Crossover
Segui la storia  |       
Autore: PGV 2    14/05/2019    5 recensioni
ATTENZIONE: LEGGETE QUESTA FIC SOLO DOPO ESSERE ARRIVATI AL CAPITOLO 43 DI "THE COMMUNITY - TALES OF AN UNDERWORLD"!!!
Quarant'anni prima che Lorenzo e Danilo giungessero nella Comunità sotterranea sconvolgendo le vite di tutti i suoi abitanti, le cose erano molto diverse in questa società all'apparenza perfetta, ma in realtà contenitore delle ombre più oscure che si possano trovare...
Ripercorriamo insieme, passo dopo passo, le vicende principali che hanno coinvolto la Comunità ed i suoi abitanti partendo dal 1903 fino al 1943, anno in cui i due Grim della Superficie sono giunti sottoterra cambiando il destino dell'intero mondo per sempre!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Anime/Manga, Film, Fumetti, Giochi di Ruolo, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'The Community!'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ecco a voi come promesso il nuovo Capitolo della Fan Fiction prequel!!!
Con questo Capitolo metterò la parola fine, almeno momentaneamente, alla vicenda legata ad Ichigo, Kenshiro e Madara, e se dico momentaneamente è perché ad un certo punto sarà ripresa per ovvi motivi, che sia qui o nella fic principale poco cambia alla fine u.u XD ;).
Però non tratterà solamente di questo, anzi getterà anche le basi per un altro paio di sottotrame, una già anticipata nella fic principale… ed un'altra che sarà un tema solamente dal prossimo chap della fic principale e che qui vi sorprenderà, non dico altro u.u XD ;).
Prima del chap però, come sempre, passo all’Angolo dei Commenti:

Eternity_paradise0: … Ehm, devo ammettere che non mi aspettavo che Xehanort da ragazzo riscontrasse tutto questo successo O_O (Sono un figo u.u! N.d. Maestro Xehanort) (Ma che c’entri tu?! N.d. Luke) (Stavolta c’entra, dato che quell’immagine rappresenta Maestro Xehanort da ragazzo… N.d. Edward) (… Cavolo, non posso dire nulla stavolta… N.d. Luke) (Suvvia non agitatevi e mettetevi in fila, c’è posto per tutti u.u! N.d. Maestro Xehanort) (Guarda che vogliono la tua versione giovane, non te -_-‘! N.d. Riku) (Eccomi!! N.d. Young Xehanort) (… Ecco, ora siamo spacciati! N.d. Riku) (… Salve a tutti! N.d. L) (Giusto, vi presento ufficialmente L. Da adesso farà parte dell’Angolo dei Commenti! N.d. PGV 2) (Datemi dei dolci e starò bene! N.d. L) (… Oook… N.d. Gohan) (Che tipo strano… N.d. Marlick) (Ehi, mi avete appena dato del cesso oppure è una mia impressione?! N.d. Madara) (No, hanno solamente detto che da ragazzo eri brutto! N.d. Seiya) (Colpa dell’autore, non ha trovato un immagine che mi valorizzasse a dovere! N.d. Madara) (Non ce ne erano tante, cerca di capire… N.d. PGV 2) (… Sei fortunato che crescendo sono migliorato! N.d. Madara) (Calmatevi ragazzi e ragazze, sono qui per voi! N.d. Young Xehanort) (Anche i ragazzi?! N.d. Sora) (Tanto quando tornerò al mio tempo dimenticherò tutto, quindi mi va bene! N.d. Young Xehanort) (… Il tutto è MOLTO inquietante! N.d. Xion) (E’ cosa buona e giusta giudicare l’aspetto u.u! N.d. Brook, Gold, Brock, Kogoro, Trunks, Issei e Kaiohshin il Sommo) (… Lo sapete che in questo caso si riferiscono soprattutto ai ragazzi? N.d. Misty) (… D’oh!! N.d. Brook, Gold, Brock, Kogoro, Trunks, Issei e Kaiohshin il Sommo) (-_-‘ Lasciamo perdere che è meglio… N.d. Sakura) (Non ti preoccupare, pure l’autore si era dimenticato di citare il nome due Capitoli fa! N.d. Tivan) (Avrebbe dovuto fare più attenzione! N.d. Lloyd) (… Qui devo concordare con voi, ammetto le mie colpe T_T! N.d. PGV 2) (Sono stato bravo, ho salvato Madara da quell’incidente ed ho impedito che morisse u.u! N.d. Ichigo) (E poi mi hai mandato a quel paese, proprio bravo sei stato -_-‘! N.d. Madara) (Suvvia, non fare così, la mia versione della fic è diversa da quella originale ed ormai dovresti averlo capito u.u! N.d. Ichigo) (Ma vai a quel paese -_-‘. E la mia esperienza mi suggerisce che qui c’è qualcosa dietro come dicono anche loro… N.d. Madara) (Sinceramente anche io, dopo le ultime novità, sento che è così… N.d. Conan) (Non c’è bisogno che dite altro. Si scoprirà tutto in questo Capitolo, di conseguenza dovete solo leggere qui sotto e scoprirlo da soli ;)! N.d. PGV 2) (E siamo tutti contenti che la sottotrama dedicata a Madara ed Ichigo vi sia piaciuta :)! N.d. Chiara) (In verità, se vogliamo essere precisi, Ichigo è già cattivo di suo, facendo parte del Concilio e complottando contro la Comunità insieme al resto degli Illuminati! N.d. Heiji) (Ed in più conosce lo Stile di Hokuto, uno stile di combattimento totalmente differente rispetto al suo originale! N.d. Shikamaru) (In pratica, tutto è possibile in questa fic ed è meglio non dare nulla per scontato! N.d. Gohan) (Ancora con la storia del brutto da ragazzo? Per quanto tempo volete continuare a rimarcarlo?! N.d. Madara) (Fino a quando avrai vita u.u! N.d. Quasi Tutti) (… Andate a quel paese, tutti quanti -_-‘! N.d. Madara) (Bravo, ti sei trattenuto nel linguaggio! N.d. Capitan America) (… Che?! O__________O N.d. Quasi Tutti) (Ma cosa state dicendo? Io figlio di Xehanort in questa fic?! O_O N.d. Naruto) (CHE COSA?! CHI DEVO AMMAZZARE PER QUESTA COSA?! è_é N.d. Minato) (Calmati Minato, magari non è vero niente e stanno solo teorizzando sul nulla… N.d. Kushina) (Me lo auguro per loro, altrimenti… N.d. Minato) (Wow, è parecchio imbufalito! N.d. Sabo) (Ma lo capisco in fondo… N.d. Dragon) (Eh?! D-Dite sul serio?! O///O N.d. Kushina) (Ed adesso quelli ci provano pure con mia moglie. Ma che cavolo… N.d. Minato) (Niente, sei proprio sfigato sotto questo punto di vista u.u! N.d. Mustang) (Era proprio necessario marcarlo in questa maniera?! -_-‘ N.d. Hawkeye) (Non mi interessa se Light è più bello di me, alla fine è morto anche lui ed è questo che conta… N.d. L) (Sì, siete morti entrambi in Death Note, lo sappiamo… N.d. Franky) (Sono davvero molto felice che lo scorso Capitolo ti sia piaciuto molto :). Questo Capitolo metterà temporaneamente fine alla sottotrama tra Ichigo, Madara e Kenshiro, temporaneamente perché nella fic principale c’è ancora altro da dire come si può già immaginare, e di conseguenza spero che anche il Capitolo qui sotto alla fine ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ora direi di chiudere qui il siparietto con i miei pg, ciao ed alla prossima!! :) N.d. PGV 2). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Ash Visconti: Ciao Ash Visconti :). Sono contento che hai trovato interessante lo scorso chap della fic prequel, per il momento mi concentrerò unicamente sulla trama qui e l’azione tornerà solo più avanti, ma non credo sia un problema data la guerra che si sta scatenando nella fic principale in questo momento u.u XD ;). Con Bioshock ho cercato di mantenere segreto il più possibile che mi piacesse proprio per sorprendervi con la comparsa di un suo pg nella fic, perché ammetto di adorare questa serie di videogiochi ed almeno un suo pg lo volevo introdurre *_* come ha anche accennato la fic principale Fontaine è pure un pg importantissimo, come vedrete più avanti ;). Per L ho cercato di attenermi il più possibile all’originale, dandogli comunque dei tratti originali della fic come il desiderio di vendetta nei confronti di Fontaine, e sono contento che il suo dialogo con Kenshiro ti sia piaciuto molto :). Oltre che per risollevare di morale Kenshiro, ho voluto usare questo espediente per spiegare come fidarsi troppo delle persone è sbagliato tanto quanto non fidarsi per nulla, serve una giusta via di mezzo che ti aiuti a capire di chi ti puoi fidare e di chi no, e l’L della fic ne è una chiara dimostrazione dato che si è fidato della persona sbagliata purtroppo T_T. Tutta la parte dedicata a Madara ho cercato di renderla il più misteriosa possibile dall’inizio alla fine del chap per far supporre cosa possa essere successo davvero, dato anche che pure il racconto di Ichigo su come è sopravvissuto non sembra credibile dato che affinché un ramo ti salvi devi prenderlo davvero molto bene, anche se va detto che la fine del chap sembra far supporre quello che è davvero accaduto e potresti anche avere ragione, ma in questo caso la risoluzione di questo mistero arriverà proprio all’inizio di questo chap, di conseguenza leggi qui sotto e lo scoprirai tu stesso ;). Uno scontro a parole tra i due ci sarà sicuramente e posso confermarvelo, però non va escluso che possa anche succedere altro… io, senza spoilerare troppo inutilmente dato che lo scoprirete proprio qui sotto, vi invito nel caso, dopo aver letto questo chap, a rivedere il chap di introduzione alla Scuola di Hokuto della fic principale, vi accorgerete che tutto quello che ho mostrato qui l’avevo preannunciato già all’epoca, a dimostranza di come la maggior parte delle cose, soprattutto quelle principali, le avevo in mente fin dall’inizio u.u XD ;). Il fatto che Xehanort e Kushina all’epoca erano amici l’avevo accennato al primo incontro di Xehanort, tuttavia dopo non ho fatto più alcun accenno alla questione per poterlo mostrare meglio all’interno della fic prequel, e come si è potuto vedere erano veramente amici :) sui dubbi che possa essere il padre di Naruto invece non dico niente, se non che una risposta indiretta, molto indiretta, l’ho data in uno dei chap pre morte di Bulma, non aggiungerò altro in merito per ora ;). Infine, per quanto riguarda le abilità combattive di Xehanort, purtroppo sono dovuto rimanere molto ambiguo in quanto non potevo ancora dire molto causa spoiler, ma il mio consiglio è di tenere d’occhio quanto è stato detto su di lui, perché quanto sarà il momento potrebbe rivelarsi molto importante, e forse anche inaspettato ;). Per il resto, ti ringrazio ancora tantissimo per tutto il tuo supporto, e spero che sia la fic principale che quella prequel continuino ad interessarti così come stanno facendo adesso ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

AlanKall: Ciao AlanKall, e non ti preoccupare se qualche volta arrivi in ritardo a leggere e commentare i miei chap, ormai a me capita ogni volta per cui potremmo quasi dire che me lo merito alla fin fine XD ;). Purtroppo sì, Madara ha subito un bruttissimo incidente sulle Montagne Tortuga e per poco non ci rimetteva la vita, anche se a giudicare da quello che è stato detto è riuscito a sopravvivere giusto in tempo e grazie ad un piccolo ramo… anche se bisogna vedere prima se è tutto vero, naturalmente XD ;). Difatti Madara ha nutrito dei dubbi su di lui dopo quello che Ichigo gli ha detto durante l’addestramento, e diciamo che quello che ha scoperto subito dopo non aiuta a fare chiarezza sulla questione… questo Capitolo chiarirà di più sull’argomento, non aggiungo altro u.u ;). Purtroppo devo inoltre confermare che è vero che, se L non fosse intervenuto per tranquillizzare Kenshiro, è probabile che quest’ultimo non se la sarebbe passata per nulla bene, perché stava per cadere in depressione e potremmo dire che il detective l’ha fermato proprio sul ciglio del burrone… tra l’altro tenete d’occhio il racconto di L, perché qualcosa che ha citato lui tornerà preponderante nei prossimi Capitoli, e potrebbe rappresentare un punto molto importante per la fic da questo momento in poi ;). Diciamo che in effetti Ichigo è rimasto stizzito dal fatto che Kenshiro, nonostante stesse seguendo l’allenamento classico, è migliorato molto di più di Madara, che invece ha seguito un allenamento specifico per le richieste che gli aveva fatto Xehanort, ed ha sfogato la sua frustrazione su Madara perché convinto di aver sbagliato lui stesso a scegliere, anche se è stato parecchio cattivo nei suoi confronti e poteva risparmiarsi certe uscite T_T. Poveraccio, effettivamente hai ragione nel dire che Madara ha subito di tutto e di più in questo Capitolo, un po’ pena mi fa e lo ammetto XD e dopo quello che ha scoperto in biblioteca è probabile che stia ancora peggio di prima, anche se vuole scoprire se le sue intuizioni sono vere o meno… e potremmo scoprirlo in questo chap, non aggiungo altro ;) (Come al solito, rompiscatole! N.d. Cell) (Se c’è un rompiscatole qui, quello sei tu -_-‘! N.d. PGV 2) (Grazie per il sostegno, ragazzi… N.d. Madara) (Beh, sei stato parecchio sfigato in questo contesto, va riconosciuto! N.d. Barbanera) (Mi spiace, ma anche volendo non posso. Preferisco che ci sia ordine nel mio Angolo dei Commenti! N.d. PGV 2) (Allora non avresti dovuto chiamarci! N.d. Malefica) (In effetti come puoi pretendere ordine con noi in giro? N.d. Ran) (… Ehm, ammetto che non avete tutti i torti… N.d. PGV 2) (Tsk, arrivati a questo punto a me va bene anche se è la mia controparte! N.d. Vegeta) (Wow, si vede che evidentemente è disperato ormai… N.d. Piccolo) (E vorrei anche ben vedere!! N.d. Vegeta) (Ben detto, mia controparte u.u! N.d. Trunks) (Tu fai silenzio!! N.d. Vegeta) (… Uhm, sapete che l’idea alla fin fine non è neanche male… N.d. PGV 2) (O___O Ehi ehi ehi, non facciamo scherzi! N.d. Gold, Brock, Kogoro ed Issei) (No, un canile no!!! N.d. Brook) (Credo che abbia ancora brutti ricordi di quando i Visoni cani lo masticavano! N.d. Chopper) (Non mi ci far pensare T_T! N.d. Brook) (Beh, io sono una Divinità, di conseguenza sono asessuato anche se ho l’aspetto di un maschio! N.d. Kaiohshin il Sommo) (Ti comporti però da maniaco, e questo implica che ce l’hai… N.d. Claire) (… E che sarà molto più divertente del previsto! N.d. Teresa) (O_O Confermo, meglio chiudere qui il siparietto con i miei pg, perché la vedo MOLTO male!! O_O Ciao ed alla prossima!! :) N.d. PGV 2). Ha voluto Xehanort cominciare da zero nella società e scalare i ranghi fino a raggiungere la vetta, per dimostrare che non servono raccomandazioni per poter raggiungere i vertici della Comunità, e per lui non è di certo un problema lavorare come un bidello, anzi la questione è persino ironica se ci si pensa XD ;). Riguardo invece Kushina, senza spoilerare molto posso dire che nel Flashback la vedremo abbastanza, ed anzi avrà pure un ruolo abbastanza importante nei prossimi Capitoli questo compreso, un ruolo che non potete neanche immaginare, fidatevi u.u XD ;). Purtroppo però, non posso aggiungere altro altrimenti finirei per spoilerare troppo, di conseguenza ti ringrazio ancora tantissimo per tutto il tuo supporto, e spero che anche il Capitolo qui sotto ti piaccia come gli altri della fic prequel che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Sayman: Ciao Sayman!! Apprezzo davvero molto che alla fine riesci comunque a trovare il tempo sia per leggere che per commentare i miei Capitoli, so che sei molto impegnato, e per questo non ti ringrazierò mai abbastanza per tutto il supporto che mi dimostri ogni volta, grazie davvero tantissimo :). In effetti povero Madara, ha letteralmente subito di tutto e di più nello scorso Capitolo e si è visto la vita rovinata in più e più modi, credo che chiunque di noi al suo posto ad un certo punto sarebbe letteralmente esploso T_T e non è ancora finita, dato che questo Capitolo si aprirà proprio con il confronto diretto tra Ichigo e Madara e… beh, potremmo vederne delle belle u.u XD ;). Al momento non si sa ancora se Ichigo ha davvero orchestrato il crollo dei massi e di conseguenza la “morte” di Madara, ma è il sospetto che quest’ultimo ha dopo le ultime informazioni che ha trovato nella Biblioteca Storybrooke, ed in effetti potrebbe anche non essere andato molto lontano dalla realtà, così come potrebbe essere totalmente fuori strada naturalmente u.u XD ;). Riguardo la tua teoria invece, potresti anche avere ragione e, se Ichigo ha davvero orchestrato tutto, la frana era solamente il test definitivo per vedere se aveva fatto la scelta giusta o meno… l’unica cosa che dirò io, è che la gita alle Montagne Tortuga Ichigo l’aveva organizzata poco prima del festival per l’anniversario della Scuola di Hokuto e, di conseguenza, prima che prendesse la sua decisione definitiva ;). Beh, effettivamente non hai tutti i torti, Kenshiro proviene proprio dal manga da cui proviene questa arte marziale, normale che sia molto più bravo di Madara XD ma diciamo che Ichigo comunque non se l’aspettava perché era convinto di aver fatto la scelta giusta, ed invece si è rivelata essere quella sbagliata per il povero Madara T_T. Proprio per questo l’ha poi insultato ed umiliato, era frustrato più con sé stesso per aver fatto la scelta sbagliata piuttosto che con Madara per non aver fatto i progressi che sperava, anche se di questo è rimasto comunque molto deluso e lo confermo ;). Eheheheheheheheheh mi fa piacere averti sorpreso con la presenza di L nella fic, almeno una cosa dedicata a Death Note la volevo inserire nella fic dopo averlo visto, e dato che L è un personaggio strambo ho optato per la sua presenza creando una storia ad hoc per lui che si collegasse alla trama principale… ed un indizio l’ha già dato lui nello scorso chap u.u XD ;). Beh, al momento Xehanort e Kushina sono solo amici e vanno d’accordo, non è detto che facciano coppia, anche considerando che Kushina è morta lo stesso giorno in cui Lorenzo e Danilo sono piombati nella Comunità, tutto dipende da cos’è successo tra di loro dopo quell’incontro… e chissà, magari proprio questo chap risponderà a questa domanda u.u XD ;). Ti ringrazio ancora tantissimo per tutto il tuo supporto, spero che anche il Capitolo qui sotto alla fine ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Ed ora ecco a voi il sesto Capitolo della fic prequel. Buona lettura a tutti quanti!! :)


