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Autore: TheShadowAlchemist    03/05/2019    2 recensioni
Natsu si svegliò di soprassalto. Ancora quel sogno. Il sogno dove lui era insieme alla sua amata e a sua figlia. Un sogno che in realtà era un ricordo: il ricordo del momento prima che una pattuglia di soldati arrivasse al loro villaggio ad annunciare che il Regno di Svezia entrava in guerra e che era obbligatorio per ogni giovane che avesse raggiunto la maggiore età di andare in guerra sotto il vessillo della corona svedese. Correva l'anno 1630. Natsu ormai non ricordava più quanto tempo fosse passato da quel giorno. Sapeva solo che non era ancora finita.
Genere: Guerra, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Prologo


Era una meravigliosa giornata nel piccolo villaggio di Lekeberg in Svezia. Il sole splendeva alto nel cielo, coperto solo da qualche nuvola sporadica. La vita del paese era molto energica: c'era chi lavorava, chi andava al mercato, i bambini che giocavano per le strade e chi invece se ne stava sul prato a rilassarsi, approfittando di quel sole. Natsu stava proprio facendo quest'ultima cosa. Natsu era un ragazzo di 20 anni, dall'insolita capigliatura di colore rosa. Suo padre era svedese, mentre la madre proveniva dala lontana terra del Giappone. Entrambi i genitori del ragazzo perirono di una malattia quando lui aveva solo 10 anni, lasciandolo solo in balia del suo destino. Venne però salvato dal vecchio Makarov, che gestiva un orfanotrofio dove vi erano molti ragazzi che si aggiravano intorno all'età di Natsu. Una volta raggiunta la maggiore età, Natsu se ne andò dall'orfanotrofio e si diresse a Lekeberg e vi conobbe la sua ragazza, Lucy, una splendida fanciulla dai capelli colore del grano. Si sposarono ed ebbero una figlia che ora aveva poco più di un mese, di nome Nashi. Tornando al nostro ragazzo, Natsu era disteso sul manto erboso, a godersi quella magnifica giornata di sole. Ad un tratto, arrivò vicino a lui una figura femminile con in braccio una bambina in fasce. Era Lucy.
-Vedo che ti stai rilassando.
-Già. Non capita molto spesso di avere giornate così.
La ragazza si sedette vicino al giovane marito e gli mise vicino la figlia.
-Non è bellissima?- chiese la ragazza.
-Lo è tanto quanto la madre. E magari chissà, quando crescerà sarà anche più bella di lei- il ragazzo fece una piccola risata a questa affermazione, mentre Lucy fece una finta faccia offesa ma che in realtà lasciava trasparire un bel sorriso. Era tutto perfetto: lei che viveva nel suo piccolo villaggio natale insieme al ragazzo che amava e insieme alla loro piccola figlia. Sembrava tutto come in un sogno...
 
***

Two ways to view the world
So similar at times
Two ways to rule the world
To justify their crimes
By kings and queens young men are sent to die in war
Their propaganda speaks those words been heard before
Two ways to view the world brought Europe down in flames
Two ways to rule


