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Autore: Marinaeva1    08/05/2019    1 recensioni
Se quel giorno mi fossi fatta i fatti miei forse ora non sarei intrappolata in questo amore che non voglio e voglio ora potrei stare nel mio passato che non ho più e mi manca
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Ok era fottuta, ma non potevo farmi gli affari miei ,no dovevo sempre finire nei casini, anzi visto come stavano andando le cose, ero nella merda più totale. L 'agente la stava osservando dallo specchietto, sembrava tranquilla, ma da quando l' aveva incontrata aveva capito due cose , primo dal suo sguardo non trapelava mai nulla, secondo non si piegava davanti a niente, gli venne da sorridere per le parole dette dalla ragazza al suo superiore 《anche se sono una ragazza minorenne, me la cavo da sola, forse sono i suoi agenti ad avere bisogno di bodygard ,non concorda?》e gli aveva fatto l' occhiolino. Ma le cose erano andate diversamente, ora era sotto la sua tutela e protezione dell' agenzia, e doveva ancora trovare una scusa del suo arrivo e soggiorno a casa con data da testinarsi da dire a suo figlio, e a malincuore sapeva già che non sarebbe stato facile, suo figlio non amava avere gente estranea in casa , soprattutto se erano di sesso femminile. L' auto nera sfrecciava silenziosa per le vie della città andando verso la periferia ,si arrestò davanti a un cancello che lentamente si apriva, la casa stile colonico era posizionata al centro di un ampio parco con alberi secolari ,roseti di varie tonalità . Il sole era alto e il caldo fastidioso. -siamo arrivati - -bella casa hai sbirro - -per favore smettila di chiamarmi in quel modo assurdo Aurora entra - -ok- -ti fa male la ferita?- -passerà,come tutto- -va bene,ora entriamo- L 'entrata si apriva su un piccolo corridoio dal quale si vedeva tranquillamente un enorme salone le pareti bianche e le vetrate rendevano l 'ambiente luminoso e confortevole la vista sul giardino dava la sensazione di essere all' aperto,mi riscossi dai pensieri -vieni ti mostro la tua stanza- -tuo figlio non c'è ?- -sarà qui a momenti- Il tono della voce per rispondermi era strano, ahia prevedo grossi guai in arrivo. Salimmo le scale e aprì una porta alla mia destra ,al suo interno c'era letto matrimoniale ,armadio, scrivania e libreria e tutto di un odioso rosa ,roba da bambine psicopatiche, va beh d' altronde non potevo lamentarmi ,avrebbe potuto andarmi molto peggio ,un' altra porta dava l'accesso al bagno, li tutto era di un verde pastello che sapeva tanto di ospedale, se non fosse per le pareti azzurre, ma chi diavolo aveva scelto i colori?!sicuramente uno squilibrato altre spiegazioni non potevano esserci -ti piace ?- Mentire o dire la verità optai per la via di mezzo -non male, grazie ,mi bastava anche solo il letto- Mi scrutto' perplesso aprì la bocca per dire qualcosa ma fu interotto da una voce -papà sei a casa ?- -sono sopra Ista, sali - Lo sbirro si passo una mano nervosa tra i capelli, ecco cosa lo rendeva inquieto , il figlio , chissà perché. Lo fissai interrogativa e lui abasso lo sguardo , mentre sentivo i passi avvicinarsi, sul ciglio della porta comparve il figlio, bello no rettifico bellissimo ,occhi verdi, capelli castani spettinati ,fisico asciutto, bocca piena io una botta a questo glieladarei volentieri finalmente qualcosa di positivo , ci squadro' un istante poi senza guardarmi - questa chi è?- -lei è Aurora starà qua da noi - Mi osservò da cima a fondo poi posò lo sguardo sul padre -non la voglio tra i piedi- Ok dimentichiamo tutto, questo è stronzo e basta, a calci nel culo lo prenderei e spiegasi il nervosismo dello sbirro . -Ista starà qua ,punto - Così come era arrivato se ne andò. Lo sbirro mi guarda imbarazzato -scusa Aurora non gli ho detto niente del tuo arrivo, abbi pazienza, io ora devo andare, fa' come fosse casa tua- -ok - -un 'ultima cosa non parlare, nessuno deve sapere chi sei ,nemmeno Ista ,chiaro?- -si ,tutto chiaro- -bene, buona giornata - -idem- Chiusi la porta a chiave , mi lasciai scivolare sul pavimento, bene bellissima giornata lo sbirro se n'era andato, il figlio mi odia senza conoscermi, ci manca che mi cada la Luna in testa e ho fatto bingo ,mi ci vuole una doccia e poi devo mangiare ho una fame se non mangio divento isterica. Bene via libera casa deserta, vado in cucina a prepararmi qualcosa,mi diverte cucinare e mi rilassa il sugo è quasi pronto, la pasta anche spengo il gas ,mi siedo sul tavolo col piatto per mangiare non è molto educato ma chi se ne frega ,tanto non c'è nessuno e poi perché mai dovrei mettermi seduta come una brava bambina ,sto assaporando la pasta appoggio il piatto perché ho sete ,bevo ma quando faccio per prendere il piatto non c'è più ,che cazzo ah eccolo li, ma i piatti fluttuano? No ,Ista lo sta, anzi lo stava tenendo ,lo butta per terra il piatto va in mille pezzi , la pasta si mischia ai cocci , mi sento svenire la mia pasta io l'amazzo questo -ma sei scemo! - -non ti voglio qua- -senti non me ne fotte niente! Urlo quella era la mia pasta adorata cretino! -qua non c'è niente di tuo chiaro - -ok vero ,ma si dal caso che sono obbligata a stare qua e volevo soli mangiare in santa pace! - -vattene - -Ma sei scemo, pazzo ,idiota, stupido cosa non ti è chiaro della frase ,obbligata a stare qua? -Non me ne frega niente vattene!- -fottiti sfigato - -ripeti puttana- -te lo sillabo fot-ti-ti sfi-ga-to !- Non faccio in tempo a realizzare che mi ritrovo le sue mani sul collo merda questo è pazzo vorrei liberarmi ma la ferita mi fa male qualsiasi movimento brusco e si riapre -senti puttana, se il vecchio va con le bambine non me ne frega niente, ma qua, a casa non ti voglio ,chiaro?- molla la presa e se ne va , tossisco e cerco di riprendere a respirare, cosa avevo detto , ci manca che la Luna mi cadesse in testa? Peggio di così cosa può succedere , ah si ,io quello lo ammazzo, lo disintegro,me la paga lo stronzetto almeno vado in galera per una nobile causa liberare la terra dagli idioti belli o brutti non fa differenza idioti lo sono sempre .
   
 
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