CAPITOLO 06 – MAESTRO CONTRO ALLIEVO!



Vecchia Villa, Comunità, 23 Febbraio 1920:
Una giornata era passata da quando Madara aveva appreso la verità.
Erano circa le 12:30 del pomeriggio ed il bambino, da quando era rientrato nella Vecchia Villa dopo essere stato alla Biblioteca Storybrooke, era rimasto rintanato all’interno della struttura senza mai uscirne.
Per la precisione si era chiuso in camera sua, rimanendo seduto sul letto a guardare davanti a sé quasi con gli occhi persi nel vuoto, senza muovere neanche un muscolo per diverse ore ininterrottamente.
Non era tornato a mani vuote, si era portato dietro anche il giornale che aveva trovato nella biblioteca e dove era riportato l’omicidio dei suoi genitori e dei suoi amici, l’aveva fatto soprattutto per un motivo…
Voleva mostrarlo al suo maestro, che quel giorno sarebbe arrivato per la lezione giornaliera, e chiedergli la verità!!
Da quando l’aveva letto un terribile dubbio gli era passato per la mente, che l’incidente che gli era occorso non fosse stato una casualità, e che fosse direttamente collegato all’uccisione di tutti coloro che lo conoscevano ad eccezione di suo fratello.
L’idea che gli era balenata per la mente era che Ichigo c’entrasse in tutto quello, ma stava cercando di scacciare quel pensiero perché lo conosceva bene, e la sola idea che fosse tutto vero lo disgustava parecchio.
Rispettava molto l’arancione, ed anche se era stato molto cattivo con lui la sera precedente, quasi apostrofandolo come un fallimento, voleva credere che non fosse capace di spingersi fino a tanto per i suoi scopi.
Non poteva… e ci sperava con tutto il suo cuore!!