 
Natsu si svegliò di soprassalto. Ancora quel sogno. Il sogno dove lui era insieme alla sua amata e a sua figlia. Un sogno che in realtà era un ricordo: il ricordo del momento prima che una pattuglia di soldati arrivasse al loro villaggio ad annunciare che il Regno di Svezia entrava in guerra e che era obbligatorio per ogni giovane che avesse raggiunto la maggiore età di andare in guerra sotto il vessillo della corona svedese. Correva l'anno 1630. Natsu ormai non ricordava più quanto tempo fosse passato da quel giorno. Sapeva solo che non era ancora finita. Si alzò dalla branda, dirigendosi al campo dove il comandante stava richiamando le truppe. Il comandante Gildarts Clive era davanti a un gran numero di soldati, tutti messi in riga pronti ad ascoltare gli ordini.
-Soldati di Svezia. Oggi si svolgerà una grande battaglia che potrebbe portare ottime conseguenze per la nostra causa. Il generale Torstenson ha deliberatamente deciso di attuare la liberazione della Boemia dalle forze imperiali. Si aspetta una grande vittoria, per cui vediamo di non deluderlo. CI muoveremo domani alle prime luci dell'alba. Questo è tutto.
Le truppe si dispersero dalla formazione che avevano all'inizio.Natsu abbassò la testa. "Un'altra battaglia? Altri morti? E per che cosa? Religione? Potere?". Mentre il ragazzo era preda dei suoi pensieri, una voce familiare lo chiamò.
-Dragneel? Natsu Dragneel?
Il rosato alzò lo sguardo e vide davanti a sé una figura che non vedeva da moltissimo tempo: era un ragazzo che ormai cominciava, come Natsu, a mostrare le fattezze da uomo. Aveva capelli scuri e portava al collo una collana con un pendente a forma di spada che il rosato riconobbe subito.
-Fulbuster? Gray Fullbuster?
Natsu andò incontro all'altro, scambiandosi un abbraccio.
-Fratello, è da molto tempo che non ci vediamo.
-Già, da quando ce ne andammo dall'orfanotrofio del nonno.
Come Natsu, anche Gray era cresciuto come orfano. Strinse una grande amicizia con Natsu e con altri ragazzi dell'orfanotrofio. Fu uno dei tanti che, raggiunta la maggire età, se ne andò dall'orfanotrofio per seguire il proprio destino.
-Penso che abbiamo molto di cui parlare, amico mio.
I due si diressero nella tenda di Natsu, dove il rosato tirò fuori da un baule una bottiglia di acquavite e due bicchierini. Versò il contenuto della bottiglia nei bicchierini e ne porse uno all'amico.
-Dimmi, che fine avevi fatto dopo essertene andato via dall'orfanotrofio, Gray?
Il blu buttò giù un sorso di acquavite.
-Beh, ti ricordi Juvia? Alla fine ci siamo sposati e abbiamo avuto un figlio maschio. Lo abbiamo chiamato Storm. Ormai dovrebbe avere 11 anni.
Natsu ebbe un colpo al cuore. "11 anni... Come la mia piccolina...". Gray si accorse che l'amico si era rabbuito.
-Ehi, tutto bene?
-Sì, tranquillo. Sai, anche io mi sono sposato e ho avuto una figlia. Anche lei dovrebbe avere la stessa età di tuo figlio.
Gray mise una mano sulla spalla dell'amico.
-Non preoccuparti, fratello. Torneremo a casae li rivedremo.
Natsu annuì e sorrise, buttando giù un sorso di acquavite. Continuarono a parlare per ore: cosa avevano fatto in questi anni, dove erano stati, che fine avevano fatto i vecchi ragazzi dell'orfanotrofio...
-Maddai, allora alla fine Erza e Jellal sono riusciti a confessarsi a vicenda?
-Già. A quanto ne so, Jellal è riuscito ad evitare di venir coinvolto in questa guerra. Se non sbaglio, ora dovrebbero vivere in Russia.
Natsu sorrise ricordando i momenti con i suoi amici all'orfanotrofio.
-E dimmi, Gajeel come sta?
Gray abbassò lo sguardo, sorriso mesto in volto.
-Beh, dopo che ce ne andammo dall'orfanotrofio, lui venne con me e Juvia. Conobbe una ragazza di nome Levy e si innamorarono. Ebbero 2 gemelli, bellissimi. Venimmo convocati insieme nell'esercito...
Il volto di Gray cominciò a rabbuirsi di più e a Natsu venne un groppo in gola.
-Gray. Cosa è successo a Gajeel?
Il blu guardo negli occhi l'amico.
-Se solo avessi fatto più attenzione...
Delle lacrime cominciarono a fuoriuscire dagli occhi di Gray. Natsu mise una mano sulla spalla dell'amico.
-Avevamo appena vinto una battaglia importante per il Regno. Stavamo tornando al fronte, passando per il campo da battaglia, quando un nemico delle truppe imperiali che era riuscito a sopravvivere, caricò con la spada verso di me. Non fui abbastanza veloce, ma Gajeel sì. Si frappose fra me e la spada del nemico, prendendo il colpo in pieno. Uccise il nemico spezzandogli il collo, ma poi lui cadde. C'era molto sangue, la ferita continuava a sanguinare. Le sue ultime parole furono "Dille che mi dispiace..." e morì. Morì fra le mie braccia, e io non ho potuto fare nulla. Sono riuscito a far ritornare la salma a casa, dalla sua Levy, in modo che venisse sepolto in modo dignitoso. Sarei dovuto morire io...
Gray scoppiò a piangere, Natsu era senza parole e con gli occhi sbarrati. Lui, Gray e Gajeel erano come fratelli. 
-Quanti...? Quanti ancora dovranno morire per i capricci dei potenti...?
 
