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Autore: Walt96    05/05/2019    3 recensioni
Dopo mesi di viaggio tra i mondi, il passato di Walt viene rivelato e le tenebre più oscure che hanno spezzato la sua vecchia vita sembrano man mano riaffiorare.
I Referenti, i più potenti combattenti in nome della Luce di ogni mondo, stanno finalmente per riunirsi per fronteggiare l'immensa minaccia che incombe.
Le forze oscure stanno riunendo oggetti: mistici artefatti provenienti da ogni angolo dell'universo, con tutti la stessa abilità: il potere di riportare in vita.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Re Topolino, Sora
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Capitolo 7
 
The Power of Awaking
 
 
 
 
Le pulsazioni luminose della Gemma dell’Anima facevano risplendere la mano di David nel momento in cui Lucas gliela consegnò.
«La rinuncia del frutto Soul Soul è stata necessaria, Walt e i suoi amichetti stanno per arrivare e noi non abbiamo ancora il cuore» disse mellifluamente David.
«N-non l’abbiamo trovato?» chiese volgendo lo sguardo anche verso Jacob.
«Sappiamo dove si trova ma per Jacob è impossibile raggiungerlo, devi andare tu» gli spiegò lui.
Lucas avrebbe fatto di tutto per scappare da quel luogo una volta per tutte, se solo la furia di Antonella non lo avesse raggiunto una volta tornata in vita.
In vista di quella prospettiva, allontanarsi nuovamente dal campo di battaglia il più a lungo possibile sembrava un offerta allettane, prima che arrivasse Walt.
David si diresse sull’orlo del precipizio e appoggiò la Gemma dell’Anima su di un piccolo altarino di roccia, al fianco della Pietra della Resurrezione; le due reliquie sembrarono reagire l’un l’altra, seppur la Gemma era senza dubbio l’artefatto della resurrezione più potente, il Dono della Morte la seguiva a ruota al secondo posto, mai la natura le avrebbe fatte incontrate.
In quel momento uno squarcio luminoso si aprì e nel bassopiano, sotto di loro, l’immensa porta bianca apparve, aprendosi lentamente.
«È giunto il momento di intrattenere i nostri ospiti» disse sghignazzando David «Sono sicuro che Walt sarà investito da una furia e un’incredulità tale da fargli fare il passo falso che abbiamo progettato. Tieniti pronto Lucas».
 
 
 
