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Autore: Spensieratezza    14/05/2019    1 recensioni
L'incantesimo creato da Ruben, ha riportato Sam e Dean nel passato, in un'altra epoca, a quando erano figli degli Dei, non si conoscevano e non erano fratelli. Di nuovo senza memoria, Dean, Sam e i loro amici, ripercorreranno di nuovo tutto da capo.
-Sequel della fanfiction The love of the Gods
Crossover con Harry Potter e Sailor Moon :)
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Sam, Dean e gli Dei '
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Erano diverse ore che Marte era sparito e non si faceva più vedere.

Venere era stravolta e non faceva altro che darsi la colpa di quanto successo e Sam e Dean cercavano di consolarla e tranquillizzarla.
“Ha detto che sarebbe andato sull’Olimpo perché aveva una commissione da sbrigare, ma come fa? Perché? Non gli è permesso di salire sull’Olimpo, da UMANO.” Venere era davvero terrorizzata.

“Ho visto le Furie, al fiume, poco fa.” intervenne Hercules. “Mi supplicarono di far ragionare Marte, ora è umano, e se non si da una calmata, una cosa di questa portata…può costringere le Furie a decidere per una condanna. “ disse Hercules.
 
“Devi cercare di farlo ragionare. È nostro fratello, non vogliamo ferirlo, o farlo impazzire, ma lui è UMANO adesso e quando un umano compie un’azione grave, noi dobbiamo punirlo, con la pazzia eterna.” Diceva una delle tre furie, con la supplica nella voce.
 
 
 
“Cosa??” Venere era sconvolta. “Ma perché?? La pazzia solo perché vuole salire sull’Olimpo? È umano, non dovrebbe riuscirci!”
“Lui è già DENTRO.” Disse Hercules.
“CHE COSA?”

“Qualcuno dei nostri fratelli l’ha fatto entrare, non sappiamo chi, ma lui è DENTRO. Ce l’ha detto loro e..sembra che cerchi Giove. Nostro padre.”
Venere sembrò sul punto di svenire.
“Che cosa vuole fare?”

“Non lo sappiamo, ma in ogni caso non potrà fare niente da umano, stai tranquilla.” Cercò di rincuorarla, Sam.
 
 
 
 
*

Sull’Olimpo, intanto, si fu creato un pandemonio. Marte stava combattendo contro Giove, suo padre.
Si trovavano in un tempio di cristallo, isolato. E stavano combattendo, entrambi sanguinanti, ma non feriti mortalmente. Ogni volta che Giove sanguinava, le sue ferite si rimarginavano e ogni volta che suo figlio veniva scosso da altre ferite infertagli da lui, Giove gliele rimarginava automaticamente.

Fermati Figlio!! Fermati finchè sei in tempo! Le Furie non ti perdoneranno altrimenti!” lo scongiurava.
E chi perdonerà TE, eh?? Hai tolto i poteri ai tuoi figli, due delle emozioni basilari e ora il Mondo è nel Caos.”
“Odino!! È stato colpa di Odino!! Mi dispiace!”

“Odino?? Tu vaneggi, lui governa Roma, non ha tempo di venire a immischiarsi dei fatti della Grecia!”
“Lui sostiene di essere…il vero padre di LOKI!” disse Giove ansimante.
Marte restò talmente sconvolto da cadere per terra.

“Lui verrà a riprenderselo…sta cercando di spodestarmi dal regno. Il suo piano è quello di unire il mondo in modo che lui e i SUOI DEI regnino con un solo reame, vogliono spodestarci! Ma io non lo capii subito…ero cieco..”

“Ma perché diavolo spodestare NOI? Non ha alcun senso in questa storia. Se fosse vera.” Disse Marte.

“Lui mi propose una tregua.” Disse Giove, rimarginando con la magia i suoi tagli alle braccia. “Mi ha detto che avrebbe rinunciato alla paternità reale di Loki, a lui, se io avessi acconsentito a un’alleanza per cercare di ripristinare il mondo a una Luce più gradevole, un mondo in cui l’amore non avrebbe mai più sofferto, così come l’odio non avrebbe amato qualcosa che l’avrebbe fatto solo soffrire. Sembrava un’utopia, io non immaginavo che cosa realmente significava questo..mi convinse a fare il rituale..non immaginavo cosa sarebbe successo a voi e…”

“Tu…vecchio pazzo..ancora una volta hai preferito UN ALTRO FIGLIO a ME..
Cercò di aggredirlo di nuovo con un ruggito e Giove non stava facendo niente per fermarlo, ma una presenza, teletrasportata in quel momento, Lo afferrò per le braccia.
Dean.
“Lasciami Hercules! Voglio ammazzarlo! Deve pagare per quello che..”

