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Autore: amy_hime    01/05/2019    1 recensioni
- La console è impermeabile, sappilo. Anche se - tacque un attimo, osservando divertito lo sguardo assassino del biondo - non vedo perché la stanza debba allagarsi... A meno che qualcuno non abbia manomesso i rubinetti, chiaro.- si picchiettò il lato del mento con un dito, guardando il soffitto - Cosa che io non ho certo fatto, ovviamente.
Si smaterializzò, evitando lo stivaletto lanciatogli addosso da Ben, per poi ricomparire sul suo letto. Ben sussultò quando il doppelganger gli cinse il torso con un braccio e lo trascinò all'indietro. L'elfo si ritrovò con la schiena premuta contro il petto di Dark Link.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Ben Drowned
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ben fissava il soffitto, indeciso su come passare il tempo. La camera era piena di computer e console per videogiochi, tutti oggetti che aveva comprato online, ma facendo pagare a qualcun altro. Annoiato, decise di giocare un po' ai videogames.

- Non giochi mai a questo?-

L'elfo si voltò. A quanto pareva, chiudere la porta a chiave non bastava a tenere alla larga Dark Link. Il doppelganger si sedette sul letto, piegandosi verso Ben. Il biondo sentì i capelli bianchi dell'altro solleticargli il volto e li spostò con uno sbuffo d'irritazione. Dark Link inclinò il capo con un sorrisetto sarcastico e gli mostrò una cartuccia per Nintendo. Ben storse il naso nel riconoscere Legend of Zelda: Majoras Mask. Tornò al suo videogioco, seccato.

- Odio quella roba.

- Più o meno dell'acqua?- domandò ironico l'elfo oscuro. Si alzò e cominciò a vagare per la camera, osservando i lavandini tappati. Slenderman, il giorno prima, aveva fatto installare in ogni camera i servizi igienici, per evitare le code interminabili che si formavano davanti al bagno. Ben non aveva potuto opporsi alla decisione, dunque si era precipitato a tappare tutti i lavandini presenti nella sua stanza. Dark Link infilò la cartuccia di Majoras Mask in una console Nintendo e la gettò sul letto.

- La console è impermeabile, sappilo. Anche se - tacque un attimo, osservando divertito lo sguardo assassino del biondo - non vedo perché la stanza debba allagarsi... A meno che qualcuno non abbia manomesso i rubinetti, chiaro.- si picchiettò il lato del mento con un dito, guardando il soffitto - Cosa che io non ho certo fatto, ovviamente.

Si smaterializzò, evitando lo stivaletto lanciatogli addosso da Ben, per poi ricomparire sul suo letto. Ben sussultò quando il doppelganger gli cinse il torso con un braccio e lo trascinò all'indietro. L'elfo si ritrovò con la schiena premuta contro il petto di Dark Link.

- Tranquillo, Benny, non voglio certo annegarti... Io tengo a te - gli sibilò l'elfo oscuro, sfiorandogli l'orecchio con le labbra. Allungò una mano e afferrò Ben per il mento, costringendolo a voltarsi. Il biondo rimase impietrito, mentre le loro labbra si sfioravano, poi si teletrasportò fuori dalla portata dell'altro, spaventato. Dark Link sogghignò e si alzò dal letto, avvicinandosi alla porta. Prima di svanire si voltò e mandò un bacio a Ben.

Il biondo rimase immobile per parecchi secondi, troppo sconvolto per reagire. Sapeva che Dark Link aveva un debole per lui, ma non si sarebbe mai aspettato una crudeltà simile. Gli sembrava di sentire i tubi dell'acqua gemere, già in sovraccarico. Rapidamente, si precipitò verso i lavandini. Se dovessi manometterli, la cosa più facile sarebbe montare le valvole al contrario... Dark Link deve aver fatto la stessa cosa, è ovvio.  In pratica, per fermare l'acqua devo aprirli! Si costrinse a ruotare le manopole in senso orario, ignorando la vocina nel suo cervello che gridava PERICOLO, ACQUA IN ARRIVO!!!

Fece tre volte il giro della stanza, controllando tutti i tubi scoperti, poi si stese sul letto. Gli batteva il cuore all'impazzata, ma Ben non avrebbe saputo dire se per la paura dell'acqua o per il comportamento di Dark Link, o per entrambi. Scaraventò la console del doppelganger sul comodino, poi scivolò in un sonno inquieto pullulato di incubi.

