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Autore: Adry22    04/05/2019    0 recensioni
Un brivido si fece strada lungo la mia schiena ripensando a Luke che fissava i due soli di Tatooine. Non faceva nessuna differenza il fatto che Luke fosse in fasce, un contadino pieno di sogni o un Maestro in esilio. Davanti a quell’orizzonte, aveva un sorriso con la capacità di trasmettere speranza e positività.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Luke Skywalker
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un anno fa ricevetti questo messaggio: “May the Force be with you. Happy Star Wars Day!”. Sorrisi. Quell’augurio aveva un che di solenne ed ebbi l’impressione che quel messaggio non fosse solo l’occasione per citare la frase più iconica della mia saga preferita. Come ogni 4 maggio, festeggiai lo Star Wars Day cominciando da Episodio I. Episodio dopo episodio, il mio volto cominciò a rigarsi di lacrime. Mi meravigliai di quanto mi stessi emozionando, proprio come se fosse stata la prima volta. Tolsi dal lettore il DVD di Episodio VII e andai a letto. Nonostante l’indomani avessi il mio ultimo esame universitario, di quelli insormontabili solo a pensarci, non riuscì ad addormentarmi. Stranamente la mia insonnia non era dovuta all’ansia. Ripensavo al messaggio di quella mattina. Come poteva la Forza essere con me? Non ero un Jedi o un Sith. Non ero Ercole. Non ero Lord Quoven, lo stregone della campagna di Dungeons e Dragons a cui partecipavo ogni mercoledì sera. Decisi di ascoltare un po' mi musica. Aprì il lettore musicale e selezionai dalla mia playlist Binary Sunset. Il crescendo del brano si impose prepotentemente nella mia mente. Come un buco nero, cominciò ad assorbire tutto ciò che c’era. Sentì una strana sensazione. come di libertà. Cominciai ad avere la pelle d’oca quando ripensai ad alcune scene di Star Wars. Un brivido si fece strada lungo la mia schiena ripensando a Luke che fissava i due soli di Tatooine. Non faceva nessuna differenza il fatto che Luke fosse in fasce, un contadino pieno di sogni o un Maestro in esilio. Davanti a quell’orizzonte, aveva un sorriso con la capacità di trasmettere speranza e positività. Come se l’imponenza di quegli astri fosse la cura per ogni cosa. Cominciai a pensare che ognuno di noi, a proprio modo, è un Luke Skywalker. Ognuno di noi ha bisogno di fissare l’immensità dell’orizzonte per capire che non esiste nulla che può imprigionarci. Rilessi per l’ultima volta il messaggio. Capì che la Forza era quella capacità e quella voglia di proiettarci verso qualcosa più grande di noi per non sentirci eternamente piccoli e inutili. "Ah Skywalker. Still Look To The Horizon?”. Sorrisi un’ultima volta e mi addormentai. . . . . È la prima volta che scrivo, sia in generale che qui. Se ho sbagliato categoria o altro, vi prego avvisatemi. Qualsiasi feedback, positivo o negativo, è gradito.
   
 
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