Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: Akiko Uzumaki    19/05/2019    1 recensioni
Jackie , una adolescente californiana, decide di cambiare scuola, affinché le cose nella sua vita migliorino dopo essere stata piantata dalla sua migliore amica e umiliata dal suo ex ragazzo. Affiancata dai suoi amici di sempre, Frank, Moe e Mark, decide così di stravolgere completamente la sua vita, incontrando Scream, la sua pazza compagna di stanza nel nuovo convitto, Steve, che diventerà il suo migliore amico, e Dean, quel ragazzo tanto timido quanto dolce e premuroso.
Eppure c'è una cosa che deve ancora capire: il vero cambiamento non deve avvenire nel contorno, ma dentro di sé.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Canzone consigliata: Numb- Linkin Park

La mia immagine riflessa sullo specchio non mi piace: ho le occhiaie profonde e gli occhi rossi per aver fumato da poco. Volevo dimenticare tutto quello che è successo ieri, perché non sono quello che Jeff ha descritto, perché io non sono una puttana, e quindi ho convinto Scream a rollarmi una canna che ho fumato mentre ero in intimo per rilassarmi prima di scendere. È sabato, dovrei essere felice, ma la felicità e me non hanno più punti in comune, non adesso. Se dovessi essere una figura geometrica, sarei senz'altro una curva chiusa, di quelle generiche, che la perfezione del cerchio la può solo sognare. Strana, contorta, si attorciglia spesso e volentieri anche su se stessa, ma nessuno osa toccarla, tutti la ammirano da lontano ma nessuno vorrebbe mai averci tanto a che fare in un problema di geometria. Steve e Scream mi hanno convinta ad andare con loro, onde evitare depressioni croniche e un livido sul braccio sinistro (me ne sono procurato uno sul destro stamattina, urtando contro un palo mezza addormentata o mezza scossa). Ho indossato un paio di jeans scuri, stretti, e una felpa nera con una scritta bianca, e al piede delle semplici Vans. Voglio vedere se così ancora osano chiamarmi in quel modo bastardo. Scream invece va sul classico, con una felpa rosa e una lunga gonna bianca, e ora ha tinto i capelli di nero e bianco.

-Ehm... Jackie, io vado a prenotare il posto solo per noi, per tutta la serata, tanto chi gestisce il posto è perso per Liu e quindi non sarà difficile. Steve verrà a prenderti con la sua moto, preparati alla corsa che quando vuole è veloce come la luce.- mi avvisa, in tono dolce ma anche ironico, per sollevarmi un po' il morale, poi indossa un giubbotto di jeans oversize ed esce dalla stanza, probabilmente per raggiungere Liu. Prima che Steve si presenti, ne approfitto per ripassarmi il rossetto rosso che mi caratterizza da tanto tempo, e mentre penso che potrei ricalcare anche il mascara, il mio cellulare si illumina: è il mio migliore amico, che mi aspetta giù al dormitorio. Chiudo tutto e scendo, mentre la grossa Yamaha del mio amico romba come non penso abbia mai fatto in vita sua.

-Ciao Jackie...Va tutto bene?- mi chiede, in modo abbastanza normale. Ho detto sia a lui sia alla mia coinquilina ciò che è successo ieri, e adesso mi trattano come una bambolina di porcellana, fragile e che rischia di rompersi ad un solo tocco, ma in realtà sono solo ridotta allo sfinimento. Non credevo di essere ancora così... E invece sono ancora a pezzi, a dare soddisfazione a chi voleva vedermi a terra.

-Si, stai tranquillo, sto bene.- lo rassicuro, infilando il casco nero ed enorme che mi copre tutti gli occhi. Lui sorride, riesco a vedere le sue labbra curvate all'insù, poi mi imita e sale in moto.

-Okay, ora ti porto nel posto in cui il nostro gruppo si è formato qualche anno fa. Ma prima... Let's chill, baby, è sabato sera! Rimandiamo i musi lunghi a lunedì dai.- mi dice, in quel suo modo stravagante che mi fa sempre stare meglio. Con la sua moto, iniziamo a correre come se non ci fosse un domani e rischio anche più volte di cadere, ma è comunque uno spasso vedere una città a settanta all'ora. Appena arriviamo, mi tolgo il casco e mi guardo intorno: non ricordo di aver visto questo quartiere di Santa Monica, e devo ammettere che il fatto che è deserto non mi tranquillizza affatto. Di sicuro, un muro di mattoni rosa pastello, quasi lilla, è la prima volta che lo noto. Steve parcheggia la sua moto in un garage pieno di autoveicoli, ma non troppo da essere impraticabile. Sono piuttosto disorientata, che ci facciamo in un garage? Senza parlare, Steve mi prende un polso e mi guida verso un'ascensore grigia e spaziosa, che conduce ad un corridoio sotterraneo che termina con una porta. Appena la apriamo, mi trovo un mondo fantastico davanti: è una sala giochi fantastica, sui toni del rosa e piena di console, tavoli da gioco e c'è anche un bowling! Io già adoro questa sala giochi, questo è sicuro. Credo proprio che io e Steve siamo gli ultimi arrivati, perché già c'è un gruppo di ragazzi non troppo folto tra cui anche Scream, Candy, Liu e Dean. Ci sono anche un paio di persone che non conosco, ma che ho già visto in giro per la scuola.