 
Mentre i Referenti varcavano la Porta per l’Oscurità uno per uno, Walt rimase indietro aprendo il portale per Sora, Paperino e Pippo.
«Sono davvero preoccupato Walt, questa Antonella è davvero così potente?» chiese il ragazzo.
«Talmente potente da necessitare la squadra dei Referenti al completo e forse nemmeno così potremmo bastare» gli diede amaramente conferma lui.
«Come faremo a sapere l’esito della battaglia?» chiese Pippo.
«Vi manderò dal Maestro Yen Sid, non so come ma lui riesce sempre a sapere tutto» rispose «Adesso devo andare disse Walt vedendo che gli altri colleghi erano già spariti.
Sora gli si aggrappò al collo e lo abbracciò, Walt rimase stupito, non si aspettava una reazione del genere ma gli fece molto piacere.
«Forza Sora è ora di andare, yuk!» disse Pippo.
Sora si staccò dal collo del Referente e, facendo segno di vittoria, gli disse «Spaccagli il culo!».
«Sora sei un maleducato!» esclamò Paperino.
A Walt scappò una risata a sentire quella frase, poi evocò il suo fidato scettro nella mano destra e gli rispose: «Vedrai, sentirete tremare l’universo» gli rispose, facendogli anche lui il segno di vittoria.
Si separarono e Walt si immerse nella porta.
I Referenti entrarono per la seconda volta nel Regno dell’Oscurità, nel luogo martoriato dalla loro precedente battaglia avvenuta appena una manciata di giorni prima.
Mai Topolino avrebbe pensato di dover andare in quel posto sperduto e desolato per una seconda volta in così poco tempo, non vi era differenza da come avevano lasciato il bassopiano e il cielo nero privo di stelle li sovrastava.
«Sono così eccitata!» disse la professoressa McGranitt a Silente, stringendo tra le mani la sua bacchetta.
«Conserva l’entusiasmo Minerva e trasformalo in concentrazione. Stiamo per affrontare nemici più potenti di quelli che il nostro mondo ha da offrire e non ho intenzione di andare in pensione stasera» le rispose Silente «Non sono ancora riuscito ad andare a far visita al professor Lumacorno».
Camilla avanzava nervosa dietro ai colleghi, era in ansia seppur loro la stessero rassicurando di continuo; toccava velocemente le sue ball appese alla cintura, pronta ad usarle al minimo segno di pericolo.
«Maestro è meglio che la faccia scendere» disse Sengoku a Yoda, appoggiandolo a terra, libero di muoversi dove preferiva.
«Agire in fretta dobbiamo, impedire la resurrezione potremmo» suggerì lo Jedi.
«Seguiremo le indicazioni di Walt» disse Topolino.
«Mamma mia che luogo tetro!» commentò Mario.
Li vicino a loro, Tsunade si era appoggiata a terra e aveva tracciato un segno con qualche goccia del suo sangue.
«Katsuyu!» esclamò e la lumaca bianca apparve da una nuvoletta di fumo, questa volta lunga circa trenta centimetri «Sì, signorina Tsunade?» disse.
«Tieniti pronta ad intervenire, corriamo un rischio molto elevato stasera, voglio che corri in aiuto di chiunque venga colpito dal nemico. Duplicati se necessario» ordinò l’Hokage.
«Certo, signorina» rispose la lumaca e avanzando in avanti si divise in sette copie identiche, una per ogni Referente.
La porta si era aperta nel centro esatto del bassopiano, l’area era molto vasta ma nonostante questo, anche se da distante, i Referenti videro chiaramente i tre loschi figuri torreggiare dalla cima della scogliera, proprio sopra l’enorme statua che cercava di afferrare il vuoto con la mano pietrificata.
Fu Walt l’ultimo ad attraversare la porta e, subito dopo, l’enorme androne si chiuse e svanì in un bagliore di Luce.
«Ci siamo tutti? Siete pronti?» chiese quasi con fare distratto, ma quando raggiunse i colleghi, che stavano ultimando i preparativi il suo sguardo fu attratto da qualcosa, qualcosa che non poteva essere notato dagli altri Referenti, perché non ne potevano comprendere l’origine.
Ci volle qualche secondo per mettere bene a fuoco quei piccoli oggetti ad una distanza, tutto sommato, considerevole.
Fu la piccola lucina di un fuocherello infatti ad attrarre per prima lo sguardo di Walt, era posto a pochi metri davanti alla statua dell’Heartless di Antonella e fin lì c’era ben poco di strano.
Se non fosse che la luce emessa da quel fuocherello si riflettesse fiocamente su di un oggetto metallico a poca distanza da lei.
