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Autore: Bloody Wolf    16/05/2019    0 recensioni
Sono due brevi OS SpideyPool scritte per la challenge del gruppo facebook "We are out of prompt"
Spero siano di vostro gradimento!
Dalla prima OS:
[Era una missione facile e con un chiaro schema: calarsi con la fune in silenzio, stordire i loro primi obiettivi e in seguito entrare in quell’edificio dove spacciavano droga.
Semplice ed efficace, limpido come il cielo in quella mattinata a New York…
Eppure Peter avvertiva dentro di sé un senso di inquietudine che, man mano che si avvicinava il momento, sembrava crescere a dismisura senza un apparente motivo logico.
“Spidey!!”]
Genere: Angst, Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Deadpool, Peter Parker/Spider-Man
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Vi AVVERTO che in questo capitolo ci sono SPOILER se uno non ha visto ENDGAME quindi, se non lo avete ancora fatto, per favore chiudete la pagina e correte a vederlo, grazie <3 
Ok, detto questo vi presento questa seconda OS che ha toni più cupi e angst per via del tema trattato che non dico qui per non stuzzicare i furbetti he cercano di evitare gli spoiler U.U
Vi dico solo che Peter quando si avvicina a Wade ha i sensi da ragno impazziti perchè insomma chi non pensa che Deadpool sia una mina vagante?
| 582 parole |

Peter era disperato, non aveva più nessun mentore a cui fare riferimento, nessuno che in caso di pericolo si sarebbe lanciato da lui per aiutarlo e consigliarlo, solo Tony aveva saputo accoglierlo in quel gruppo di supereroi. Sembrava tutto così buio ora che si ritrovava, solo, a fissare quel posto accanto a sè che una volta veniva occupato da Stark...

Si sentiva solo, abbandonato in quel mondo fatto di ricordi e di amarezza, perché doveva fare così male la perdita di qualcuno?

I suoi occhi non avevano più alcuna lacrima da versare, troppo gonfi e asciutti per piangere o anche solo per diventare lucidi.

Il suo corpo era ancora forte nonostante i lividi che dopo la battaglia si era rifiutato di contare perché, in fondo, quello che pesava come un macigno era che lui ero vivo mentre Tony non c'era più…

Si era isolato da tutti e da tutto, non tollerava la presenza di nessuno degli Avengers tanto che si era ritrovato a fuggire a capo chino da quel loro momentaneo alloggio.

Era semplicemente corso via, con la sue gambe, non aveva utilizzato quelle ragnatele che aveva progettato con passione perchè anch’esse rappresentavano un ricordo, una fiammella che era scaturita da un apprezzamento da parte del grande Iron man…

La goccia che aveva fatto traboccare il vaso era stata insulsa, in un altro momento la sua testa non l'avrebbe forse nemmeno percepita, ma era certo di averla udita quella sfumatura nella voce di Banner lì, in quella stanza, circondato da persone che non valevano nemmeno un quarto di lui Peter non riuscì a tollerarlo…

“Ehi, Peter andrà tutto bene, siamo assieme…”

Che diavolo significava essere assieme se lui non c'era più?

Che squadre ci poteva essere da lì in avanti?

In quei pochi giorni che aveva passato con loro si era sentito trattare come una semplice bambola fatta di cristallo, un bambolotto che tutti avevano il terrore che si rompesse da un momento all'altro…

Lui era Spider-Man non un moccioso qualsiasi, non dovevano preoccuparsi di lui, dovevano preoccuparsi piuttosto a quella bambina che aveva perso il padre, un eroe che si era sacrificato a fare ciò che nessuno di loro aveva avuto il coraggio di fare.

Così Peter si era rintanato vicino all'unica creatura in grado di farlo stare male, consapevole che tutto quello fosse un’enorme contraddizione: i suoi sensi di ragno impazzivano vicino a Wade eppure era l'unico che, in quella precisa situazione, non lo stava trattando con i guanti di velluto.

Per Wade non esisteva situazione che fosse in bianco o in nero, per lui era tutto un'accozzaglia mista di colori che rendevano il mondo meno brutto.

“Ehi, Petey ti sei mai chiesto di che colore ha i peli pudici Logan?”

Peter si ritrovò a sorridere, accarezzando quelle braccia ricoperte di cicatrici che gli avevano appena circondato il busto con innocenza.

“Come fa il tuo cervello a elaborare queste domande alle quattro del mattino? Appena sveglio?”

Wade ridacchiò baciandogli il retro del collo con dolcezza per poi cambiare idea e mordicchiarlo lasciandogli il segno soddisfatto.

“Esattamente come il tuo riesce a non spegnersi dopo tutto il buon sesso che abbiamo fatto.”

Per Pool non c'erano morti o dolore che non sapesse affrontare e forse in quella forza Peter si ritrovò a farsi proteggere sperando che quella aura lo inondasse nonostante i suoi sensi che scattavano ogni volta che l'altro si muoveva. Era poco ma quel mercenario era un balsamo lenitivo per quella crepa che si era creata nel suo animo.

Fine.



 
Spero che voi abbiate gradito queste due brevi storie e sarei grata a chi spenderà anche solo cinque minuti di tempo per dirmi cosa pensa di queste due storie, mi tirereste su il morale in maniera splendida anche solo con un commento, sia positivo che negativo, insomma non a tutti devono piacere le mie storie ... 
Sto leggendo i fumetti e guardando tutti i cartoni animati contenenti questi due quindi usate come presta volto l'attore che preferite, a voi la scelta oserei dire XD
Spero che questo esperimento non sia un flop completo e detto questo me ne vado a sotterrarmi quindi ciao bella gente!
Grazie mille a chiunque legga, recensisca, metta tra le preferite\seguite etc etc ,davvero grazie <3 
 
   
 
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