Di solito era a quell’ora che Ichigo si recava là per la lezione giornaliera, e questo perché alla Scuola di Hokuto la pausa partiva a mezzogiorno e, da quando Uchiha era stato dato per morto, era stato più largo con gli orari di Kenshiro.
Dato che doveva addestrare due ragazzi simultaneamente, si poteva quasi dire che di mattina e di tardo pomeriggio addestrava Ken, mentre invece durante il pomeriggio ed un po’ alla sera allenava l’altro apprendista.
Come un orologio svizzero, l’uomo si presentò alla Vecchia Villa a quell’ora, sfruttando il passaggio fatto creare da Xehanort per recarsi all’interno della struttura tramite la sala dove si tenevano le riunioni dell’organizzazione.
Una volta uscito da essa, si era recato subito verso la hall della struttura, scendendo le scale con un’espressione molto severa, forse anche a causa della discussione avuta la sera precedente con il fratello di Obito.
Indossava i suoi classici abiti e teneva entrambe le mani unite sotto alle maniche, come se fosse un vecchio maestro saggio e colto, anche se in realtà la sua conoscenza si fermava soprattutto a quella del Concilio e delle arti marziali.
Una volta in fondo, si voltò verso le scale, da cui aveva una visuale di parte del piano superiore, e disse a gran voce “Madara!! È ora della lezione giornaliera!!”
Si poteva quasi dire che erano le stesse parole che pronunciava ogni volta che veniva a trovare il nero per addestrarlo, ma in questo caso erano più cariche di freddezza rispetto alle altre volte, e per motivi abbastanza ovvi per lui.
Il giorno seguente aveva avuto la prova che il ragazzo era un mezzo fallimento, e che avrebbe dovuto puntare su Kenshiro anziché su di lui… ma ormai la scelta era stata fatta, e doveva continuare con lui fino alla fine.
Non intendeva rimangiarsi la parola, anche perché ormai aveva messo buona parola con Xehanort su di lui, quasi apostrofandolo come suo successore, anche se si era pentito amaramente di averlo fatto così presto.
Avrebbe continuato l’addestramento del giovane fino alla fine… nel caso, se proprio si fosse rivelato un fallimento troppo grande, poteva sempre “sbarazzarsene” fingendo una mera casualità e prendendo Ken come suo nuovo apprendista segreto.
In quel momento l’arancione sentì la porta di una camera aprirsi, e dei passi che lentamente si facevano sempre più vicini. Per lui non c’erano dubbi che si trattasse del suo apprendista, pronto per iniziare la lezione…
Ed in effetti ecco che, dopo circa trenta secondi, Uchiha si mostrò dal lato destro del piano superiore, e di conseguenza quello opposto da cui si trovava la stanza dove si svolgevano le riunioni.
“Molto bene...” si limitò a dire Ichigo vedendolo...
Tuttavia, sembrava diverso rispetto alle volte precedenti. Di solito il ragazzino era carico e pronto a cominciare l’allenamento il più in fretta possibile, in questo caso sembrava quasi… depresso da come si presentava.
Aveva il volto basso, con la frangia che gli copriva gli occhi, un’espressione davvero molto giù e reggeva con la mano sinistra quello che sembrava essere un giornale, anche se il maestro non ci badò più di tanto.
Piuttosto sembrò incuriosito dal modo in cui si stava esponendo in quel momento il giovane, al punto tale che cominciò a scendere lentamente le scale alla stessa velocità di prima, e senza mai alzare il suo sguardo verso l’alto.
Naturalmente per il membro del Concilio dei Sette il tutto sembrava fin troppo strano, proprio per questo finì per sollevare un sopracciglio domandandosi che cosa gli stesse prendendo, dato che non aveva neanche gettato un occhio verso il contenuto di ciò che reggeva in mano il ragazzo.
Subito un sospetto gli balenò nella mente, ossia che fosse ancora giù di morale per i rimproveri che gli aveva rivolto contro la sera precedente, e forse poteva anche capirlo dato che c’era andato giù pesante, con buone giustificazioni secondo lui…
Ma se bastava così poco per demoralizzarlo, allora la situazione era anche più grave di quello che credeva, anche se non poteva farci molto se non accettare il tutto così come gli si presentava e cercare quantomeno di aggiustare il tiro.
Così provò a parlargli dicendogli “… So che probabilmente sei ancora triste per le parole dure che ti ho rivolto ieri, ma devi cercare di capire che l’ho fatto per il tuo bene. Non va bene che i tuoi progressi siano così lenti, e devi cercare di impegnarti di più per stare al passo con Kenshiro. Io ho fiducia in te, ma devi ricambiarla con i fatti!”
Ah davvero? Stava dicendo la verità?
Il nero lo dubitava seriamente dopo quanto scoperto la sera precedente, però voleva ancora lasciare il beneficio del dubbio considerando che poteva anche aver preso un grosso granchio, e lui sperava che lo fosse…
Ma fino a quando la verità non sarebbe saltata fuori avrebbe continuato a parlare come se fosse effettivamente colpevole, così sarebbe riuscito ad ottenere una vera confessione senza tanti giri di parole da parte sua.
“… Fiducia, eh?” biascicò debolmente il ragazzino. Ichigo l’aveva sentito, e proprio per questo sollevò di nuovo il sopracciglio destro nel tentativo di capire che cosa stesse dicendo, forse perché era ancora convinto che si trattasse di quanto accaduto la sera precedente.
“… Siamo davvero sicuri che lei abbia così tanta fiducia in me, Maestro?” insistette di nuovo Uchiha.
Il giovane era arrivato in fondo alle scale ed ormai si trovava a pochi metri di distanza dal suo mentore, ma continuava ad avere il volto basso ed il corpo fermo ed immobile come se fosse stato una statua, oltre che il giornale in mano naturalmente.
Ecco, se prima era convinto che si trattasse di quanto accaduto qualche ora prima, adesso il maestro stava iniziando a pensare che ci fosse dell’altro in gioco, al punto da assumere un’aria molto severa.
“… Che cosa stai cercando di dirmi, Madara?” domandò allora nel tentativo di estorcergli qualche informazione.
A quel punto il ragazzino, sollevando finalmente lo sguardo, mostrò che i suoi occhi erano a dir poco adirati, oltre che un furore indescrivibile che non aveva mai avuto in vita sua, avrebbe fulminato chi aveva davanti se solo avesse potuto.
“Lo sai perfettamente, piantala di cincischiare con me!!”
Quanta insolenza!!
Era questo che stava pensando l’arancione davanti all’uscita del ragazzo, al punto che per un momento iniziò a pensare di tirargli uno schiaffo in volto… ma lui era contro le punizioni corporali, e per questo resistette anche se a fatica.
“Modera il linguaggio, Madara. Devo per caso ricordarti con chi stai parlando?!” si limitò allora a redarguirlo con lo stesso tono con cui l’aveva rimproverato la sera precedente, sperando che fosse sufficiente…
Tuttavia, non servì a nulla, dato che il fratello di Obito si fece addirittura più furioso di prima e, puntando in avanti il piede destro ed indicando il mentore con l’indice sinistro, non esitò ad accusarlo di essere un criminale!
“Sto parlando con un infido assassino, ecco con chi sto parlando!!”
… Cosa? Lo stava davvero accusando di omicidio?! Ma come si permetteva?!
Quel giovane si stava dimostrando davvero fin troppo insolente per i suoi gusti, al punto tale che il desiderio di tirargli uno schiaffo si fece ancora più forte, però per l’ennesima volta provò a resistere con la sua forza di volontà.
“Un assassino?! Queste sono accuse pesanti da rivolgere al tuo maestro, mi auguro che tu ti renda conto della gravità della situazione in cui ti sei messo...”
“Mi auguro che lo sappia anche lei!!”
Dopo aver pronunciato queste parole, il ragazzino decise di smettere di esitare e, puntando in avanti la mano destra, mostrò al suo insegnante il giornale che reggeva in mano, la cui prima pagina parlava dell’omicidio dei suoi genitori e dei suoi amici!!
La reazione di Ichigo? Sbiancamento totale!!
Cos… quello era il giornale uscito due giorni dopo l’incidente di Madara, come diavolo era riuscito a procurarsi una copia?! Non aveva alcun senso che fosse a conoscenza di quel particolare… a meno che…
“… Dove hai preso questo giornale?!” l’arancione finì addirittura per chiederglielo.
Però Uchiha non gli rispose completamente, riteneva che almeno momentaneamente non meritasse una risposta completa, e per questo si limitò ad essere molto vago in modo da costringerlo in un angolo e fargli abbassare la guardia.
“Ho fatto qualche ricerca dopo la crudeltà con cui ti sei rivolto a me ieri. Credevi che sarebbe passato inosservato dopo il modo in cui ti sei presentato a me ogni giorno per cinque anni?!”
In effetti non aveva del tutto torto e l’uomo doveva ammetterlo… ma dalle sue parole poteva evincere che il suo apprendista aveva disobbedito ai suoi ordini e che avesse abbandonato la Vecchia Villa!!
Non era difficile intuirlo, se avesse fatto qualche ricerca sarebbe stato a significare che doveva essersi recato in una delle metropoli della città, e che di conseguenza aveva mancato all’unica richiesta che gli aveva espressamente fatto.
“… Ciò significa che hai abbandonato questa villa. Hai disobbedito agli ordini del tuo maestro, questo può costarti caro, ne sei a conoscenza?!”
“Al momento la cosa mi interessa meno di zero, perché voglio spiegazioni su questo!! Mi crede per caso uno stupido, Maestro?!”
Davanti a quelle parole del nero, Ichigo decise di non rispondere, continuando ad osservarlo con l’espressione severa che aveva assunto da quando il giovane aveva iniziato a parlare, forse perché neanche lui sapeva cosa dire in quel momento…
Nel frattempo, il nero andò avanti “Crede davvero che pensi che sia una coincidenza che, il giorno dopo la mia presunta morte, i miei genitori ed i miei amici sono stati assassinati brutalmente?! Se così fosse allora mi ritiene più stupido di quello che pensa!!”
Sembrava evidente quello che stava cercando di dire, lo stava quasi accusando di essere l’artefice di quanto accaduto a coloro che aveva conosciuto… e proprio per questo mentalmente l’uomo iniziò a sudare leggermente.
Madara non aveva ancora finito “E se devo fare due più due, a questo punto non escludo che anche “l’incidente” che mi è capitato non sia stata una mera casualità, ma frutto di un piano accuratamente studiato!!”
Adesso stava anche lanciando accuse sul fatto che la caduta dei massi di quel giorno di cinque anni prima fosse stata pilotata e che, di conseguenza, il ragazzo sia finito lì e creduto morto perché parte del piano di qualcuno…
Solo allora il compagno di Kenshiro concluse il suo discorso gridando letteralmente “MA ADESSO BASTA BUGIE!! DIMMI LA VERITÀ!! HAI A CHE FARE CON TUTTO QUESTO?! FA TUTTO PARTE DEL PIANO TUO E DEL CONCILIO DEI SETTE?! RISPONDIMI!!!”
Di tutta risposta, il mentore della Scuola di Hokuto rimase fermo ad osservare il ragazzino, era appena stato messo all’angolo e non sapeva che cosa fare… dirgli la verità? Continuare a mentirgli sperando di farla franca?!
Sembrava che questa seconda opzione andasse scartata a prescindere, dato che per come era messo non avrebbe mai accettato ulteriori bugie, anzi si sarebbe potuto solo arrabbiare ancora più di come lo era in quel momento.
A quanto pareva non c’erano soluzioni… doveva necessariamente dirgli la verità, tutto il resto sarebbe venuto da sé…
Proprio per questo Ichigo, dopo aver chiuso gli occhi ed aver abbassato leggermente il volto, decise di vuotare il sacco una volta per tutte, non prima di aver fatto circa cinque secondi di pausa rimanendo in silenzio.
“… Sì, è così. Ho ordito tutto io!!”
… C-Cosa?! A-Allora era tutto vero, aveva pianificato tutto lui nei minimi dettagli…
Nonostante fosse già pronto a questa notizia, Uchiha non poté fare a meno di strabuzzare gli occhi a dir poco scioccato. Fino all’ultimo aveva sperato che fosse tutto falso e che il suo maestro non fosse un assassino a quel livello, ed invece…
Dopo quelle parole, Madara strabuzzò letteralmente gli occhi diventati quasi completamente bianchi ed iniziò a sudare copiosamente, inoltre mollò la presa sul giornale che cadde così a terra sparpagliandosi sul pavimento con tutti i fogli di cui era composto.
“… C-Cos...” biascicò debolmente il ragazzino continuando ad essere scioccato a voler essere riduttivi.
Ma naturalmente l’arancione non aveva ancora finito “… Sono stato io ad ordire la caduta dei massi alle Montagne Tortuga, ho chiesto a degli uomini di Stan Pines, compreso il suo braccio destro Frank Fontaine, di far precipitare delle rocce nell’esatto momento in cui saremmo passati noi. Dopo è bastato semplicemente che con lo Stile di Hokuto portato con i piedi distruggessi la parte di roccia sopra cui ti stavi poggiando per farti precipitare nel vuoto...”
Mentre continuava il racconto, poteva osservare che il suo apprendista diventava sempre più smarrito e, man mano che proseguiva a parlare, diventava sempre più sconvolto… ma aveva deciso di dirgli tutta la verità, e di conseguenza non si sarebbe fermato.
“Altri uomini di Stan sono riusciti a recuperarti quando eri svenuto prima che precipitassi del tutto al suolo. Dopo è stato semplice sfruttare i media per far credere a tutti che fossi morto, e per evitare che qualcuno ti cercasse ho deciso di pagare gli uomini di Stan per un ultimo lavoro… uccidere tutti quelli con cui avevi legato ad eccezione di Kenshiro!! Tuo fratello si è salvato, ma lui è stata l’unica eccezione, tutti gli altri… sono stati uccisi a sangue freddo!!”
… N-Non… non sapeva neppure cosa dire, tutte quelle informazioni arrivategli addosso in un colpo solo lo stavano distruggendo interiormente. Credeva di essere pronto al peggio… ed invece non si è mai pronti abbastanza!!
Aveva appena scoperto che l’uomo che più rispettava al mondo aveva distrutto la sua vita, cancellato la sua esistenza e spazzato via chiunque che gli volesse bene… e tutto questo perché? Perché si era spinto fino a tanto?!
“… M-Ma… p-perché? N-Non… non capisco...” biascicò debolmente il ragazzino nella speranza che il mentore gli desse una risposta.
Anche sotto questo punto di vista Ichigo decise di dirgli la verità. Dopo le rivelazioni che gli aveva riversato contro in un colpo solo non intendeva continuare a mentirgli, anche perché non avrebbe avuto alcun senso ormai.
“Vuoi sapere il motivo? Volevo renderti il guerriero più forte del Concilio dei Sette, ecco perché!”
… Come? Aveva fatto tutto quello… perché voleva renderlo il più potente?!
Ma non aveva alcun senso, se così fosse stato non aveva alcun motivo di cancellare ogni traccia della sua esistenza nella Comunità, era assurdo!!
Madara continuava a fissare il suo maestro con uno sguardo misto tra lo scioccato ed il disperato, forse perché sperava che si stesse inventando tutto e non fosse vero niente… anche se purtroppo doveva accettare la realtà dei fatti.
Nel frattempo, il suo interlocutore stava andando avanti “Il Gran Maestro aveva chiesto che un mio apprendista venisse addestrato per diventare il guerriero numero uno delle nostre truppe, avevo bisogno di un combattente che sapesse essere al tempo stesso emotivo e spietato sul campo di battaglia… e tu sei risultato essere il migliore per questo scopo. Avevi solo un problema… troppe distrazioni!”
Troppe… distrazioni?!
Sì, sapeva che l’insegnante riteneva che durante un combattimento bisognasse rimanere concentrati e avere a mente solo il proprio obiettivo, solamente che detta lì in quel contesto assumeva un tono più… cupo.
Che trovò sfortunatamente conferma subito dopo “Come potevi diventare il guerriero che il Concilio stava cercando continuando a comportarti da ragazzino con i tuoi compagni? Così ho fatto quello che ritenevo opportuno… ti ho isolato dal resto della Comunità, fingendo la tua morte in modo che avessi a mente solo ed esclusivamente l’allenamento! E per evitare che i tuoi cari ti cercassero ho fatto sì che venisse chiusa loro la bocca, in modo da lasciarti solo… a pensare esclusivamente a diventare più forte!!”
… COME?! STAVA DICENDO SUL SERIO?!
Il suo mentore era più pazzo di quanto avesse anche solo potuto pensare!! Stava praticamente dicendo che aveva falsificato la sua morte e ucciso tutti coloro che lo conoscevano ad eccezione di due… solo perché non lo distraessero?!
Questo significava applicare fin troppo alla lettera le lezioni che gli venivano insegnate alla Scuola di Hokuto, ed Uchiha era convinto che fosse una pazzia a voler essere riduttivi!! Come poteva anche solo aver pensato una cosa del genere?!
Il nero era incredulo, fermo ed immobile ad osservare il maestro con occhi persi nel vuoto, come se una parte di sé volesse ancora negare che tutti coloro a cui voleva bene o quasi fossero stati uccisi da uno degli uomini che più rispettava prima...
“Questa è la verità, quello che è veramente accaduto cinque anni fa. Ma ora che lo sai… sei soddisfatto?!”
… Tuttavia, la frase successiva dell’arancione finì per scatenare in lui una rabbia incommensurabile!!
Fino a quel momento era disperato, ma essa si trasformò ben presto in furore nel momento in cui l’uomo pose quella domanda, anche se con chiaro tono provocatorio, dato che sapeva benissimo quale sarebbe stata la risposta.
In un attimo Madara iniziò a stringere i pugni ed a digrignare i denti dalla rabbia e, dopo circa venti secondi, esplose finalmente di rabbia “… Sono… soddisfatto?! MA STAI SCHERZANDO?!” iniziò difatti ad urlare.
“MI HAI CANCELLATO DALLA COMUNITA’, HAI DISTRUTTO LA MIA ESISTENZA E ROVINATO LA MIA VITA… SOLO PER RENDERMI UN GUERRIERO MIGLIORE!! HAI UNA VAGA IDEA DI QUELLO CHE HAI FATTO?!”
“Certo, e lo rifarei se tornassi indietro di cinque anni in questo momento… solo che sceglierei Kenshiro, e non te!”
Una pugnalata dritta al cuore e senza alcuna pietà, questa fu per Uchiha la frase pronunciata dall’arancione in quel momento, perché oltre al danno c’era pure la beffa dato che sembrava stargli dicendo di essersi pentito di averlo fatto a lui.
“MA STAI SCHERZANDO?!” gridò di nuovo Madara in preda alla collera.
Ma Ichigo affermò “Io non scherzo mai!” e dopo qualche secondo proseguì sostenendo “In questi cinque anni ho avuto fiducia in te sperando che diventassi il guerriero che il Gran Maestro stava cercando… ma i tuoi progressi si sono rivelati deludenti, ed il tempo usato per allenarti è risultato essere solo tempo sprecato. Kenshiro invece, seguendo l’allenamento standard, ha raggiunto il tuo stesso livello, non credo ci sia bisogno di dire altro...”
Già, non ce n’era davvero bisogno… era chiaro come il Sole che gli stava dicendo in faccia che il suo compagno di allenamento era migliore di lui e tutto e per tutto. Stava esprimendo una preferenza, cosa che un maestro come lui non avrebbe mai dovuto fare.
Proprio per questo, dopo alcuni secondi in cui la rabbia ribolliva in lui, il fratello di Obito esplose dichiarando senza peli sulla lingua “PER LEI KENSHIRO È PIÙ IMPORTANTE DI ME!! È DA IERI SERA CHE LANCIA QUESTA FRECCIATINA, LA PIANTI DI TERGIVERSARE E LO AMMETTA!!!”
“… Sì. Kenshiro è migliore di te in tutto!!”
… Ecco, quello fu il colpo di grazia per Madara, che sentì il suo cuore sbriciolarsi in tanti minuscoli pezzettini mentre il suo insegnante continuava ad osservarlo con occhi furenti, come se lo stesse giudicando in quel momento.
Aveva appena detto che preferiva il suo compagno, e che era più forte di lui in tutto. Praticamente gli stava dicendo che era un fallimento in piena regola, che il tempo con lui era stato sprecato… e che aveva ucciso tutti i suoi cari per nulla!!
In effetti sembrò confermarlo, dato che voltandosi alla sua sinistra Kurosaki affermò senza mezzi termini “Speravo di aver fatto la scelta giusta con te cinque anni fa, ma evidentemente non sono perfetto e pure io prendo i granchi. Sei stato un fallimento Madara, e sempre lo sarai...”
L’ennesima pugnalata al cuore che andò a segno e si incastonò dritta contro il suo cuore… solo che stavolta non ci stette per nulla a quelle affermazioni!!
Come si permetteva di parlargli così dopo tutto quello che gli aveva fatto?! Non aveva alcun diritto di schifarlo dopo avergli distrutto l’esistenza solamente per renderlo un guerriero capace di soddisfare la sua “stupida organizzazione”.
No, non ci stava, non ci stava più ad essere insultato in quella maniera!!!
Esplodendo di rabbia, il nero digrignò i denti e strinse i pugni molto forte per alcuni secondi… prima di lanciarsi contro il suo maestro con il pugno destro portato all’indietro e un furore indescrivibile.
“AAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!” gridò con tutta la forza che aveva in corpo e con le lacrime agli occhi.
Naturalmente Ichigo aveva ottimi riflessi, e tempestivamente parò il cazzotto dell’allievo con la mano destra e, prendendogli il suddetto arto con la mano sinistra, sbatté violentemente a terra a pancia in giù il ragazzino, poggiandogli anche il ginocchio sinistro sopra la schiena.
“Idiota! Sono il tuo maestro, te lo sei dimenticato?! Non puoi sperare di sorprendermi, conosco ogni tua singola tecnica!!” dichiarò a quel punto l’arancione sempre severamente.
Tuttavia… “NON TUTTE!!!” improvvisamente Uchiha, con una mossa a sorpresa, chiuse la mano sinistra a pugno ad eccezione dell’indice e dell’anulare e toccò rapidamente il pavimento… facendo sì che esplodesse sotto di lui!!
Si innalzò come una sorta di colonna per pochi centimetri, giusto il sufficiente per liberarsi dalla presa dell’arancione e sorprendere quest’ultimo, che rimase per un attimo librato in aria con un espressione parecchio perplessa.
*Cosa?!* pensò mentalmente l’uomo scioccato.
Quella sua distrazione gli fu quasi fatale, perché il giovane chiuse la mano destra come aveva fatto con la sinistra e, tempestivamente, colpì entrambi gli avambracci del suo mentore con una rapidità a dir poco incredibile!!
Aveva appena toccato dei punti di pressione, e proprio per questo gli arti del membro del Concilio dei Sette esplosero letteralmente, aprendo un buco là all’altezza dei muscoli, mettendo così in bella mostra la carne e le ossa che c’erano sotto la pelle… o quello che rimanevano!!
“AAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHH!!!!” stavolta a gridare fu Kurosaki, e dal dolore dato che non si aspettava un'offensiva del genere.
Colpito a tradimento e con una mossa che gli aveva precluso l’utilizzo delle braccia, l’uomo finì per inginocchiarsi con il sinistro alzato mentre digrignava i denti dalla rabbia ed entrambe le braccia penzolavano a terra sanguinando vistosamente.
Madara, atterrato in piedi dopo aver mandato a segno l’attacco, osservò il suo mentore con un’espressione a dir poco glaciale, ed affermò senza mezzi termini “Non era lei che sosteneva che non bisogna mai abbassare la guardia?!”
Adesso lo stava anche prendendo in giro, quasi come se gli volesse rigettare contro tutte le cattiverie che aveva pronunciato contro di lui in poche ore. Sembrava quasi la sua piccola rivincita personale…
Però l’arancione aveva avuto un buon motivo per rimanere sorpreso ed abbassare la guardia per un istante fatale. Il giorno successivo il ragazzino ci aveva messo diversi secondi a distruggere la roccia con lo Stile di Hokuto… ed adesso c’era riuscito in meno tempo di Kenshiro addirittura!!
“… C-Come… come ci sei riuscito?!” gli domandò a quel punto il membro del Concilio dei Sette, cercando risposte mentre continuava a digrignare i denti.
Il guerriero che aveva di fronte dovette ammettere di godere un po’ nell’osservare il suo insegnante in ginocchio ed alla sua mercé, qualcosa che desiderava dalla sera precedente, quando aveva scoperto tutte le cose orribili che gli aveva fatto…
Proprio per questo, con un sorrisino beffardo in volto dovuto al godimento che stava provando in quell’attimo, il giovane spiegò “Basta solo individuare il punto di pressione giusto negli oggetti, è un qualcosa che ho imparato da molto tempo. Volevo impressionarla mostrandole i miei miglioramenti fulminei quando sarebbe stato il momento… ma dopo quello che mi ha fatto ho deciso di mostrarglielo immediatamente, e la stessa cosa vale per il rapporto delle percentuali. Sapevo fin dall’inizio che due maestri dello Stile di Hokuto che sanno sfruttarlo al 100% non posso adoperarlo l’uno contro l’altro, perché si ammazzerebbero a vicenda… ma la stessa cosa non vale se uno dei due è inferiore anche per il 99%. Credeva che non lo sapessi, vero?”
… Wow, era stato… sorprendente!
L’arancione ammise di essere rimasto particolarmente impressionato dalla conoscenza dimostrata dal suo apprendista, da dove era saltata fuori? Sembrava aver fatto pochi miglioramenti paragonati a quelli di Ken… ed invece l’aveva superato!!
Era bastata quell’unica azione e le parole successive per dimostrare come fosse riuscito a diventare addirittura più forte del bruno, che fino a quel momento non era mai riuscito ad infliggergli ferite così gravi.
Impressionante… evidentemente ci aveva visto giusto quel giorno, non aveva preso un abbaglio come temeva.
Forse proprio per questo il membro del Concilio dei Sette finì addirittura per sorridere divertito ed affermare “Niente male. A quanto pare l’intuizione era giusta...”
Come se non l’avesse neppure ascoltato, Madara si avvicinò a lui mantenendo l’espressione glaciale e proseguì sostenendo “So bene che lo Stile di Hokuto ti permette di diventare forte fino ad un certo punto, e che tutti coloro che lo padroneggiano al 100% sono allo stesso livello… ma è la velocità con cui lo si raggiunge che fa la differenza...”
“Già… ed in questo hai superato Kenshiro, non ho alcun dubbio al riguardo...” ammise allora Kurosaki addirittura sorridendo quasi malignamente.
Sembrava che quella situazione avesse tirato fuori il lato malvagio che c’era in lui, forse perché si era reso conto che comportarsi in quella maniera con il ragazzo gli aveva fatto bene. Era stata la crudeltà a tirare fuori la sua vera natura, e quella ne era una dimostrazione.
Solo che il nero non aveva ancora finito e, arrivato al suo capezzale, si inginocchiò con quello destro alzato in modo da arrivare alla sua altezza e, osservandolo dritto negli occhi, decise di porgli una sola e semplice domanda.
“Desideravo mostrarle i miei progressi poco alla volta, per farle capire che aveva fatto la scelta migliore, ma viste le circostanze non mi ha lasciato altra scelta. Ora mi dica, Maestro… se tornasse indietro di cinque anni… si comporterebbe ancora nello stesso modo, sia con me che con Kenshiro?!”
Era evidente cosa stesse cercando di chiedergli, se fosse disposto ancora una volta a fingere la morte del proprio apprendista e ad uccidere tutti coloro che gli erano affezionati per ottenere quel risultato…
Ma Ichigo non aveva alcun dubbio al riguardo, e proprio per questo, continuando a sorridere malignamente, gli rispose senza mezzi termini “Assolutamente… e, come ti ho detto prima, sceglierei Kenshiro questa volta… perché lui non avrebbe mai cercato di disonorare sé stesso come stai facendo tu adesso!!!”
Gli aveva praticamente detto che, attaccando il suo Maestro, aveva compiuto il disonore più grande per un guerriero, e che proprio per questo non ci sarebbe più stato posto per lui alla Scuola di Hokuto, differentemente da come poteva pensare.
Ma se credeva che a lui importasse qualcosa dell’onore dopo quello che aveva scoperto si sbagliava di grosso, e dato che non intendeva rimanere lì fermo a continuare ad ascoltare quel maledetto, decise di porre fine alla questione immediatamente!!
Con una rapidità enorme, Uchiha chiuse le mani esattamente come prima, con solo l’indice e l’anulare fuori, ed attaccò in rapida successione il suo mentore colpendolo in varie parti del corpo senza però sortire alcun effetto.
Nonostante in teoria non stesse accadendo nulla, Kurosaki sapeva cosa stesse facendo… e proprio per questo rimase a dir poco allibito!!
Non poteva credere che fosse migliorato con lo Stile di Hokuto fino a tal punto!!
Dopo aver tirato 99 colpi esatti, l’ultimo lo dette sulla fronte del suo mentore, per poi rimanere fermo in quella posizione per alcuni secondi, ad osservare lo sguardo allibito del maestro ricambiando con uno glaciale.
L’insegnante, ancora con lo sguardo a dir poco scioccato, disse debolmente “I 100 Colpi dello Stile di Hokuto. Ma quando...”
“Mi sono allenato anche senza di lei… mi spiace averle fatto questo, ma non mi ha lasciato altra scelta...”
Nonostante dovesse essere spaventato per quello che stava per succedere, il membro del Concilio dei Sette non lo era… perché alla fine il suo obiettivo era stato raggiunto, e solo allora se ne era reso conto!!
La freddezza con cui aveva attaccato l’uomo che fino a pochi minuti prima era quello che più rispettava al mondo era encomiabile, non aveva avuto neanche la più piccola esitazione… ed era questo che apprezzava molto di lui.
Era stato emotivo e spietato al tempo stesso… quello che desiderava fosse il guerriero che il Gran Maestro stava cercando!!
Proprio per questo, anziché spaventarsi per quello che stava per accadere, l’uomo finì per sorridere malignamente e pronunciare le sue ultime parole “Ecco il guerriero che volevo… il mio posto nel Concilio dei Sette è tuo, se lo vorrai...”
Dall’altra parte il compagno di Kenshiro non rispose, continuando a fissarlo nella stessa posizione di prima con uno sguardo freddo esattamente come prima, come se volesse ammirare un’ultima volta i lineamenti del suo maestro.
Poi però, finì per tornare composto, girarsi di schiena ed allontanarsi molto lentamente, senza neanche rivolgere una sola parola al suo mentore per diversi secondi…
Almeno fino a quando non si fu allontanato il sufficiente per sparire dalla sua vista all’interno della sala da pranzo che era davanti all’uomo, solo allora pronuncio quelle che sarebbero state le ultime parole udite dal suo insegnante.
“Addio, Maestro!”
Dette queste due singole parole, Madara si girò alla sua destra e sparì dalla vista dell’insegnante, anche perché il tempo era scaduto e gli effetti della tecnica che aveva appena lanciato stavano per farsi sentire sulla sua vittima…
Che effettivamente cominciò a sentire che qualcosa stava accadendo dentro di lui, qualcosa che gli provocava un dolore bestiale, motivo per cui iniziò a gridare al soffitto come un forsennato in preda ai dolori.
Improvvisamente la sua testa cominciò a gonfiarsi pesantemente, sembrava quasi che il suo cranio si stesse per trasformare in una palla gigante, il che esteticamente parlando stava rendendo l’arancione a dir poco orribile.
Quello che stava accadendo era semplice: i 100 Colpi dello Stile di Hokuto colpivano tutti i punti di pressione del corpo in modo che, dopo alcuni secondi, facessero esplodere letteralmente la testa del povero malcapitato che li aveva subiti.
In base a ciò, quello che accadde poco dopo fu evidente, ed il povero Ichigo non ebbe alcuno scampo…