“Tu non vuoi ammazzarlo. È tuo padre! Nostro padre!”
“Ci ha venduti!!! E io lo ODIO!!” gridò lui.
Al suo fianco, Plutone assisteva alla scena a braccia incrociate, al suo fianco c'erano pure Venere e Sam.

Recuperò il piccolo pugnale con cui aveva ferito Giove ripetutamente.

“Chiunque ti abbia dato questo pugnale, fratello, voleva provocare una rivolta. Ma i tuoi sentimenti non sono malvagi, se avessi voluto DAVVERO uccidere nostro padre, sarebbe successo, questo pugnale è intinto di malvagità, inibendo perfino i suoi poteri di auto guarigione, ma accade solo se influenzati negativamente dai sentimenti di chi lo impugna.”

“STAI DICENDO UN MUCCHIO DI CAZZATE, COME LUI!”

“Ti sta dicendo, che tu non odi davvero nostro padre! Non lo vuoi morto, anzi lo ami, e lui ti ama quanto tu ami lui e forse di più.” disse Dean sempre tenendolo fermo da dietro.
“Io..io non…” Marte cominciò a lacrimare, poi, non si sa come successe, padre e figlio finirono abbracciati.

Dean si commosse, credette che questo fosse il bello delle emozioni umane.
E pensare che Odino voleva distruggerle.









Giove spiega la verità su Loki

 

Dopo l'abbraccio tra Marte e suo padre Giove, quest'ultimo decise di spiegare una volta per tutte la vera storia di Loki, di cui, perfino i loro stessi fratelli erano all'oscuro, visto che non essendo dei genitori normali, i figli non assistevano a cose come un parto o la presentazione dei fratelli appena nati, per cui quando un bambino di nome Loki venne presentato come altro membro della famiglia, a tre anni, nessuno trovò strano che fosse già un bimbo di circa tre anni, ma questa era un'altra storia.


Morgana era una donna che non possedeva la magia insita, era gelosa delle altre streghe, lei che credeva di essere SPECIALE, lei che pensava che più di tutti meritasse di avere la magia, perché era destinata a fare cose grandi.

Morgana aveva dei capelli voluminosi, ricci, disordinati ma voluminosi, ribelli come lo era lei e occhi grandi con cui sembrava esplorare il mondo.
O divorarlo, forse.
Divorare tutta la sapienza del mondo.

Come tutti gli infelici del mondo, Morgana era una persona molto sola. Le altre persone avvertivano come lei fosse sempre invidiosa di chi avesse più di lei. Più potere, più ricchezza, più comunicazione, più bellezza.
Poi un giorno conobbe persone che le dissero quello che lei voleva sentire.

Le dissero che la magia non era solo innata, ma che esistevano pratiche per diventare streghe, anche se alla nascita non lo eri.

Lei si aggrappò a questa speranza e cominciò a fare dei rituali, portò il suo corpo ai limiti, allenandolo, trasformandolo, dando in cambio il dolore, come merce di scambio all’universo, finì ai confini dell’oblio, quasi nella terra dei morti, nei regressi della coscienza, pur di cercare la magia.
Fu avvertita, Morgana, che la magia ha sempre un prezzo, ma non ascoltò.
Un giorno una chiromante le disse:

“Tu sei destinata a fare grandi cose, non belle, ma GRANDI.”
E Morgana, che come tutti gli invisibili che hanno cercato solo un occhio che le guardasse per tutta la vita, non le interessava più di fare cose buone, ma GRANDI.

Voleva che la guardassero.
 
Quando finalmente ebbe la magia, la sua sciattezza scomparì per lasciare il posto alla bellezza e al fascino, alla grandezza, era diventata una creatura magica ma anche oscura, come tutte le creature che hanno sofferto nel corso della loro vita e smettono di farlo all’improvviso, pensando che l’abbandono della sofferenza darà loro un po' di pace, scopriranno poi che non è così.

Qualsiasi guerra che si prolunga finisce per stremare anche il vincitore.
Così Morgana scoprì che la pace a lungo anelata era solo un’illusione, che la sua ricerca della felicità era infinita e forse senza fine.
Tuttavia, la sua magia era diventata famosa ormai, il suo nome una leggenda.

Da ogni parte tutti conoscevano il suo nome che attirava molta curiosità.
Una strega che in principio non era una strega, può fare cose grandi. È diversa.

