire a piedi.
- Adesso mi darai un bel po' di spiegazioni Sana Kurata - continuava a ripetersi nella sua testa mentre si dirigeva a passo spedito verso la casa.
*vruuum*
- Ehi scusa stai cercando qualcuno in particolare?
Un auto si accostò a Heric, il conducente abbassò il finestrino e da dietro il vetro oscurato comparve un ragazzo dall'età pressochè identica a quella di Ayama.
- In che senso?
- Nel senso che sei appena entrato in una proprietà privata e si dà il caso che questa sia la mia proprietà. C'è un motivo particolare per cui ti trovi qui?
Questo imprevisto non se l'aspettava e il nostro protagonista dovette improvvisare una scusa per non destare troppi sospetti:
- No guarda stavo facendo una passeggiata e non sapevo che questa fosse la tua proprietà, ti chiedo scusa non era mia intenzione disturbarti.
- Tranquillo, mi sembri un tipo a posto, ti inviterei volentieri a casa mia a prendere qualcosa da bere ma purtroppo non sono in un bel momento con la mia fidanzata, che tra l'altro mi sta aspettando. Ora devo proprio andare. Buona serata amico.
Vabè il piano era fallito, non gli restava che tornare a casa con l'amarezza. Non si fece mancare nulla per il tragitto di ritorno: piedi, autobus, metropolitana e fu così che dopo quasi 2 ore rientrò alla base:
- A ri-eccomi.
- Ciao Heric, spero che ti sia calmato un po' standotene all'aria aperta.
- Insomma, che state guardando alla televisione?
- Un film di vecchia data che non mi stancherò mai di rivedere fratellino. Te la ricordi "La casa nel bosco"?
- Il nome mi dice qualcosa, ma non penso di averlo mai visto.
- Santo cielo fratellino! Ma dove hai vissuto in tutti questi anni? È il film di maggiore successo di Sana quando ancora frequentavate la stessa scuola, ma è possibile che tu non l'abbia mai visto? E poi c'è anche lui guarda!
- Lui chi, Nelly?
- Ma è ovvio! Sto parlando di Charles! - rispose la sorella con le pupille degli occhi che si trasformarono in un paio di cuoricini. Incuriosito si avvicinò allo schermo per vedere di chi sua sorella stesse parlando e una volta notato il volto di questo Charles si rese conto che era estremamente simile al ragazzo che lo aveva appena rimproverato di essere entrato nella sua proprietà:
- Ah si? Ma davvero? Cos'è anche questa un'altra coincidenza? Ma pensate che io sia scemo? - dirigendosi come una furia in camera sua.
- Ma chi? Ma che cavolo gli ha preso? Ma siamo sicuri che questa psicologa gli abbia fatto bene papà? Tuo figlio ho come l'impressione che stia delirando.
- Oh Sana sei bellissima, mi sarebbe piaciuto pensare a un'idea di matrimonio tra te e Heric - disse il padre con le lacrime al volto, nostalgico come sempre.
- Ti pareva! Delira pure lui! Tale padre e tale figlio, ma non figlia per fortuna!
*in camera di Heric*
- Mi sono veramente rotto di tutto. Mi sono rotto di questa vita, di mio padre, di mia sorella, del mio amico che mi mente ma soprattutto di inseguire una ragazza che sta cercando di evitarmi e tutto questo per cosa? Per cercare di farmi dire a voce una verità che è già palese! Ma andateve tutti al diavolo davvero.
Calarono le tenebre, la notte passò rapida e il mattino non tardò ad arrivare. La sveglia in camera di Heric continuava a suonare senza che si fermasse, provocando un baccano infernale per tutta la casa: - Oh ti decidi a spegnerla? Non la sopporto più! - urlò Nelly. Dall'altra parte non ricevette alcuna risposta, mentre la sveglia non fermava il chiasso che stava emettendo!
- Heric ma che cavolo! Come fai a dormire con questo frastuono? Svegliati e spegni quello stupido allarme - entrando in camera del fratello, ma davanti a lei si presentò uno scenario del tutto inaspettato.
- Ma che diamine! È sparito!
Heric in camera non c'era. Certo sarebbe stato facile pensare all'idea che avesse deciso di uscire di casa in anticipo se non che:
- Armadio vuoto, cassetto vuoto, vestiti spariti e questo cosa sarebbe?
Nelly trovò sul letto di suo fratello un bigliettino con una scritta inequivocabile al suo interno: "ADDIO"
- Papà abbiamo un grosso problema, vieni qua subito, è urgentissimo!!


Spazio autore:
Ciao a tutti, spero che la storia sia di vostro gradimento e vi stia piacendo. Noto dal mio profilo privato che ricevo diverse visite ai miei capitoli ma senza recensioni. Il vostro parere è importante. Mi piacerebbe che lasciate un commento sia esso positivo o negativo, giusto per avere un'idea se la trama vi sta prendendo o meno. Grazie a tutti, soprattutto a chi commenterà. Un bacione grande. Manga92Writer  
   
 
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