“Ma si può sapere dove si è cacciato?!”
Erano le 16:00 nella Comunità e, alla Vecchia Villa, erano appena giunti due individui tramite il passaggio segreto posto nella stanza nascosta vicino alla sala delle riunioni.
Si trattavano del Dr. Raichi e di Stan Pines, i quali erano giunti fino a lì non perché era stata indetta una riunione del Concilio dei Sette, ma perché era stato Xehanort stesso a mandarli fino a lì in fretta.
Aveva ordinato ad Ichigo di mettersi in contatto con lui alle 15:00 di quella stessa giornata, perché voleva un rapporto immediato sui miglioramenti di Madara, dato che l’ultima volta che gli aveva fatto un comunicato del genere era sei mesi prima.
Tuttavia, nessuno si era fatto sentire, non era volata neppure una mosca e questo aveva insospettito il ragazzo, dato che Kurosaki era molto preciso quando si trattava di impegni per via del suo onore, avrebbe potuto fare concorrenza addirittura ad un orologio svizzero.
Visto il silenzio radio che si era di conseguenza manifestato, l’albino aveva deciso di mandare due dei suoi uomini di punta a vedere cosa stesse succedendo, per semplice precauzione e null’altro dato che poteva anche non essere successo nulla.
I due ci avevano impiegato circa un'ora per arrivare fino a lì visto che la notizia era arrivata all’improvviso ed erano impegnati a fare tutt’altro, ma come d’accordo erano arrivati alla catapecchia ed erano appena usciti dalla sala delle riunioni.
Il criminale sembrava quello più scocciato, dato che era colui che aveva pronunciato quella frase poco prima, al contrario lo scienziato sembrava avere un’espressione abbastanza severa, dato che pure lui riteneva il tutto molto sospetto.
“Avevo degli impegni molto importanti, questa stupida chiamata per una sciocchezza del genere non ci voleva!” si lamentò l’uomo.
Il dottore però, che si era già incamminato verso le scale seguito a ruota dal collega, si limitò a rispondergli “Tutti avevamo i nostri impegni, ma se il Gran Maestro ci ha chiesto di venire fin qui ci deve essere un motivo...”
“E quale? Che Ichigo non si è fatto sentire? Non ha pensato che magari poteva essere impegnato ad allenare quel mocc… COSA?!”
Il contrabbandiere non riuscì mai a terminare la frase, in quanto sia lui che Raichi erano arrivati in prossimità delle scale e, guardando verso il fondo là dove c’era la hall della Vecchia Villa e parallelamente l’ingresso, videro qualcosa di davvero scioccante.
Davanti alla porta d’entrata c’era Madara, che aveva lo sguardo sollevato verso l’alto e li stava fissando con occhi a dir poco glaciali, rimanendo immobile come una statua senza quasi neanche respirare da tanto era fermo.
Di fronte a lui, tra il ragazzo e le scale, c’era una pozzanghera di sangue che ricopriva quasi tutto il pavimento della hall, segno che i 100 Colpi dello Stile di Hokuto avevano avuto più effetti di quanto pronosticato!
Entrambi i membri del Concilio dei Sette c’erano rimasti di stucco perché non si aspettavano una visione del genere, anzi non ci potevano credere… però era lì, davanti ai loro occhi, e c’erano pochi dubbi al riguardo.
Non ci voleva molto a fare due più due per capire che cosa era successo, persino le pareti erano un po’ sporche di sangue, doveva essersi consumato un feroce combattimento che non era un allenamento… e l’esito sembrava fin troppo chiaro…
“Ma che diavolo...” nonostante Pines fosse un criminale non era abituato a visioni del genere, al punto che per poco non gli venne da vomitare.
Al contrario lo scienziato, in quanto tale, era abituato a vedere il sangue e non si scompose sotto quel punto di vista… però emotivamente parlando rimase molto scosso, perché gli era bastata quella visione per capire cos’era accaduto ad Ichigo…
E il solo pensiero che un ragazzino di diciassette anni fosse riuscito ad uccidere un guerriero esperto come Ichigo, praticamente il più potente guerriero al servizio del Concilio dei Sette, l’aveva lasciato letteralmente attonito.
“C-Cosa… cosa hai fatto?...” domandò debolmente Raichi.
Uchiha continuò a fissarli rimanendo impassibile per alcuni secondi, sembrava quasi che non fosse in sé e che non li avesse neanche sentiti… ma in realtà non era così, e la risposta che dette non lasciò alcun dubbio.
“Voglio vedere il Gran Maestro… adesso!!”

