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Autore: Shade Owl    29/04/2019    2 recensioni
Orlaith Alexander ha scoperto di non essere solamente una violinista estremamente dotata, tanto da guadagnarsi un esclusivo contratto con la Lightning Tune Records, ma anche di avere dei poteri incredibili, legati alle sue emozioni e alla sua musica. Tutto ciò però ha attirato le mire di potenti stregoni che hanno tentato di usare il suo potere per scopi malvagi, cosa che l'ha obbligata a lottare per salvare se stessa e le persone a cui vuole bene.
Quasi un anno dopo questi avvenimenti, la vita scorre tranquilla per lei, ormai lontana dalle luci della ribalta e dalla magia, e il suo unico obbiettivo è laurearsi e diventare una persona come tutte le altre, dimenticando il proprio dono, troppo pericoloso per essere usato con leggerezza.
Tuttavia, Orlaith ignora gli eventi che, in un luogo lontano, sono già in moto e che presto la raggiungeranno, portandola a scoprire un mondo per lei tutto nuovo e pericoloso, ma anche le risposte che per molto tempo ha ignorato: da dove viene la sua magia? Cos'è lei, realmente? E perché non ha mai incontrato nessun altro con le sue capacità?
Ma soprattutto... saprà affrontare quello che le riserva il destino?
Genere: Avventura, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Epic Violin'
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Quando Orlaith ebbe finito di suonare, ogni traccia dello scontro era sparita, anche se i danni rimasero, così come le otto vittime civili e i numerosi militari uccisi dal Doplanker, senza contare i feriti. Nessuno parve ricordare che un gigantesco calamaro aveva attaccato la Statua della Libertà e che loro lo avevano affrontato e sconfitto usando la magia. Il telegiornale parlò di disordini non meglio specificati, asserendo che le indagini su un potenziale attacco terroristico erano tutt’ora in corso, e nessuno fece menzione a loro o alla violinista.
Nightmare spense la televisione con un grugnito, incerto su cosa pensare: da un lato Orlaith aveva trovato un buon espediente per giustificare tutte quelle morti, ma dall’altro era abbastanza sicuro di essere nei guai. Le leggi che regolavano i viaggi dimensionali obbligavano gli Esterni a non interferire con i Nativi, e il demone a cui stava dando la caccia (e di cui era di conseguenza responsabile) aveva aggredito e ucciso degli innocenti e ferito molte persone. Avrebbe dovuto dare parecchie spiegazioni, al suo ritorno.
In quel momento erano nella casa di David Valdéz, che aveva offerto rifugio a tutti quanti per un po’. Lui e Annie Carden avevano portato Orlaith in camera da letto a forza di braccia, praticamente trascinandola: dopo che aveva finito anche il secondo brano si era come spenta, probabilmente per lo sforzo fatto. Non sembrava ancora pienamente padrona dei suoi poteri, e se li usava troppo a lungo o troppo intensamente si ritrovava stremata. Forse era una Trascendente, ma di certo non era a piena potenza, per il momento. Probabilmente dipendeva dal fatto che aveva scoperto i suoi poteri da appena un anno e non li aveva coltivati molto per nove mesi.
Meglio. Pensò. Già così è persino più potente di Timmi, Rowel e Sid messi insieme.
Si voltò verso la cucina, dove Rin e Nova stavano esaminando il grumo carnoso recuperato a Liberty Island, i capelli di entrambe raccolti con degli elastici: lo avevano messo su un panno bianco e, sotto la luce di una lampada da tavolo prestata loro da David, stavano per cominciare a sezionarlo. Aspettavano solo lui.
Keith era in disparte, e guardava torvo il misterioso grumo, come se non si fidasse e fosse pronto ad accoltellarlo al minimo movimento sospetto. Non aveva parlato quasi per niente durante il viaggio di ritorno, ma Nightmare lo conosceva a sufficienza da sapere che nella testa gli frullavano molti pensieri diversi, tutti preoccupanti. Era simile a lui, sotto quel punto di vista, sapeva presagire i problemi.
- Bene, è a posto.- annunciò David, uscendo dalla camera da letto con Annie - Per ora è tranquilla, dovrebbe stare bene.- batté le mani una volta e guardo verso la cucina, esitante - Allora… che cosa sta succedendo?-
- Avevate detto di poter gestire da soli quel mostro.- disse Annie, accigliata - Eppure ha ucciso un sacco di gente e per poco non faceva fuori anche voi.-
- Credetemi, ce lo stiamo chiedendo tutti.- rispose Nightmare, avvicinandosi al tavolo e prendendo dalla tasca il sacchetto che conteneva la polvere rossa in cui si era trasformato il corpo del calamaro dopo la sua morte - Venite, lo scopriremo insieme.-
Posò il sacchetto sul tavolo e si sedette accanto a Nova.
