Anime & Manga > Rossana/Kodocha
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Autore: anaiv    09/05/2019    4 recensioni
Sana e Fuka decidono di andare a vivere insieme, sono amiche, sono giovani e pronte a divertirsi, a godersi la vita. Sana è fidanzata con Naozumi, Fuka con un compagno di università, ma in una sera, in una sola sera, tutto cambia e sconvolge le regole del gioco.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Fuka Matsui/Funny, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Naozumi/Sana, Sana/Akito
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Una pianta grassa ha bisogno di luce o no? Guardandola direi che sta bene anche qui, al buio. Non lo so, non mi intendo di piante, dovrei chiedere a Fuka, lei sa sempre tutto. Mi piace arredare casa, quello che proprio mi secca è mettere ordine. Sono disordinata per natura, il mio guardaroba deve essere sparpagliato in giro per la casa senza alcun senso, mi piacere vedere una t-shirt riposare tranquilla sulla poltrona del salone, mi dà un senso di sicurezza. È così da sempre, sono disordinata e ritardataria. Non lo faccio di proposito, è che proprio mi viene naturale. Torno a fissare la pianta: ma perché poi si chiamerà "grassa"? Al massimo direi che è colpa della ritenzione idrica, non è ciccia. Anche fosse ciccia, che c'è di male nel non essere pelle e ossa? Le "piante copertina" sono tali perché le modificano con photoshop. Io sono un'attrice, sono magra, ma ho le smagliature, mangio cioccolato al latte dalla mattina alla sera e non faccio palestra; la mia pelle è cadente, se durante i servizi fotografici non usassero photoshop, sarei una "pianta sformata". Che brutta fine. Che poi è anche brutta, me l'ha regalata Aya e questo è il motivo per il quale non ho finto di averla gettata via casualmente dopo la festa. Questa brutta pianta grassa mi fissa, sta lì e si burla di me. Si burlava di me anche durante il party che io e Fuka abbiamo dato per inaugurare casa. Abbiamo deciso di lasciare il nido e crearne uno nostro, siamo ancora all'università, ma che c'è di male nel voler sentirsi indipendenti? Io lavoro, i soldi non mi mancano e la Mama ha un nuovo compagno. Fuka è la mia migliore amica, mi sembrava ovvio vivere un'esperienza come questa della convivenza insieme. Insomma, sono contenta, ma questa pianta mi disturba. Durante la festa, sbadata come sono, le ho dato uno spintone con il gomito, mentre sollevavo un piatto, e lei si è lasciata cadere. Ma come in tutte le storie che meritano di essere raccontate, un eroe dal mantello dorato l'ha salvata dell'inevitabile impatto con il parquet e poi ha aggiunto :《Sei la solita sciocca sbadata, Kurata》. L'insulto delle tre S (solita, sciocca e sbadata) gli piace un sacco, sono anni che me lo ripete e ogni volta reagisco, mi incazzo, gli corro dietro con un martelletto e strepito. Ma l'ultima volta, durante la festa, mi sono limitata a dargli le spalle, non perché non mi sia offesa, anzi, ma perché quel karateka dei mie stivali si è presentato con Kate, la studentessa americana che abbiamo conosciuto al bar due settimane fa. È molto bella, ma anche molto stupida. Forse ad Hayama non importa, a lui importa solo che abbia un seno strabordante. Ah, non sono gelosa, sia chiaro. Ho un fidanzato, Nao sta con me da tre anni. Akito è il mio amico di sempre e le tipe con cui va a letto non fanno altro che abbassare, se è possibile, il suo quoziente intellettivo. Mi preoccupo per lui, un po' come lui si è preoccupato per questa maledetta e grassa pianta.
《Domani andiamo a ballare》.
《Ehm... dove? Quando? Perché?》
《Troppe domande, amica. Scegli l'outfit già da oggi, altrimenti non usciremo mai. Ah quella pianta ha bisogno di luce, mettila vicino alla terrezza》. Ecco, come dicevo, Fuka sa sempre tutto. Raccolgo quest'obrobio verde con dei fiorellini gialli e la posiziono accanto alla vetrata che da sul terrazzo. È una bella casa, grande, una villetta su due piani che non ha nulla da invidiare alle altre, sue vicine.
《Fuka...》Ho bisogno di sapere dove andremo domani e con chi. Non mi piace non sapere, sono pettegola. Lo sanno tutti.