 

Fu svegliato dal rumore assordante dell'acqua, che aveva ormai invaso tutta la stanza. Ben si guardò intorno, notando con orrore che tutti i computer e i videogiochi erano inutilizzabili. Si rannicchiò sul letto, fissando la porta. Non sarebbe mai stato in grado di raggiungerla senza bagnarsi, e in più era chiusa a chiave. La console è impermeabile, sappilo. Le parole di Dark Link gli risuonarono nella mente. Ben osservò l'oggetto. Non avrebbe mai voluto tornare in quel videogioco, ma non aveva il tempo per cercarne un altro da inserire nella console. Lo accese, scoprendo che c'era già un file salvato. Per un istante pensò di ricominciare il gioco da zero, ma si rese conto che l'acqua ormai era arrivata a lambigli i piedi. Inspirò profondamente, chiuse gli occhi... E svanì nel gioco.

Quando Ben si guardò intorno, non riconobbe il luogo in cui si trovava. Era una sorta di piazza affacciata sul mare. A nord torreggiava un imponente palazzo bianco e nero, da cui proveniva una debole musica. Ben la riconobbe subito: Song of Unhealing. Esitò, domandandosi quali trappole potesse celare il palazzo, poi il ruggito delle onde lo riscosse dai suoi pensieri. Si voltò, accorgendosi con terrore che l'acqua si stava alzando velocemente. Non ebbe tempo per riflettere, così si precipitò nel palazzo, seguendo il suono dell'Ocarina.

Destra. Destra. Sinistra. Dritto. Sinistra. Ancora sinistra... Oppure era destra? Ben si fermò, appoggiando la mano alla parete. Non avrebbe saputo dire quanta strada aveva già percorso, né sarebbe stato in grado di ritrovare l'uscita. Si era affidato totalmente all'udito, anche se forse la sua era stata una scelta avventata. Si costrinse ad avanzare, seguendo la musica, anche perché il rumore dell'acqua non si fermava. Finalmente sbucò in un'enorme sala sotterranea, totalmente vuota ad eccezione di un tavolo di pietra, le cui dimensioni erano proporzionate a quelle della stanza. Dark Link era semisdraiato sul piano di pietra, con l'Ocarina appoggiata al suo fianco. Sorrise, il suo solito sorrisetto sarcastico, poi inclinò la testa di lato:- Ci hai messo un bel po', Benny... Pensavo fossi annegato un'altra volta.

Ben arretrò di un passo, mentre Dark Link, con un movimento della mano, faceva svanire nel nulla la porta da cui era entrato. Il biondo si infuriò:- Tu... L'hai fatto apposta

L'elfo oscuro si osservò le unghie, apparentemente disinteressato:- Se parli di questo posto allora sì, l'ho fatto apposta. Per noi.

- Parlo de... dell'acqua in camera mia... Dei rubinetti manomessi...

- Ah-ha, Benny, tesoro, non puoi incolparmi di questo... Hai fatto tutto da solo- il sorriso del doppelganger si allargò,divenendo semplicemente odioso- Sei sempre così...infantile, ecco. Per te la colpa è sempre di qualcun altro... Di chi ti annega, di chi ti abbandona, di chi ti dimentica, ti cancella...  Infantile ed egoista, aggiungo, visto che non mi hai nemmeno ringrazio per averti salvato da due annegamenti in un giorno- il tono di Dark Link era ironico, e la cosa fece andare su tutte le furie Ben. Gli saltò addosso, intenzionato a ricacciargli in gola quelle accuse, ma in quel momento la parete cedette alla pressione dell'acqua.

Ben sussultò nel sentire il getto gelido colpirgli la schiena con la potenza di un maglio, facendogli perdere l'equilibrio. Non fece in tempo ad arrivare a terra, che già la sala era piena d'acqua. Prima di venire sommerso riuscì a notare che il tavolo su cui era seduto Dark Link si stava alzando, mentre il doppelganger lo salutava agitando la mano. Disperato, l'elfo lottò per risalire, mentre i polmoni cominciavano a bruciargli per l'assenza di ossigeno. Riuscì a prendere una rapida boccata d'aria, poi il peso del suo corpo e dei vestiti bagnati lo trascinò nuovamente verso il basso. Ben chiuse gli occhi. Ricordava bene l'annegamento, sapeva che non era né veloce né tantomeno dolce. Qualcuno affermava quello era un modo tranquillo per morire, ma si sbagliava. Provò nuovamente a salire in superficie, ma i suoi sforzi furono vani. Incapace di opporsi all'istinto, Ben aprì la bocca inghiottendo l'acqua gelida. Mentre la vista gli si annebbiava, notò una figura pallida nuotare verso di lui, poi tutto divenne nero.