***

From dawn to dawn they're fighting die where they stand
The fog of war lies thick when armies scorch the land
When all of Europe is burning what can be done
They've been to war a decade two more to come
Long way from home
(Döpas och dö i strid*)
Lifetime at war



 
La battaglia infuriava come non mai. Le truppe imperiali e quelle svedesi combattevano senza sosta da ore ormai. Colpi di fucile, cannonate, fendenti di spade, sangue e morti, molti morti. Natsu e Gray continuavano a sparare coi loro fucili, cercando di coprire le unità di fanteria in prima linea dai colpi degli imperiali. La compagnia di fucilieri di Natsu stava facendo un ottimo lavoro di copertura e le truppe svedesi stavano avanzando senza sosta, uccidendo ogni soldato imperiale che gli si parasse davanti.
-Soldati, avanziamo anche noi!
La compagnia di Natsu si mosse, seguendo le truppe della fanteria, sfondando attraverso le linee nemiche. Tutto stava andando secondo i piani del generale e dopo un'estenuante battaglia, le truppe svedesi distrussero metà l'esercito delle truppe imperiali, mentre l'altra metà fu costretta a ritirarsi. I soldati ora erano nei pressi di Benesov, vicino a Jankov dove gli svedesi avevano conseguito la vittoria sul nemico.
-Siamo riusciti a sopravvivere anche oggi, eh?
Gray guardò Natsu, entrambi sporchi di terra e sangue.
-Sì, ma quanti di noi non hanno avuto la stessa nostra fortuna?
Mentre i due parlavano, un ragazzo di appena 18 anni, di nome Romeo e facente parte del battaglione di Natsu, arrivò vicino ai due.
-Caporale Dragneel, nessuno dei nostri uomini è perito, signore.
Romeo era un ragazzo molto diligente e provava molto rispetto e molta stima per Natsu, che vedeva quasi fosse un fratello maggiore.
-Grazie Romeo. Ora va a riposarti. Te lo sei meritato.
Il ragazzo sorrise e ringraziò il rosato. 
-Sai, conoscevo suo padre. Un grande uomo, morto a causa di una cannonata nemica. Abita al villaggio di Laxa.
-Aspetta, ma è il figlio del vecchio Macao?
-Come fai a saperlo?
-Laxa è il villaggio in cui sono andato dopo l'orfanotrofio. Vedevo sempre questo ragazzino pieno di vita girare per le strade del paese. Diavolo, non posso credere che il padre sia morto.
-Già, ma nonostante tutto non ha mai perso il sorriso. Forza, dobbiamo andare a fare la conta dei caduti.
 
***

When they face death they're all alike
No right or wrong
Rich or poor
No matter who they served before
Good or bad
They're all the same
Rest side by side now



 
I due, insieme a una squadra di soldati, camminavano sul campo di battaglia, cercando di identificare e contare il numero di caduti del loro esercito. Il tanfo della morte era insopportabile: pezzi di corpi strappati, altri macellati, crani fracassati, viscere che erano preda delle mosche. Questo era lo spettacolo che dava la guerra ogni volta. Innumerevoli vite spezzate. Non importa da che parte stavi. Quando si è morti, si è tutti uguali. Sono solo uomini che hanno dovuto combattere per soddisfare un capriccio di qualcuno di più potente. Mentre i due esploravano il campo di battaglia, sentirono un urlo di disperazione. Arrivava da una zona dove vi era un gran numero di caduti dell'esercito imperiale. Lì, in ginocchio vicino a un corpo, vi era un soldato svedese che piangeva. Natsu riconobbe nel soldato il giovane Sting Eucliffe, ma non aveva la minima idea di chi fosse il corpo per cui esso piangeva.
-Sting, che cosa succede?
Il biondo alzò lo sguardo.
-Caporale Dragneel, mi dica: che cosa c'è di giusto in questa guerra? Che cosa c'è di giusto in un conflitto che porta ad uccidere coloro a cui si vuole bene?
Solo allora Natsu osservò bene il cadavere per cui Sting piangeva: era un ragazzo che avrà avuto la stessa età del biondo, con capelli neri che gli coprivano un occhio.
-Rogue...
Sting gliene aveva parlato. Prima che scoppiasse la guerra, Sting era molto amico con un altro bambino di nome Rogue Cheney. A causa di diverse questioni, Rogue dovette andarsene insieme alla famiglia dalla Svezia ed andarono nell'impero. Restarono sempre in contatto via lettera, facendo però in modo che i due non fossero scoperti dai rispettivi commilitoni. Si erano ripromessi che, una volta finita questa guerra, si sarebbero ritrovati e sarebbero andati a vivere insieme, come fratelli quali erano diventati. 
Il biondo continuava a piangere e Natsu non poteva fare niente se non chiedersi anche lui: perché? Cosa porta le persone a uccidere per motivi come potere o religione? Troppo preso dai suoi pensieri, Natsu non vide che Sting aveva portato la mano sulla sua pistola e se l'era puntata sulla testa. Appena vide cosa il biondo stava facendo, Natsu cercò di fermarlo.
-La prego caporale, mi dica: perché esiste questa stupida guerra che porta alla morte dei propri fratelli...? Perché veniamo considerati come carne da macello?
Il dito di Sting tremava contro il grilletto della pistola.
-Eucliffe, non farlo.
-Io non voglio più essere partecipe di questo massacro inutile senza avere una motivazione! LA PREGO, MI DICA IL PERCHE' DI TUTTO CIO'!
Natsu era bloccato, non sapeva cosa rispondere.
-Come immaginavo, caporale. Signore, è stato un onore per me. Io vado avanti.
-FERMO!
Sting premette il grilletto e uno sparo assordante occupò tutta l'area circostante.
 