Al che un piccolo sospetto venne in mente al ragazzo, perché già la presenza di una fiamma era insolita ma la presenza di un oggetto metallico posto poco distante era ancor più incomprensibile; era convinto di aver lasciato quel luogo intatto dopo la battaglia precedente.
Ma iniziò a boccheggiare quando vide la piccola fontanella alla destra della fiamma, una fontanella inconfondibile, in gesso bianco, formata da due conchiglie.
«No…» sussurrò appena mentre un brivido gli percorreva la schiena.
Dall’altro lato invece, solo ora riconosceva un cubo di terra ormai spoglio e una pressoché invisibile sfera ormai cristallizzata.
«No… non è possibile» ripeté.
«C’è qualcosa che non va?» chiese Topolino mentre tutti si allarmavano.
Walt non rispose direttamente, era confuso e sbalordito.
«Come col cuore… non potevo immaginarlo… sono sopravvissute… devo fermarli prima che ci riescano… il cristallo…» farfugliò in modo sconnesso.
Senza dare ascolto alle domande dei suoi alleati, conficcò lo scettro nel terreno, piantandolo saldamente e iniziò a trasudare intense scariche elettriche dal corpo.
«Vuoi andare avanti tu Walt?» chiese Sengoku cercando di capire.
«Devo fermarli prima che incomincino» affermò Walt tramutando il suo completo bianco nella sua versione potenziata, grigia «Lo scettro vi aiuterà» disse infine e schizzò alla velocità del tuono verso la cima della scogliera.
Gli dispiacque lasciare laggiù i suoi amici ma ora il rischio era diventato di proporzioni tali che non poteva evitare di agire repentinamente.
Com’era possibile che le reliquie dei maestri esistessero ancora? Come avevano fatto a sopravvivere dopo la morte dei maestri stessi? Non sapeva darsi una risposta. Possibile che dopo il suo svenimento ad Athom fossero successe cose di cui ignorava l’esistenza? Doveva assolutamente evitare che i maestri fossero riportati in vita.
Tutti i Referenti contro Antonella, David, Lucas e Jacob era fattibile, ma la presenza degli altri maestri, privi di coscienza e alla mercé degli ordini di David significava morte certa per ognuno di loro. I suoi compagni non avevano speranze contro i maestri di Athom, purtroppo lo sapeva.
 L’unico sospiro di sollievo che riusciva a tirare era che per lo meno il luminoso cristallo di Walter non era stato trovato, o per lo meno non era presente lì nel basso piano.
Ne ebbe l’assoluta certezza quando la sua traiettoria iniziò a sollevarsi: no, nessun cristallo in vista.
Gli mancava pochissimo, avrebbe raggiunto le reliquie in meno di un milionesimo di secondo… ma il ghigno improvviso di David gli fece capire di aver commesso un grosso errore: si era esposto in maniera prevedibile ed era solo.
E infatti cadde nel tranello.
Qualcosa lo bloccò a mezz’aria.
«S-s-ei prevedibile Walt» disse Lucas apparendo dal nulla a mezz’aria davanti a lui.
Gli puntava una mano contro ma Walt non stava capendo in che modo lui lo stesse trattenendo.
Schermi quadrati e rettangolari turchesi iniziarono ad apparire tra la sua mano e il corpo immobile di Walt finendo per chiuderlo in un perfetto cubo dello stesso colore turchese del resto di quell’energia.
Alla vista di ciò che era successo al collega, i Referenti a terra iniziarono a correre verso la base della scogliera, cercando di raggiungerlo.
«Presto raggiungiamolo!» urlò Topolino.
Minerva e Albus si smaterializzarono sotto di lui cercando di caprie cosa stesse succedendo.
Tsunade fece un balzo enorme sollevando una nuvola di polvere e avvicinandosi alla statua mentre Mario spariva in un tubo verde.
«E va bene un ultimo passaggio!» esclamò Sengoku prendendo Yoda per la tunica e Mettendosi a correre verso la meta.
Camilla invece lanciò una sfera e ne uscì un Togekiss con un piumaggio elegante e candido come la neve, la campionessa ci salì in groppa e iniziò a volare verso Walt.
Il giovane Referente non riusciva a muovere un muscolo ma non era chiuso in nessuna morsa, era diverso, una sensazione mai provata prima. Non poté nemmeno mutare la sua espressione del volto in modo da esprimere sorpresa.
«Sei s-stupito, Walt?» chiese Lucas «Mentre scorrazzavi in g-giro per i mondi con i tuoi amichetti, noi abbiamo lavorato. P-p-er anni! Ab-b-biamo ritrovato le essenze dei maestri» confermò «Ora stanno per tornare in vita e f-f-idati n-n-on saranno amichevoli come una volta… Oh! T-ti stai chiedendo cosa sia questo? Q-q-questo è il potere del Tempo».
 