-Hey, Jackie, mi fa piacere che sei venuta!- mi abbraccia Candy, seguita da Liu. Dopo aver salutato anche Dean, con un cenno della mano, mi presentano gli altri ragazzi: Ellen, una ragazza dai capelli lilla e dai penetranti occhi ghiaccio, Gary, un ragazzo alto e muscoloso, e Martin, che ha gli occhi azzurri più belli che abbia mai visto. Dopo aver aspettato anche Zoe, una ragazza afroamericana dai capelli super ricci, ci dividiamo per giocare ai vari giochi. Per la maggior parte del tempo sono con Steve, ma gioco spesso in coppia con Scream, Candy, Zoe e Liu, e mi diverto anche a  calcio balilla a quattro con Dean, Gary e Steve (ancora). Quando decido che è abbastanza e che mi è venuta parecchia fame, esco in strada con Ellen e Liu e andiamo a prendere un panino di quelli giganti e una bibita d'asporto, ovviamente scelgo la mia amata 7UP e un panino hamburger e patatine.

-Allora Jackie,- inizia Ellen, addentando il suo panino- sappiamo che vuoi fare l'ingegnere, che sei molto amica di Scream e Steve e che vieni da Apple Springs. Come te la passi invece in fatto di ragazzi?- chiese, ammutolendomi. Tasto dolente, anzi, in realtà è la mia morte prematura. Inizio a respirare a fatica, ma non posso e non voglio che le altre sappiano dei miei problemi. Non sono una frignona.

-Oh, ehm... Al momento non mi piace nessuno. A te invece?- ricambio la domanda, per non sembrare scossa da questa domanda che mi ha fatto venire un grosso infarto, ma anche per non sembrare profondamente asociale.

-Io ho una mezza storia con Gary, ma niente di così serio. Andiamo semplicemente a letto insieme, tutto qui.- ammette, continuando a mangiare. In effetti, avevo capito che c'era qualcosa sotto dagli sguardi del ragazzo, che praticamente le muore dietro e non per un semplice "ehi, ci scopo", ma qualcosa di più. Ovviamente, questi non sono affari miei, quindi, invece di ammonirla sui sentimenti del ragazzo, annuisco e faccio finta di nulla.

-E tu Tomboy, come te la passi?- chiede alla mia amica, che, avendo finito di mangiare prima di tutte e due, si accende una sigaretta.

-Cose poco serie, adesso sono single, ma penso che ritornerò a caccia di vittime a breve, e stavolta ho adocchiato una lei, devo assolutamente scoparmela.- spiega con nonchalance. Quello che ho potuto capire in questi mesi che ho conosciuto Liu è che non tanto le interessa l'affetto mentre il sesso è sacro. Scream mi dice che forse è stata innamorata una volta e adesso non lo è più, io penso sia più la voglia di divertimento.Le voglio bene, ma a volte non la capisco, non capisco cosa la spinga a cercare solo quello, calpestando magari i sentimenti di una persona. È un po' una mancanza di rispetto, a meno che l'altra persona non abbia le stesse intenzioni, allora ognuno fa quel che vuole. Nel caso di Ellen e Gary secondo me è un po' diverso, Gary è praticamente innamorato di lei. Quando Liu ha finito di fumare, entriamo di nuovo nel locale, dove vengo accolta dal sorriso timido e dolce di Dean. Mi prende una mano e mi porta vicino alle console, poi sale su una moto.

-Jackie, che ne dici di fare una partita alla console delle moto?- mi chiede, mantenendo il gran sorriso che aveva. Non l'avevo mai visto così bene, è davvero carino. Annuisco e salgo su una moto rossa fiammante, sembra quasi nuova, reale.