《Io, te, Gomi, Hisae, Aya, Tsu, Mark e Akito al Gold》 risponde un po' annoiata mentre accende il pc. Sa sempre tutto. Incredibile.
《Grazie, posso dirlo a Nao?》
《Sana io ti voglio bene e voglio bene a Nao, ma ultimamente è sempre tra i piedi. Per una sera godiamoci in nostri amici》.
《Ok, hai ragione. È che mi spiace...》sbuffa e si volta verso di me
《Non fare quella faccia! Nao è un attore di fama mondiale, partecipa a quindici party alla settimana a metà dei quali tu non vai. Per una volta, pensa a te》. Abbiamo discusso spesso di questo atteggiamento di Nao, presenziamo insieme ai party solo quando siamo invitati entrambi o quando l'invitata sono io, non so perché ma il suo "più uno" non esiste. Lui dice che la colpa è di Kodi, il suo agente, e io gli credo. Nao mi ama più della sua vita, non farebbe mai nulla per ferirmi.
《Sai perché lo fa》 la rimbecco
《Oh certo, perché il suo agente è brutto e cattivo. Uh-Uh!》
《Fuka...》
《D'accordo, scusa. Però vorrei avere la mia amica tutta per me. Dai!》
《D'accordo, Nao non si offenderà》, Fuka sorride e io torno in camera mia. Ora mi tocca non solo vedere quella maledetta pianta ancora in giro per la casa, ma anche comunicare a Nao che non potremo vederci.

(WHATSAPP)
*Ciao Hayama, che fai?*
*Oh Gesù*
*Che ho detto di male?*
*Hai litigato con il pivello*
*No! Devo solo comunicargli che domani non potrà venire con noi al locale*
*Un idiota in meno*
*AKI!*
*Ho da fare, ci vediamo*
*Grazie per l'aiuto...*
*È un piacere*

Pensavo che almeno Akito sarebbe stato comprensivo, so che i rapporti tra lui e Kamura non sono propriamente idilliaci, proprio non si sopportano in realtà, però speravo in qualcosa in più. Quando io e Hayama ci siamo lasciati è stata dura tornare a essere amici e riportare le cose allo status quo, e non è stato facile nemmeno dire ad Akito che io e Nao avevamo intrapreso una relazione, ma lui l'ha presa bene. Ha iniziato a scopare in giro. Basta, devo chiamare Nao, la procrastinazione non ha mai portato a nulla di buono. Devo agire e chiamarlo.
《Ciao Nao!》
《Amore! Ciao! Che bello sentirti, va tutto bene?》
《S-sì, tu stai bene?》
《Cosa ti preoccupa, piccola?》Ogni volta che mi chiama così avverto un brivido corrermi lungo la schiena.
《Domani sera andrò al Gold con i ragazzi, volevo solo comunicartelo》. Silenzio. Nao e il silenzio sono un'accoppiata pericolosa.
《Capisco. Io non sono invitato, giusto?》
《Ehm... no. O meglio è una rimpatriata, saremo tutti da soli》.
《Va bene, d'accordo. Sono i tuoi amici. Ci saranno tutti?》, con questo vuole sapere se ci sarà anche Akito.
《Sì, tutti》deglutisce
《Bene, sono contento. Divertiti, amore. Ci vediamo Sabato. Ora scappo che ho un meeting con la produzione. Ti amo》
《Ti am...》 non faccio in tempo. Nao è campione in battaglie che si combattono con aggressività passiva. Mi lascia sempre così, ma io lo lascio fare. Ha bisogno di digerire la notizia.
Domani passerà e passerà anche tutto il resto.
Il mattino seguente, mentre Fuka è appena rientrata da una salutare corsetta, io mi trascino dal letto al divano mentre addento un croissant.
《Pigrona! Sei molliccia?》mi rimprovera mentre termina la sua sessione di fitness con un esercizio che, a guardarlo, sembra essere particolarmente doloroso.
《Ho sonno》borbotto stringendomi nel plaid.
《Hai parlato con Kamura?》
《Ieri sera, mi ha liquidata con un ti amo frettoloso》
《Che tipo! Non sopporta di non essere presente quando c'è Akito, dico bene?》
《Dici bene. Gli passerà》.
