Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ed è il volgere degli occhi miei,
a questa vasta distesa;
da quest' aspro monte,
che del vento
lo stormir,
più ne può;
il suono delle cicale,
mi viene appresso
agli orecchi;
e all' osservar del tutto,
la valle,
il Forte che di lontan si erge
e dietro la curva catena,
che l'italia lega,
quasi la sento,
una scintilla,
di quella felicità,
che di tanto si spera;
che la notte,
invano è il suo afflievolir;
ed io,
all' apparirr di questa,
a quella valle,
mi volgo lieto;
quasi che la brezza,
gli occhi e il cuor,
ad essi infligge;
e lacrime,
mi si fanno addosso.
Ma il tempo è passato,
di ombre scure sento,
quel che era mi appare.
Le lacrime,
diverse mi si fanno;
il cuor mio più pesante,
e il vento,
più freddo.
Adesso piango e mi dilagno;
tutto mi viene a meno,
quella vana speranza
si da al vento;
sdraio e dormo
su questo terren duro;
ma del sognare, nulla;
dormo,
ma della tua assenza,
sento la presenza,
che più nulla mi allieta
al mancare del calor tuo.
oh, ti vedo, sei li,
irraggiungibile!