Considerate le circostanze, i due preferirono non contraddire il ragazzo.
Aveva fatto fuori il guerriero più forte del Concilio dei Sette, avrebbe potuto maciullarli in un attimo se solo avesse voluto, forse per questo decisero di accontentarlo e di informare il Gran Maestro immediatamente.
Appena seppe cosa fosse accaduto, il ragazzo decise di catapultarsi anche lui alla Vecchia Villa sfruttando i passaggi segreti costruiti proprio da Raichi. Non c’era tempo da perdere se uno dei membri di spicco era stato ucciso.
Fu questione di pochi attimi e, alle 17:15, tutto era stato predisposto per l’incontro tra il nero e l’albino, che avvenne nella sala delle riunioni proprio come richiesto poco prima dall’ex apprendista di Kurosaki.
In quell’istante all’interno della stanza c’era Xehanort, seduto al suo classico posto con indosso il suo tipico soprabito ed il volto coperto dal cappuccio, mentre Madara si trovava dall’altra parte del tavolo, in piedi di fronte al posto di capotavola.
Dietro al ragazzino c’erano sia Stan che il dottore, che in quanto semi testimoni di quanto accaduto dovevano essere lì… ed anche perché, in caso di problemi, sarebbe stato loro compito contattare gli altri ed avvisarli di cosa era successo.
Nonostante fosse stato fatto tutto come da richiesta del nero, nella stanza cadde un silenzio quasi inquietante, dato che il giovane ed il Gran Maestro si stavano fissando con un’aria quasi glaciale senza dire neanche una parola.
Stan dovette ammettere che quell’atmosfera lo inquietava non poco. Era abituato a situazioni pericolose visto che era il boss della malavita della Comunità, ma non si era mai sentito in pericolo come in quella circostanza.
Per Raichi invece la questione era diversa. Visto che stava giudicando Xehanort in base a quello che compiva negli anni da quando era diventato il loro capo, desiderava vedere come si sarebbe comportato in quell’occasione.
Dopo alcuni secondi di silenzio, finalmente l’albino parlò “Mi hanno informato che desideravi vedermi… è per caso la verità?”
“Sì Gran Maestro, o come preferisce essere chiamato...” si limitò a rispondere il nero continuando ad osservarlo freddamente.
Sembrava aver ostentato una certa arroganza con quelle parole, tuttavia era la prima volta che incontrava faccia a faccia il capo degli Illuminati, e di conseguenza non sapeva di cosa fosse effettivamente capace…
Il figlio di Ansem non si lasciò intimidire e, sorridendo sotto il cappuccio per il carattere mostrato dal ragazzo, decise di porgli la fatidica domanda “Prima che però inizi a parlare avrei una domanda per te… perché hai ucciso il tuo Maestro?”
Un quesito semplice ma diretto. Nonostante il corpo non fosse stato ritrovato, era ovvio che quel giovane si era sbarazzato di Ichigo, e le macchie di sangue nella hall ne erano una chiara testimonianza, di conseguenza voleva sapere il motivo.
Il diretto interessato rimase alcuni secondi in silenzio, dopodiché decise di rispondere con l’atteggiamento freddo che stava continuando ad avere “… Nonostante fosse il mio Maestro, ha sempre fatto preferenze. Anche se aveva scelto me come guerriero, ha sempre preferito Kenshiro, ed inoltre aveva ucciso la mia famiglia ed i miei amici solo perché non scoprissero la verità dietro l’incidente. Occhio per occhio e dente per dente, ha pagato con la vita le bugie e le menzogne di cui mi ha riempito la testa per almeno cinque anni!”
Cavolo, era stato al tempo stesso crudele ed emotivo, perché anche se stava cercando di essere impassibile non era riuscito a nascondere sia la rabbia che la tristezza del gesto che aveva appena compiuto.
Stan rimase inorridito da quello che aveva appena detto, un tipo disposto ad uccidere il proprio mentore per motivi del genere lo terrorizzavano non poco. Anche Raichi rimase spaventato, quel ragazzino era pericoloso, non aveva dubbi al riguardo.
Al contrario dei suoi uomini però, il leader mostrò una strana… curiosità nei riguardi di colui che aveva davanti.
Aveva commissionato ad Ichigo un guerriero, un'arma che il Concilio dei Sette avrebbe potuto adoperare in battaglia, e ciò che l’arancione aveva cercato era subito un guerriero che in campo potesse essere sia emotivo che spietato.
Xehanort era d’accordo con la sua visione, ed ora poteva vedere che, dopo cinque anni dall’inizio dell’addestramento, era riuscito nel suo intento. Colui che aveva di fronte aveva manifestato sia spietatezza che emotività in un colpo solo, proprio ciò che voleva…
Forse per questo l’albino finì per sorridere sotto il cappuccio e, dopo essere rimasto per alcuni attimi in silenzio, affermò “… Ichigo non era un tipo che si faceva cogliere impreparato come un fesso, se sei riuscito ad ucciderlo significa che la tua conoscenza dello Stile di Hokuto è quasi perfetta...”
“Quasi, non perfetta!” specificò allora Uchiha “Se avessi avuto una conoscenza perfetta dello Stile di Hokuto mi sarei dovuto misurare con lui a colpi di arti marziale e basta… ed allora le mie possibilità di vittoria sarebbero state minime se non nulle, anche cogliendolo di sorpresa...”
Uhm sembrava davvero essere esperto non solo dello Stile di Hokuto, ma anche degli stili di lotta in generale, il che lo rendeva sempre più affascinato da quell’allievo di Kurosaki che aveva di fronte in quel momento…
Così, senza tanti giri di parole, Xehanort decise di passare subito al nocciolo della questione e di domandargli “Dimmi allora, ragazzo. Come mai hai chiesto di incontrarmi adesso?”
Questa volta il nero non si fece attendere e decise di rispondere subito alla domanda “… Perché voglio prendere il posto del mio Maestro nel Concilio dei Sette!!”
… Come? Intendeva sostituirlo tra i membri principali dell’organizzazione?!
“Ma scherziamo?!” intervenne Pines, a dir poco furente “Ha appena ammesso di aver ucciso uno di noi. Come possiamo anche solo prendere in considerazione questa idea?!”
La sua era per lo più paura, se aveva ucciso il suo insegnante niente gli vietava di ammazzare ad uno ad uno tutti i membri del Concilio, ed era soprattutto l’idea della morte che lo terrorizzava tantissimo in quel momento.
Raichi, pur non dicendo niente, rimase dentro di sé molto scosso. Era un assassino e non aveva avuto scrupoli contro uno di loro, fosse stato per lui l’avrebbe cacciato a calci dall’organizzazione… ma non era il leader, e doveva aspettare il responso di quest’ultimo.
Il bianco, nonostante tutto quello che avesse fatto il giovane, non prese in considerazione l’idea di cacciarlo appena aveva proposto quella soluzione, anzi… l’idea di accontentarlo lo stava solleticando non poco in testa!!
Desiderava un’arma, ed Ichigo era riuscita a crearla, ed ora che egli era morto era diventata una mina molto vagante, dato che almeno momentaneamente era il più forte tra i guerrieri presenti tra le fila degli Illuminati.
Averlo al proprio fianco ai vertici del gruppo gli avrebbe consentito sia di sfruttarlo come combattente e sia di tenerlo d’occhio molto da vicino per ogni evenienza, in modo da testare la sua effettiva fedeltà alla causa.
Ma prima di deliberare voleva sapere una cosa. In base a quello che avrebbe risposto il ragazzino, avrebbe deciso se acconsentire alla sua richiesta, se cacciarlo seduta stante… oppure condannarlo alla pena capitale!!
“Prima di rispondere lascia che ti ponga io stesso una domanda… perché vuoi unirti al Concilio dei Sette? Ichigo ti aveva nominato suo successore nell’organizzazione, vero, ma avendolo ucciso non sei più obbligato a seguire la sua volontà...”
“La risposta è semplice: il mio onore!”
Fu parecchio diretto Madara, ma non aveva ancora finito dato che dopo alcuni secondi proseguì spiegando “Su una cosa aveva ragione: uccidendolo, ho macchiato il mio onore, che per un guerriero come me è vitale. Se voglio riscattarlo, devo proseguire quello che lui ha iniziato, tanto tutti quelli che conoscevo sono morti, e chi è rimasto in vita o non vale più nulla per me oppure desidero distruggerlo con le mie mani, di conseguenza non mi è rimasto alcuno scopo… se non quello di proseguire per la strada che il Maestro ha tracciato per me!”
Appena ebbe terminato di parlare, tutti iniziarono ad osservarlo con espressioni contrastanti, chi contrariato e chi invece incuriosito, anche se in quest’ultimo caso l’unico che lo stava guardando in questa maniera era il capo in persona.
Tuttavia, Uchiha non aveva ancora finito, dato che concluse solo in quell’occasione specificando “Però sottolineo subito una cosa: non ho alcun interesse nel Concilio dei Sette e nel suo scopo. Voglio solo ritrovare il mio onore proseguendo l’opera del mio Maestro e allontanarmi il più possibile dalla Comunità che si è dimenticata di me e dei miei cari come niente, e null’altro!!”
Uhm quindi il suo unico obiettivo era ritrovare l’onore appena perduto continuando l’opera del suo maestro dato che aveva perso tutte le sue ragioni di vita, anche se non aveva alcun interesse nel perseguirlo con interessi personali.
Fosse stato sia per Stan che per Raichi non avrebbero mai accettato la sua proposta, anzi entrambi erano propensi a farlo uccidere all’istante, e non solo perché aveva ammazzato Ichigo ma anche perché rappresentava un serio pericolo per l’intera organizzazione.
Xehanort invece non si capì che cosa avesse per la testa, dato che rimase in silenzio per quasi un minuto abbondante… prima di scoppiare a ridere a crepapelle all’improvviso e tirando indietro la testa!!
“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!” sembrava ridere addirittura di gusto.
Questo suo atteggiamento non fu gradito da nessuno dei presenti, al punto tale che i due membri del Concilio lo guardarono straniti e Madara malamente, dato che aveva parlato seriamente e si aspettava una risposta seria.
Fu accontentato subito, dato che appena ebbe terminato di ridere il bianco, senza perdere alcun tempo, decise di scappucciarsi mostrando in questo modo il suo volto al ragazzo senza alcuna esitazione!!
Dato che ormai aveva diciotto anni, il volto di Xehanort era diventato quello di un adolescente, e non era neanche cambiato molto rispetto all’ultima volta, segno che nonostante tutti i suoi impegni riusciva lo stesso a non far trasparire possibili segni di stress.
Dopodiché, senza mezzi termini, espresse il suo verdetto. Aveva avuto pochi dubbi fin dall’inizio, ma l’ultimo discorso del ragazzino glieli aveva dissipati tutti, facendogli capire che era la decisione migliore che potesse prendere.
“Madara Uchiha… benvenuto nel gruppo principale del Concilio dei Sette!!”

Bar Zetsuen no Tempest, Fantacity, Comunità, 28 Marzo 1920:
Più di un mese era passato da quando Ichigo era stato ucciso da Madara ed il ragazzo aveva preso il suo posto nel Concilio dei Sette.
La sparizione dell’arancione non era di certo passata inosservata, e proprio per non attirare troppo l’attenzione avevano deciso di far sì che il suo cadavere venisse ritrovato cinque giorni dopo il tragico fattaccio in uno dei sobborghi di Fantacity.
E così fu.
Il suo corpo venne ritrovato con la testa letteralmente esplosa e due grossi buchi all’altezza delle braccia, e la colpa di quanto gli era accaduto fu attribuita al gruppo criminale capeggiato da Stan Pines.
Secondo il comunicato ufficiale, quest’ultimo non gradiva per nulla l’esistenza dei guerrieri della Scuola di Hokuto e, approfittando di un momento in cui il maestro era da solo e non c’erano testimoni, l’aveva fatto attaccare da tutti i suoi uomini.
Per le dicerie i due buchi al braccio furono provocati da fucili molto potenti in dotazione solo dell’organizzazione criminale, mentre la testa era esplosa perché uno degli uomini del boss, con gesto estremo, aveva fatto ingoiare all’arancione una bomba poco prima che esplodesse.
Per rendere il tutto più credibile, il Concilio aveva fatto uccidere tre uomini di Stan e li aveva posizionati là dove era stato ritrovato il cadavere di Ichigo, in modo che venisse ritrovato insieme a lui, ed il sangue del mentore fu sparso per tutta l’area dove si trovava il corpo.
Anche grazie all’influenza del Comandante della Polizia di allora, anche lui affiliato agli Illuminati, quella era divenuta la versione ufficiale, nonché l’unica versione dei fatti, e bene o male tutti avevano accettato al cosa…
Compreso il giovane Kenshiro!!
Il ragazzo, ormai diciassettenne, quella sera alle 19:30 era andato a bere in un piccolo bar, dato che era passato un mese preciso da quando il suo maestro era stato ritrovato morto ed aveva bisogno di non pensarci troppo.
Il bar era molto piccolo, circa trenta metri quadri, e si trovava nella via più trafficata di Fantacity. Esso era costituito da un’unica vetrata esterna, con la porta di vetro apribile verso l’esterno a destra e con inciso sul vetro a caratteri grossi in bianco il nome del bar, mentre all’interno c’erano a destra circa sei tavolini con quattro sedie di fronte e, a sinistra, il bancone del bar che era strutturato come quello che si trovava all’interno del Crown Brothel.
Il bruno in quel momento era seduto su uno degli sgabelli e, nonostante il bar fosse abbastanza trafficato, non stava badando a nessuno, guardando davanti a sé con uno sguardo quasi perso nel vuoto e reggendo con la mano destra un bicchiere pieno di whisky.
Crescendo, al ragazzo erano cresciuti anche i capelli, che ormai gli arrivavano fino al petto, mentre di abiti indossava gli stessi che aveva da ragazzo, e gli occhi erano quasi indifferenti esattamente come cinque anni prima.
Però, nonostante le apparenze, in quel lustro il giovane era cambiato molto nonostante avesse continuato gli allenamenti alla Scuola di Hokuto, migliorando a vista d’occhio secondo le parole che Ichigo aveva pronunciato sia a lui che a Madara.
Seguendo il suggerimento di L, che da allora non aveva più visto, sembrava quasi essere divenuto un fantasma, aveva iniziato ad aprirsi con gli altri anche in onore del compagno d’allenamento che credeva morto, ed aveva scoperto di essere davvero bravo a socializzare.
Nonostante non fosse una cima a parlare, riusciva comunque a dialogare piuttosto bene, e per questo era riuscito a fare amicizia con diversi ragazzi e ragazze e, anche se non aveva un suo vero gruppo, era in buoni rapporti con molti.
Forse fu anche questo a consentire al giovane di superare abbastanza rapidamente la morte di Ichigo.
Quando aveva scoperto la notizia il bruno era rimasto distrutto. Prima aveva perso Uchiha, e dopo anche Kurosaki…
Il dolore nel suo corpo era straziante, soprattutto sapendo che ormai era rimasto l’unico a conoscere lo Stile di Hokuto e che le uniche due persone a cui aveva voluto bene fin dall’inizio non c’erano più…
Però il supporto e la vicinanza di tutti coloro con cui aveva legato gli avevano permesso di andare avanti nel giro di giusto venti giorni, era stato più semplice rispetto a quando aveva perso il nero perché aveva avuto qualcuno che gli era rimasto accanto…
Però non poteva negare di essere molto agitato per una questione delicata… la discendenza dello Stile di Hokuto!!
Ora che poteva ragionare più lucidamente, era arrivato alla conclusione che, almeno momentaneamente, non aveva le capacità per tramandare quello stile di lotta e, con la morte di Ichigo, non si sentiva neppure pronto a prendere in consegna la Scuola di Hokuto.
Era davvero indeciso e non sapeva cosa fare…
Proprio in quel momento però… “Ehi Kenshiro!! Ma che bella sorpresa!!”
Il giovane sentì una voce provenire dalla sua sinistra e, voltandosi, scoprì che a parlare era stata una delle ragazze con cui aveva fatto amicizia in quegli anni, e che era accompagnata da un altro ragazzo con cui aveva legato…
Si trattavano di Bulma e Vegeta, che erano insieme e gli stavano sorridendo!!
Lei aveva ormai ventidue anni, mentre lui ventuno, e sia di vestiario che di aspetto erano rimasti molto uguali a sei anni prima, segno che nonostante il tempo passato erano riusciti a mantenersi giovani quasi senza invecchiare.
Vedendoli, Ken sorrise debolmente e disse “Ciao Bulma, mi fa piacere vederti...”
“Non dirlo a me!” replicò l’azzurra, che aveva entrambe le mani dietro la schiena e gli stava sorridendo dolcemente “È da quando ti abbiamo aiutato a superare la fine del tuo Maestro che non riusciamo più a vederti...”
“Ma dove ti eri cacciato? Non abbiamo più avuto tue notizie!” aggiunse pure il nero.
In effetti avevano ragione. Loro due erano tra coloro che lo avevano aiutato a superare il decesso dell’arancione, ma dopo che l’avevano aiutato non si era più fatto sentire da loro, e quello non era di certo il comportamento di una persona riconoscente.
Difatti il giovane cercò di scusarsi asserendo “In effetti avete ragione, e vi chiedo scusa per questo… anche se ammetto che continuo a non vedervi bene insieme!”
L’ultima frase l’aveva detta soprattutto per smorzare la tensione, e difatti sorrise mentre pronunciava quelle parole, dato che quando poteva li prendeva costantemente in giro su quella cosa che gli ripetevano tutti continuamente.
Ed in effetti sembrò funzionare, dato che anche gli altri due scoppiarono quasi a ridere, e Vegeta aggiunse pure “Non è la prima volta che ce lo dici, e non sarà neanche l’ultima!”
“Credimi, anche io inizialmente non riuscivo a vedermi con lui, ma poi tutto è cambiato sei anni fa quando abbiamo iniziato a frequentarci...” continuò Bulma.
Il castano allora approfittò dell’argomento avanzato dall’azzurra per provare a chiedere “Ed ancora mi domando come abbiate fatto ad avvicinarvi...”
Tuttavia nessuno dei due dette una risposta precisa alla sua domanda, dato che Brief, sollevando l’indice destro e posizionandolo davanti alla bocca, si limitò a rispondere “Questo è un segreto che verrà nella tomba con noi!”
“Ahahahahahahahahahah non sta scherzando, è proprio così!” dichiarò allora il suo accompagnatore scoppiando sonoramente a ridere.
Però, dato che fino a quel momento gli aveva risposto sempre in quel modo senza mai dirgli altro nonostante avessero legato in quegli anni, decise almeno in quel giorno e dopo quello che gli era accaduto di dargli un piccolo indizio.
Proprio per questo, poggiandosi il pugno destro sul suddetto fianco, la ragazza esclamò “L’unica cosa che posso dirti è che una certa moneta ha aiutato. Null’altro!”
Non che quello aiutò molto l’ex compagno d’addestramento di Madara a comprendere che cosa intendeva dire, dato che iniziò a squadrare la giovane con un’aria interrogativa nel tentativo di carpirle qualche informazione…
Ma alla fine decise di lasciare perdere. In fondo quelli erano fatti loro e il maestro gli aveva insegnato a non impicciarsi troppo negli affari altrui, così si limitò a fare spallucce ed a tornare ad osservare il suo bicchiere.
“Non ho ben capito cosa intendi, ma va bene comunque...” dichiarò subito dopo.
Dato che aveva chiuso l’argomento, Bulma decise di provare a parlargli di altro. Quando era entrata nel bar insieme al suo ormai fidanzato aveva notato come l’amico fosse quasi giù di morale, e si era dispiaciuta per questo.
Così provò a farsi avanti e gli domandò “Tu piuttosto, stai bene ora?”
Non ci volle molto al ragazzo per comprendere come mai glielo stava chiedendo, e proprio per ciò le rispose subito “Sì sì, ormai mi sono ripreso completamente dalla morte del Maestro se è quello che stai chiedendo...”
Allora però Vegeta, cercando di farsi avanti anche lui, gli chiese “E come mai allora sei così giù di morale? So che sei abituato ad un’espressione quasi fredda, però… diciamo che è strano che tu venga qui a bere!”
Effettivamente Kenshiro considerava il suo corpo un tempio e non beveva mai alcolici, e neppure fumava… però quella sera sembrava aver fatto un’eccezione, e la cosa suonava parecchio strana a tutti e due i giovani che si trovavano lì.
Proprio per questo il castano non si stupì della domanda che aveva appena posto e, rimanendo abbastanza severo come lo era prima del loro arrivo, decise di renderli partecipi dei pensieri che aveva avuto fino a quel momento.
“È che… diciamo che sto effettivamente pensando di chiudere a tempo determinato la Scuola di Hokuto...” ecco, finalmente l’aveva detto.
La cosa però ovviamente lasciò parecchio attoniti i due interlocutori, al punto che strabuzzarono gli occhi, spalancarono la bocca e gridarono all’unisono “EH?!”
“Me l’aspettavo una reazione del genere...” si limitò a rispondere Ken senza però voltarsi ancora a guardarli.
A quel punto Bulma, incespicando un attimo con la voce a causa dello stupore, provò a comunque a parlargli nel tentativo forse di fargli cambiare idea “M-Ma perché vuoi farlo? Quando fu aperta la Scuola di Hokuto d-divenne un caposaldo per chi intendeva imparare le arti marziali. N-Non si può pensare di chiuderla così alla leggera...”
“Esatto!” aggiunse anche il nero, concludendo poi la sua frase affermando “Anche se il suo maestro capo è morto, ci sei sempre tu che puoi prendere la sua eredità e tramandare le sue conoscenze a nuovi allievi...”
“Ci ho pensato, molto attentamente...” confessò il guerriero, abbassando la testa sconsolato prima di terminare la frase “… Ma al momento non ho le competenze necessarie per poter insegnare ad altri lo Stile di Hokuto!”
Sembrava abbastanza evidente che cosa stesse cercando di dire, e forse proprio per questo i due si silenziarono, iniziando ad osservare colui che avevano davanti con uno sguardo sia sorpreso che stranito, dato che comunque non erano del tutto d’accordo con lui.
Difatti la ragazza provò a spiegargli “Secondo me ti stai sottovalutando. Anche se non conosci lo Stile di Hokuto al 100% saresti un ottimo insegnante, renderesti fiero di te sia il tuo Maestro che il tuo vecchio compagno d’addestramento...”
In teoria Madara era un argomento che era meglio non citare in sua presenza, ma Vegeta non intervenne perché sapeva che lo stava dicendo soprattutto per spronarlo, e convincerlo così a ritirare la sua decisione.
Fortunatamente Kenshiro sembrava aver compreso come mai l’avesse nominato, per questo non se la prese con lei… tuttavia doveva ammettere di non sentirsi comunque pronto, e che al contrario entrambi sarebbero stati delusi di lui se avesse deciso di diventare maestro con le conoscenze limitate che aveva in quel momento.
Proprio per questo, chiudendo gli occhi ed abbassando di nuovo il volto, il bruno spiegò un’ultima volta “Purtroppo credo avverrebbe l’esatto contrario. La sacralità dello Stile di Hokuto va rispettata, e se diventassi un maestro con la conoscenza dello stile di lotta non al 100% non li onorerei adeguatamente!”
Davanti a quelle parole nessuno dei due con cui stava parlando rispose, limitandosi ad osservarlo con sguardo quasi triste. Sembrava soffrire nel ripensare ad entrambi, e sembrava anche credere fermamente in quello che stava dicendo.
Il ragazzo concluse il tutto esclamando “Per questo è meglio chiudere temporaneamente la Scuola di Hokuto. Mi troverò un lavoro per mantenermi, e nel frattempo affinerò le mie conoscenze dello Stile di Hokuto, e solo quando l’avrò padroneggiato al 100% riaprirò la Scuola di Hokuto. È il modo migliore per tramandare questa arte marziale alle prossime generazioni… e per onorare le due figure più importanti della mia vita...”
Cavolo, da come aveva parlato sembrava veramente tenerci molto a imparare a controllare del tutto quello stile di lotta prima di insegnarlo, potevano sentire l’ardore nelle sue parole nonostante le stesse pronunciando molto freddamente, e forse per questo entrambi decisero di non insistere ulteriormente.
Se non se la sentiva era una decisione sua, loro l’avrebbero supportato fino alla fine e, quando sarebbe stato il momento, sarebbero stati fieri di rivedere aperta la Scuola di Hokuto con Kenshiro come suo maestro capo.
Proprio per questo entrambi sorrisero e Bulma affermò “Se credi di onorarli così allora non ti fermeremo. Si vede che volevi loro molto bene, e se pensi che così sarebbero fieri di te a noi andrà bene così!”
“Sei maturato molto in questi anni!” aggiunse pure Vegeta “Fino a sei anni fa non avresti fatto amicizia con nessuno ed avresti visto sia Ichigo che Madara come maestro e compagno e null’altro. Ora invece tieni molto a loro ed hai aperto il tuo cuore agli altri… ed ammetto che questo nuovo Kenshiro mi piace!”
Appena ebbe terminato di dire ciò, il nero scoppiò anche a ridere per sottolineare l’ironia della frase, anche se credeva fermamente in quello che aveva appena detto ed era fiero di ciò che il bruno era diventato.
Il castano comprese la sua ironia e, sorridendo voltandosi a guardarlo, gli rispose “Merito di Madara. Si può dire che il suo essere impiccione mi è stato utile!”
A quel punto anche lui e Bulma scoppiarono a ridere. Era raro vederlo addirittura scherzare sull’Uchiha, evidentemente in quell’attimo era di buon umore, e per questo non potevano fare a meno di essere contenti per lui.
Comunque fosse, ormai la decisione era stata presa.
Kenshiro aveva scelto di chiudere la Scuola di Hokuto temporaneamente in modo da poter imparare lo Stile di Hokuto al 100%, solo allora si sarebbe sentito pronto per insegnarlo ed avrebbe riaperto il dojo.
Era la cosa migliore da fare… ed era sicuro che anche Ichigo e Madara l’avrebbero pensata come lui!!