- Procedi, Rin.-
Lei annuì e prese uno dei bisturi che avevano sistemato lì accanto: negli ultimi anni aveva approfondito molto le proprie conoscenze mediche, sfruttando la possibilità di viaggiare in altre dimensioni per documentarsi e imparare molto più di quanto fosse possibile apprendere nella loro realtà. Ora non era più una banale inferimierina da campo… poteva benissimo dirsi competente quanto un vero dottore, uno appartenente alla realtà in cui si trovavano in quel momento. Per certi versi persino di più, forse.
- Il corpo del soggetto presenta un segno circolare, una specie di cerchio dal diametro di almeno cinque centimetri. Non è stato fatto a mano, lo hanno inciso con uno strumento di precisione, è troppo perfetto.- commentò, scostando con una pinzetta un tentacolo particolarmente lungo per osservare meglio il disegno - All’interno del cerchio c’è una stella, insieme ad alcuni simboli che non comprendo a fondo.-
- Sembrano di origine alchemica.- disse Nightmare.
- Alchemica?- ripeté David.
- L’alchimia è l’antenata della moderna chimica, diciamo.- spiegò Nightmare - Si basava sulla credenza che l’universo fosse regolato da cinque elementi: aria, acqua, terra, fuoco ed etere.-
- So cos’è l’alchimia!- sbottò acidamente David.
- Il punto è che sappiamo cos’è quel simbolo.- spiegò Annie, avvicinandosi - Sì… porca miseria, Dave! È un Cerchio! Un Cerchio Magico!-
Il produttore si avvicinò a sua volta, ostentando un’espressione disgustata, e gettò uno sguardo rapido al grumo carnoso. Subito dopo si allontanò a grandi passi, tenendosi la bocca con un gemito.
- Que asco!- esclamò - Sì… è un Cerchio Magico…-
- Non è la prima volta che nominate questi Cerchi Magici...- disse Keith, aggrottando la fronte - È una forma di magia di questa realtà, vero?-
- Già… la usavano alcuni stregoni, ma sono tutti morti, per quello che ne sappiamo.- rispose Annie.
- Beh, uno è sopravvissuto, direi.- disse Rin - E sta aiutando il Doplanker.-
- Per questo era così grosso e così forte?- chiese David, ancora un po’ verdastro per la nausea - Perché uno stregone lo ha pompato di steroidi?-
- Non era il vero Doplanker.- disse Nova, scuotendo la testa - Ne percepisco ancora la vaga presenza, da qualche parte in città. È ancora vivo. Quella cosa che abbiamo affrontato, qualsiasi fosse la sua origine, era altro… creata da questo vostro stregone e dal Doplanker insieme.-
- Hanno unito i loro poteri per creare un mostro.- disse lentamente Rin - Nightmare… se è così…-
Entrambi guardarono il grumo carnoso sul tavolo, e seppero che non era più necessario sezionarlo, non da vivo. Semmai, era meglio distruggerlo.
- Questo è un nucleo.- disse Nightmare - Un… pezzo del Doplanker unito ai poteri dello stregone. Due pezzi di magie differenti fuse in un unico essere. Era questa cosa a dare vita al calamaro, per questo non mutava aspetto ed era così forte… non aveva i poteri del vero Doplanker ma in qualche modo è stato reso più potente.-
- E come?- chiese Keith - Senza i poteri di polimorfismo era… limitato, no?-
- Giusta osservazione.- concordò Nova - Forse c’entra la polvere rossa.-
- La… polvere rossa?- ripeté David.
- Non l’avete vista?- chiese Rin.
- Eravamo troppo lontani e preoccupati per Orlaith.- rispose Annie.
- Dubito che fosse quella.- disse Nightmare, scuotendo la testa - L’ho analizzata per conto mio, è banalissima polvere d’argilla.- spiegò, facendo un cenno col capo verso il sacchetto lì vicino - Niente di speciale.-
- Perché non sai cosa si fa con la polvere d’argilla.- disse Annie, avvicinandosi e rovesciandola sul tavolo.
- Ehi!- protestò David - Mi sporchi casa, così!-
- Oh, piantala di fare il bambino, Dave!- sbuffò lei - Ragazzi, dovete sapere che gli Stregoni del Cerchio Magico non basano i loro poteri solo sui Cerchi… sono in grado di creare servitori chiamati Homunculi.-
- Homunculi?- ripeté Keith - Li avete già nominati prima, vero?-
- Un Homunculus è un essere umano artificiale.- spiegò Nightmare - Un altro prodotto mitico dell’alchimia, ma per quanto ne so io non esiste niente del genere. Ovviamente parlo per la mia realtà d’origine…- aggiunse subito dopo - Quindi questo stregone ha creato un Homunculus e l’ha unito a questo pezzo di Doplanker, secondo voi?-
- Gli Homunculi sono molto più forti di un normale essere umano.- disse David - E parlo solo della forza fisica di un Homunculus normale… e sono insensibili al dolore e alla fatica.-
- Quindi è per questo che non riuscivamo a fargli niente.- disse Rin, accigliata - Perché non poteva sentire dolore. E non provando fatica non potevo batterlo nemmeno io.-
- Però si accorgeva di essere stato colpito.- osservò Nova - Si è lamentato, ricordi?-
- Beh, è possibile che, essendo stato ibridato col Doplanker, fosse atipico. Aveva una minima capacità di provare dolore, ma era comunque pericoloso, e parecchio.- ipotizzò Nightmare - Per questo non riuscivamo ad affrontarlo. Era per metà Homunculus e per metà Doplanker.-
- Quindi un… Domunculus.- disse Keith.