***

Has man gone insane
A few will remain
Who'll find a way
To live one more day
Through decades of war
It spreads like disease
There's no sign of peace
Religion and greed cause millions to bleed
Three decades of war



 
Gli eserciti si apprestavano per la battaglia finale che avrebbe deciso l'esito della guerra, la battaglia che avrebbe potuto sancirne la fine o che avrebbe potuto far continuare questo conflitto. Natsu era nella sua tenda, perso nei suoi pensieri. Vedeva ancora Sting che si suicidava. Vedeva ancora quella scena come se fosse a rallentatore e lui non aveva potuto fare assolutamente nulla, nonostante tre anni fossero passati da allora. D'un tratto, Gray entrò nella tenda dell'amico e lo vide immerso nella sua mente.
-Natsu, tutto bene? Stai ancora ripensando a Sting?
-Non son riuscito a salvarlo. Avrei potuto fermarlo, togliergli la pistola di mano, ma non ce l'ho fatta. Per colpa mia, ho lasciato che un giovane ragazzo morisse davanti ai miei occhi, senza muovere nemmeno un dito. Mi aveva solo chiesto una semplice cosa: perché? E io non sono riuscito a trovare una risposta. Forse perché non ce ne sono di risposte.
Gray si sedette vicino all'amico e gli mise una mano sulla spalla.
-Sai, nemmeno io riesco a trovare una motivazione sensata per cui la guerra è un bene. Però vedo la motivazione che mi spinge a non voler morire: voglio tornare a casa dalla mia famiglia. Questo è ciò che mi manda avanti, e sono convinto che sia lo stesso anche per te. Non stare qua a deprimerti per la morte di un soldato. Sono sicuro che ora lui è più felice, perché è tornato dalla persona che voleva vedere. Son convinto che questo era la sua motivazione per andare avanti.
Natsu alzò lo sguardo verso l'amico.
-Grazie. fratello. Andiamo. Dobbiamo vincere per tornare a casa dalle nostre famiglie.
I soldati erano pronti per scendere in campo, pronti per vincere la battaglia che avrebbe sancito la fine del conflitto. Il comandante Clive era davanti ai suoi uomini, in sella al suo cavallo.
-Uomini! Questa è la nostra occasione per tornare a casa dalle nostre famiglie! Non ho nulla da dire se non: CARICA!
Le truppe di fanteria caricarono insieme alla cavalleria. Dietro di loro la compagnia dei fucilieri che si posizionò per coprire i loro compagni. L'artiglieria pesante era nelle retrovie, che sparava potenti colpi di cannone che non lasciavano scampo ai nemici. Era un vero inferno in terra. Dovunque Natsu guardasse, vedeva morte e distruzione. Sangue che schizzava in ogni dove, arti smembrati e sentiva urla per tutto il campo di battaglia. Fu una delle più sanguinose battaglia che dovettero combattere. Il conflitto si avvicinava alla fine, e le truppe svedesi stavano distruggendo quelle imperiali, era questione di poco tempo per far si che la vittoria andasse a loro. A un certo punto però, dal polverone creato dal conflitto, un soldato imperiale a cavallo e armato di lancia, caricò verso la compagnia di Natsu, proprio nella sua direzione. Tutto accadde in modo velocissimo: la lancia del cavaliere che trapassa il corpo del giovane Romeo che si era posto fra essa e Natsu, Gray che spara con la sua pistola al cavaliere e che, pieno di rabbia, gli si accanisce contro, spaccandogli il cranio contro una roccia fino a che della testa dell'imperiale non rimase che poltiglia. Natsu era vicino a Romeo, che perdeva sangue a volontà a causa della ferita della lancia che lo aveva squarciato in tutto il ventre.
-Ehi Romeo, resisti, resta con me!
-Ho...ho fatto bene il...il mio dovere... signore?
Dei rivoli di sangue cominciarono ad uscire dalla sua bocca, la sua pelle cominciava a diventare del colore della neve.
-Non parlare ragazzo, vedrai che ti rimetteranno in sesto.
Romeo prese la mano di Natsu.
-Sono... sono riuscito a proteggere... a proteggere il fratellone...
Delle lacrime cominciarono ad uscire dagli occhi di Natsu. Fu proprio come allora con Sting: anche adesso lui non sa che cosa fare.
-Non pianga, signore... per me è un onore...
Stava sorridendo. Romeo stava sorridendo. Natsu ormai era preda delle lacrime, non riusciva più a fermarle.
-Non andartene, Romeo...
-Vedo qualcosa, signore... è mio padre, mi sta chiamando... eccomi papà, sono a casa...
Esalò l'ultimo respiro e morì, col sorriso sulle labbra, sporcate dal sangue e dalla terra. Natsu urlò. Urlò con tutto il fiato che aveva in corpo e con tutta la tristezza che aveva nel cuore.
 
