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Autore: EleWar    14/05/2019    6 recensioni
Non è buona educazione origliare però..... a volte può fare la differenza!
Vediamo cosa combineranno i nostri due innamorati preferiti!
Eccomi qui con una nuova fan fiction, molto breve, ma...diversa. Spero che vi piaccia ^_^
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Attenzione!
S: “…” sono le parole che dice Sayuri al telefono…che noi non sentiamo, o meglio, leggiamo
K: “ bla bla bla” quello che dice Kaori al telefono
Kaori: “ bla bla bla” e Ryo: “bla bla bla” sono i dialoghi a tu per tu o i pensieri di ognuno.

 
 
Cap. 1 La telefonata
 
Ryo era solo in casa, Kaori era uscita per andare a controllare come ogni giorno la lavagna alla stazione di Shinjuku, sperando di trovare l’inequivocabile messaggio xyz.
Lui si aggirava svogliatamente per casa ciabattando.
Senza la sua socia vicino, da sfottere e con cui bisticciare soltanto per il gusto di farlo, non c’era divertimento.
Sospirò.
 
Vagabondando da una stanza all’altra, passò davanti alla porta della sua amata, e si accorse che era aperta quel tanto per vedere...
Gli occhi gli caddero sul cassetto aperto della biancheria intima.
“Che fortuna!! Ohhhh che spettacolo delizioso!!”.
Con un balzo felino e gli occhi a cuoricino, si catapultò all’interno della camera da letto e immerse le sue mani vogliose in quel prezioso tesoro.
Rovistava tutto contento, annusava quei pezzi di lingerie, li ammirava, li coccolava, se li strusciava sul viso facendo le fusa, e gongolando si mise in testa un reggiseno, insomma era in paradiso.
 
Ebbe però un brusco ritorno alla realtà, quando sentì sbattere la porta di casa, giù di sotto, e una voce a lui ben nota gridare:
“Ryoo? sono a casa!”.
Lui, lo sweeper n. 1 del Giappone, che poteva sbaragliare a mani nude bande di criminali, che con la sua fedele Phiton riusciva a sparare con precisione in ogni condizione, lui che era il giustiziere di Shinjuku, iniziò a tremare terrorizzato.
Se Kaori lo avesse beccato lì, nella sua stanza, con le mani nella sua biancheria intima, lo avrebbe spiaccicato sul pavimento, seduta stante!!
Ancora la sua voce:
“Insomma! Ryo dove sei?”.
E poi borbottando:
“Mai che fosse qui a darmi una mano con la spesa… grrr”.
Ma un provvidenziale squillo del telefono salvò Ryo dalla ramanzina che si preannunciava con tutto il corollario di insulti e percosse.
Kaori lasciò le borse della spesa, appena messo piede in casa, e si precipitò a rispondere al telefono.
Ryo sentì la voce della sua amata socia farsi dolce e morbida, un repentino cambio di tono, rispetto a quello che stava usando con lui, e s’incuriosì su chi fosse dall’altro capo del telefono.
Scese le scale senza fare rumore, e si appiattì dietro la parete per ascoltare senza essere visto.
 
K: “Oh ciao Sayuri!! che piacere sentirti”
S: “……”
K: “Sì cara la mia sorellina…sto benone”
S: “……”
K: “Ma sì certo che l’avevo capito che eri mia sorella…”
 
A quelle parole Ryo fece tanto di occhi.
Quindi Kaori aveva scoperto tutto e non aveva detto niente… per quale motivo era voluta rimanere in Giappone, allora?
Per lui?
Sotto sotto lo sperava tanto.
 