《Andiamo a farci belle?》
《Lo siamo già》
《Sana, tesoro, in questo preciso istante sei da buttare via. Da quant'è che tu e il principino non...》
《Fuka!》
《Andiamo, non essere bigotta! Fai sesso regolarmente da anni!》 Mi tiro su a sedere e la guardo mentre salta di qua e di là per il salone.
《Da un mese. Siamo impegnati e stanchi》.
《Andiamo bene! Senti hai bisogno di farti bella, oggi ceretta e parrucchiere. Forza! Vai a farti una doccia!》
《Mmmmhhhh》
《Dai! Non fare la ragazzina》mi rimprovera mentre sparisce in camera sua. Forse ha ragione, devo tirarmi su, andrà tutto bene.
Molte ore e trattamenti più tardi, la mia figura allo specchio è molto diversa da quella che vedevo riflessa stamattina: ho i capelli sciolti e mossi che mi cadono leggeri sulle spalle nude, un vestitino che non avevo mai indossato, mi sembra davvero esagerato, ma che Fuka ha definito 《pazzesco e troppo da strafiga》 quindi l'ho indossato e dei sandali Chanel un po' troppo alti, ma adatti all'abito. Impazzirò su questi tacchi. Non ho ancora sentito Nao, questa volta devo averlo ferito davvero.
《Stai ancora rimuginando?》Fuka fa capolinea alle mie spalle ed è bellissima.
《No, sono pronta》
《Era quello che volevo sentire! Andiamo, Gomi è di sotto e ci aspetta》. È ora di divertirsi.
《Wow! Siete due sventole da paura!》
《Non fare il cascamorto!》 Fuka gli bacia una guancia e prende posto accanto a lui
《Andiamo, dobbiamo passare a prendere anche Akito, la sua auto non parte》. Non so perché, ma sono improvvisamente nervosa. Noi passiamo molto tempo insieme, ma non gli do mai peso, stasera è strano. Sarà a causa della lite-non-lite con Nao.
Arriviamo fuori casa di Hayama e lo vedo lì, avvolto dal suo giubotto di pelle, mentre sbuffa dalle labbra un nuvolone di fumo. È un vizio che mille volte gli ho chiesto di lasciar perdere, ma è Akito ed è testardo.
《Oh, finalmente》 dice mentre si accomoda sgraziatamente accanto a me.
《Kurata》
《Signor l'educazione non so cosa sia》
《Quanto sei noiosa...》
《Non alzare gli occhi al cielo mentre ti rimprovero!》
《Ok, voi due siete impossibili. Smettetela subito, stasera dobbiamo divertirci. Basta con questi stupidi battibecchi》Fuka ci zittisce e torna a chiacchierare con Gomi. Akito sgomita e mi fa sorridere, le cose tra noi vanno sempre così, con lui che fa lo sciocco e io che sorrido.
Arriviamo al Gold ed è strapieno, come sempre, non è un locale particolarmente sofisticato, ma è bello e ben frequentato. All'ingresso vediamo tutti gli altri, compreso Mark, l'ex di Hisae, in realtà è diventato ex perché ha scoperto di avere altre preferenze ecco, mettiamola così. Hisae l'ha presa bene e sono diventati grandi amici. Tutti riuniti entriamo e prendiamo posto al tavolo; mentre i ragazzi si fanno spazio tra la folla per recuperare dei drink, noi spettegoliamo. Mi mancava tutto questo, le mie amiche, la musica, gente che non parla solo di soldi o cinema. Gente vera.
《Come va con Nao?》
《Bene!》Hisae mi guarda con sospetto
《Hanno litigato》 aggiunge Fuka sempre sul pezzo
《Ecco. Immagino sia geloso del fatto che tu sia qui con Akito e senza di lui》
《Forse sì, o forse è solo dispiaciuto di non aver trascorso la serata in mia compagnia》tutte, compresa la persona più buona e comprensiva al mondo, Aya, mi guardano malissimo
《Ok, ok... è per via di Akito》
《Che ho combinato 'sta volta?》 Chiede porgendomi un drink
《Grazie. Niente, sei un citrullo》
《Detto da una zucchina》
《Zucchina a chi?》
《A te, sembri una zucchina con questo vestito》 butto giù il drink in un colpo solo, lui fa lo stesso e poi dice 《all'ultima goccia》.
