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Autore: EnjolrES    02/05/2019    0 recensioni
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La fortuna nella sfortuna, sono complici ora, tutti e tre e nel bene o nel male hanno giurato d'esserci sempre l'uno per l'altro.
Genere: Fluff, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
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Spoiler volume 4!  
Questa fanfiction è stata tremenda da scrivere e mi ha ucciso non poco quel briciolo di sicurezza che avevo, vi chiedo pietà prima di darmi i colpi di grazia! 
Ovviamente c’è un alto tasso di OOC, il tutto è pensato nella prima timeline di Greyl, forse ho volato troppo vicino al sole stavolta! 
 
 
IL FILO SOTTILE 
 
 
 
Gli piaceva vivere da solo, certo, a volte il silenzio gli faceva esplodere la testa e star chinato su un taccuino tra numeri e calcoli su calcoli con lo stomaco che brontola non è la migliore della attività da portare avanti di sera. Potrebbe alzarsi e mangiare e... e sono di nuovo le 18,45.   
Lace sorride, sbuffa, torna a segnare l'orario su quel taccuino che ha preso con sé da quando quel giorno così assurdo quanto, in fin dei conti, utile, ha avuto un battibecco sciocco con Greyl. Una cosa da niente se ci pensa ora e, forse, non avrebbe dovuto prendergli il cellulare e scoprire quella cosa assurda che è Changce, vedere quei due cosi svolazzanti che hanno le sembianze del suo migliore amico ha dell'inquietante ma, ormai, ci ha quasi fatto l'abitudine.   
Il fatto che, poco tempo dopo, si sia sfogato con Dani e che il poveretto si sia trovato coinvolto nella loro tragica avventura del voler migliorare il mondo con l'app è un'altra storia. Doveva, gli piace giustificarsi così, Dani si struggeva su Greyl e lui... ha leggermente dato di matto, lo stavano facendo impazzire, se lo meritavano e la cosa non ha portato a tragiche conseguenze dopotutto!   

- La cena? -  Greyl entra in casa col suo classico fare quasi annoiato, scostante, la sua solita espressione, per farla breve, e ci sono giorni in cui Lace potrebbe sembrare quasi felice di vederlo entrare in casa sua così ma stasera no, questi bambini maleducati!  

- Ciao stellina del firmamento, io sto bene, te? La prossima volta ti tolgo il duplicato delle chiavi -    

Chiude il taccuino, cerca di indossare il suo broncio migliore e va verso il ragazzo per dargli una mano con le borse, assurdo quanta roba si porti per una semplice notte tra ragazzi da trascorrere in serenità, ma neanche gli chiede quello che c'è li dentro oltre i libri e gli spartiti da portare la mattina dopo in conservatorio perché è tremendamente ovvio si sia portato dietro il computer con tutti gli accessori per mettersi online dopocena e farsi i fatti suoi mentre annuisce od alza le spalle a tutto ciò che lui e Dani diranno. Non si lamentano, è Greyl, è fatto così, e poi ci hanno provato a giocare a carte, fare sessioni di DnD ed affini, non c'è gusto, non con Dani, ha la capacità di perdere sempre, forse a lui potrebbe servire davvero Changce e le serate passano così, sempre: cena, film, chiacchiere, programma di Changce per i giorni successivi, lotte coi cuscini e ancora chiacchiere.  

- Scusate, il turno allo Stuzki nel pomeriggio è il peggiore -    

 - ...Ma ieri hai detto che è il serale il peggiore -  Dani entra in casa col fiatone, deve aver corso per le scale, ha il viso tutto arrossato e tiene una mano posata sul fianco cercando di recuperare più fiato possibile, o forse il viso arrossato è dato dal fatto che non si aspettava Greyl già in casa? Non possiamo dir nulla con certezza, l'unica cosa ovvia è che se qualcuno non gli porta subito dell'acqua potrebbe svenire da un momento all'altro!  