Non passò molto tempo prima che Morgana attirò l’attenzione anche degli Dei.
In particolare dei capostipiti Giove e Odino.
Morgana ebbe una relazione con entrambi, non fu solo sesso, ma non era neanche amore.

I loro corpi erano come attratti dalla loro magia, dalla loro intensità, un’attrazione di potere e seduzione che li attirava l’uno all’altra.
Nessuno tradiva nessuno, non era così che ragionavano gli Dei, e neanche Morgana, anche se non sapevano l’uno che c’era anche l’altro.

Morgana non si aspettava nulla, sapeva che loro erano Dei, e lei solo una strega.
Tuttavia si illuse.
Si illuse che un giorno uno di loro due gli chiedesse di regnare al suo fianco nell’Olimpo.

Questo tuttavia non accadde e così quando nacque il piccolo Loki, lei non fece parola a loro di quella nascita.
Desiderava proteggere l’unica creatura davvero SUA che poteva amare incondizionatamente.

Forse Morgana per la prima volta aveva scoperto l’amore.
 
Quando Giove riconobbe la donna che un tempo, a modo suo, aveva amato e vide quel bambino, la donna in fin di vita, riuscì a dirgli la verità.

Non fu mai davvero sicura di chi davvero era figlio il suo bambino, se suo o di Odino.
Giove rimase molto male, in fin dei conti anche se non c’erano state promesse con lei, l’idea che potesse aver avuto una creatura con il suo rivale, lo deluse, quasi.

Ma il bambino non c’entrava nulla e quindi lo prese con sé.
Odino era suo fratello,ma era anche bruciato, ormai. Temeva che se il bambino fosse stato affidato a lui, avrebbe trasformato anche quella creatura innocente in una macchina da guerra.
Volle però sapere la verità.

Tramite un rituale del sangue, scoprì che quel bambino di tre anni, non era suo figlio!
Le ramificazioni non mentivano.
Ma cosa fare allora?
Disfarsi del bambino? Darlo a suo fratello?

Prese un po' di tempo per pensare, dopodiché decise di tenerlo.
L’avrebbe cresciuto come suo.
Odiava quelle macchine da guerra che suo fratello Odino comandava e non poteva di contro, prendersi la responsabilità di contribuire a crearne una lui stesso, non era un ipocrita, ma non poteva neanche disfarsi del bambino.

Gli Dei sono persone nobili, superiori, non fanno del male ai bambini.
 
 
 
*

Con il tempo, imparò ad amare Loki, come se fosse davvero suo figlio, capì che il sangue a volte non faceva nessuna differenza, i legami vanno oltre la parentela, FAMIGLIA significava anche qualcos’altro e fu con questa mentalità che ordinò al genere umano di considerare la parola FAMIGLIA dandogli un altro significato, più importante, più ALTISONANTE di quello a cui erano stati abituati.

Aveva già avuto modo di constatare quanto l’amicizia riscaldasse il cuore degli uomini, tuttavia i legami di parentela sembravano avere la meglio perfino su quello, quindi decise di istituire un TRATTATO che fece circolare per mesi e mesi, facendosi acclamare da tutto il mondo.

In questo trattato esaltava il valore dei sentimenti e dei legami, diceva che famiglia era casa, era un posto in cui desideravi tornare, famiglia non era solo il legame del sangue, ma erano le persone che AMAVI.

Grazie a Giove, gli amici fraterni d’ora in poi erano considerati famiglia, gli stessi animali erano considerati famiglia, i figli adottati anche.
Giove era molto orgoglioso di ciò, ma Loki più cresceva e più lo preoccupava.

Aveva già avuto modo di considerare che i suoi figli e i loro poteri crescevano e si manifestavano o cambiavano in base a come erano nati o cresciuti.
Loki era il figlio dell’inganno e come tale era cresciuto, facendo scherzi e mentendo sempre.

Era divertente a volte, ma Giove sospettava che la sua natura irriverente poteva celare un’insofferenza di base e se fosse mai venuto a scoprire la verità, un giorno, avrebbe potuto ribellarsi e abbandonare il Regno, per rintracciare il suo vero padre.
Giove non voleva. Con il tempo aveva capito , soprattutto grazie a Loki, che lui stesso era stato vittima di un inganno, lo stesso da lui perpetrato a quanto pare.

Aveva predicato il valore della famiglia, ma..allora anche Odino era la sua famiglia e lo aveva tradito.
Se un giorno Odino, avrebbe mai scoperto la verità –sempre se era lui il padre – non l’avrebbe mai perdonato e neanche Loki lo avrebbe fatto.
Loki e odino non avrebbero mai dovuto saperlo.
 