-Stai attento che ti straccio.- sorrido e lui mi lancia uno sguardo di sfida che mi fa andare il cuore più veloce del solito. Mi devo calmare, è soltanto Dean e ci ho parlato al massimo tre volte, per non parlare del fatto che è entrato in camera mia mentre ero quasi completamente nuda (anche se era colpa di Scream, ma dettagli).
Eppure tutto questo preambolo sembra non esistere più. 
Sembra scomparso l'imbarazzo che c'è sempre stato fra di noi.
Sembra scomparsa tutta la timidezza che lui aveva, e sembra sostituita da un animo dolce e direi anche da nerd. 
Come mi ha sempre colpito un ragazzo. 
Sembra quasi che ci sia un'aura attorno a noi, come se tutto il mondo fosse scomparso e fossimo rimasti solo io e lui, gli unici sopravvissuti. Non mi era mai capitato con nessuno prima d'ora. Urlandoci "hey, ma non vale!" oppure "ah ah, ti sto battendo!" stiamo bene, in pace, da soli. Alla fine ad avere la meglio è lui, ma a me viene da ridere lo stesso perché mentre esulta è un bambino troppo dolce.

-Dovresti ridere più spesso, sai? Mi piace il suono della tua risata, è contagioso.- confessa, guardandomi negli occhi. Mi viene naturale arrossire: la mia risata ha un suono bruttissimo, il più brutto che possa mai avere. Me lo dicono tutti, e io me ne sono convinta, solo Mark la definisce "contagiosa", proprio come ha appena fatto Dean.

-Beh, rido solo se necessario, più che altro.- rispondo, evitando il suo sguardo. Ormai non ridevo così da quando Frank sfoderò le sue battute idiote a Natale dell'anno scorso, mentre eravamo nel salotto di Angie ad ingozzarci di biscotti alla cannella. Quando quelli erano i tempi d'oro per noi.

-E perché non lo ritieni necessario?- continua, sistemandosi meglio sulla sua moto. I suoi occhi color cioccolato sembrano leggermi nell'anima, sono così penetranti che altro che senza vestiti, mi sento messa a nudo nonostante la felpa.

-Perché gli esseri umani sono cattivi.- sussurro, guardandomi le punte dei capelli con rabbia. Io mi sento così male, come se qualcosa mi opprimesse il petto, ma con lui mi viene quasi normale dire le cose con tutta la calma possibile.

-C'entra qualcosa qualche tuo ex o roba simile?- mi chiede, facendomi girare di scatto, i miei occhi incastrati di nuovo nel suo sguardo penetrante. Ma come...

-Oh, aspetta, prima che tu me lo chieda non sono uno stalker, tranquilla. È solo che il tuo sguardo e le tue parole mi fanno pensare a qualche problema di cuore, ma sei abbastanza matura da dire "essere umano".- spiega, prima che io possa dire qualsiasi cosa. Non è mai successo prima d'ora, che qualcuno mi lasci senza parole, dato che sono sempre stata la ragazza dalla risposta pronta, e ho sempre qualcosa con cui rispondere.

-Ci sei vicino, ma non è solo questo in realtà...- confesso, scendendo dalla console e stringendo le mani sul sedile della moto, ormai di spalle rispetto a Dean. Non voglio che mi veda soffrire, non così facilmente.

-Ti va di parlarne?- mi chiede, circondandomi le spalle con un braccio. Inizio a sentire caldo, come se una vampata di calore mi avesse colto all'improvviso.

-N-Non proprio... H-Ho voglia d-di andare a d-dormire.- ammetto, mentre la mia testa mi dice che devo togliere quel braccio dalle mie spalle. Eppure non faccio niente, il braccio rimane lì per un po' finché non decide che possiamo andare a casa. Dato che Steve ha alzato parecchio il gomito e non può guidare un'auto, figuriamoci un mezzo a due ruote dove l'equilibrio è fondamentale, mi tocca non solo trovare un altro passaggio ma anche affidarlo a qualcuno.

-Tranquilla Jacks, ci penso io a lui, tu vai con Dean.- mi rassicura Scream, fatta ma almeno sembra in grado di guidare. Dunque, salgo sull'auto di Dean e continuiamo a parlare di musica, di professori o di videogiochi, finché non arrivo al dormitorio e poi dritta nel mio letto caldo.

Questa sera ho capito ben due cose.
La prima, che ho conosciuto dei ragazzi simpatici e ho davvero trovato dei nuovi amici.
La seconda, che credo di essermi presa una cotta per Dean. 
*******************************************
AKIKO'S SPACE
Buonasera a tutti! Ecco con il settimo capitolo della storia, che man mano inizia ad ingranare, e questo ci piace. Adoro questo capitolo, forse perché è ambientato in una sala giochi e io impazzisco. Come al solito, vi invito a seguirmi sulla mia pagina instagram (akiko.uzumaki) e, se vi va, di lasciare una piccola recensione, che mi aiuterebbe molto. Vi ringrazio, alla prossima!

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Akiko Uzumaki