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Autore: Spoocky    17/05/2019    3 recensioni
Una serie di tre scene che raccontano il recupero di James ed il suo progressivo riappropriarsi della propria indipendenza dopo le gravi ferite ricevute in battaglia.
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Periodo Napoleonico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'HMS Valiant'
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Ecco un altro capitoletto nella ripresa del nostro amico.
Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno letto questa raccolta e che l'hanno commentata, grazie dal profondo per la vostra partecipazione ^^

Buona Lettura ^^


Pallido e smagrito, con i capelli raccolti in una coda e le bende che ancora spuntavano dalla camicia da notte, James tremava leggermente tra le braccia dell’infermiere mentre vedeva Tobias allontanarsi lungo il corridoio.
Sembrava così naturale per lui camminare, lo faceva con una tale facilità!
Lui invece era ancora debole, inciampava spesso e un paio di volte era caduto, provocandosi un dolore tale da dover poi restare a letto per il resto della giornata.
Era più tranquillo, ora che aveva la certezza di non dover subire un’amputazione, ma comunque la distanza che lo separava dall’amico lo spaventava: tutti sembravano riconoscergli grandi risultati, eppure era il suo obiettivo era ancora lontanissimo.

“Quando volete, tenente.” Lo avvertì l’infermiere “Ricordate che il dottore vi ha detto di fare con calma. Non sforzatevi troppo e arrivate fin dove riuscite.”
Altham annuì, deciso a non mostrare quanto fosse spaventato in realtà, e appoggiò una mano sul muro per sorreggersi mentre si sforzava di stare in piedi da solo.

Tobias aspettava immobile, chiuso in un raccoglimento riflessivo mentre osservava i progressi dell’amico.
Ormai erano passate due settimane da quando aveva scoperto di poter ancora muovere le gambe e, a quell’enorme vittoria, ne erano seguite altre più piccole ma James non sarebbe soddisfatto finché non avesse dimostrato a sé stesso e agli altri di poter riprendere il servizio.

Mentre lo osservava progredire ostinatamente lungo il corridoio, sforzandosi di nascondere la fatica e la paura che sapeva stesse provando perché le leggeva nel suo sguardo e nella sua postura, Habencroft non riusciva a distogliere lo sguardo dalle bende che ancora gli avvolgevano gli arti.
Aveva visto le ferite terribili che vi erano nascoste, le aveva viste infiammate e sanguinanti, e aveva ancora nel cuore le grida di dolore dell’amico mentre le pulivano.
Rabbrividì ricordandolo mentre giaceva tremante nel suo letto, aggrappandosi alle coperte e piangendo per il dolore e per la febbre che lo stava consumando. Dovette sforzarsi di trattenere le lacrime pensando a quanto vicini fossero arrivati a perderlo per sempre.

James però non si era arreso: aveva continuato a lottare per la sua vita e la sua dignità.  
Anche in quel momento, mentre tremava e barcollava, malfermo sulle gambe come un puledro appena nato, James aveva negli occhi una volontà inamovibile, una forza intima e potente che lo spingeva a stringere i denti e andare avanti nonostante la paura, la fatica, ed il dolore che ancora tornava a farsi strada nelle sue ancora deboli ossa.
Aveva percorso una lunga strada dal momento in cui, straziato dall’agonia, lo aveva supplicato di aiutarlo a togliersi la vita e sembrava aver rielaborato quel momento in modo da trasformarlo in un proprio punto di forza, secondo quella resistenza che gli era propria. Da tanto fragile com’era diventato aveva saputo rialzarsi più forte e ritrovare il coraggio di riprendere in mano la propria vita.
Lo ammirava profondamente per questo.

Tobias si commosse fin quasi alle lacrime quando finalmente Altham arrivò da lui dopo aver percorso cinque metri, un nuovo traguardo, e gli si accasciò tra le braccia. Accompagnò l’amico a terra, inginocchiandosi sul pavimento accanto a lui e abbracciandolo forte, semplicemente grato del fatto di poterlo toccare, di sentirlo respirare.
Ansimante e pallido per lo sforzo, James appoggiò la fronte sulla sua spalla e si strinse a lui mentre realizzava, forse per la prima volta, cosa avesse rischiato di perdere oltre alla carriera in Marina.

Restarono per terra un lungo momento, stretti l’uno all’altro, prima di rialzarsi e riprendere a camminare.
Ancora una volta insieme.
 
-  The End -
  
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