La sua paura fu così grande che quando Loki scoprì che non era suo figlio, per via della corona di cristallo che lo respinse, rinnegandolo come erede, per il troppo terrore di perderlo, gli concesse una verità a metà.

Dovette ammettere di non essere il suo vero padre, perché non poteva negare il potere della corona, ma non gli disse di avere il sospetto che Odino fosse il suo vero padre. Suo fratello.

Tuttavia, con il tempo Giove ebbe paura che Loki potesse prodigarsi alla ricerca del suo vero padre comunque, e riuscire infine a trovarlo, quindi decise di prendere delle precauzioni, avrebbe detto un’altra bugia, avrebbe detto che lui era il suo vero padre, ma che aveva scelto di non dirglielo, perché troppo grande era la vergogna di non aver saputo proteggere la loro madre.

Loki ovviamente prese tutto il peggio di questa rivelazione, ci credette, ma pensava che il motivo per cui non aveva voluto dirgli nulla era perché dopo essersi divertito, lui aveva avuto intenzione di abbandonarla, di abbandonare tutti e due.
Giove trasecolò quando gli disse questo, replicò centinaia di volte che lui non aveva idea che la donna avesse avuto un bambino, che in fin dei conti, era la verità!

Ma Loki non si fece ingannare, in fin dei conti, era il principe dell’inganno e riuscì a capire che in realtà se sua madre non aveva voluto dirgli che aspettava un bambino da lui e se lui stesso non l’aveva capito, voleva dire che la relazione tra i due era agli sgoccioli e l’aveva lasciata da prima.

Giove su questo non aveva potuto replicare perché lui aveva ragione, certo avrebbe potuto dare tutta la colpa alla donna, dire che era stata lei ad allontanarsi, ma non se la sentiva di essere un tale verme a dare tutta la colpa ad una donna che non c’era più, già aveva a che fare con troppi sensi di colpa..e poi aveva il sospetto che Loki non gli avrebbe creduto, quindi non disse niente, troppo esausto dal continuare a inventarsi storie.
 
Poi era successa un’altra cosa che non si sarebbe mai aspettato.
Uno dei sui figli, Thor, ebbe una relazione con un’umana, e nacque una creatura semi dea.
Giove si mise le mani nei capelli. Un’altra?? Era dunque come Loki? No, la creatura era semi umana, Loki era più simile a un dio, tuttavia il bambino aveva qualcosa, una grandissima forza a quanto pareva.

Non poteva portarlo sull’Olimpo, non era posto per un neonato umano o anche semi umano, non lo avrebbero mai accettato.
Thor sembrò perdere la ragione, si stava diffondendo la voce secondo cui il bambino era suo figlio e temeva che potesse essere fatto loro del male.
Giove riflettè velocemente, se avesse detto che Hercules fosse suo figlio, forse sarebbe stato più al sicuro, visto che molti avrebbero avuto paura a far del male al figlio del padre degli Dei.

Certo, a Giunone non piacque per niente l’idea di passare per una regina che accettava un figlio bastardo nato da un tradimento, ma per amore del marito, decise di acconsentire alla farsa e quindi fecero in modo che si sapesse che Hercules fosse il figlio di Giove.
Solo che non era figlio di Giove, ma di Thor.
 
Molti anni dopo però, si fece vivo Odino, reclamando a sé Loki come suo vero figlio, Giove però non voleva perderlo. Era un periodo oscuro per il suo Regno, pieno di crepe e ombre familiari e il legame con i suoi figli si stava andando logorando, era venuto a sapere della relazione tra i suoi figli cogliendoli sul fatto, ma non si era scomposto più di tanto, cosa che aveva insospettito i suoi figli, lui aveva ribattuto che “Siamo Dei, siamo esonerati dai pregiudizi terreni” ma Loki aveva capito che nascondeva qualcosa.
Successe che Loki finalmente scoprì la verità, quando Odino lo contattò,sostenendo di aver scoperto di essere il suo vero padre.

Furono brutti tempi, Loki scappò dal Regno e chissà dove andò per diverso tempo.
I suoi figli e in particolare Thor, ce l’ebbero con lui per molto tempo.

Inoltre stava vivendo un dramma con l’altra sua figlia, Venere, che a quanto pare aveva avuto una bambina, durante il suo periodo da umana e la diede in adozione.
Venere quando scoprì che Giove, suo padre, si era fatto avanti solo per Hercules e non per la sua bambina, ebbe una crisi di nervi, anche se lui ad onor del vero, non era a conoscenza del fatto. Sapeva solo che grazie a un incantesimo, sua figlia era rimasta umana per qualche tempo.