- Io a voi due le chiavi le ritiro, si saluta prima di entrare, Dani, anche te, dai! -   
 
Lace inizia a ridere aiutando anche il povero Dani con, beh, il cappotto, lui compensa Greyl in quanto borse portate, gli mette un bicchiere d'acqua tra le mani, lo rimprovera con un'occhiata, gli ha detto mille volte di non correre per le scale, che se anche ritarda di qualche minuto non è un problema ma se con Greyl sono ovvie le borse piene di powerbank con Dani sono certe le sue insicurezze.  

- Se uno di vuoi due vuole aiutarmi ai fornelli è il benvenuto, io non vi caccio, Greyl? Ahah no sto scherzando, ci tengo a restare in vita, Dani, il tagliere è al solito posto e ti ho preso la Lemon Soda perché tu si che ti meriti le cose! - Lace li fissa intensamente uno alla volta, Dani cede sempre, Greyl è impossibile da scalfire, ma è stanco di fare il buon padrone di casa che fa tutto senza pretendere nulla in cambio ed è vero che è sempre lui a chieder loro di passare la notte insieme ma questo non vuol dire che questi due maledetti possono passare i momenti in cui armeggia ai fornelli a guardarsi negli occhi e sospirare! Greyl, che proprio non comprende dove sia il problema del non smuoversi, si prende una smorfiaccia dal padrone di casa, è vero, pensa, Dani aiuta sempre, lui se le merita le cose, Greyl al massimo, come ora, prende il necessario per apparecchiare perché sa che se si mette a controllare il cellulare ora verrà ripreso da Lace e non vuole essere ripreso da Lace, questa cosa è più che certa, rischierebbe come minimo la confisca di oggetti a cui tiene e ci pensa già sua sorella a rubargli le cose, non vuole che anche questo appartamento, l'unico posto sicuro sulla terra, venga compromesso.   

Cena servita, niente di troppo elaborato tra hamburger ed insalata, Dani che riesce a non tagliarsi è un gran traguardo, la serata inizia quasi in tranquillità. Quasi.  

- Oggi quanto è durata la vostra giornata? -    

Dani e le domande per lui essenziali, lo ha detto a bassa voce, è curioso, troppo, ma ha paura di chiedere qualcosa che non dovrebbe, di turbare gli altri due ma sa per certo che anche oggi è stata usata l'app, ed è Lace che si sporge dondolandosi con la sedia (cosa davvero pericolosa, non fatelo a casa, bambini!) per recuperare il suo taccuino, gli sorride, in realtà non vedeva l'ora di raccontargli le nuove esperienze avute con l'app.   

 - Cinque ore in più, cinque, Greyl! -  Da piccolo, Lace, sognava di fare l'attore, non sa perché non ha più seguito questo piccolo sogno visto che nel calarsi nei panni della persona più melodrammatica del mondo non fa la minima fatica. Greyl, dal canto suo, alza il viso dal piatto per concentrarsi su quello dell'amico, è leggermente più accigliato del solito, è evidente che, neanche stavolta, ha compreso il sarcasmo.  

 - Te ne lamenti? Erano necessarie -    

- Cinque ore in cui ho dovuto riseguire la stessa lezione in università per tre volte e per una volta ho dovuto rifare la fila mentre stavo per pagare alla cassa per prendere la cena, sai che stress fare la fila! -    

- A me una volta sono cadute le uova mentre ero in fila -    

 - Shh Dani, è la mia mezz'ora di lamentele questa e poi potevi prendere un carrellino! -    

- Non avevo le monete! -    

- Oh, tesoro, altra stellina del firmamento, gli prestiamo l'app per mezza giornata? -    

Greyl sospira, è il momento che più lo scoccia, il dover raccontare la sua giornata, il come ha aiutato persone varie tra cui una signora, che era a spasso con la nipotina, a non prendere una buca in pieno e non farle rompere una gamba, è stato davvero faticoso il riuscire a coordinarsi ma almeno ce l'ha fatta, un vero supereroe!  

