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Autore: Angelica52    13/05/2019    1 recensioni
Demelza risponde alla lettera in cui Elisabeth, prima di partorire Ursula, le chiede di accudire suo figlio
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Demelza Carne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ad Elizabeth Warleggan
Ricevere la tua lettera non mi ha stupito molto: ti conosco bene e sapevo che , un giorno o l’altro, avresti avuto qualcosa da chiedermi, spinta da vera necessità o dalla voglia di rientrare  nella vita di  Ross, come al solito usando me e sfruttando quella che tu ritieni il mio limite più grande, la mia “ dabbenaggine”. Non  mi ha stupito neppure  il tono mellifluo delle tue parole: non ho dimenticato la gentilezza con la quale , tanti tanti anni fa, mi ricordasi che i fiordalisi appassiscono presto  o con quanta benevolenza ( ad uso e consumo di Ross) mi accogliesti a Trenwith o mi invitasti alla festa del raccolto a casa tua o , ancora, mi parlasti alla festa di Ray Penvennen, già decisa a dichiarare il tuo amore a mio marito; tu sei sempre gentile, Elizabeth . Io non sarò gentile con te ! Io li esprimo i miei sentimenti, senza filtri , senza sovrastrutture, senza ipocrisie Non ho bisogno di filtri, io, perché ho il coraggio dei miei sentimenti, belli o brutti che siano; io non recito, non recito mai.  Non ti ho perdonato e non ti perdono, Elizabeth :semplicemente tu non esisti più , per me . Dalla lotta senza esclusione di colpi  che tu hai voluto ingaggiare con me per il possesso di Ross e nella quale mi ritenevo perdente in partenza, io sono uscita vincitrice, e senza usare colpi bassi, bada!
Io sono stata solo me stessa, amando mio marito, litigando con lui, aiutandolo e  sostenendolo sempre , contestando le sue scelte talora, facendogli del male, una volta :  Io sono imperfetta, ma vera!
 Invece tu rappresentavi il sogno  per Ross, tu eri l’incompiuto, eri  una vita non sconvolta da dolori, miseria e fallimenti che a vent’anni Ross pensava avrebbe avuto il diritto di vivere . Era immenso ed illimitato il tuo valore , ma solo apparente: tu , in realtà, sei poca cosa, non ami nessuno e  fai terra bruciata intorno a te . Francis lo sapeva bene, Ross no e non credo riuscirà mai  ad accettare quanto poco vali  per   il profondo affetto che nutre  per ciò che hai rappresentato nel suo passato  e per  i sensi di colpa che lo accompagnano da quella notte . Tu sai che Ross è indulgente sempre con gli altri , mai con sé stesso . No, non lo sai, perché tu non lo conosci; non ne conosci le paure, la fragilità , spesso non hai approvato i suoi gesti magnanimi, ritenendoli solo la manifestazione di una passionalità che ti eccitava, ma non  amavi né comprendevi. Tu sei stata la moglie giusta per George: questo non ti fa vergognare , almeno un po’?  Hai a lungo aiutato tuo marito e a lungo ne hai condiviso l’ambizione che non si fermava davanti a nulla e  i propositi di vendetta , perché anche tu volevi vendicarti del fatto che Ross avesse scelto e amasse me, che la passione che ha scatenato in te l’abbia poi condivisa e la condivida, ancora oggi e sempre più intensamente , con me. Sei come George, Elizabeth, solo più  avvezza alla menzogna , solo meno prevedibile, solo più ipocrita e contorta. George lo avevi inconsciamente già “ scelto” , forse già prima della morte di Francis, perché ricco e potente , perché sapevi che avrebbe potuto darti ciò che volevi e a cui  ti piaceva pensare di aver diritto. Ma non ti bastava  , volevi anche Ross! Che stupida sei stata! Forse saresti rimasta  per sempre la passione , l’ amore di Ross, se non lo avessi , di fatto, attirato quella notte a casa tua , se non avesse avuto la possibilità  trascinare nella  realtà l’ideale che indegnamente rappresentavi. Ha sofferto molto Ross ed anche io con lui. Ha creduto giusto , saggio, prudente forse, per molto molto tempo  non parlarmi del sospetto che Valentine fosse suo figlio, perché Ross è un gentiluomo e, soprattutto  , perché temeva che la ferita che mi avrebbe inferto avrebbe messo a rischio quello che oggi ha di più caro nella vita : me,  la stima dei  nostri figli, la nostra storia, la nostra felicità. Ross , in fondo, è un ingenuo : io ho sempre sospettato, anzi ,  ho sempre avuto la certezza che Valentine non fosse di George , al quale hai giurato sulla Bibbia il falso. Le gentildonne fanno così, le figlie dei minatori no.
Se sarà necessario, mi prenderò cura di tuo figlio, ma solo  per amore di Ross. Lo accudirò e tenterò di renderlo simile al vero padre, farò quello che posso per farlo sentire amato e parte della nostra famiglia.
Valentine ha anche il tuo sangue, però, e mi aspetto che , come hai tentato di fare tu, non vorrà essere incluso , ma tenterà di escludere tutti noi. Spero non sia come te, non per lui, ma perché non vorrei mai  vedere Ross soffrire . Non ho più nulla da dirti, non ti auguro ogni bene  e non ti perdono
                                                            Demelza Poldark
 
 
 
 
   
 
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