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Autore: Freedom_99    04/05/2019    0 recensioni
''Ti amo come si amano i tramonti
in silenzio
e da lontano''
Deianira è una ragazza di 19 anni che vive a Milano per studiare Psichiatria, è fidanzata con Ethan (5 anni più grande di lei) che studia legge ed è stato chiamato in un importante stage a Londra.
Ma Dea farà un incontro molto particolare il giorno prima della partenza di Et, che le cambierà per sempre la vita.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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A svegliarmi è l’odore di caffè che invade la camera, accompagnato dal piccolo spiraglio di luce che intravedo dalla finestra difronte il mio letto.
Con le mani cerco il mio cellulare nascosto da qualche parte tra le lenzuola cercando di disattivare la sveglia che tra poco avrebbe suonato.
La luce dello schermo mi annebbia per un attimo la vista e, stropicciando gli occhi, noto che sono le 06:21 di questa mattinata di fine aprile.
Cerco di alzarmi dal letto senza svegliare Ethan, ancora addormentato accanto a me.
Oggi è l’ultimo giorno che passeremo assieme, perché domani lui partirà per un importante stage di lavoro in uno degli studi di legge più prestigiosi di Londra e, per l’occasione, mi sposto in cucina per preparargli una colazione a letto, con tanto di vassoio.
Appena entro in cucina incontro Jonathan, il nostro coinquilino, intento a preparare il caffè per Carlo, il suo ragazzo.
‹‹Buongiorno raggio di sole›› esclama appena mi vede.
‹‹Buongiorno Jo, dormito bene?››  rispondo, salutandolo con un bacio sulla guancia.
‹‹Io benone! E tu? Hai salutato Ethan per bene stanotte?›› risponde, con un tono di malizia nella voce.
Jonathan e le sue battute fuori luogo sono ormai diventate pane quotidiano per me, quindi oramai non ci faccio più nemmeno caso.
Non rispondo alla sua domanda, ma dico: ‘’E tu con Carlo? Prima o poi ti dovrò convincere a farlo trasferire qui!’’.
‹‹Non ci riuscirai, sai benissimo come la penso ››  risponde.
‹‹Ma ormai è come se vivesse qui, l’altro giorno ti ha persino stirato i vestiti›› affermo, intenda a versare un po’ di caffè nella tazza di Ethan.
‹‹Ma non ci vive, Dea››
‹‹Va bene Jo, ma prima o poi ti chiederò la sua parte di affitto›› dico scherzando, ripensando alle mille volte in cui Carlo voleva contribuire alle spese di casa nonostante dormisse qui poche sere alla settimana.
Mi sbrigo a finire il vassoio per Ethan in cui non devo inserire roba troppa calorica, data la sua fissa per la dieta e per il fisico; quindi ci metto frutta, yogurt magro e uno di quei strani frappè ricchi di vitamine che lui adora tanto. Ah, ovviamente il caffè senza zucchero.
Preparo molto velocemente anche il mio, così da poter fare colazione insieme, ci poggio sopra un bicchiere di latte di mandorla, qualche croissant alla crema ed il mio solito cappuccino.
Per evitare di combinare pasticci, porto in stanza un vassoio alla volta e li poggio sul comodino, dopodiché mi avvicino all’orecchio di Et sussurrando ‹‹Buongiorno›› posandogli un tenero bacio sulla guancia.
Lui si stropiccia gli occhi e posa lo sguardo su di me, accennando un sorriso.
Non siamo mai stati una coppia troppo sdolcinata, però bastano poche parole tra di noi per capirci.
‹‹Oggi è l’ultimo giorno, vero?›› mi domanda.
‹‹Si Et›› rispondo.
Mi giro verso il comodino per prendere il vassoio, e glielo porgo.
‹‹Anche la colazione a letto Deianira, non vedi proprio l’ora di liberarti di me›› afferma sorridendo, mentre sorseggia un po’ del suo frullato.
Lui sa benissimo quando io odi essere chiamata con il mio nome intero, lo fa apposta per stuzzicarmi.
‹‹Et! Lo sai che preferisco Dea›› esclamo.
