Film > Coco
Segui la storia  |       
Autore: mikafreak95    30/04/2019    0 recensioni
Il mondo dei morti riunisce chi è separato. Hector lo scoprirà quando un viso noto ricomparirà alla sua porta.
Genere: Angst, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Hector Rivera, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il Confronto tra Hector ed Ernesto

domenica 28 agosto 2018
18:51

Erano passati 2 mesi dal processo di de la Cruz e nella Terra dei morti tutto sembrava essere tornato alla normalità. Ma a casa Rivera era in corso da un paio d'ore una discussione molto accesa che sembrava non avere mai fine. 
"Perché devi essere sempre così testardo?", urlò Imelda dalla cucina. 
"Senti da che pulpito viene la predica.", disse Hector esasperato. 
"Sono solo preoccupata per te. Almeno fatti accompagnare da Emilio."
"No, devo parlare con Ernesto da solo. Non voglio che pensi che io sia un codardo o che abbia paura di lui. E poi, non è una buona idea che papà venga con me. L'ultima volta voleva massacrarlo di botte."
"Non sto dicendo che sei un codardo, mi amor, voglio solo… ahh tanto è inutile. Parlare con te è come parlare con il muro!"
E andarono avanti cosi per un'altra quindicina di minuti fino a quando non si arrivò ad una sorta di compromesso.
"Està bien. Andrò con papà alla centrale, ma entrerò nella sua cella da solo. Tanto ci sono un sacco di guardie, non può fare nulla di pericoloso. Sta tranquilla amor!", e la baciò rassicurandola. Imelda non era ancora del tutto tranquilla, non voleva che suo marito stesse nella stessa stanza del suo assassino: ma aveva promesso di stare al suo fianco in qualunque decisione e quindi cercò di calmarsi.
Il giorno dopo si diresse alla centrale con Emilio. C'era stato tantissime volte durante la sua permanenza in questa terra: ma questa volta non era lui a dover essere sbattuto in cella, e ciò era strano per lui.
"Buenos dias, Ispettore Rodríguez!"
"Buenos dias, Señor Rivera, buenas dias Señor Lopez Garcia! Desiderate?"
"Desidero parlare con Ernesto de la Cruz per favore!", disse Hector senza timore.
"Molto bene, Señor Rivera. Le concedo un ora di tempo. Mi segua!"
"Fa attenzione mijo. Se cerca di aggredirti tu strilla e ci penserò io personalmente.", disse Emilio preoccupato.
"Non ti agitare papà! Non succederà niente. Tranquillo!" E seguì l'ispettore lungo il corridoio. Non era mai stato in quella parte e immaginò che quelle dovevano essere le celle per i criminali più pericolosi.
"Senor de la Cruz ha una visita!"  i pensieri di Hector furono interrotti quando arrivò alla cella.
"Hola Ernesto!"  disse con durezza.
"Hector. Finalmente ci rincontriamo. Dai non esitare, vieni più vicino! Non ti faccio niente.", e scoppiò in una risata crudele.
Si avvicinò cautamente e quando se lo trovò davanti agli occhi notò che oltre ad avere gli abiti strappati, aveva anche delle fratture ossee ma non provava assolutamente pietà per lui. 
"C'è tua moglie con te?"  
"No, sono solo."
"Uhm. Lo sai che potrebbe essere pericoloso trovarti solo con me?"
"Tu non mi fai paura Ernesto!"
"Quanto coraggio per uno scricciolo . È una cosa che ho sempre apprezzato di te. Allora che cosa vuoi ancora? "
"Voglio solo parlare. Ho delle domande ed esigo delle risposte."
"E cosa mai vorresti sapere? Perché ho rubato le tue canzoni? Perché non ho detto alla tua famiglia che eri morto? Perché ti ho ucciso?"
"No, conosco già queste risposte. Voglio sapere se è vero che hai ucciso mio padre. Allora è così?".  urlò Hector.
Ernesto accentuò il suo sorriso maligno quando vide la rabbia crescente negli occhi del suo vecchio amico, sapeva quanto Emilio Lopez Garcia significasse per lui e voleva farlo soffrire.
"Si, ho fatto fuori il tuo paparino. Volevo che soffrissi. Tu avevi tutto e io niente." Hector ormai era talmente accecato dalla rabbia che non si rese conto di avere spinto Ernesto a terra e di avere iniziato a riempirlo di pugni. Solo quando venne trascinato fuori dalla guardia, tornò lucido.
"Non sei poi diverso da me, hermanito.", continuava a ridere Ernesto incurante del dolore.
"Va all'inferno, bastardo."
"Cos'è che ti brucia di più? Il fatto che abbia ucciso tuo padre, oppure il fatto che tu ti sei sempre fidato di me e sei caduto nella mia trappola come un ingenuo?"
"Adesso basta! Señor Rivera vada a casa." Ed Hector uscì con ancora un po' di rabbia nelle sue ossa mettendo in ansia il suo amato padre.
"Mijo, stai bene? "
"No papà. Non sto affatto bene. Scusami torno a casa da solo, ho bisogno di sbollire la rabbia."
"Va bene piccolo! "
"Gracias. Ti voglio bene."
"Ti voglio bene anch'io! "

...continua
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Coco / Vai alla pagina dell'autore: mikafreak95