《All'ultima goccia》. All'ultima goccia è un gioco cretino che facciamo da quando abbiamo scoperto l'alcol, vince chi riesce a non dare di stomaco, in sostanza beviamo finché non ne possiamo più. L'idea ci è venuta guardando Hercules e quell'ultima goccia che non lo ha reso mortale. Una sera di due anni fa eravamo in camera mia, Nao era fuori per lavoro, Rei e la mamma erano partiti per le vacanze estive e io ero rimasta a casa per studiare e dopo interminabili ore passate davanto al libro di Deontologia del giornalismo ero stufa. Ho chiamato Akito e gli ho chiesto di comprare da bere, volevo rilassarmi e farlo con il mio migliore amico.
《Scusa il ritardo, ero con una》
《Come al solito... Entra》.
《Il bamboccio è ancora a Bambocciolandia?》
《Aki quando fai così sembri avere tre anni》.
《Non lo sopporto, lo sai》. Già lo sapevo. Per tutta la sera beviamo come matti, fino a quando ci viene la brillante idea di scegliere un film, ecco Hercules, ecco le Muse che ballano, ecco Ade che vuole eliminarlo, ecco Pena e Panico che dimenticano l'ultima goccia.
《All'ultima goccia!》
《All'ultima goccia》. Più o meno è andata così, questo è quello che ricordo.
Fuka applaude divertita, Aya sembra essere disperata. Quando giochiamo io e Akito diventiamo molesti, impossibili da reggere. Mentre tutti piazzano scommesse, Hayama mi porge il braccio e mi accompagna al bancone dove iniziamo a ordinare di tutto e di più.
《Bevi, zucchina!》 Il suo ciuffo biondo gli ricade continuamente davanti agli occhi
《Muori, citrullo》 la sfida tra cervelli va avanti fino a quando Akito borbotta qualcosa di incomprensibile. Forse sono già ubriaca, senza il forse, sono ubriaca.
《C'è una》 ripete
《E? Vuoi rimorchiare mentre giochiamo?》 Alzo la voce per sovrastare la musica
《No! Ci sono andato a letto, ma mi si è attaccata peggio di una cozza. Aiutami》
《Cosa vuoi che faccia?》 Chiedo mentre i nostri occhi un po' sfocati e lucidi si incontrano
《Vieni》mi aggancia per la vita e mi mette a sedere sulle sue ginocchia
《Fingi che ti piaccia》
《Difficile, sei un citrullo》 biascico mentre gli porto dietro l'orecchio una ciocca di capelli troppo lunga
《Zitta zucchina》 e per un secondo, un solo secondo, non è più un gioco. I suoi occhi sono diversi, sono intensi.
《Akito Hayama! Sono due settimane che provo a chiamarti!》una bionda tutta curve si avvicina e urla contro Akito
《Chi sarebbe questa, un'altra delle tue puttane?》 Scatto in piedi (pessima mossa) e mi avvicino
《Gentile signorina, hai sbagliato due cose importanti stasera: la prima, hai dato della puttana ad un'altra donna senza alcuna ragione. Vergognati. La seconda, questo qui scopa con chi vuole e sono certa, al cento per cento, che ti abbia detto che tra di voi non ci sarebbe stato mai nulla di serio, sbaglio?》 La bionda mi fissa sbigottita, poi gira i tacchi e va via. Stremata per il mio affondo alla gallina, cado all'indietro mentre un'ovazione da stadio si alza sonante alle mie spalle. Hayama mi prende al volo e le sue mani si ancorano ai miei fianchi come mai prima. Sento il mio corpo vibrare e cerco di convinvermi sempre più che sia tutta colpa dell'alcol.
Fuka, il mio angelo custode, interviene 《avanti ragazzi, torniamo a casa》. Nel parcheggio del Gold ci accorgiamo che Gomi è talmente ubriaco da non ricordarsi nemmeno di essere venuto con la sua auto, quindi decidiamo di lasciarla lì e chiamare un taxi che arriva, per fortuna, in pochi minuti. Durante il tragitto siamo in silezio, sghignazziamo senza una ragione, ma ci sentiamo liberi.
《Ecco, siete arrivati》
《Hei, questa non è casa mia》
《Ma bravo Akito, ammazza quanto sei acuto》
《Smettila Matsui, perché siamo qui?》
《Siamo tutti troppo ubriachi, dormite da noi》
《Oh andiamo...》
《Non fare storie bel biondino》 Fuka paga il tassista e trascina noi altri giù dall'auto. Una volta entrati in casa, Gomi si dirige diretto verso la cucina, alla ricerca di qualcosa da mangiare, io e Fuka ci sfiliamo le scarpe, mentre Hayama va verso la terrazza.