Mentre Ryo era tutto preso nei suoi ragionamenti, dopo gli iniziali convenevoli, le due si misero a chiacchierare amabilmente, e lui, al riparo di un tramezzo, ne approfittò per spiare la sua partner.
Kaori, appoggiata mollemente con le spalle alla parete, aveva attorcigliato il filo del telefono alle dita e ci giocherellava con aria sognante.
Era così bella circonfusa in un’aurea di dolcezza…. era una visione da togliere il fiato. Quando era con sua sorella cambiava totalmente atteggiamento, poteva esternare tutta la tenerezza e l’amore che conteneva il suo grande cuore…. come non poteva fare con lui…
Ryo si sentì ancora una volta in colpa…
E allo stesso tempo una punta di gelosia gli trafisse il cuore….
Dal giorno in cui Sayuri era entrata nella loro vita, temeva che prima o poi Kaori si stancasse di lui, del modo di vivere che le aveva imposto, e infine si decidesse a mollarlo per andare a stare da sua sorella.
L’unica parente in vita, l’unica con la quale avesse un vero legame di sangue.
 
I suoi timori tornarono prepotentemente alla ribalta quando, ad un certo punto, sentì Kaori dire:
K: “Sì presto ti raggiungerò…”
 
A Ryo parve di aver ricevuto una stilettata in pieno cuore e gli mancò il respiro. Aveva capito bene?
Kaori presto avrebbe raggiunto sua sorella a New York?
Quello che ascoltò dopo non fece che peggiorare la sua impressione.
 
S: “…”
K: “Ma sì, che vuoi che gli importi a Ryo! Sarà felice di non avermi tra i piedi, così potrà darsi alla bella vita…e potrà portarsi pure quelle donnacce a casa… Sono sicura che non desideri altro che me ne vada!”.
 
Ryo accusò il colpo e il reggiseno dalla sua testa scivolò pateticamente sul naso. Ripresosi dalla botta, lo afferrò e lo fece sparire all’interno della giacca.
Quindi era vero! Kaori voleva lasciarlo!
In fondo non era quello che voleva?
Non desiderava che lei fosse felice, lontano dal loro mondo pieno di pericoli?
Non lo doveva forse al suo migliore amico che morendo gli aveva affidato il bene più prezioso, la sua sorellina?
Stava succedendo davvero.
Perché era innegabile che Kaori a New York, insieme alla sorella, avrebbe avuto una vita tranquilla, magari si sarebbe sposata, avrebbe avuto dei figli…lontano da lui, senza di lui.
 
Si appoggiò alla parete, sconfitto…
 
S: “….”
K: “Sì, sono uscita con un ragazzo…. quella sera è stata meravigliosa…”
 
A queste parole Ryo si sentì morire.
Se un treno lo avesse investito ad alta velocità, schiacciandolo sulle rotaie, probabilmente non gli avrebbe fatto così male.
Pensò sconsolato che al peggio non ci fosse mai fine e si chiese:
“E adesso? Che storia è questa?”.
 
K: “…così elegante, così distinto…un vero gentiluomo. Era  bellissimo, da perderci la testa…E’ stata la serata più bella della mia vita. Ero al settimo cielo. Pensa che stavamo pure per baciarci! Finalmente qualcuno che mi faceva sentire bella e desiderabile…invece sono abituata con Ryo che mi tratta sempre male, mi dà del travestito, del mezzo uomo…”.
 
Come era cambiato il tono di voce di Kaori!
Se possibile si era fatto ancora più dolce e profondo parlando di quel tipo, come una ragazza innamorata ….
Che contrasto, invece, col tono usato per descrivere Ryo! Quasi sprezzante, sarcastico.
Forse non c’era anche una puntina di rammarico nelle sue parole?
 
Ryo si sentì avvampare!
Un sentimento malsano si stava facendo strada nel suo essere, stritolandogli lo stomaco e il cuore.
Chi era questo bellimbusto?
Chi aveva osato anche solo provare a baciare la sua Kaori??
All’istante gli venne in mente Mick, perché di lui non c’era da fidarsi…. sapeva essere il perfetto damerino, con le sue buone maniere, il suo fascino innegabile… doveva ammettere che ci sapeva fare.
Era pazzo di Kaori poi, anche se stava con Kazue, e Kaori aveva un debole per lui, anche se… finora lo aveva sempre respinto.
Ma se lui avesse insistito e Kaori avesse infine ceduto?
Ma no, no, Kaori non aveva pronunciato il suo nome nemmeno una volta, e poi se ne sarebbe accorto, magari proprio dal comportamento dello stesso Mick.
Allora chi altro era?
Quando si erano visti?
Il tarlo della gelosia stava iniziando a scavare cunicoli e cunicoli nel suo cuore.
 
