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Autore: SuperCorpKL    16/05/2019    2 recensioni
Tanti universi, tanti incontri, tanto amore e solo due protagoniste. Loro.
Kara e Lena.
Raccolta di shot dedicata interamente a loro.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era una situazione familiare per Lena, era notte fonda e lei si trovava ancora nel suo ufficio per risolvere i problemi della società legati al fratello. Era arrivata a National City da qualche settimana e aveva passato le notti quasi completamente in bianco. Dirigere la compagnia non era così bello come aveva immaginato, era estenuate. Riunioni, documenti da visionare, incontri con gli azionisti, proposte a cui dare una risposta. Era venerdì e Lena non sapeva quando era stata l'ultima notte che aveva dormito tutta la notte. 

Un rumore alle sue spalle attirò la sua attenzione, con la coda dell'occhio intravide la donna più amata e rispettata di National City, una certa supereroina bionda. Come al solito atterrò con grazia sul suo balcone e bussò leggermente sul vetro.

"Avanti." disse Lena, senza esitare.

"Signorina Luthor, non ho potuto fare a meno di notare la luce accesa. Anche oggi tanto lavoro?"

"Non riesco a ricordare come sia una notte intera di sonno." disse massaggiando le sue tempie. "Anche oggi mi controlli?" chiese con un dolce sorriso. Non le piacevano le interruzioni ma quelle di quella ragazza si, sembrava quasi le aspettasse con ansia, un appuntamente giornaliero o meglio...notturno.

"Solo per vedere come stai..." sorrise l'eroina.

"Non è facile cancellare quello che ha fatto mio fratello, ottenere fiducia dalle persone ma piano piano ci sto riuscendo e quindi mi sento ripagata. Sto cercando di ripulire tutto."

Supergirl annuì comprensiva.

"Stai facendo un ottimo lavoro però devi darti tregua, nessuno ti obbliga a lavorare fino a tardi."

Lena sorrise, sentiva il cuore batterle velocemente in petto. La ragazza si preoccupava per lei come nessuno aveva mai fatto e questo le riempiva il cuore di gioia.

"So che hai ragione, troverò un equilibrio, speriamo prima di un crollo nervoso." scherzò.

"Se c'è qualcosa che posso fare per te sai che puoi chiedermi tutto e se hai quasi finito mi farebbe piacere accompagnarti a casa, mi fa stare più tranquilla saperti al sicuro."

Lena sorrise.

"Ti preoccupi sempre per me quando quella che corre più pericoli tra le due sei tu, ho visto il notiziario oggi." la informò facendo un'espressione preoccupata.

"Ingigantiscono sempre le cose, ho preso solo qualche colpetto ma nulla di preoccupante, sto bene." le sorrise.

"Anche tu sarai stanca ma nonostante tutto sei qui." le fece notare.

La bionda annuì.

"Come ti ho detto voglio saperti al sicuro. Andiamo?" le disse porgendole la mano.

"Aspetta." 

La supereroina si fermò a guardarla, i suoi occhi azzurro cielo si persero in quelli verde-azzurri della Luthor in attesa di sentirla parlare.

"Esci con me." disse di getto senza pensare.

Supergirl la fissò stupita, era senza parole.

Lena vide la reazione della ragazza e si maledì per non aver formulato meglio la richiesta, aveva pensato mille modi per chiederglielo ma si sentiva ridicola. Una supereroina che accetta un appuntamento per di più con lei, era impossibile.

"Cioè...voglio dire...sei l'unica persona che conosco in questa città, oltre ovviamente quelli che lavorano per me, sei sempre stata gentile con me e...sono patetica, lo so. Sei gentile con tutti tu." disse dandole le spalle.

"Ehi. No, continua. Non sei patetica." la rassicurò poggiandole la mano sulla spalla.

"Io...io penso che ci debba essere una ragione che ti spinga a presentarti qui ogni sera quando lavoro fino a tardi e non penso sia solo il tenermi al sicuro perchè dovresti far così con tutti e..."

"Hai ragione."

"E?" chiese voltandosi speranzosa.

"Uscirò con te." concluse. 

"Davvero?" 

