Sopravvivere non vuol dire Vivere.
Lo stai scoprendo giorno dopo giorno.
Attimo dopo attimo.

Le origini non si scelgono, ma la Fine si.

Quando perdi un figlio, l’anima si strappa in tanti pezzi.
Se ne perdi due, la follia inizia ad avanzare dentro te.

Una guerra non è fatta solo di soldati, clangore, morte e metallo.
Una guerra è fatta di nervi saldi, pregiudizi infranti, intelligenza.

Una vittoria sul campo avviene non solo se se è gestita con furbizia.
Una vittoria eterna avviene con l’ascolto degli uomini saggi.

Ma quanto è duro questo mondo di chiacchiere?
Tu lo sai distruttrice di catene.

Ma quando la Morte ti assale e il sangue dei tuoi fratelli, dei tuoi amici, dei tuoi figli ti bagna le gote rosee, dal buio cominci a sentire il canto stonato della pazzia.

Una mela non cade troppo lontano dall’albero, nemmeno se è la mela è signora di draghi, se è non bruciata, anche se è regina dei sette regni.

Un amato può morire per te.
Una amica può farlo.
Ma quante perdite sei disposta ad accettare per raggiungere i tuoi scopi?
Quanti si butteranno innanzi al fuoco per difendere le tue brame, ora che si sono spalancate le porte degli Inferi?

Se chi è con te si schierasse contro di te? Come reagiresti madre dei draghi.

Se la dinastia che non fu spezzata plagiasse ogni futuro possibile?

Quando le radici che sono nel terreno si nutrono del sangue,
il fusto crescerà malato, e i frutti saranno avvelenati.

Il tuo cuore come sta? È ancora lì, saldo al suo posto?
Fedele delle promesse fatte?

Ora hai conosciuto il sapore amaro della sconfitta.
Ora hai assaggiato il fiele della morte, vendetta sopraggiunta in un lampo per mano del nemico.

Non sai più se quello che vivi è il tuo destino, o, come tutti gli altri, sei solo vittima degli eventi.

Troverai la forza?
Saprai distinguere gli amici dai nemici?

E se scovassi  la serpe, avrai la forza di schiacciarla col calcagno e mangiare la sua testa come il tuo rango ti impone?

Il buio non arriva sempre dal freddo Nord.
Spesso nasce anche dal fuoco delle Fiamme.
Basta chiudere gli occhi e scrutare dentro di se, neanche tanto a fondo.