 
 
 
Il Tempo… sì, il Tempo… purtroppo aveva perfettamente senso… il suo corpo era bloccato in un Tempo immobile ma la sua mente no. Walt poteva pensare al presente e recepiva tutto ciò che gli accadeva intorno, o per lo meno quello che riusciva a vedere e sentire.
Per quanto fosse un evento inaspettato aveva senso; aveva incredibilmente senso.
Tutto quanto acquisiva un senso.
Da quando avevano ingannato Malefica per farle formare una squadra di esseri estremamente potenti appositamente costruita per controllare Dialga. Non Palkia né nessun altro Pokemon leggendario, solo Dialga il controllore del Tempo.
Avevano costruito tutto in modo tale da attrarlo in inganno e prelevarne il potere e in qualche modo reindirizzarlo in Lucas.
Durante la scorsa battaglia nel Regno dell’Oscurità, David aveva tentato di catturare il Pokemon usando il Buio ma fu fermato da Tsunade.
Eppure erano riusciti ad ottenere le due cose che volevano: il Tempo ora scorreva nuovamente all’interno del Regno dell’Oscurità e, probabilmente grazie all’amplificazione dei poteri grazie all’uso dell’Oscurità, anche Lucas era riuscito a risvegliare quell’arcano potere; analogamente a come aveva fatto lui con lo Spazio e la Splendisfera.
Per quello l’avevano fatto: perché l’unico modo di contrastare lo Spazio e avere una possibilità di vincerlo, era utilizzando il Tempo.
Ma non solo, agendo nell’ombra per anni avevano radunato le reliquie di ben cinque su sette maestri, Walt ringraziò ancora una volta il cielo per l’assenza del cristallo di Walter.
E negli ultimi giorni erano riusciti a rintracciare e racimolare tutti gli artefatti di cui avevano bisogno.
Non poteva perdonarsi per quello. Sì, era riuscito a bloccare il re della notte su Planetos ma non era abbastanza, avrebbe dovuto giocare più di anticipo e mettere al sicuro almeno l’Edo Tensei e la Pietra della Resurrezione appartenenti ai suoi colleghi e rubategli sotto il naso.
Mentre elaborava queste informazioni non poté non tornare a quella volta in cui Walter gli fece la lezione su Tempo e Spazio.
«Maestro non c’è nessuno in grado di contrastare il potere dello Spazio?» chiese un giovane Walt, quasi bambino in confronto alla sua mentalità attuale.
Walter si sedette su una roccia ammirando il suo amato tramonto dalla collina alla destra di Athom e appoggiò il capo sulla parete.
«Per quanto l’abilità e la dotazione naturale agiscano come ago della bilancia in ogni scontro, in realtà c’è equilibrio tra le abilità che ci dona la Fantasia» iniziò a spiegare lui.
Walt incrociò le gambe in una posizione apparentemente innaturale senza alcuna fatica a si preparò ad appuntarsi ogni parola del maestro.
«Se qualcuno che controlla il Fuoco si scontra con qualcuno che controlla l’Acqua e hanno pari abilità, il Fuoco perderà sempre. È una questione naturale, l’acqua spegne il fuoco come l’elettricità scorre bene attraverso l’acqua o il metallo.
Ma quando due elementi che non sono naturalmente nemici si scontrano, allora rimane tutto nelle mani degli utilizzatori. Prova solo a immaginare lo scontro tra Fuoco e Fulmine» disse Walter.
«Ma lo Spazio sovrasta tutti… tutti gli altri elementi occupano uno spazio…».
«Non proprio tutti ma sì, generalmente hai ragione. Ma come avrai studiato…» e lì Walter lanciò uno sguardo di rimprovero all’allievo «… lo Spazio è uno dei due elementi cosiddetti “sacri”. Sono estremamente rari e si considerano ad un livello superiore rispetto agli altri. Ricordatelo sempre Walt, la materia esiste sempre in un certo Spazio e in un determinato Tempo. Perciò Tempo e Spazio si equivalgono».
«Esiste qualcuno in grado di utilizzare il Tempo?! Cosa sarebbe in grado di fare? Viaggiare nel Tempo?».
«No, quello non è mai stato in grado di farlo nessuno, si comprometterebbe lo scorrere degli eventi. Ma si può bloccare il Tempo, far regredire o avanzare nel tempo degli oggetti o persone. Alcuni alunni estremamente bravi erano riusciti dopo anni a creare piccoli loop temporali ma richiede una grande abilità».
Certo… solo lo Spazio avrebbe potuto salvarlo… ma come?
 
 
 
