Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: Seira Katsuto    07/05/2019    1 recensioni
Sono una persona che fa pensieri strani e senza senso anche nei momenti meno appropriati, solitamente tengo per me tutte le cazzate che il mio cervello spara, ma essendo che mi sono rotta di parlare da sola ho voluto fare questa specie di diario in cui scriverò ciò che voglio.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dopo la tempesta c'è sempre la quiete no? 

Non penso, però era un modo per iniziare un nuovo entusiasmante capitolo.

Non so, oggi mi sono svegliata come se avessi pianto e quindi la mia giornata è già iniziata con il piede giusto.

Ho incominciato un nuovo disegnino su Xayah e Rakan e spero venga decente.

In tutto questo ho sentito due persone parlare in russo tra loro, so che non sembra nulla di speciale ma è stato davvero figo.

Due R che dureggiano tra loro. Mh... Suona un po' male ma dovevo pur dir qualcosa.

Inoltre sono droppata di nuovo, perché purtroppo per la riot basta una sconfitta a zero lp per farti scendere.

Ormai sono scesa talmente tante volte che la mia fase zen mentale non mi fa più bestemmiare e vivo il tutto con serenità... sto cazzo, mannaggia a sto gioco di merda e a chi ci gioca.

A volte penso che sia un po' triste che questo mondo sia così pieno di giudizi, a prescindere da che tipo di persona io sia, mi rendo conto che la libertà di non essere discriminati non esisterà mai.

Anch'io ho giudicato molto e probabilmente in certi casi lo faccio ancora inconsciamente, ma andando avanti mi sono accorta che il problema più che mio era del prossimo.

So che così suona male ma cerco di spiegarmi meglio: è come se ognuno vivesse con alla base "so che mi giudichi", quindi molto spesso come contro risposta c'è "quindi ti giudico anch'io".

Il problema è che in questo modo il mondo ha una specie di senso malato, cioè se tu giudichi me è normale che io giudichi te.

Il problema è che il mio modo di "giudicare" (che penso tutti abbiamo, cioè è la cosidetta "prima impressione", qualcosa che viene naturale inconsciamente) è diverso da quello degli altri.

Sento pettegolezzi da anni ormai e mi sono accorta di quanto sia facile per certuni dire "ah ma quella è proprio una troia, secondo me è una stronza" o cose del genere, però sinceramente io non capisco il perché.

Solo che la maggior parte dei giudizi alla fine sono cazzate perché sono basate di qualcosa di superficiale ed esterno (dato che non puoi conoscere qualcosa di legato a quella stessa persona).

"troia, gay, nero, immigrato".

Partiamo dal primo insulto: Troia (o puttana, esistono un sacco di sinonimi in italiano).

Ciò che accomuna queste parole è la seguente frase: ma a te, che te ne dovrebbe fregare anche se fosse vero?

Anni e anni a combattere sui diritti delle donne per potere avere rispetto e ancora ad usare il termine "puttana" come insulto?

Perché dovrebbe essere un insulto? Perché una donna non può piacere il sesso, perché non può avere più relazioni oppure perché la "prostituta" è ritenuta una persona inferiore (o meno donna)? 

Io non capisco perché se una persona lavora anche nell'ambito del porno se sei donna "eh troia", se sei uomo (rocchino confirmed) tutti a fare i maliziosi senza insulti.

Se notate anche dire "che porca" da "che porco" può essere visto diversamente per una vocale cambiata.

Io sono quel tipo di persona che non avrà mai relazioni solo sessuali e che invece cerca l'ammore, però mi dà fastidio che in fondo io non possa fare altrimenti.

è un po' come il fatto che sia etero, mi dà fastidio che sia più convenzionale dell'essere omosessuale.

Sono il tipo di persona che non sopporterebbe di essere guardata con giudizi tanto pesanti e quindi forse è una fortuna per me essere così, però che palle.

Se io voglio scopare con 3 persone o guadagnarci nel farlo (perché strano ma vero, a tutti piace scopare), perché devo per forza subirmi dei commentini dagli altri? Perché nel caso non li volessi dovrei non parlarle? Perché non potrei parlarne? è ingiusto, non c'è nulla di male, non ferisci nessuno e non privi della libertà a nessuno quindi dove starebbe il problema?

Sapete che scassatura di coglioni che poi devo mettermi in testa prima di fare qualcosa con qualunque ragazzo se mai ne avrò uno.

Dovrò essere meticolosa fino all'ultimo, bisognerebbe essere perfetti anche nel farlo, dovrei non avere nessun difetto per non avere rischi. Però ciò è impossibile! E alla fine non si può essere perfetti, anzi, anche quando lo si è ci si può trovare sempre qualcos'altro.

"Siamo sicuri che lui sia il tipo che non andrebbe a fare battutine in giro?" dovrei esserne certa ed è davvero sconveniente come cosa.

Anche con mr x inizialmente mi sono ritrovata a pensare "due/tre mesi solo per innamorarsi così, senza sapere se sia il tipo da fare certe cose o meno", cioè adesso sono abbastanza sicura che lui non sia il tipo di persona che si comporterebbe così, però in pochi mesi non potevo saperlo con certezza.

Questo per dire, se basta così poco per innamorarmi di qualcuno le probabilità che poi venga delusa sono infinitesimali.

Adesso mi rendo conto quanto sia incredibile il fatto che alla fine Mr x non sia mai stato così fuori dagli schemi che ho sempre avuto, per una volta le mie impressioni non si sono sbagliate, che gioia.

Molto spesso ho pensato che se mai qualcuno avesse invaso e diffuso la mia privacy in quel senso l'avrei ammazzo per poi suicidarmi. Non che lo farei davvero però sarebbe davvero frustrante una situazione simile.

