Inuyasha, 'Like a flower' di Napee su EFP Fanfiction

Il prompt per questa flash era una splendida immagine proposta da Sophie Ondine appositamente per il contest. Purtroppo, per problemi tecnici, non posso postarla qui con la storia, ma potrete trovarla sulla mia paginetta autrice ^^
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Like a flower •

Il Boia brandiva la scure come se fosse stata leggera come una piuma.
Ricordi che tua madre si ergeva dritta e fiera difronte alla scena nonostante quell’odore salato di lacrime che aleggiava nell’aria.
Ricordi che eri solo un cucciolo e non riuscivi a comprendere quello che ti stava accadendo intorno. Soprattutto, non riuscivi a comprendere quel fardello che sarebbe scivolato dalle spalle di tuo padre alle tue.
Non riuscivi a capire perché il Re dei demoni si fosse inginocchiato dinanzi ad un Boia. Perché un Re doveva inginocchiarsi? Era una domanda che ti porgesti a lungo in quei brevi minuti prima che la testa di tuo padre rotolasse sul pavimento granitico della sala del trono.
Sopra ogni cosa, ricordi di non aver battuto ciglio perché quell’esecuzione era una cosa bisognosa. Una cosa giusta.
Una di quelle cose che si devono fare per difendere l’orgoglio e l’onore della famiglia reale.
Per questo, appena poco più grande, quando la donna umana con cui tuo padre aveva giaciuto aveva partorito quel disonore che riportava i vostri stessi occhi ambrati, scendesti dal cielo - dal tuo granitico palazzo lunare - per porvi rimedio.
Ricordi che non provasti alcuna pena o dispiacere nel gettare quell’ammasso di carne nell’ardente abbraccio del fuoco. Così come non provasti alcun sentimento mentre toglievi la vita al tuo unico fratello infante.
Era il tuo dovere. Lo era sempre stato fin da quando quella corona aveva posato sul tuo capo e ti eri seduto sul trono candido di quell’astro che illuminava le buie notti.
I mortali avevano una vita effimera. Labile. Un battito di ciglia e già una generazione incontrava il tramonto naturale della vita.
E giacere con tali esseri era vietato a coloro che non conoscevano il declino dell’esistenza. Creare esseri mezzi sangue, metà demoniaci e metà mortali, era considerato uno scempio abominevole.
E tuo padre lo sapeva. Lo aveva sempre saputo, ma nonostante tutto aveva rischiato lo stesso amando una mortale.
Ma tu sei diverso. Tu non cadrai nel suo stesso errore.
Tu sai che la tua regina non può essere quella graziosa ragazza che osservi ogni giorno in segreto.
Tu sai che lei non potrà mai amarti, così come tu non potrai mai amare lei.
Quel sentimento che senti nascere in te, primordiale e innocente, non potrà mai sbocciare del tutto.
È destinato a soccombere. I vostri regni, lo stesso ruolo che ricopri, saranno i tuoi stessi carnefici se non sopprimerai quel vostro amore clandestino che ogni notte fiorisce per appassire ai primi raggi del sole.