Lui fa uno di quei sorrisi da belloccio come lui, e finiamo la colazione in silenzio.
Mentre si prepara per uscire, inizio a osservare tutti quei suoi tratti particolari che mi hanno sempre fatta restare stupita dalla sua bellezza, come i suoi capelli biondi perfettamente acconciati anche di prima mattina, i suoi muscoli un po’ trascurati per lo studio, i suoi occhi castani a mandorla che non fanno a meno di notare che lo sto fissando.
‹‹Che c’è? Ti stupisci di quanto sono bello?›› mi domanda. Bello e modesto, aggiungerei.
‹‹Preparati e non fare tardi alla riunione! Altrimenti domani non potrai partire se non sistemi le ultime cose che hai da fare›› rispondo. Nonostante lui abbia 24 anni ed io 19, se non fosse per me si scorderebbe la maggior parte delle cose che deve fare. A volte mi domando cos’abbia nella sua testa.
‹‹Si, d’accordo. Oggi è giovedì, tu non hai lezione?›› mi chiede.
‹‹Et, giovedì è l’unico giorno, con sabato e domenica, della settimana in cui non ho lezione!›› esclamo. Stiamo insieme da quasi un anno, ma per lui è come se ci fossimo conosciuti ieri. Molto probabilmente è solo distratto, ma a volte arrivo a pensare che a lui non importi molto della mia vita.
‹‹Oh sì, giusto. Ora vado Dea, ci vediamo stasera!›› esclama, salutandomi con un bacio sulla guancia.
Sono appena le 07:30 di mattina, e io non ho davvero nulla da fare, così decido di dormire un altro po’, almeno stasera alla festa di Et non sarò uno zombie.
Tutt’a un tratto mi ritrovo in un posto a me sconosciuto e mi sento molto confusa, così per capire meglio dove mi trovo scruto il luogo attorno a me. Si tratta di una spiaggia dorata e calda che sembra oro fuso, mentre il mare è uno specchio perfetto per il cielo, sembra che su fondano assieme.
Io, che per tutta la mia vita mi sono sentita come un fuoco scoppiettante che arde continuamente, davanti questa vista mi sento quasi pacata, docile, tranquilla.
Il sole si trova sulla linea dell’orizzonte, è il tramonto. Il cielo è arancione, il mio colore preferito.
Attorno a me non vedo nessuno, ma dietro di me sento qualcuno sussurrarmi ‹‹Chiudi gli occhi››. Nonostante sia solo un sussurro, la voce appare alle mie orecchie molto calda e sensuale.
Faccio per girarmi, ma le sue mani mi bloccano e si posano sui miei occhi.
‹‹Chi sei?›› domando.
‹‹Tra un attimo lo vedrai, ora cerca di seguirmi›› risponde quella voce che mi sta facendo letteralmente sciogliere, e questa volta riesco a notare che si tratta di una voce maschile.
Non c’è la faccio più, sono troppo curiosa di sapere chi si nasconde dietro quella voce e quelle mani calde, così con uno spintone tolgo le sue mani dai miei occhi e faccio per girarmi.
Mi sveglio improvvisamente, mi trovo in camera mia. Era solo un sogno, ma mi sembra di poter ancora sentire l’odore del mare e la sensazione di tranquillità che mi portava.
Sono le 10:35, è tardi. Devo uscire a comprare le cose per la festa di Et, e devo ancora decidere cosa mettermi.
Quando sto per uscire di casa incontro Carlo, il ragazzo di Jonathan, intendo anche lui ad uscire.
‹‹Ciao Carlo! Come stai?›› domando.
‹‹Ciao Dea! Diciamo, sono ancora un po’ assonnato, tu?  ›› risponde.
‹‹Benone, sto andando a comprare le cose per la festa di stasera. Ricordati che sei invitato!  ›› esclamo.
‹‹Certo, non mancherò. A stasera!  ›› e se ne va.
Carlo è un ragazzo molto timido, esattamente il contrario di Jo. Spero davvero che venga alla festa di stasera, così da poterci conoscere meglio.
  
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