Crown Brothel, Fantacity, Comunità, 17 Settembre 1922:
Due anni erano passati dal ritrovamento del cadavere di Ichigo.
Molte cose erano cambiate da allora, dato che la Scuola di Hokuto era stata effettivamente chiusa come volere di Kenshiro stesso e di conseguenza la Comunità aveva perso la sua unica scuola di arti marziali nella società.
Ciononostante questo non aveva comportato un aumento del crimine, dato che Stan ed i suoi uomini continuavano a camminare in punta di piedi e ad agire con molta discrezione, soprattutto a causa di uno scocciatore che, all’insaputa di tutti, stava indagando su di loro.
Si trattava di L, che come aveva spiegato al bruno stesso stava cercando di smascherare i traffici illegali della Comunità in modo da rinchiudere in carcere la sua nemesi, Frank Fontaine, braccio destro di Pines, ma al momento non sembrava esserci riuscito.
La direzione di Goku stava iniziando inoltre a prendere una buona strada. Nonostante il ragazzo avesse cercato più volte di evitare il lavoro, la crescita stava iniziando a responsabilizzarlo e lo stava portando a rimanere per le questioni più delicate…
Ciò però non significava che aveva smesso di scappare, sfortunatamente le sue fughe erano diventate meno frequenti ma continuavano ad esserci, e per periodi di diverse settimane certe volte, anche se il Vice Presidente sembrava riuscire a gestire tutto fortunatamente.
Anche al Crown Brothel c’erano stati dei cambiamenti. Gli incontri nella gabbia erano diventati più famosi rispetto ad alcuni anni prima in quanto c’era un campione che non perdeva un solo combattimento da quattro anni.
La sua fama aveva superato i confini di Fantacity stessa, e molti si riversavano nel locale solo per assistere ad uno dei suoi combattimenti.
Quell’uomo era riuscito ad attirare pubblico non solo per lo spettacolo degli spogliarellisti e delle spogliarelliste, e questo rendeva molto contenta Irina, la direttrice del locale, che non poteva fare a meno di festeggiare per gli incassi che crescevano sempre di più.
Circa alle 23:00 di quel giorno Gildarts aveva da poco concluso il suo incontro nella gabbia, dominando il combattimento e distruggendo quasi il suo avversario, e si era concesso di conseguenza un po’ di relax.
Egli era un uomo di trentotto anni che sembrava però più vecchio di quanto non fosse in verità. Aveva dei corti capelli arancioni scuri ben pettinati, dato che era un maniaco della cura e se li sistemava sempre al termine di un combattimento, ed una folta barba nera, oltre che degli occhi dello stesso colore. Come abiti indossava una maglietta senza maniche bianca a righe che nascondeva le bende che portava dovute agli acciacchi dei vari combattimenti sopra ad un mantello nero con ornamenti grigi sulle spalle che si toglieva quando doveva combattere, una cintura di metallo grigia che sembrava quasi un ornamento per le sue continue vittorie, dei pantaloni blu scuri e degli stivali grigi.
L’uomo si concentrava molto sulla sua carriera da lottatore ed era un amante della bella vita, al punto da dimenticarsi quasi di tutto il resto solo per divertirsi e continuare a combattere all’interno del Crown Brothel.
Dentro il locale ci passava la maggior parte del tempo, quando era aperto, e quell’attimo non era da meno dato che era seduto su uno sgabello davanti al bancone del bar insieme a quelle che sembravano essere due spogliarelliste del locale.
“Sei stato fenomenale, Gildarts!” fu quello che disse una delle due ragazze, una bionda per l’esattezza.
L’altra, che era invece mora, aggiunse “L’hai steso in un attimo!”
A quel punto il diretto interessato, con un sorriso a trentadue denti, dichiarò senza mezzi termini “Eheheheheheheh non c’è da stupirsene, sono quattro anni che domino ogni incontro, nessuno riuscirà mai a battermi perché sono invincibile!!”
“Ma quanto sei forte!!” asserirono allora le due con occhi quasi ammaliati.
Nonostante se lo potesse permettere a causa delle sue innumerevoli vittorie, secondo il barista che stava sentendo tutto a distanza si stava vantando un po’ troppo, dato che comunque l’età arrivava per tutti e prima o poi sarebbe stato troppo vecchio per sconfiggere qualcuno di più giovane…
In quel momento però… “Papà!!”
Una vocina chiamò a raccolta i tre che erano seduti davanti al bancone del bar in quel momento, e così si voltarono verso sinistra, da cui proveniva il richiamo, e videro che a parlare era stata una bambina.
Sembrava avere tre anni e portava i capelli bruni e lunghi raccolti in una coda di cavallo dietro la testa, oltre che degli occhioni azzurri ed un vestitino a quadri gialli con spalline, insieme a dei sandali bianchi ai piedi.
Per l’uomo non fu difficile riconoscerla, dato che parecchio perplesso domandò “Cana?! Ma che ci fai tu qui?!”
Le due con cui era insieme riconobbero subito il nome, ed infatti la bionda esclamò “Quindi quella è tua figlia. È la prima volta che la vedo!”
L’altra invece rimase abbastanza perplessa, dato che osservandola le domandò “Ma come sei entrata qui? È vietato l’ingresso a chi ha meno di sedici anni...”
La piccola non si fece problemi a rispondere sinceramente con un tono innocente “Ho usato il pass di papà che mi ha regalato!”
Naturalmente quella sua uscita lasciò abbastanza interdette le due, che iniziarono ad osservare l’uomo con sguardo sorpreso e la mora domandò pure “Ma come? Hai dato a tua figlia di tre anni un pass per questo locale?!”
“Ho dovuto!” confessò Clive facendo spallucce “Mia moglie è morta un anno fa, e la povera Cana non può rimanere da sola tutto il giorno. Per questo gliel’ho dato, così se ha qualche problema può venire qui a chiedere direttamente di me!”
Sembrava che quel racconto fosse stato più che sufficiente alle due ragazze, al punto che ritornando a guardarlo con occhi quasi sognatori affermarono insieme “Che buon padre di famiglia!!”
Il barista, che continuava ad ascoltare tutto da lontano, non era per nulla d’accordo. Se fosse stato davvero un buon padre di famiglia avrebbe dovuto cercarsi un vero lavoro e stare con la figlia quando aveva bisogno di lui…
Comunque fosse, dato che la bruna l’aveva appena interrotto, Gildarts decise di chiederle il motivo della sua presenza lì, con un tono anche abbastanza serio “Come mai sei venuta qui, ed a quest’ora per giunta? Dovresti essere a letto da un bel po’...”
Fortunatamente alla sera c’era sempre una baby-sitter a casa che la accompagnava fino al Crown Brothel quando la bambina aveva bisogno del genitore, però non era mai capitato a quell’ora e questo l’aveva insospettito non poco.
Alberona allora, con il suo tono innocente e gli occhioni che osservavano il genitore quasi speranzosa, decise di rivelargli come mai si era spinta fino a lì a quell’ora della notte… e per di più da sola!!
“Papà, c’è qualcosa che non va con la ragazza che sta con me. Fa delle chiamate strane, parlando di roba buona e facendo più volte il nome dell’uomo cattivo che gestisce i cattivi della società...”
Sembrava evidente che si stesse riferendo a Stan con quell’ultima frase, inoltre pareva che stesse lanciando accuse secondo cui la ragazza che l’uomo pagava per stare con la figlia fosse in realtà una trafficante di droga.
L’argomento sembrava aver reso parecchio seri tutti i quattro che avevano ascoltato il racconto, al punto tale che lo stesso Gildarts le domandò con un atteggiamento freddo “… E dimmi, se è così… come sei arrivata fin qui?”
“Sono fuggita di nascosto, e sono corsa qui ad avvertirti. Papà, devi fare qualcosa!” insistette allora la piccola Cana alzando anche entrambi i pugni in alto.
In quella piccola area in cui si trovavano calò un piccolo silenzio, che così non si poteva chiamare a causa dei rumori di chi si stava divertendo nel locale e della musica ad alto volume, un piccolo silenzio che sembrava quasi sospetto.
Poi però… “AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!”
Clive scoppiò inspiegabilmente a ridere a crepapelle, e trascinò dietro anche le due ragazze che scoppiarono a ridere esattamente come lui. Sembravano quasi divertirsi di brutto, e la cosa lasciò parecchio perplessa la castana.
“Oh mamma mia, ed io che c’ero quasi cascata!” asserì la bruna delle due ragazze.
La bionda invece dichiarò “Una bambina di tre anni che scappa di nascosto da sola. Ahahahahahahahahah!!”
“Oh mamma mia, non mi ero mai divertito così tanto in vita mia!!” esclamò persino Gildarts, dimostrando chiaramente che non credeva alle parole di sua figlia.
Quest’ultima naturalmente spalancò la bocca perplessa, dato che non si aspettava una reazione del genere e di divertire qualcuno. Nonostante la sua età conosceva abbastanza del mondo criminale a causa del lavoro di suo padre, e quindi sapeva quando qualcosa di grave c’era.
“M-Ma… io sto dicendo la verità...” provò a dire Cana con gli occhi quasi lucidi.
Tuttavia il padre, assumendo un atteggiamento molto serio dopo aver finito di ridere, le disse senza mezzi termini “Sicuramente hai sentito male, e la tua immaginazione da bambina ha fatto il resto. Vai a casa ora Cana, domani devi alzarti presto!”
Il tutto facendo anche gesto con la mano sinistra di allontanarsi alla bambina, come se non la volesse più tra i piedi ed il momento che dedicava ad essere un genitore ed un padre fosse finito con quella frase.
Alberona però era convinta fermamente di quello che aveva sentito, e per questo provò ad insistere continuando “No, non è vero. Ho sentito bene papà, lei...”
“Non l’hai sentito? Vai a casa!” intervenne a quel punto la spogliarellista bionda.
“Ci stai solamente disturbando...” aggiunse la bruna, prima di poggiare la mano destra sul pettorale del lottatore, dato che era seduta alla sua destra.
Bastò quel suo semplice gesto a quasi eccitare Clive, al punto tale che assunse un’aria da tonto e concluse il discorso asserendo continuando ad agitare la mano “Su su, vai via. Papà ha altro da fare questa sera, per TUTTA la serata!”
Appena ebbe terminato di pronunciare queste parole, l’uomo avvolse con le braccia entrambe le ragazze che erano seduta di fianco a lui, facendo quasi il provolone con loro che iniziarono a ridere come delle ochette alla sua battuta.
Erano arrivati al punto tale che quasi non stavano neanche più considerando la bambina, anzi si poteva dire che per loro la questione era chiusa ed ormai era come se la piccola non fosse neanche più dentro il locale…
E lei naturalmente rimase male sia a quell’atteggiamento che a quelle parole.
Gli occhi che prima erano lucidi iniziarono ad emettere anche qualche lacrima, e la bambina cominciò pure a singhiozzare mentre osservava il genitore che neanche la stava più guardando per concentrarsi sulle due che l’accompagnavano.
Da quando la madre era morta era come se fosse diventata quasi orfana, dato che il padre la considerava solo poche volte al giorno, se non quasi mai, e si concentrava di più sulla sua carriera da combattente.
Non lo vedeva ormai più a casa, e doveva stare tutto il giorno con quella baby-sitter che chissà che cosa combinava, ma a quanto pareva dirlo al suo papà non era stato sufficiente, dato che non aveva creduto a lei, a sua figlia.
Anche se era piccola era conscia di certi atteggiamenti del parente, e vedeva come ormai per lui non contasse più nulla, la snobbava appena ne aveva l’opportunità ed era come se non esistesse nemmeno.
Non escludeva neppure che non avesse mai voluto avere una figlia…
Il fatto che preferisse di gran lunga divertirsi con quelle ragazze piuttosto che darle retta la faceva stare male, e per di più flirtava con loro davanti a lei senza alcun ritegno, come poteva definirsi un padre qualcuno che si comportava in quella maniera?!
La povera Cana era distrutta, stava letteralmente piangendo e le lacrime le bagnavano le guance mentre singhiozzava nel tentativo di fermarsi, ma non ci riusciva e per di più non sembrava neppure essersi accorto il genitore di quello che stava accadendo.
Proprio per questo, quasi depressa, dovette voltarsi ed allontanarsi lentamente da lì, cercando di asciugarsi le lacrime con il braccio sinistro per non farsi vedere così “debole” in una circostanza ed un luogo come quelli.
Il povero barista aveva visto tutto ed avrebbe voluto aiutarla, ma sfortunatamente non aveva alcuna voce in capitolo e l’unica cosa che poteva fare era voltarsi dall’altra parte e fare finta di non avere visto nulla.
Così Alberona, a passo veloce ma non troppo spedito, salì le scale e uscì dal locale, quasi sperando che succedesse qualcosa per cui il padre finalmente iniziasse a darle la considerazione che meritava, visto che neanche le credeva.
Non esagerava se ammetteva che certe volte avrebbe preferito avere un altro padre…