"Solo ad una condizione." 

"Non lo saprà nessuno." 

"No...io non esco nei panni di Supergirl." 

"Mai?" Chiese Lena, con tono triste.

"Mai. Ho un'identità di copertura, o forse dovrei chiamarla la vera me, il mio lato umano. Forse dovresti uscire con la vera me e non con Supergirl."

Lena annuì felice. 

"Assolutamente. Ne sarei felice."

"Ho paura di deludere le tue aspettative...cosa succederebbe se non ti piace il mio lato umano?"

"Non potresti mai deludermi, sei sempre tu." la rassicurò Lena.

"Allora ci vediamo domani alle sette, al tuo appartamento?"

"Si, ti aspetto." sorrise.

"Non mancherò di certo."

Si sorrisero entrambe felici.
*******

"Alex!" la voce di Kara era agitata il giorno dopo al telefono.

"Kara? Che succede?" chiese preoccupata.

"Devi venire subito qui, ti prego." 

"Preparo la squadra e sono subito lì." disse.

"No! Devi venire nel mio appartamento, da sola."

"Di cosa si tratta?" chiese ancora.

"Tu vieni!"

"Arrivo." riattaccò.

Dieci minuti dopo la sorella bussò alla porta, lei aprì velocemente e Alex entrò come un fulmine.

"Che succede?"

"Ho un appuntamento." disse agitata più di prima.

"No...aspetta. Tu mi hai fatto correre qui perchè hai un appuntamento? Kara! Non è il primo, credevo che avessimo superato questa frase."

"Questa volta è diverso." disse passeggiando nervosamente.

"Di chi si tratta?"

"Lei è meravigliosa, è bellissima e...e potente." gesticolava particolarmente.

"Lei?"

"Si, LEI." 

"Chi è?" chiese ancora.

"Lena Luthor." disse tutto in un fiato. "E lo so, è la sorella di Lex Luthor e devo stare attenta e bla bla bla ma lei è diversa da lui, è buona, bella, divertente e... ti prego aiutami."

Alex la fissava stupita senza dire una parola, poi sorrise.

"Aveva ragione Winn." 

"Che?"

"In queste ultime settimane ti abbiamo vista strana, tutte le sere ti sei offerta di controllare la città con troppo entusiasmo."

"L'ho sempre fatto." disse innarcando un sopracciglio.

"Si, ma in maniera diversa...allora abbiamo controllato i tuoi spostamenti e abbiamo visto che ti fermavi spesso in un punto, abbiamo controllato e visto che si trattava dell L corp."

"Voi...cosa?" sgranò gli occhi. "Mi controllate?"

"No, volevamo solo sapere cosa ti rendesse così felice e adesso ho capito."

Kara arrossì leggermente e scosse la testa.

"Non mi stai aiutando..."

"Va bene, va bene. Ti aiuto."

Con delicatezza Kara trascinò la sorella davanti il suo armadio e grazie alla supervelocità provò tantissimi vestiti in una manciata di secondi.

"Le ho detto che l'appuntamento doveva averlo con me, Kara, e non con Supergirl. E se la dovessi deludere?"

"Non lo farai, stai benissimo." disse riferendosi al vestito che aveva indossato, azzurro come i suoi occhi che sembravano brillare più del solito. "E se dovesse andare male non è colpa tua, sarebbe lei a non meritarti in quel caso."

"Grazie, Alex. Ti adoro." le disse abbracciandola forte.

"Piano piano, Kara."

"Oh scusa..." disse staccandosi. "Secondo te devo indossarli?" chiese prendendo gli occhiali.

"Certo. Hai detto che vuoi mostrarle il tuo lato umano quindi devi metterli."

"Hai ragione." annuì e li indossò.

Alex annuì contenta.

"E' ora di andare." disse sentendo l'ansia salire di nuovo.

"Vai tranquilla Kara, le piacerai. Poi voglio sapere tutto."
Kara annuì e salutò la sorella.



Kara si fermò sulla porta dell'appartamento. Aveva alzato la mano almeno una dozzina di volte per bussare, ma era preoccupata per l'accoglienza che avrebbe ricevuto. Sospirò per l'ennesima volta e questa volta diede due colpi decisi alla porta. Pochi minuti e una Lena con un sorriso smagliante aprì la porta.