Insomma la sua famiglia era un disastro ma lui avrebbe fatto di tutto per tenerla unita.

I rapporti con Marte inoltre, erano peggiorati. Non si era mai abituato alla nascita di Hercules, era geloso di lui, era evidente, e quando scoprì la verità sulla nascita di LOKI, diventò ancora più furibondo, vedendo pure nell’altro fratello, che Giove preferiva sempre lui a lui.
 
Quando Odino propose di rinunciare al diritto di avere suo figlio Loki con sé se avesse acconsentito a riunire il mondo insieme, unendo i suoi dei ai loro, acconsentì, ma non credeva che questo significasse privare Marte e Venere dei LORO poteri.
Odino lo aveva ingannato per vendicarsi.
 
 
Ora Dean e Sam sapevano tutta la storia, erano ancora abbracciati, mentre la valanga di pensieri di quello che aveva passato Giove, pioveva su di loro.
“Ho creduto per tutta la vita, di essere tuo figlio..” disse Dean.

“Per me lo sei stato.” Disse Giove. “Lo sei. Come tutti voi. Siete tutti miei figli. Anche Loki.

“Dove si trova adesso?” chiese Dean. Non aveva idea che Loki e Thor soffrissero così tanto, si sentiva in colpa, chissà quanto doveva aver sofferto Loki nell’avere la testimonianza vivente della relazione con chi più amava al mondo, che lui però aveva avuto con un’altra donna. Se Marte finora lo aveva odiato, cosa provava Loki per lui? Chiaramente disprezzo, in effetti aveva capito da molti anni di non essergli molto simpatico.

“Preferisce stare un po' per conto suo adesso..ma non temete, tornerà, lo sa anche lui che ha una famiglia Qui. Ora però è più importante che Marte e Venere riacquistino i loro poteri.”
“Noi faremo di tutto per aiutarli.” Disse Dean e Sam gli riservò un luminoso sorriso.



 


 
















Note dell'autrice: c'è ancora tanta carne al fuoco da metterci dentro LOL xd sto cercando di recuperare tutti sti mesi che non ho aggiornato. Preciso che dovrò fare una revisione alla storia, perchè è tutto molto incasinato e dovrò modificare i nomi, per spirito di precisazione, lo dico ora:
il VERO padre di Loki, è Odino xd ho deciso stavolta. In realtà Loki e Thor sono fratellastri, sempre di sangue, ma fratellastri. Stavolta mi sono decisa xd abbiate pazienza, sto cercando faticosamente di ritornare in carreggiata ç_ç

allora, innanzitutto vi dico che ho dovuto modificare i nomi di Hercules e Iolao, in tutti i capitoli, anche grazie a Team che ringrazio ancora una volta! Io li chiamerò sempre Sam e Dean per una maggiore comprensione del testo sia per me che per voi, anche se qui in questo tempo si chiamano in un altro modo! Questo capitolo anche se vi sembrerà inutile, in realtà è molto importante per fare un riepilogo della storia e dei ruoli di Thor e Loki!! Perchè se sono andata io in confusione che sono l'autrice, figuratevi VOI LOL cmq finalmente si chiarisce una volta per tutte che Loki non è il fratello, nè fratellastro di Thor! E mi dispiace molto, credetemi, ormai mi ero abituata all'idea, ho cambiato idea centinaia di volte ma alla fine ho preso una decisione definitiva ed è stata questa, è fondamentale per far quadrare tutto, inoltre nei capitoli precedenti ho fatto un gran casino perchè mi riferivo a Odino come il padre di tutti gli Dei, ecco, lasciate perdere tutto. Ci sono DUE padri di tutti gli Dei, uno è Giove, il dio che governa la grecia, e l'altro Odino, che governa la Roma! Voi direte: e in tutto il resto del mondo? LOL ecco il fatto è che la base è la base di dove stanno, sono queste città, dove p possibile vederli, ma i poteri che ne derivano toccano tutto il mondo..non mi fate andare avanti che diventa troppo complicato xd

Spero che con questo capitolo sono riuscita a chiudere un cerchio, c'è ancora la situazione di Marte e Venere da mettere a posto e prometto che lo farò ma ho bisogno di rivedere una puntata di Xena, per fare questo. Spero di poterlo fare a breve, ma il tempo è sempre poco..continuo a rincorrerlo ma mi sfugge sempre xd

Ciaooo
   
 
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