《Che fai qui?》si volta e mi mostra la sigaretta che stringe tra le dita.
《Perché fumi ancora?》
《Perché me lo chiedi ancora?》
《Aki...》
《Kurata, stai tranquilla, non morirò. O almeno non a causa di queste》.
Ha un tono diverso, sembra quasi dolce... ma no, è colpa dell'alcol. Restiamo in silenzio per qualche minuto fino a quando, rientrati in casa, ci si para dinanzi una scena epica che mi fa scoppiare in una rumorosa risata e che, sembra, faccia sorridere anche Akito, ammesso che quel ghigno sia un sorriso: Fuka e Gomi si stanno dando battaglia per l'ultimo pacco di patatine. Mentre si sbracciano, Hayama va verso la mia camera e io gli corro dietro.
《È una bella camera》
《Non è male, ha tutto ciò che mi serve》 asserisco mentre mi strucco.
《Racchia》
《Ma se mi hai vista struccata più volte di quante volessi!》
《Sì, ma ciò non toglie che tu sia racchia》raccolgo la schiuma per i ricci e inizio a sparagliela contro, impiastricciando tutto. Di tutta risposta, Akito mi solleva di peso e mi scaraventa sul letto, sono in balia delle sue mani che mi provocano solletico e fastidio
《Akiii smettila! Ah, non respiro》dico tra una risata e l'altra
《Zucchina e racchia》
《Smettila!》e improvvisamente accoglie la mia supplica. Si ferma e punta il suo sguardo magnetico, quello che non vedevo da anni e che oggi è più maturo, nel mio. Passa un istante, un interminabile istante in cui siamo distesi su delle lenzuola sporche di schiuma e profumate al limone e non ci importa niente. Siamo ubriachi. Hayama, improvvisamente, si stende accanto a me.
《Kurata, sono solo ubriaco?》ho capito cosa vuole dire. Lo vedo, vedo il suo sguardo perso nel vuoto. Sta pensando a noi, alla fine della nostra storia a Nao... oh.
《Akito, sono solo ubriaca?》 Chiedo a mia volta, ruotando su un lato. Ci fissiamo per un tempo indefinito, fino a quando Akito decide che il tempo per ragionare, per cercare la sobrietà, è finito e con un gesto repentino asseconda il nostro desiderio: eccole, le sue labbra, il nostro bacio, un bacio lento, lungo, gustoso. Ci stiamo assaggiando per la prima volta dopo molto tempo. Basta poco, ci sfioriamo, lui è famelico e io impaziente, basta poco ed è dentro di me. Stiamo facendo l'amore, Akito Hayama è dentro di me e si muove come se fosse la cosa più naturale e normale del mondo. Tutto quello che c'è fuori da questa stanza non esiste più. Sto ansimando sotto il tocco esperto di Akito, lo stringo a me come se potesse fuggire via da un momento all'altro. In questo momento non è il mio migliore amico, è l'uomo che pensavo avrei sposato, ma che poi mi ha lasciata. Questo pensiero mi provoca un conato di vomito che rimando giù prontamente.
《Stai bene, zucchina?》
《Sì...》 mi bacia la punta del naso e mi stringe più forte
《Sei bellissima, una zucchina bellissima》 sibila a pochi centimetri dalle mie labbra, provocando in me sensazioni sconosciute. Lo stringo a mia volta e lo bacio con forza, con passione, come non ho mai fatto.

《Noi abbiamo...》
《Già》.
《Che cosa significa?》
《Non ora Kurata, siamo troppo ubriachi ed è troppo complicato》. Mi volto verso di lui mentre mi attira a sé.
《Aki io...》 non riesco a terminare la frase, che l'ultimo gin tonic torna su prepotente e mi costringe a correre in bagno
《Ho vinto!》già, ha vinto e io? Io stanotte ho perso tutto.















Ciao! So che state aspettando l'ultima "pagina" di Ancora tu! e giuro cge sta per arrivare, ma questa idea mi è venuta così, volevo raccontare un'altra storia. Sperando vi piaccia, vi abbraccio. Ci aggiorniamo presto!
  
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