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Autore: badgirlriri    01/05/2019    0 recensioni
POST GOTHAM
Gotham è finito e io sono estremamente triste per come sono state gestite le cose fra Bruce e Selina quindi propongo un continuo.
Selina è stata abbandonata da Bruce e in quei dieci anni si è trasformata in catwoman, ma ancora dopo tutto il dolore che Bruce le ha recato, non vuole avere niente a che fare con lui.
Purtroppo per lei però Gordon e Bruce hanno bisogno delle sue capacità per un caso speciale.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Selina raggiunse lo studio senza alcun problema, ma dopotutto ne era sicura. Si guardò intorno, cercando il computer, che però sembrava non trovarsi in quella stanza. Aprì il primo e il secondo cassetto della scrivania , scoprendoli vuoti, ma al terzo si bloccò : era chiuso a chiave. 

<< Bingo >> 

Sussurrò fra sé e sé, poi sfilò una forcina della suo stretto chignon e la infilò nella serratura, al quarto giro sentì un click e il cassetto si aprì. Selina sorrise soddisfatta e tirò fuori il computer, lo accese e rimase a fissare la schemata che le domandava la password per accedere ai vari file.

La donna si guardò intorno, alla ricerca di un qualche indizio, poi si soffermò su una foto. Un uomo era seduto su una barca, due bambine strette a lui e una bionda super finta alla sua sinistra.   La prese in mano e notò non solo che le due ragazzine erano gemelle, ma anche che sulle loro magliette, rigorosamente rosa, c’erano scritti i nomi tappezzati di paiettes : Rosa e Violette. Che fantasia, pensò Selina, la foto ancora in mano. Inserì i due nomi nello spazio apposito sul computer, - quattro tentativi rimanenti - , Selina imprecò, poi ritornò sulla foto, doveva esserci qualcosa, non avrebbe potuto fallire in quel modo, non in quella missione. Ritornò sulla foto della famigliola felice, poi abbassò lo sguardo su una scritta incisa sulla barca “ Deborah 25”, beh tanto valeva provare. Immise il nome della barca e il computer si sbloccò; Selina rise, sbalordita.

 << Stupidi uomini >>

<< Tutto apposto Selina ? >>

La voce di Gordon all’auricolare la spaventò. 

<< Molto meglio prima che lei mi parlasse nell’orecchio, commissario. Sono riuscita ad entrare nel computer, scarico il file ed esco, come concordato. Nel frattempo gradirei non essere 

disturbata. >>

<< Va bene, allora noi cominciamo ad uscire. Ci vediamo fra dieci minuti nel vicolo dietro 

l’edificio. >>

Gordon non sentì alcuna riposta, ma sapeva che Selina aveva capito. La donna infilò la chiavetta nel computer poi cliccò  ‘download’ sull’unico file della scrivania. Aspettò circa dieci minuti, poi quando comparse l’icona ‘100 % download completato’ estrasse la chiavetta; in quel momento l’uomo che aveva visto nella foto entrò nella stanza. 

Selina ebbe giusto il tempo di aprire la finestra e varcarla prima che l’uomo iniziasse a gridare a qualcuno dietro di lui

<< Prendetela! >>
Selina riuscì ad arrampicarsi sul tetto facilmente , molto felice del suo nuovo acquisto ( i tacchi con lo stiletto adesivo ), ma quando si girò per capire come scendere si rese conto che una decina di uomini si trovavano dietro di lei. Imprecando una seconda volta, iniziò a correre, sperando di depistarli con la sua velocità, e confidando di passare inosservata nell’ombra della notte. 

<< A che punto sei ? Noi ci troviamo nel posto stabilito. >>

Selina saltò da un edificio all’altro, seminando la metà dei suoi inseguitori, poi rispose a Gordon.

<< Sono sul tetto, mi stanno seguendo. Cinque minuti e ci sono. >>

 

 

 

*

 

 

 

<< La stanno seguendo ?! >> 

Bruce era impallidito ed era scattato in avanti, pronto a salire sul tetto per aiutarla, ma fu fermato da Alfred che lo trattenne. 

<< Master Bruce, miss Kyle è perfettamente in grado di cavarsela da sola, le procurerebbe solo fastidio. >>

L’uomo guardò verso l’alto, poi annuì. Non era più come ai vecchi tempi, ora lei non aveva bisogno del suo aiuto, anche se in realtà non ne aveva mai avuto, e quelle poche volte che ne aveva necessitato era stato proprio lui a crearle il problema. 

<< Li ho seminati, ma è meglio cambiare il posto dell’incontro. Lì vicino c’è un bar, apparteneva a lo zio di quello psicopatico di Jerome Valeska, Bruce sa bene quale è. Ci vediamo là fra 10

 minuti. >>

Gordon riferì il messaggio agli altri, Bruce sorrise quasi malinconico all’idea di quel locale, e sorpreso che Selina si ricordasse ancora di una delle tante volte in cui gli aveva salvato la vita. 

Quella volta la ragazza aveva quasi ucciso Jerome, ma lui l’aveva fermata, e in quel momento, dieci anni dopo, si chiedeva se avesse fatto bene. Se Selina l’avesse ucciso a tempo debito lui non avrebbe mai fatto impazzire il fratello, che non avrebbe organizzato il piano per far saltare in aria Gotham e, sopratutto, non le avrebbe sparato. Forse in quel momento le cose sarebbero state diverse, chissà magari sarebbero rimasti insieme, magari si sarebbero fidanzati e Gotham non sarebbe mai stata messa in pericolo. O magari no , magari un altro pazzo avrebbe trovato il modo di distruggere la città e lui l’avrebbe lasciata lo stesso. Non lo poteva sapere, l’importante era che non glielo aveva lasciato fare, e adesso ne stava accettando le conseguenze. 

 

 

 

*

 

 

 

Mezz’ora. 

Era da mezz’ora che Alfred, Gordon e Bruce erano seduti ad un lurido tavolo di quello che era stato trasformato in un diner di pessima qualità, ad aspettare Selina. 

Bruce tamburellava nervosamente le dita sul tavolo, immerso nei suoi pensieri, quando Gordon parlò.

<< All’auricolare non risponde, non so più cosa fare… Ma dove diavolo si è cacciata ? >> 

Bruce vide i volti cupi dei due uomini e volle spezzare la tensione, scherzando.

<< Magari ha preso il file ed è scappata via. >>
<< Non sono io quella che scappa senza salutare, tesoro. >>
I tre uomini si girarono di scatto, Selina Kyle, i capelli completamenti disfatti ma i vestiti ancora intatti, si trovava davanti a loro, sulla faccia un cipiglio severo, probabilmente per l’uscita poco carina di Bruce. 

<< Ma dove eri finita ? Abbiamo cercato di contattarti tutto il tempo ! >>
<< Contrattempi. >>

Disse soltanto, poi s’infilò una mano nella scollatura e ne tirò fuori la chiavetta che lanciò a Gordon; Bruce aveva notato, mentre faceva quel gesto, un graffio che le sanguinava sul braccio destro.  

<< Bene, ora che ho fatto la mia parte ho l’immunità, giusto ? Nessuno mi può arrestare, no ? >>

Gordon annuì, ancora scombussolato.

<< Perfetto, allora per concludere al meglio la serata credo che andrò ad uccidere qualche povero innocente per poi trasferirmi a casa sua. Anzi forse è meglio qualche ricco innocente a questo punto. >>
E dopo aver fatto uno strano gesto di saluto uscì dal bar. 

Gordon si voltò spaventato verso gli altri due. 

<< Stava scherzando vero ? >>

   
 
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