Una promessa mantenuta

 

Italia era andato da Germania per passare il tempo e per distrarre il tedesco dalla sua mania per il lavoro, era stato incaricato da Prussia di farlo visto che lui non poteva perché era andato a trovare Francia e Spagna.
Prussia mentre beveva la sua birra a casa di Francia disse:
“ ehi, Franny  perché non organizziamo una bella festa in maschera a casa tua visto che il carnevale si avvicina?”,
Francis alzò un sopracciglio poi disse: “ di la verità Gil, tu ti annoi e vuoi un occasione per fare baldoria vero, cherì?”,
Prussia ghignò; i suoi amici lo conoscevano troppo bene.
Francia ci pensò qualche secondo poi con un sorriso disse:
“ per me va bene, sapete quanto adoro le feste, così potrò invitare anche il mio bruco, ohohohoh”,
Spagna e Prussia si guardarono e sorrisero, chiedendosi se Inghilterra sarebbe venuto o avrebbe rifilato un bel due di picche al loro amico, poi Gilbert disse:
“ perfetto, allora Antonio tu aiuterai Francis, agli invitati ci penso io! Kesesese!”.
Il giorno prima della festa Ungheria chiamò Italia chiedendogli di andare a casa di Austria; il ragazzo accettò l’invito.
Una volta lì la ragazza gli chiese se avesse deciso cosa mettere, Italia le disse che ancora non lo sapeva, a quel punto Elizabeta tirò fuori un bel vestito da cameriera, per la precisione uno di quelli che indossava lei in passato, Italia la fissò sconcertato poi le disse:
“ Elizabeta, ma io sono un maschio, ve!”,
lei sorrise maliziosa poi disse:
“ dai Ita, mi manca vederti vestito così, eri così carino!, sono sicura che anche Germania apprezzerebbe!”
Italia arrossì fino alla punta delle orecchie, poi disse:
“ va bene, sei sicura che piacerò vestito così a Germania, ve?”,
lei gli fece l’occhiolino e annuì.
Intanto Germania non aveva idea di cosa indossare, suo fratello lo aveva praticamente costretto ad andare alla festa, mentre apriva tutti gli armadi e sgabuzzini, trovò dentro un baule un vecchio completo nero con un largo cappello e un mantello, gli piacque quel vestito così serio, solo che per lui era piccolo, così se ne fece cucire uno uguale ma della sua misura.
Il giorno della festa, il salone della casa di Francis era magnifico, sul soffitto erano accese le luci sugli enormi candelieri ornati di cristalli, le pareti stuccate di bianco con decorazioni in oro erano ornate a festa, con striscioni colorati, per terra nel lucido parquet di legno scuro vi erano dei petali di rosa e intorno alla sala da ballo erano stati sistemati dei piccoli tavolini rotondi pieni di cibo e vivande, con bianche tovaglie decorate in pizzo.
Francis era vestito da moschettiere, ed era molto elegante nel suo completo di velluto azzurro con sopra la mantella con una croce ricamata sopra, Antonio e Arthur erano vestiti da pirata, la giacca di Antonio era di velluto rosso con decorazioni in oro, quella di Arthur blu con decorazioni in argento; i due litigavano accusandosi a  vicenda di essere “un copione”, Gilbert era vestito da cavaliere teutonico, ed era tutto impettito nella sua uniforme bianca e nella maglia di metallo, Elizabeta e Roderich erano vestiti da nobili e stavano divinamente, lei con il suo vestito di broccato verde e lui nel suo completo di broccato blu, Feliciano aveva indossato il suo vestito da cameriera e si stava sorbendo il rimprovero di suo fratello Lovino, che era vestito da Lupo mannaro, ed era dolcissimo con quelle orecchie, non si accorse di come Antonio se lo stesse mangiando con gli occhi; Manon vestiva un bellissimo abito gotico di velluto nero con un corpetto in pizzo viola e in testa un grande cappello da strega, suo fratello Abel era vestito da gatto, Ivan era vestito da girasole ed era spaventosamente inquietante, soprattutto mentre cercava di catturare Gilbert per baciarlo, Alfred invece era vestito da super eroe con tanto di tuta aderente e mantello, infine Kiku si era vestito da Kitsune ed era molto tenero con le sue code morbide morbide, mentre Yao era vestito da kyonshi.