Bar Zetsuen no Tempest, Fantacity, Comunità, 23 Novembre 1922:
In quei due anni passati dalla morte di Ichigo e dalla nomina di Madara a nuovo membro del Concilio, che cosa aveva fatto il Gran Maestro?
Xehanort era riuscito a fare carriera nella società. Partendo come semplice bidello dell’Abe Sapiens Insitute, era riuscito a trovare un lavoro più soddisfacente, che l’aveva reso segretario della Direttrice delle Rocket Foundation.
Nonostante il suo capo fosse anche un suo subordinato non erano state fatte preferenze, il bianco aveva chiesto un colloquio imparziale e, se non l’avesse ritenuto all’altezza, avrebbe avuto tutto il diritto di respingerlo.
Però Madame Boss aveva visto le sue competenze, e lo riteneva abbastanza bravo da potergli fare da assistente… ammettendo anche che averlo al suo fianco fuori dal Concilio le avrebbe permesso di osservarlo più da vicino, per il futuro e probabile attentato…
In questo modo l’albino era diventato il suo segretario, iniziando la sua scalata nella Comunità senza raccomandazione e con delle vere competenze, proprio come avrebbe dovuto fare il resto del Concilio anche prima del suo arrivo.
La promozione era avvenuta quel giorno, ed appena Kushina ne era venuta a conoscenza aveva invitato il giovane ad uscire insieme quella sera per festeggiare.
In verità il ragazzo non ne aveva intenzione, voleva solamente concentrarsi sul suo progetto finale senza alcun’interferenza… ma si poté dire che la ragazza lo forzò letteralmente ad uscire, iniziando ad essere troppo insistente.
Xehanort ammise di odiare quel lato del suo carattere, ma alla fine dovette cedere anche perché voleva evitare di far nascere troppi sospetti nella mente della rossa, non poteva permetterselo ora che lentamente si stava verificando quanto auspicato.
In Superficie la guerra era finita quattro anni prima, molto prima di quanto pronosticato dal bianco, ma non era stato un problema per lui perché, esattamente un mese prima, Benito Mussolini era diventato il primo ministro italiano.
La notizia era stata accolta molto positivamente da parte del figlio di Ansem, che vedeva in quell’evento l’inizio del progetto che avrebbe condotto coloro che abitavano sopra di lui ad un altro conflitto mondiale.
Era consapevole dei dispiaceri che aveva provocato la fine della Grande Guerra, e del malcontento che aveva generato, proprio per questo voleva provare a sfruttarli per dare inizio ad una nuova guerra, questa volta molto più sanguinaria di quella precedente…
Ma i tempi non erano ancora maturi, ci volevano ancora alcuni anni prima che tutto fosse pronto per la seconda grande guerra… e di sicuro l’ultima cosa che voleva era l’amica che si impicciava dei suoi affari in un momento così delicato.
Anche a causa di ciò, fu obbligato ad accettare il suo invito.
I due decisero di andare al Bar Zetsuen no Tempest, anche per cercare un po’ di tranquillità, e si sedettero ad uno dei tavolini che c’erano all’interno, decidendo anche di cenare lì già che c’erano e visto che le pietanze erano ancora disponibili alle 20:00.
A loro non importava di andare in un ristorante raffinato, soprattutto a Uzumaki a cui importava solamente stare insieme al suo amico e festeggiare la sua promozione, dato che era diventato il suo migliore amico nel corso del tempo.
Ormai la rossa aveva ventitré anni, mentre il suo accompagnatore vent’anni, tuttavia entrambi erano rimasti identici a quando erano dei ragazzi, segno che non stavano invecchiando così precocemente come temevano.
In quel momento sembravano starsi divertendo molto, dato che la giovane stava dicendo qualcosa con il sorriso sulle labbra e Xehanort la stava ascoltando anche lui sorridendo… anche se si poteva vedere che stava cercando soprattutto di essere carino con lei.
La ragazza finì il suo discorso solo in quel momento “… Ed è così che sono riuscita a trovare un impiego al Teatro Proxy One come bigliettaia. Non è stato facile dato che c’erano molti altri candidati, ma ci sono riuscita!”
Il suo racconto poteva essere interessante per qualcun altro, ma non certo per il bianco che aveva ben altro a cui pensare e si stava sforzando parecchio per essere il più gentile possibile con un’amica come lei.
Anche se in tutto quello gli sfuggiva un dettaglio “Ma scusa, non avevi detto che il tuo sogno era lavorare alle Rocket Foundation? La metalmeccanica è una tua grande passione...”
“Certamente, ma non adesso!” specificò tuttavia la rossa, sollevando l’indice destro con ancora il sorriso sulle labbra “Prima devo riuscire a guadagnare qualche soldo, dato che il costo per il test d’ingresso nella società è parecchio elevato, e mentre aspetto ho trovato questo lavoro che mi consente di racimolare qualcosa!”
Uhm, capiva.
Lui non aveva avuto questo problema perché come unico erede del patrimonio di Ansem il Saggio aveva parecchi soldi, e quindi iscriversi al test non era stato un problema, anche la prova era stata una passeggiata e, dopo averla superata, aveva chiesto il ruolo di segretario della Direttrice.
Però per Kushina la questione era diversa, anche perché i genitori volevano che se la cavasse con le sue sole forze e non le davano i soldi necessari per mantenersi, aveva dovuto pagarsi gli studi da sola negli anni passati.
Doveva ammettere tuttavia che questo suo lato gli piaceva, mostrava che era esattamente come lui, non mollava mai e, se si prefissava un obiettivo, avrebbe cercato di raggiungerlo anche a costo della sua vita.
Una dote che ammirava e rispettava, magari i membri del Concilio fossero stati come lei…
A quel punto però Kushina, continuando a sorridere, sollevò il bicchiere pieno di cola che aveva alla sua destra e disse “Però non siamo qui per me. Congratulazioni per il tuo nuovo incarico alle Rocket Foundation, Xehanort… beh, almeno fino a quando non te lo ruberò!”
Dopo aver pronunciato questa frase, la ragazza scoppiò a ridere da sola, continuando a mantenere il bicchiere alzato per poter fare il brindisi, anche se il bianco non sembrava molto convinto di volerlo fare, anzi tutt’altro…
Ma alla fine il buon’umore di Uzumaki lo convinse e, dopo aver sospirato, sollevò anche lui il bicchiere contenente acqua con la mano destra facendolo impattare leggermente contro quello della giovane, accontentandola in questo modo.
Dopodiché entrambi bevvero dai loro boccali e, dopo averli svuotati completamente, Kushina asserì “Certo che però potevi prenderti altro rispetto a dell’acqua normale. Non mi dirai che non alzi mai un pochino il gomito?!”
“Perché? Tu ritieni alzare il gomito prendere della cola, che non è neanche alcolica?!” domandò allora l’albino con un sorrisetto beffardo sul volto.
Così la rossa, facendo spallucce, dichiarò “Touché!” per poi però tornare curiosa e domandargli “Seriamente però, come mai questa limitazione?”
“Ho scelto volutamente di non bere altro che acqua!” rispose allora il figlio di Ansem, che aveva deciso di rispondere al suo quesito “Nel mio lavoro bisogna mantenere la mente lucida e priva di distrazioni. L’alcool e tutte le altre bevande gasate non fanno altro che smuoverlo, deconcentrandomi dal mio grande obiettivo...”
“Urca!” asserì allora la giovane, osservandolo con occhi quasi meravigliati e la bocca spalancata “Da come parli sembra quasi che sei diventato il Presidente della Comunità!”
“È un po’ come se lo fossi alla fin fine...”
Mentre ammetteva questo, un sorrisino ancora più beffardo si allargò sul volto di Xehanort. Non poteva di certo dirle che stava gestendo quella società da dietro le quinte e che il suo scopo andava ben oltre la sua concezione e quella di tutti gli altri…
Proprio per questo, unendo entrambe le mani di fronte alla faccia dopo aver poggiato i gomiti, assunse un’aria molto severa e spiegò “Vedrai. Ho grandi progetti in ballo e, quando avrò raggiunto la vetta, ve ne accorgerete tutti quanti...”
Cavolo, aveva parlato con un tono quasi glaciale che avrebbe raggelato il sangue a chi avrebbe potuto sentirlo, se non lo conoscevano bene avrebbero potuto pensare che intendeva dominarli un giorno…
Ma Uzumaki sapeva che così non era, e proprio per questo, rimanendo ancora parecchio sorpresa, dovette ammettere “Wow, quando parli così sembri davvero un uomo d’affari cinico e spietato, che ha in mente solo il suo lavoro per il bene della Comunità...”
… Beh se proprio voleva metterla in questi termini non era andata molto lontana dalla verità come ammise mentalmente l’albino, anche se lui aveva a cuore solo ed esclusivamente il benessere della sua gente, e non di tutta la società!
Tuttavia, l’uscita successiva di Kushina lo lasciò attonito, dato che osservandolo con occhi maliziosi affermò “E devo ammettere che questo lato di te mi piace molto!”
Una dichiarazione un po’ fuori e sopra le righe la sua, al punto tale che lo stesso giovane dovette spalancare gli occhi rimanendo parecchio perplesso, anche se poi cercò di tornare composto per evitare di mostrare segni di cedimento.
Lui era l’attuale Gran Maestro del Concilio, e di sicuro non potevano bastare uscite del genere per coglierlo di sorpresa. Non doveva lasciarsi distrarre da quelle sciocchezze, doveva guardare avanti e concentrarsi solo sul suo progetto…
Però sembrava che la ragazza la pensasse diversamente, anzi proprio in quel momento lo stava guardando sotto un’altra luce!!
Quell’aria da intellettualmente superiore, con sguardo glaciale e postura composta si sposava perfettamente con la figura del bianco, che tra l’altro crescendo era diventato anche parecchio carino, al punto da attirare la sua attenzione anche sotto un altro punto di vista.
Doveva confessare che in quel momento aveva una voglia matta di saltargli addosso, come ragazza perbene si era ripromessa che solo quando si sarebbe sposata si sarebbe concessa all’uomo che amava, niente di più e niente di meno…
Tuttavia, colui che aveva davanti era il suo migliore amico, e non credeva di poterlo mai pensare ma il nuovo ruolo che aveva ottenuto unito al suo bell’aspetto ed al suo atteggiamento quasi freddo la attiravano in una maniera incredibile.
Non sapeva neppure lei se cedere alle pulsioni che stava provando oppure resistere come aveva fatto fino a quel momento tutte le volte che le era capitato. Ci pensò su per svariati secondi in cui rimase anche in silenzio, creando una situazione in cui lo stesso figlio di Ansem si sentiva a disagio…
Ma alla fine decise di mandare tutto al diavolo!!
Diamine, si viveva una volta sola, e di certo non sarebbe successo nulla di male se si fosse lasciata andare in quel momento, in fondo aveva ventitré anni ed aveva tutto il diritto di sfogarsi “in quel modo” se lo desiderava fortemente.
E poi lo doveva confessare, se c’era qualcuno con cui avrebbe desiderato farlo la prima volta… era proprio il suo migliore amico!!
Così, avendo finalmente deciso, si sporse leggermente sul tavolo per avvicinarsi leggermente a Xehanort e, mantenendo lo sguardo malizioso di prima, cominciò a parlare a bassa voce portando la mano destra vicino alla bocca.
“Ehi, ho in mente qualcosa che potrebbe cacciarci in grossi guai se ci scoprissero...”
… Quelle parole non gli piacevano per nulla, al punto tale che fecero sollevare il sopracciglio destro al ragazzo e gli fecero domandare di che diavolo stesse parlando la rossa. Non aveva bevuto nessun alcolico, e di conseguenza non era di certo ubriaca, quindi che diamine…
Si poté quasi dire che il tutto si fece più chiaro quando Uzumaki, alzandosi in piedi, mostrò il lato sinistro al ragazzo e dichiarò “Io devo andare un attimo in bagno. Potrei metterci un bel po’… anche se tutto dipenderà da te, naturalmente!”
Appena ebbe terminato quella frase, la giovane voltò la faccia verso il bianco e gli fece l’occhiolino con la sinistra, per poi allontanarsi verso il fondo del bar dove si trovava la porta del bagno.
Essendo un bar non molto grande, la parte più interna del locale oltre i tavoli ed il bancone era costituita da una porta posta sul muro in fondo a tutto che conduceva alla cucina del locale, ed a destra si trovava invece la porta da cui si potevano raggiungere i servizi igienici.
La diretta interessata aprì proprio quest’ultima e vi sparì al suo interno chiudendola dietro di sé… lasciando in questo modo Xehanort nello shock più totale!!
Il giovane stava ancora osservando con occhi a dir poco attoniti il punto in cui l’amica era sparita. Sembrava fin troppo chiaro a che cosa si stesse riferendo, e difatti a Xehanort il messaggio era arrivato forte e chiaro!!
Fortuna voleva che col casino che c’era nel bar nessuno avesse sentito bene quello che aveva detto la rossa, ma l’aveva sentito il bianco e ciò era stato più che sufficiente per lasciarlo letteralmente senza parole.
Ma… chi diavolo si credeva di essere quella lì?!
Fargli un invito del genere, e per di più la sera in cui avrebbero dovuto festeggiare la sua promozione. Era uscito con lei solo perché aveva insistito e non voleva che ficcasse il naso troppo nei suoi affari, ma ora stava esagerando!!
*Tsk, quella stupida crede che cascherò in un simile tranello?!*
Lui si credeva molto più furbo di lei, e proprio per questo rimase fermo ed immobile dov’era, sicuro che tanto non avrebbe ceduto e, quando la ragazza sarebbe uscita dal bagno delusa, le avrebbe spiegato che non intendeva stare a quel giochetto.
Stava davvero esagerando, lui era il Gran Maestro del Concilio dei Sette, non era il primo ragazzo “arrapato” che passava per strada. Se pensava che trucchi così potessero assecondarlo si sbagliava di grosso!!
O almeno la sua mente gli diceva questo… perché qualcosa che andava ben al di là del cervello lo stava invece spingendo là dove la rossa voleva!!
Aveva vent’anni, era in piena età adolescenziale, nonché nel periodo in cui gli ormoni erano al massimo della loro efficacia. Fino a quel momento se ne era fregato altamente di cose del genere, persino quelle pochissime volte che andava al Crown Brothel esclusivamente per bere e stare in pace…
E mai come in quell’occasione gli era venuto quell’impulso irrefrenabile!!
Non sapeva spiegarselo neppure lui, nonostante non lo desiderasse mentalmente… qualcosa in lui lo voleva, anche solo per accontentare un’amica che si comportava fin troppo infantilmente nonostante l’età che aveva.
Ma chi voleva prendere in giro, se stava avendo quell’impulso non sarebbe stato di certo per accontentare lei, quanto più per sé stesso… perché riteneva che Uzumaki fosse diventata una gran bella ragazza, nonostante a lui non importasse nulla di quel genere di argomenti.
Rimase fermo ed immobile a riflettere, quasi a voler trovare una soluzione a quella situazione spinosa in cui si era ritrovato. Stava provando a riflettere su quale parte di sé far “trionfare”, se la parte riflessiva… o quella istintiva!
Rimase lì per almeno un minuto abbondante, fermo dov’era a pensare su quale fosse la cosa migliore da fare secondo lui… un minuto in cui pensò solamente ad un unica cosa, qualcosa che riteneva fin troppo insolito si fosse incastonato nella sua mente…
A Kushina stessa!!
Non gli era mai capitato qualcosa del genere, ma non era amore, no l’avrebbe riconosciuto dato che aveva studiato quali erano le reazioni se si provava quel sentimento… in questo caso si trattava di attrazione, pura attrazione che non sembrava volersi allontanare da lui.
*… Al diavolo!!*
Alla fine sembrò prendere la sua decisione e, alzandosi di colpo in piedi, frugò nella tasca destra per tirare fuori qualcosa e, avvicinandosi al bancone del bar, poggiò su di esso quella che sembrava essere una banconota di Benny, attirando in questo modo l’attenzione del barista.
Sembrava che avesse voluto pagare il conto per entrambi in quel momento… però in realtà l’uomo che stava dall’altra parte sembrava aver intuito di cosa si trattasse, dato che anche se da distanza aveva udito parzialmente quello che si erano detti…
Era un modo per invitarlo a non interromperli assolutamente!!
In teoria andava contro la sua etica morale… ma diavolo, aveva pagato il triplo rispetto a quanto avrebbe dovuto, ed era chiaro che l’avesse anche invitato a tenere il resto visto che poi era scattato dritto verso la porta del bagno.
Così l’uomo decise di fare uno strappo alla regola visto l’extra che gli era stato offerto e ritirò la banconota con estremo piacere, mentre Xehanort si fiondò verso il bagno aprendo la porta, entrandoci dentro e chiudendo l’ingresso dietro di sé in meno di cinque secondi.
Quello che accadde dopo fu abbastanza evidente...