Dark Link afferrò Ben, svenuto, e cominciò a nuotare velocemente verso la salvezza. Si era levato la tunica per impedire che l'indumento, una volta zuppo, non si rivelasse una zavorra letale. Forse aveva esagerato, con tutta quell'acqua. Sorrise quando sentì sotto le dita il piano di pietra, poi uscì dai flutti come una lancia, atterrando sul tavolo. Voltò Ben sulla schiena e, dopo avergli liberato le vie respiratorie dalla maggior parte del liquido ingerito, gli insufflò aria nei polmoni... Una, due, tre volte... Poi non riuscì più a trattenersi e lo baciò. Sussultò quando Ben gli assestò un calcio nel fianco, pallido e arrabbiato. L'elfo semi annegato strisciò sul tavolo allontanandosi, poi guardò il doppelganger negli occhi:- Non avresti dovuto farlo.

Lui scrollò le spalle, con noncuranza:- Stavi annegando, non potevo lasciarti lì.- gli lanciò addosso la sua tunica asciutta, poi gli voltò le spalle, immergendo i piedi nell'acqua - Asciugati, non vorrei ti ammalassi.

Ben alzò gli occhi al cielo, ma si avvolse ugualmente nell'indumento nero. Non gli piaceva restare in quel salone allagato, soprattutto sapendo che Dark Link aveva organizzato tutto. Con ogni probabilità gli aveva tagliato ogni via di fuga. Provò a spostarsi nel cellulare di qualcuno, Jeff, Hoodie, anche in quello di Toby, che avrebbe continuato a strillare "Ehi Ben!" per ore, ma si rivelò inutile. Sospirò sconfortato, poi trasalì quando il doppelganger gli appoggiò il mento sulla spalla.

- A che pensi, Benny?

- Non so... Questo posto mi fa sentire strano. Tu sei strano.

Dark Link parve preoccupato:- Stai male? È l'acqua, vero?

Ben si limitò ad assentire, stringendosi nella tunica verde fradicia. Dark Link se ne accorse, e raccolse dal piano del tavolo la spada, poi con la punta graffiò la stoffa degli abiti di Ben. L'elfo se ne accorse e si spinse verso il bordo, allarmato. Non disse nulla, ma nei suoi occhi il doppelganger lesse astio, paura e insicurezza. Abbassò l'arma e si sforzò di parlare in tono calmo:- Togliti quella roba, o ti ammalerai di sicuro.

Ben arretrò ancora, mentre nella sua voce compariva una nota isterica:- Perché a te interessa, se mi ammalo, vero?!? Sei falso, freddo e crudele... Incapace di provare sentimenti...

- Ben, fermati!- esclamò Dark Link, stranamente agitato.

-Hai creato questo posto solo per tormentarmi- continuò l'altro arretrando.

- BEN FERMATI!

L'urlo del doppelganger servì solo a far allontanare maggiormente il biondo, che improvvisamente si ritrovò sbilanciato oltre il bordo del tavolo. Agitò le braccia, cercando di recuperare l'equilibrio, ma non ci riuscì. Vide Dark Link slanciarsi verso di lui, ma il tempo pareva scorrere lentamente per il doppelganger e troppo velocemente per Ben. Gli sembrava di essere in uno dei suoi soliti incubi, solo che quello era reale. Le dita magre e fredde di Dark Link strette intorno al suo polso decretarono la fine dell'incubo. Ben si ritrovò abbracciato all'elfo oscuro, con il viso seppellito nel petto dell'altro.

- Non è vero che non sono in grado di provare sentimenti, Ben... La verità è che non so parlarne con gli altri- gli sussurrò nell'orecchio Dark Link, abbracciandolo con dolcezza. Il doppelganger chiuse gli occhi un attimo, riflettendo, poi schioccò le dita, facendo sparire l'acqua e riportando il tavolo alla sua altezza iniziale.

- Scusami, Ben... Sono stato egoista, non ho pensato ai tuoi desideri. Perdonami, se puoi.- concluse, sciogliendosi dall'abbraccio e scendendo dal tavolo - Vado a rimetterti a posto la camera. Aspetta qui, tornerò quando non avrai niente da temere.

L'elfo oscuro fece per allontanarsi, ma Ben gli afferrò il polso. Si voltò.

- Aspetta, Dark. Io... Volevo ringraziarti, ecco... Mi hai salvato, e... - tacque, incapace di esprimere a parole ciò che stava provando. Il doppelganger gli si avvicinò, accarezzandogli il viso, poi lo spinse con delicatezza sul tavolo.

- Io tengo a te, Benny.- gli sussurrò baciandolo. Ben non si oppose, anzi lo baciò a sua volta. Dark Link sorrise accarezzandogli i capelli. La camera di Ben poteva aspettare.

   
 
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