La festa procedeva bene, tutti gli invitati si stavano divertendo, Feliciano si chiedeva che fine avesse fatto Ludwig, mancava solo lui, così cominciò a cercare Gilbert, Elizabeta e Roderich per vedere se ne sapevano qualcosa, non era da lui ritardare; ma prima di trovarli dovette evitare l’ennesima rissa tra Francis e Arthur, Antonio che aveva afferrato e che ora tentava di baciare un imbarazzatissimo Lovino e infine Gilbert che metteva del sonnifero nella vodka di Ivan, perché stufo delle sue molestie.
Quando finalmente riuscì a riunirli Feliciano chiese:
“ che fine ha fatto Ludwig?”,
Gilbert ripose:
“ mi ha detto che mancavano gli ultimi ritocchi al suo vestito”,
non finì la frase che Ludwig fece il suo ingresso, scusandosi per il ritardo, quando Francis, Gilbert, Elizabeta, Roderich e Feliciano videro il suo vestito rimasero congelati. Gilbert subito si guardò negli occhi con Elizabeta e Roderich che puntarono il loro sguardo su Feliciano che era ancora immobile e con gli occhi aperti per lo stupore.
Arthur vedendo Francis congelato gli disse:
“ stupid frog, si può sapere che ti prende?”,
Francis non lo sentì nemmeno, poi tra sé disse:
“ non può essere vivo… sono stato io ad ucciderlo…”,
Spagna avendo capito tutto prese per una spalla l’amico e dopo aver scambiato un cenno d’intesa con Gilbert si preparò a rivelargli il segreto di Germania, che Gilbert gli aveva rivelato secoli prima.
Ludwig quando vide il fratello gli si avvicinò, poi vedendo la loro reazione alzò un sopracciglio, Gilbert dopo un momento e cercando di mantenere una voce calma disse:
“ West, dove hai trovato questo vestito?” .
Ludwig perplesso rispose: “ questo me lo sono fatto cucire, perché quello che ho trovato a casa era per bambini, perché?”,
Gilbert, non rispose, perché come gli altri due aveva puntato la propria attenzione su Feliciano. 
Feliciano dal momento che aveva visto Ludwig vestito così, tutto per lui aveva perso importanza, non riusciva a staccargli gli occhi di dosso, mentre lo fissava il dolore e anche la felicità che aveva tenuto dentro di sé esplose tutto facendogli versare calde lacrime; di dolore perché per secoli si era incolpato della morte di quel ragazzino, chiedendosi se sarebbe cambiato qualcosa se fosse andato con lui e di felicità perché finalmente dopo tutti questi secoli la promessa che avevano fatto veniva finalmente mantenuta, lui era tornato; gli si avvicinò lentamente sotto lo sguardo preoccupato di Ludwig, Elizabeta, Roderich e Gilbert, poi gli gettò le braccia al collo e affondando il viso nel suo collo disse tra le lacrime:
“ hai mantenuto la promessa che ci siamo scambiati in quel giorno lontano!, ricordo ancora le tue parole: “ tornerò da te Italia, inoltre ti ho sempre amata fin dal nono secolo… beh io sono secoli che ti aspetto amore mio!”,
Ludwig era perplesso, non aveva mai visto Feliciano in quello stato, eppure le parole che gli aveva detto gli suonavano familiari e gli riempivano il cuore di felicità; per istinto ricambiò quell’ abbraccio, poi Feliciano di staccò da lui e lo baciò, facendolo avvampare come il miglior pomodoro di Spagna.
Quando Feliciano si staccò da lui si accorse che Gilbert, Elizabeta e Roderich erano spariti, tra sé decise che avrebbe chiesto spiegazioni, ma ora non importava perché il suo cuore traboccava di felicità, poi prima di trascinare Ludwig verso la pista da ballo gli disse: “ non farmi mai più aspettare così tanto, credevo di morire”, Ludwig  vedendo quello sguardo triste decise che non lo avrebbe mai più lasciato andare.