L’aver scoperto la verità sul conto dell’omicidio dei suoi genitori e dei suoi amici ha portato Madara ad ammazzare il suo stesso maestro ed a prendere il suo posto nel Concilio dei Sette, oltre che a convincere Kenshiro a chiudere temporaneamente la Scuola di Hokuto. Ma le sorprese non sembra siano finite qui, dato che l’uscita “fugace” di Xehanort e Kushina potrebbe portare a qualcosa nove mesi dopo…

PERSONAGGI APPARSI:

Kenshiro Ragazzo da “Hokuto no Ken”


Gildarst Clive da “Fairy Tail”


Cana Alberona Bambina da “Fairy Tail”



Vi è piaciuto questo sesto Capitolo della fic prequel?
Alcune cose che ho raccontato in questo chap potrebbero avervi sorpreso, ma posso dirvi che alcune erano state anticipate nella fic principale, nei Capitoli di presentazione della Scuola di Hokuto e del Crown Brothel, mentre un altro… beh, diciamo che non era stato anticipato XD ;).
Di personaggi davvero nuovi questo Capitolo ne ha introdotto solamente uno, che era già stato anticipato solo come nome nella fic principale. Per la precisione si tratta di Gildarst Clive da “Fairy Tail”, il padre di Cana :).
Con la sua aggiunta, la lista si modifica qui sotto come segue:

1) Mondo Reale:
- Lorenzo Ferraro (21 Anni);
- Danilo Ferraro (16 Anni);
- Jaqueline Fontaine (19 Anni, Deceduta);
- Boyce Lee (21 Anni, Deceduto);
- Leopold Jackson (47 Anni, Deceduto).

2) Dragon Ball:
- Bulma Brief (46 Anni, Deceduta);
- Dr. Raichi (70 Anni);
- Bra (6 Anni);
- Trunks (19 Anni);
- Vegeta (42 Anni, Deceduto);
- Freezer (?? Anni);
- Son Goku (45 Anni).

3) Fullmetal Alchemist:
- Winry Rockbell (16 Anni);
- Maes Hughes (39 Anni);
- Envy (30 Anni);
- Alex Louise Armstrong (40 Anni);
- Roy Mustang (35 Anni);
- Riza Hawkeye (33 Anni).

4) Naruto:
- Naruto Uzumaki (20 Anni);
- Kushina Uzumaki (44 Anni, Deceduta);
- Maito Gai (50 Anni);
- Rock Lee (22 Anni);
- Hinata Hyuga (20 Anni);
- Madara Uchiha (40 Anni);
- Itachi Uchiha (24 Anni).

5) Kingdom Hearts:
- Xigbar (47 Anni);
- Xehanort (41 Anni);
- Marluxia (40 Anni);
- Ansem (50 Anni, Deceduto).

6) One Piece:
- Nami (21 Anni);
- Franky (48 Anni);
- Roronoa Zoro (39 Anni);
- Donquijote Doflamingo (49 Anni).

7) Frozen – il Regno di Ghiaccio:
- Hans (29 Anni);
- Anna (17 Anni);
- Elsa (19 Anni).

8) Code Geass:
- Kallen Kozuki (19 Anni);
- Lelouch Lamperouge (19 Anni);
- Charlez Lamperouge (68 Anni, Deceduto);
- Nunnally Lamperouge (16 Anni),

9) Pokémon:
- Agatha (68 Anni);
- Giovanni (45 Anni);
- Madame Boss (50 Anni, Deceduta).

10) Universo Marvel:
- Steve Rogers / Capitan America (25 Anni);
- Johan Schmidt / Teschio Rosso (32 Anni).

11) Saint Seiya – I Cavalieri dello Zodiaco:
- Shun di Andromeda (26 Anni)-;
- Seiya di Pegasus (26 Anni);
- Shiryu il Dragone (26 Anni);
- Saori Kido (28 Anni).

12) Fairy Tail:
- Lucy Heartfilia (17 Anni);
- Natsu Dragneel (17 Anni);
- Mirajane Strauss (30 Anni);
- Cana Alberona (24 Anni);
- Elfman Strauss (?? Anni, Solo Nominato, Deceduto);
- Erza Scarlett (21 Anni);
- Gildarts Clive (38 Anni, Deceduto).

13) Beyblade:
- Takao Kinomiya (13 Anni);
- Kai Hiwatari (13 Anni);
- Rei Kon (13 Anni);
- Max Mizuhara (13 Anni);
- Professor Kappa (13 Anni);
- Hilary Tachibana (13 Anni).

14) Medaka Box:
- Medaka Kurokami (18 Anni).

15) Highschool DxD:
- Issei Hyoudou (16 Anni).

16) Assassin’s Creed:
- Al Mualim (63 Anni);
- Altaïr Ibn-La'Ahad (32 Anni);
- Ezio Auditore (42 Anni).

17) Yu-Gi-Oh:
- Marik Ishtar (34 Anni);
- Yugi Muto (17 Anni);
- Ryou Bakura (36 Anni).

18) Claymore:
- Teresa (38 Anni);
- Claire (31 Anni).

19) Attacco dei Giganti:
- Eren Jaeger (14 Anni);
- Mikasa Ackermann (15 Anni).

20) Hokuto no Ken:
- Kenshiro (40 Anni);
- Raoul (41 Anni).

21) Kodocha:
- Rossana Smith (14 Anni);
- Heric Akito / Donquijote Homing (15 Anni).

22) Black Butler:
- Sebastian Michaelis (56 Anni).

23) Shingeki no Bahamut:
- Favaro Leone (45 Anni);
- Nina Drango (16 Anni).

24) Detective Conan:
- Shinichi Kudo (20 Anni);
- Heiji Hattori (20 Anni);
- Ran Mouri (20 Anni);
- Kazuha Toyama (20 Anni).

25) Pandora Hearts:
- Alice (15 Anni).

26) Le Cinque Leggende:
- Jack Frost (22 Anni).

27) Bleach:
- Ichigo Kurosaki (45 Anni, Deceduto).

28) Gravity Falls:
- Stan Pines (80 Anni, Deceduto).

29) Assassination Classroom:
- Irina Jelavic (46 Anni, Deceduta).

30) Death Note:
- L (36 Anni, Deceduto).

31) Bioshock:
- Frank Fontaine (36 Anni, Solo Nominato, Deceduto).

Naturalmente aspettatevi altri pg nuovi in arrivo nei prossimi Capitoli, soprattutto alcuni che finora sono stati solamente nominati sia qui che nella fic principale ;).
Parlando del Capitolo in sé, credo che ora si sia capito perché Madara ce l’ha a morte con Kenshiro, potremmo quasi dire che soffre di un complesso di inferiorità nei suoi confronti perché Ichigo ha sempre preferito lui all’Uchiha.
E prima che lo domandiate, vi dico subito che se Madara ha sconfitto Ichigo è perché è riuscito a coglierlo di sorpresa. Ha sfruttato l’unico momento in cui Ichigo era sorpreso, dato che gli aveva tenuto nascosto le sue vere capacità, per mettergli fuori uso le braccia e rendergli così impossibile continuare il combattimento :).
Ora avete visto anche come mai la Scuola di Hokuto è stata chiusa per diversi anni, e please non linciatemi se ho deciso di non svelare il risultato del lancio della moneta tra Vegeta e Bulma, ho ritenuto che un pizzico di mistero andasse lasciato dato che l’importante è sapere che, qualunque fosse stato il risultato, i due si sono messi lo stesso insieme T_T XD ;).
Per chi se lo stesse chiedendo, il nome del Bar è ispirato al manga ed anime dallo stesso nome Zetsuen no Tempest, che guarda caso è stato pubblicato dalla stessa Square Enix che ha rilasciato Kingdom Hearts XD ;).
La sottotrama legata a Cana e Gildarst ve l’avevo già anticipata nella fic principale, come sottolineato qui sopra, e prima che mi linciate voglio specificare una cosa riguardo la scena finale di questo Capitolo…
Probabilmente avrete già intuito una cosa leggendo il breve riassunto finale, una cosa che posso già dirvi sarà confermata o smentita all’interno del prossimo Capitolo della fic principale, e in mia difesa per chi non è d’accordo posso dire che questa fic ha mescolato le carte in tavola per quanto riguarda i rapporti familiari fin dall’inizio.
Basti pensare al fatto che Agatha (Pokémon) è madre di Maes Hughes (Fullmetal Alchemist), a sua volta padre di Lucy Heartfilia (Fairy Tail). Di conseguenza è una cosa che avevo mostrato fin dall’inizio, di conseguenza please… non linciatemi per questo T_T XD ;).
A parte questo, credo di aver detto tutto quanto, di conseguenza vi ringrazio ancora tutti quanti nessuno escluso per il continuo sostegno che date a me ed alle mie due fic finali, e ci risentiamo martedì 11 Giugno per il nuovo Capitolo della Fan Fiction Prequel dove arriverà una… diciamo una lieta novella!! :)
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: PGV 2