Per non parlare della denuncia che dovrei sostenere in tribunale se mai ci arrivassi, il parere degli altri concentrato tutto su di me, vista come poco di buono solo per aver fatto sesso.

Mehh, che schifo, non ci voglio pensare.

A volte penso che sarebbe bello essere bella o provare almeno ad esserlo, però mi fa scendere la voglia pensare che una parte di me potrebbe farlo per qualcun altro (questo non giustifica la mia pigrizia i know).

Adesso passiamo alla questione omosessuali, ancora più lungo e complicato delle donne.

Tutto ciò che è sbagliato è nella società.

Di fatto parlando con omofobi (quelli con cui si può dialogare un minimo) si passa da:

Perché sei omofobo?

- Non sono omofobo ma non voglio che si facciano vedere in giro perché potrebbero vederli i bambini.

Perché dovrebbe essere un problema, non c'è nulla di sbagliato, in fondo a te non faccio niente e non è che se un bimbo lo vede si trasforma in un omosessuale (dato che gay si nasce non si diventa).

- Sì che è sbagliato perché Dio ci ha creati uomo e donna per stare insieme e quindi è anomalo essere gay.

Non è "Dio" a crearci così, ma solo la società ha imposto che la coppia "giusta" sia quella x e y, di fatto in passato era più normale avere relazioni omosessuali.

- Ma pensa ad esempio alle adozioni, quando ad un bambino va a scuola poi verebbe preso in giro e avrebbe difficoltà in cose come "giorno della mamma o papà" (dipende da che tipo di coppia omosessuale si parli).

Ecco il problema, sarebbe colpa dei genitori che amano il proprio figlio che vengono presi in giro? Oppure forse sono le altre famiglie che non insegnano ai propri figli che due persone dello stesso sesso che si amano non hanno niente di cui essere presi in giro.

Ma qui si ritorna al discorso di prima, "il dover per forza giudicare", il principio dell'uomo!

Perché bisogna per forza dover vedere un "problema" in tutto? Sarà meglio un figlio amato da due uomini che un figlio senza padre o che viene maltrattato.

Onestamente è l'una e mi sono stancata di scrivere per cui cercherò di renderla breve.

Per quanto riguarda alle discriminazioni sul colore della pelle è talmente antiquato e medievale che non ho voglia nemmeno di commentarlo.

Per non parlare di coloro che senza sapere nulla sulla vita della persona che hai davanti, solo perché hanno preso una barca in cui hanno rischiato di morire sono discriminati perché non hanno documenti, ma veramente come fanno? Cioè vengono qui senza nulla e si aspettano chissà cosa, ma almeno se li portassero i documenti.

Guarda caso si è improvvisamente scoperto che c'è una guerra lì e quindi sono rifugiati politici (mah, non l'avrei mai detto che persone che prendono una barca dove possono morire nel viaggio stiano scappando da qualcosa di molto peggio).

Immaginate che al posto di ogni immigrato stiate parlando con un ebreo e gli stiate dicendo "non puoi stare qui torna nei campi di concentramento", immaginatevi anche la loro riposta e potrete magari capire molto meglio la situazione (dato che lì esistono tutt'ora i campi di concentramento).

Quando si parla della seconda guerra mondiale tutti fanno i buonisti del cazzo ma non si rendono conto che discriminando così la gente non si fa altro che ripetere il tutto.

C'è persino a chi non interessa, ma per loro non comprendo a priori come possano sentirsi in diritto di decidere chi può vivere e chi no, se loro convivono bene con sè stessi spero che nella vita possano provare sulla loro pelle il significato delle loro azioni.

Onestamente non avrei nemmeno voglia di discutere con quel tipo di persone, quando alla base non esiste la morale di quanto valga la vita è inutile iniziare anche solo il discorso, come ho già detto: spero che il karma esista o che esista dopo la morte o ancora che esista un modo per cui un giorno tu possa capire i tuoi sbagli e pentirtene (ma con questo sto esagerando mi sa).

Non ricordo più come sono arrivata a parlare di ciò, va beh la finisco qua che è meglio.

Pensandoci oggi non ho parlato con nessuno dei miei amici di discord, se facessi l'offesa potrei dire che si vede che non gliene frega un cazzo e mi sono sempre messa io troppi problemi (come sempre d'altronde), ma io amo il beneficio del dubbio e non credo di valere così poco (pur avendo fatto questo stesso errore in passato, le persone sono diverse, per cui non fidarsi sarebbe ingiusto nei loro confronti), sarebbe bello valere almeno 1 ora della giornata, anche se probabilmente anche se domani o dopodomani tornasse qualcuno a cagarmi reagirei male o rifiuterei.

Che illogica e incoerente la vita neh? Però sapete io parlo tanto qui ma di fatto a loro non ho detto molto, quindi da qualcosa bisogna pur partire, anche perché non penso abbiano nemmeno voglia di leggere questo diario.

Inoltre, pur dicendo di voler esserci almeno un'ora, in fondo io sono una persona, non un cane da vedere se sta bene o meno quando ci si ricorda, quindi non è così che funziona il tipo di amicizia che io voglio, l'ho già fatto per troppo tempo con Mr x e compagnia.

Più ci penso più mi rendo conto di come finirà male, sarebbe triste una vita senza mi love, chissà se riuscirò a trovar qualcosa per stare meglio o per non farla finire così, di certo non scenderò a compromessi e non tornerò su discord quindi sarà dura.

Che periodo di merda.

Perché ci ho ripensato? Vado a nanna che è meglio, non ho voglia di piagnucolare anche oggi.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Seira Katsuto