- È colpa della signora se hai rifatto la fila al negozio -   
 
Lace non sembra affatto convinto della risposta, indossa il suo miglior sorriso da furbetto e si alza dalla sedia per andare a posare le mani sulle spalle di Greyl.  

- Che ore erano? -    

- Le... quattro? -  Musica per le orecchie di Lace, conosce bene i suoi polli, più dare il via ad un'altra sceneggiata!  

- AH, BUGIARDO! Alle quattro ero a lezione, stavo per uscire, ero felice e Booom! Di nuovo seduto li! Cosa hai fatto quando ero in fila alla cassa? Io lo so, avanti, dillo a Dani, dillo se hai il coraggio! -  Greyl è alle strette, potrebbe inventare altro, mentire, ha un leggero rossore sulle gote, quasi impercettibile, non va molto fiero di questa cosa e sta già pensando a come potersi vendicare al meglio di Lace e il suo essere così... se stesso.  

- ....mi hanno urtato e mi è caduto il gelato -    

 - Lo hanno urtato e gli è caduto il gelato, ti rendi conto?! Io con te non ci parlo più! Sei senza scrupoli e pietà! -    

Dani ha dovuto smettere di mangiare per non rischiare di strozzarsi con l'insalata, ha le mani davanti la bocca per non scoppiare a ridere in modo davvero poco composto, questi teatrini sono all'ordine del giorno, Lace fa finta di lamentarsi, di dire quanto sia in realtà faticoso rivivere le stesse cose ogni giorno quando meno te lo aspetti e poi eccoli, tutti e tre a ridere, anche Greyl sotto la sua aria totalmente apatica in realtà si sta divertendo, è per questo che amano ritrovarsi, amano mangiare, giocare e parlare, amano, in generale, stare tutti e tre insieme. 
 
Sparecchiano, lavano i piatti insieme, non che abbiano molto da fare stasera, Lace aveva solo mandato loro un messaggio la mattina stessa dicendo che si annoiava e voleva compagnia, ora si son messi a commentare senza pietà un filmaccio vecchio e stravecchio trovato facendo zapping, Lace seduto a terra lanciando popcorn dietro di se cercando di centrare in pieno gli altri due seduti sul divanetto troppo piccolo per più di una persona, è casa sua, lui può sporcare quanto vuole, gli altri proprio no, se quei due si azzardano a lanciargli i popcorn li costringerà a subire le sue finte lamentele per qualche ora come minimo.  

- Letto? -   

- Dani è già andato -  Greyl pronuncia la frase con fare annoiato, è stanco ma ancora non ne voleva sapere di spegnere la console, Lace scatta in piedi, si guarda intorno, è non poco perso, cosa diamine è successo?!  

- No, aspetta che?! E quando?! -    

- Quando tu ti sei addormentato cinque minuti prima dei titoli di coda, sono quasi le due, Lace - 
  
Ah. Ora si spiega il perché ha su tutto il braccio le righe delle mattonelle, begli amici ha, lasciato a dormire sul pavimento.  

- E tu stai giocando invece di dormire? - 
  
- Altrimenti svegliavo Dani -    

 - Lo sveglio io Dani! Daniiiiiieeeeeeeeeeeel, heeeey!! -    

Corre verso la sua stanza, Lace, e per Greyl è ora di spegnere la console, farsi luce col cellulare e raggiungere quel letto che, normalmente, non potrebbe accogliere tre persone, forse due, ma tre!   
Lace ha tolto il cuscino da sotto la testa di Dani che, assediato ancora dal sonno, non sa come reagire a quell'attacco a sorpresa, il materasso è diventato un accumulo di coperte, lenzuola, mani che cercano di afferrare altre mani, il caos primordiale che sta quasi facendo desiderare a Greyl di dormire sul divanetto pieno di popcorn. 
 