Kara le porse immediatamente i fiori non sapendo cosa fare, la Luthor era bellissima per quanto fosse possibile ancora più bella del solito.

"Kara Danvers? La reporter più importante della CatCo?" la anticipò vedendola in difficoltà.

"Si...cioè sai chi sono? " chiese con voce tremante. "Oltre quello che sai già, ovviamente."

"Certo, ho letto anche un tuo articolo su di me. Il miglior articolo tra tutti, mi ero ripromessa di contattare la redazione per farti i complimenti poi ho avuto tantissimo lavoro e non ci sono riuscita ma l'avrei di sicuro fatto."

Kara si sciolse leggermente e Lena le sorrise.

"Beh...grazie." disse sistemandosi gli occhiali.
Lena la squadrò col sorriso sulle labbra.

"Sei bellissima." disse. 

"Grazie, tu non sei da meno." 

"Ho prenotato nel locale italiano aperto da poco, mi hanno detto che fanno cibo buono e spero che il cibo italiano ti piaccia." sorrise.

"Davvero? C'è un'attesa di mesi in quel posto! " chiese stupita.

"Ho anche io i miei superpoteri." le fece l'occhiolino e dopo aver sistemato i bellissimi fiori si avviarono verso il ristorante.

Kara non riusciva a credere quanto quella donna la rilassava, parlavano liberamente come se si conoscessero da una vita e nonostante le diversità si sentiva a suo agio. Lena era l'immagine della raffinatezza e della sensualità. Aveva ordinato del costoso vino e del cibo delizioso e Kara non potè far altro che osservarla con ammirazione e un sorriso raggiante sulle labbra.

La coppia stava finendo il dessert quando vennero raggiunte dallo stesso chef.

"Signorina Luthor." richiamò la sua attenzione. "Volevo chiedervi se la serata le è piaciuta."

"Si, molto. Il cibo divino che con una compagnia perfetta lo è diventato ancora di più." disse guardando prima lo chef e poi Kara che sorrise timidamente. "Grazie."

Lo chef annuì e ringraziò prima di congedarsi.

Qualche minuto dopo avevano entrambe lasciato il ristorante e si sentivano entrambe soddisfatte e con il cuore pieno di gioia.

"Come fai?" chiese Kara affascinata.

"A fare cosa?"

"Ad essere così perfetta con le persone, a muoverti nel modo giusto?"


"Onestamente, a volte mi sento come se stessi recitando. L'educazione della mia famiglia è stata dura da sopportare e al contrario di Lex non sono mai stata brava a rispettarla del tutto."

"Sei di gran lunga migliore di lui, sei una persona meravigliosa."

"Non è facile sai?"

"Tu ci riesci benissimo."

"Grazie Kara."

Kara strinse il braccio attorno al suo corpo per sentirla più vicina.

"Sai, anche per me a volte non è facile. Vivere due vite differenti e cercare di non fallire in tutte e due è davvero complicato. Supergirl la supereroina e Kara Danvers la reporter."

"Stai facendo bene in entrambe, sei perfetta."

"No, non lo sono...sbaglio spesso, sono una pasticciona e mi caccio nei guai, sono irrazionale spesso e..."

Lena la zittì con un dito e lentamente posò le labbra sulle sue, fu un bacio lento e delicato. 

"Sei stupenda, punto."

"Grazie..."

"Grazie a te. Domani pranzo insieme, miss Danvers?" sorrise.

"Pranzo insieme, miss Luthor." confermò felice Kara.

Si erano trovate e difficilmente si sarebbero lasciate.


Ciaoo, ho deciso di creare una raccolta di one shot con ambientazioni diverse ma sempre con loro come protagoniste, che ne pensate? Le pubblicherò quando non scrivo il capitolo, ho pensato che un'altra storia è impegnativa e siccome ho tanta voglia di scrivere su di loro continuerò a scrivere la storia e a pubblicare qualche shot ogni tanto. Ditemi che ne pensate.
   
 
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