Tutti lo guardarono, e lui si accigliò.
- Beh? Avete un nome migliore?-
Nightmare scosse la testa, senza rispondere, tornando a guardare con aria cupa il nucleo sul tavolo davanti a lui.
- I Cerchi Magici hanno questo aspetto, solitamente?-
- No.- rispose Annie - Questo è inattivo. Cioè, non me ne intendo, è Orlaith l’esperta, ma so che quelli funzionanti sono luminosi. Probabilmente è rimasto danneggiato quando lei ha sconfitto il calamaro, per questo si è trasformato in argilla… gli Homunculi muoiono solo se viene distrutto o danneggiato il Cerchio Magico che è nascosto nel loro corpo.-
- Bene.- disse Nightmare, prendendo un bisturi particolarmente lungo - Questa è una buona notizia.-
Con un movimento deciso infilzò il grumo di carne, strappandogli un gemito pietoso. Quello cominciò a tremare e ad agitarsi più di prima, spargendo sangue violaceo su tutto il tavolo.
- Oh, no...- gemette David.
- Dave, sta’ zitto!- sbottò Annie.
- Rimane solo da capire chi ha aiutato il Doplanker.- disse Rin, posando il suo bisturi e alzandosi dallo sgabello - Mi pare ovvio che, chiunque sia, è uno stregone molto potente. Una cosa del genere deve richiedere un potere magico… enorme.-
- Gigantesco.-
A parlare era stata Orlaith, comparsa all’improvviso sulla porta della camera da letto. Era scalza e scarmigliata, e aveva ancora un colorito piuttosto pallido.
- Ti sei già svegliata?- chiese Annie, muovendo un passo verso di lei.
- Non ho mai dormito davvero.- rispose Orlaith, avvicinandosi e guardando con un misto di rabbia e disgusto il nucleo infilzato sul tavolo - Ero solo sfatta.-
- Hai qualche idea?- chiese Nightmare - Sai chi può aver creato questa cosa?-
- Che io sappia, esistevano solo due stregoni abbastanza potenti.- rispose lei - E li ho uccisi entrambi.-
Si passò le mani sul volto, sospirando profondamente. Sembrava rassegnata, o sconfitta, difficile a dirsi.
- Ovviamente sbagliavo.- continuò - Uno dei due è ancora vivo.-
- Sei sicura, chica?- chiese David, mentre un’espressione preoccupata sostituiva quella disgustata.
- Un Homunculus potenziato a New York.- disse lei, scoccandogli uno sguardo falsamente divertito - Dave, andiamo… perché attirare così tanto l’attenzione? Per uccidere loro? Non ti sembra un po’ eccessivo?-
- Pensi che volessero attirare la tua attenzione?- chiese Nightmare.
- Non lo penso, lo so.- rispose Orlaith, in tono cupo - Quel Homunculus era un messaggio per me. Uno dei due è sopravvissuto e vuole vendicarsi… voleva farmi sapere di essere ancora vivo.-
- E se fossero vivi entrambi?- chiese Nova - Magari stanno collaborando.-
- Impossibile.- rispose David, lasciandosi scappare una mezza risata sarcastica - Tu non sai chi erano quei due… si sono fatti la guerra per tutta la vita. Si odiavano.-
- Dave ha ragione… se fossero entrambi vivi prima avrebbero cercato di eliminarsi a vicenda.- concordò Orlaith - No, solo uno è ancora vivo.-
- E secondo te quale?- chiese Annie - Vaněk?-
Orlaith mosse appena una spalla.
- Lo spero.- rispose - L’alternativa...-
Deglutì a vuoto e si voltò.
- Vado a fare due passi.- annunciò - Io… scusatemi.-
Si diresse verso la porta e uscì dall’appartamento senza nemmeno mettersi le scarpe, evitando gli sguardi di tutti.

Orlaith ora si trova di fronte alla realtà: uno dei due è sopravvissuto... poverina.
Ringrazio come sempre 
John Spangler, Easter_huit, Old Fashioned, Roiben e Arianna96r, che mi seguono. A presto!
 

   
 
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