- Stavolta tocca a me dormire al centro, Dani, ci hai provato a rubarmi il posto, Giuda! E potevate svegliarmi prima! - 
  
- No, Lace, tu ci sei stato l'ultima volta! -   

- Si, ma questa è casa mia! -   

 - E poi ti abbiamo chiamato tantissime volte, io volevo tirarti un calcio ma Dani ha detto no -    

Conclusione? Dani è svenuto dal sonno, di nuovo, Greyl alla sua destra, Lace alla sua sinistra che non riesce a smettere di guardarlo, Dani quando dorme trasmette serenità, pace, è così indifeso.  

- Invidio il suo addormentarsi così facilmente -    

- Lavora, è normale -   

Qualche attimo di silenzio in cui continuano a guardarlo, Lace gli tira un riccio dorato con fare affettuoso solo per vederlo tornare preciso al suo posto una volta liberata la ciocca dalla presa, è uno dei suoi passatempi preferiti.   

- Greyl? Dicevo sul serio però, usare l'app per lui almeno per un giorno -    

- Vorrebbe dire che io devo stargli dietro per un giorno intero -    

- E ti dispiacerebbe? -    

Ancora silenzio, nel buio Lace sorride ed allunga la mano con cui stava torturando i ricci di Dani per accarezzare i capelli di Greyl, gli da fastidio? Forse, ma non se ne cura, è bellissimo starsene accoccolati così con entrambi e Greyl glielo lascia fare dopotutto.  

- No, non mi dispiacerebbe -    

- Lo so, non avevo dubbi e sai cos'altro dovresti fare? Rilassarti di più e sappi che sono felice oggi non siano comparsi quei LED, mi mettono i brividi -    

- Come posso rilassarmi con l'app tra le mani? - 
  
 Per l'ennesima volta silenzio, silenzio che fa male alle orecchie e fa esplodere la testa, solo sospiri da parte di entrambi, ci sono questi momenti in cui non sanno che dire, in cui sono consapevoli del filo sottile e instabile su cui stanno camminando, pensieri su pensieri che portano a bivi ed insicurezze, stanno andando verso qualcosa più grande di loro, lo stanno elaborando, a breve, sicuramente, capiranno che tutto questo non è un gioco.   

- Semplice. Non puoi, non possiamo rilassarci, ma possiamo goderci i momenti insieme, non trovi? -   
 
L'aver trovato delle persone che possono capirti, con cui puoi parlare, come quel giorno orribile in cui Dani venne sbattuto fuori casa e fu Lace ad ospitarlo per primo, Lace che all'epoca lo conosceva solo come ''il collega del conservatorio di Greyl'', una giornata orrenda sa cui sono nate affinità, amicizia, affetto, la fortuna nella sfortuna, sono complici ora, tutti e tre e nel bene o nel male hanno giurato d'esserci sempre l'uno per l'altro.  

 - E goderci il sonno anche, vi va? -    

 - Oh diamine Dani, ti tiro un calcio, dormi! -   

Lace glielo tira sul serio e riprendono a ridere fino ad addormentarsi tutti e tre, con Dani contro la spalla di Greyl, Lace che abbraccia Dani e Greyl che ha cercato e trovato una mano di Lace che stringe tra la sua, un appiglio sicuro prima di sprofondare per davvero in un sonno privo di sogni, tranquillo, sereno, come non lo è stato per giorni, dall'ultima volta che si sono ritrovati così, perché non riesce più ad immaginare o sopportare una vita senza loro, al posare il capo contro quello di Dani e sentirlo respirare stanco ma felice, al viso di Lace quando entra in casa sua senza salutare, alle partite online in cui cercano in tutti i modi di far durare Dani almeno cinque minuti perché si, non sa dimostrarlo forse, è vero, ma si diverte, si diverte da morire e li ama come non ha mai amato nessun'altro prima d'ora e sarà così per sempre.   

- Vi voglio bene, buonanotte - 
  
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