 
«È successo qualcosa di grave a Walt!» esclamò Topolino guardando nel cielo.
«Bisogna provare a raggiungerlo…» disse Silente.
«Anche le reliquie della resurrezione recuperare in tempo dobbiamo!» aggiunse Yoda.
Sengoku iniziò a camminare in avanti «I vecchi hanno ragione. Forza Tsunade, vieni, ti lancio» disse deciso.
«No, a Walt ci penso io» disse Mario che frugando nella sua sacca tirò fuori un funghetto-molla «Mamma mia, non avrei mai pesato che mi sarebbe tornato utile questo» esclamò e, toccando la molla la assorbì prendendo la forma di Mario-molla, i suoi vestiti da idraulico divennero metallizzati e la sua capacità di salto crebbe a dismisura.
Mario fece un primo balzo normale ma, quando toccò terra, un rumore di metallo che si comprime echeggiò nell’area e successivamente spiccò un volo con un estensione incredibile, proprio verso il cubo azzurrino in cui si trovava Walt.
«Io proverò a recuperare gli oggetti» disse Silente; anche lui avanzò e si smaterializzò.
Invece di ricomparire sulla cima della scogliera, dove aveva puntato andò a sbattere contro una potente barriera invisibile che circondava la zona intorno alle reliquie dei maestri, la statua e il punto dove si trovavano David e Jacob.
«Mio dio, Albus!» gridò Minerva smaterializzandosi anche lei.
Silente aveva subito uno “spaccamento” un fenomeno che colpiva chi utilizza la smaterializzazione senza riuscirci completamente, aveva un braccio lacerato.
La professoressa McGranitt comparve fuori dalla barriera dove Silente era inesorabilmente caduto. Tentò di curarlo con la bacchetta ma senza molta efficacia. Con un sonoro crac riportò il suo corpo tremante del preside dagli altri compagni.
«Non si preoccupi professoressa McGranitt» disse una voce femminile dietro di lei «Ci penso io adesso» disse una Katsuyu che arrivò a soccorrere il preside; gli si posizionò sul braccio lesionato e iniziò a rimarginarlo velocemente.
Intanto Mario proseguiva il suo volo verso Walt a gran velocità ma, quando incontrò il cubo in cui il tempo era bloccato, invece di immergercisi dentro, svanì e riapparve dall’altro lato del cubo, senza più il potenziamento di Mario-molla, quindi nell’attraversarlo aveva anche subito un danno.
Ricadde a terra senza conseguenze e tornò dai compagni.
Camilla lanciò una pokeball da cui ne uscì un Pokemon Spettro-Buio dall’aspetto di un insieme di anime in pena.
«Spiritomb! Usa Privazione! Mira laggiù sulla scogliera» ordinò la campionessa.
Un braccino smilzo ma estremamente veloce del Pokemon si ingrandì fino a raggiungere la cima della statua di Antonella, passò all’interno della barriera e tornò indietro. Stringeva in mano una falce, l’arma di David, sacrificata appositamente.
«Maledizione! La mossa Privazione elimina dallo scontro lo strumento avversario, sono stati scaltri a sacrificarne uno inutile appositamente» spiegò la ragazza.
Dall’alto della scogliera una risata prese eco in tutto il bassopiano.
«Hahahahah! Siete patetici» disse David ammirando i “ridicoli” tentativi dei Referenti.
«Maledetto!» gli urlò contro il re.
«Lucas, va! Recupera il cuore e torna subito qui» gli ordinò, lui evocò un corridoio oscuro e vi si immerse, sparendo.
«Vieni Jacob, è giunta l’ora» disse prendendo la pergamena della Tecnica della Resurrezione impura e gettandosi di sotto, alla base della statua.
Il suo scagnozzo lo seguì atterrando tra le essenze dei vecchi maestri.
«Presto! Muoviamoci!» esclamò il re e tutti i Referenti si mossero verso di loro, anche Silente, quando Katsuyu finì di rimetterlo in sesto.
David avanzo srotolando la pergamena e facendola fluttuare nell’aria sopra le cinque reliquie.
Tutti i caratteri scritti sulla carta si illuminarono e David fu per un momento avvolto dall’Oscurità quando pronunciò la tecnica: «Edo Tensei…» disse.
La rabbia di Walt era incommensurabile, era lì sopra di loro, ad un passo dagli artefatti della resurrezione, in procinto di vedere i suoi vecchi maestri tornare in semi-vita e probabilmente di vedere i suoi compagni morire… e non poteva fare nulla. Assolutamente nulla.
Quando i Referenti arrivarono, c’erano cinque persone in più.
Vive ma inconsce.
I burattini più potenti che David potesse possedere.
«L’Edo Tensei non restituisce i pieni poteri e la vitalità dei soggetti…» sussurrò Tsunade, conscia che non era abbastanza per assicurare a tutti loro la sopravvivenza.
Il potere della Lotta scorreva nel nuovo corpo di Kudo, forte, alto e muscoloso come il precedente.
Così la splendente armatura di Erika era comparsa sulle sue forme femminili e i capelli argentei, insieme alla sua straordinaria spada di Metallo muta-forma.
Il vecchio corpo di Eugeo era ritornato esattamente come lo aveva abbandonato, con un velo di capelli bianchi quasi trasparenti e il suo vecchio bastone nodoso che lo sorreggeva sulla sua amata Terra.
Il corpo fluente di Avis aveva ripreso le sue curve e i brillantini del suo vestito erano tornati a splendere in tutte le angolazioni, una sottile linea d’Acqua seguiva i suoi movimenti aggraziati.
Infine il giovane corpo atletico di Dave fece la sua comparsa in una vampa di Fuoco e la sua pelle abbronzata riapparve insieme alla sua riccia chioma bruna.
Solo gli occhi di tutti erano vacui, oscuri… neri.
L’incredulità dei Referenti fu inutile, la battaglia stava per iniziare.
I maestri di Athom erano tornati.  
 
 
 
 
 
 
Angolo dell’autore:
 
Siamo davanti ad uno dei capitoli più rivoluzionari dell’intera saga.
Molto c’è da dire e da prendere in considerazione senza che ve lo suggerisca io;)
 
Critiche, recensioni e nuove idee sono sempre ben accetti!
 
Il prossimo capitolo, con l’inizio della battaglia, verrà pubblicato domenica 26 maggio!
 
See you nex time!
   
 
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