***


Epilogo


Dopo pochi mesi dalla battaglia, venne firmata la Pace di Vestfalia, che sanciva la fine del conflitto. Le truppe svedesi poterono tornare a casa. Natsu e Gray tornarono nei rispettivi villaggi, dalle loro famiglie ed entrambi, alla visione dei figli che erano diventati ormai degli adulti, si misero a piangere. Finalmente erano tornati a casa.

2 anni dopo

-Non mi sembra ancora vero che sono a casa. Sono passati due anni dalla fine del conflitto, ma mi sembra solo ieri che ero in mezzo ai miei compagni d'arme a combattere. Dopo essere tornato a casa, io, Lucy e Nashi abbiamo deciso di trasferirci al villaggio di Laxa, dove abitava Gray. Ormai è da un anno che vivo qui insieme alla mia famiglia, che a quanto pare si è allargata ancor di più, dato che Nashi e Storm, il figlio di Gray hanno deciso di sposarsi. Ho anche conosciuto tua moglie e i tuoi due bambini, sai? Il maschio ti assomiglia in tutto e per tutto. Mi sarebbe piaciuto vederti ancora una volta, fratello mio.
Dei passi fanno voltare Natsu: era Gray.
-Gli porto dei fiori ogni giorno da quando siamo tornati.
Il blu mise i fiori sulla tomba di Gajeel. La lapide, che era a forma di croce, recitava così: "Gajeel Redfox, padre e marito, soldato che ha dato la vita per i suoi compagni e per il Regno". Vicino alla sua lapide, vi era anche quella di Romeo e di altre centinaia di soldati che erano originari di Laxa. 
-Sai, ancora ripenso a quei giorni. A come non siamo riusciti a salvarli.
Gray mise una mano sulla spalla di Natsu.
-Lo so, fratello. Lo so.
Gray cominciò ad incamminarsi verso casa, lasciando Natsu ad osservare quel mare di croci che erano a testimonianza di ciò che la guerra porta alle persone.

 

Angolo dell'Autore

*Döpas och dö i strid = Be baptized and die in battle

Saaaalve a tutti ragazzi. Ne è passato di tempo dall'ultima fanfiction. Beh, con l'università i tempi liberi sono quelli che sono, quindi pari a 0, ma finalmente sono vicino alle vacanze. Mi manca solo un esame e ho finito. Comunque sia, non voglio ammorbarvi la uallera con i miei problemi di uni. La fanfiction in questione era da un bel po' che mi ronzava in testa. La canzone utilizzata nel testo e che mi ha dato ispirazione per il tutto è A Lifetime Of War dei Sabaton e gli avvenimenti storici che ho citato sono parte della Guerra dei Trent'anni. Chiedo venia se ho sbagliato qualcosa, sia a livello di grammatica o a livello storico, in caso ci dovessero essere errori, fatemelo sapere.
Grazie per aver letto, noi ci vediamo alla prossima storia.
Amore Totale
   
 
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