S: “…”
K: “ …ma no, no…Ryo non sospetta niente… “
S: “…”
K: “Sei matta? Dirglielo? Non pensarci nemmeno!! Lui non è interessato minimamente a me, alla mia vita …che vuoi che gli importi…. per lui esistono solo tutte le altre donne”
S: “…”
K: “…non capirebbe…”
S: “…”
K: “Sì, sì, stiamo spesso insieme…quando il mio lavoro di sweepers me lo permette… Quando Ryo non è casa stravaccato sul divano con quei giornalacci, o è in giro per locali a strusciarsi addosso a donnine compiacenti…”.
Sospirando.
 
Ryo pensò, sempre più accecato dalla rabbia e dalla gelosia:
“Ecco, quando non ci sono lei frequenta un altro… d'altronde, io me ne vado in giro a divertirmi, non posso pretendere che lei mi aspetti in eterno … però se ho capito bene, lo porta anche a casa???? A casa nostra??? E’ stata brava a nasconderne le tracce… Non ho mai sospettato nulla”
E poi “Chi sarà mai l’usurpatore? Chi ha osato tanto?? La mia Kaori…”. Quasi piagnucolando dentro di sé, poi più risoluto:
“Devo scoprirlo e poi  e poi…”.
 
S: “…”
K: “No, ti ho detto che a Ryo non lo dirò mai!!!”
 
Un’altra pugnalata nel cuore dell’uomo che stava origliando…
K: “Te lo ripeto, lui non s’interessa a me, e poi è spesso freddo e scostante…per non dire che quando parla con me lo fa solo per offendermi…perché dovrei confidargli una cosa così, così intima e personale??”
 
“Allora è peggio di quello che pensavo”… si disse Ryo, “ha una stima talmente bassa di me che non vuole nemmeno confidarmi che ha una storia con un altro!”
Ryo era davvero a pezzi…
 
S: “…”
K: “Oh Sayuri mi sei mancata così tanto! Non vedo l’ora di venire da te…”
S: “…”
K: “Ma sì, ma sì, te l’ho detto che non ci saranno problemi con Ryo! Mi lascerà partire senza fare obiezioni, lo conosco…”
S: “…”
K: “E’ vero! Non ci avevo pensato! Appena lo rivedo glielo chiedo… sono sicura che non mi dirà di no, so come fare per convincerlo eh eh eh”
 
Ryo:
“Non starà parlando del damerino, spero!!! E certo!! Chi può resistere ai suoi dolci occhioni quando ti chiede qualcosa? Già me lo immagino quel tipo smielato, a cedere alle sue richieste…”
 
K: “Gli chiederò se vuole venire con me…sarà l’occasione per fare una bella vacanza, e passare ancora più tempo insieme!”
 
“Coooooosaaaaaaa??? Kaori vuole andare in America con il tipo???”
Ryo avrebbe voluto urlare, ma si trattenne.
Stava pur sempre origliando e meglio sarebbe morto, piuttosto che rivelare alla sua amatissima socia, che era marcio di gelosia e che si sentiva morire al solo pensiero di vivere lontano da lei.
Il cuore gli martellava talmente tanto nel petto che, era sicuro, si sarebbe potuto sentire al di là della parete fina.
 
Poteva sopportare, o almeno si augurava di poterci riuscire, che Kaori andasse a vivere dalla sorella, e lo lasciasse lì da solo….ma che ci andasse con il tipetto, anche solo per una vacanza, no quello proprio no!!!
   
 
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