Film > Animali fantastici e dove trovarli
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Autore: cecyyynik    20/05/2019    0 recensioni
Newt Scamander è appena tornato da New York dopo un'incredibile avventura vissuta con i suoi nuovi amici: Tina, Queenie e Jacob.
Ora è a Londra e desidera solo pubblicare il suo libro. Ma lo aspetta un incontro con il suo passato, un incontro che cambierà la sua vita...per sempre.
Passano sei anni e Newt si ricorda improvvisamente della promessa fatta a Tina sei anni prima. Parte immediatamente per tenervi fede, portando con sé la sua valigia magica, il libro e la sua terza parte.
Ma il male, si sa, non ha tempo o luogo e attacca nei momenti in cui meno te lo aspetti.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Gellert Grindelwald, Jacob Kowalski, Newt Scamander, Queenie Goldstein
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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London, 14th july 1935

New York, 17th july 1935

-Tina!- disse Newt e quasi non si accorse di averlo gridato.

Come aveva potuto dimenticarsene? Lui che non voleva avere a che fare con le persone e che, a maggior ragione, non sopportava avere dei debiti con esse, lui che si sentiva molto legato alla sua casata i quali ideali erano gentilezza e umiltà.

Si sentì improvvisamente pesante e si diresse quasi barcollando verso una cassapanca vicino alla casa e si sedette.

Non riusciva a trovare una giustificazione per quello che aveva fatto ed era la prima volta che succedeva una cosa simile. Non avrebbe mai reagito così se si fosse trattato di una qualunque persona, certo gli sarebbe dispiaciuto, ma niente di più. Invece adesso si ritrova a pensare come stesse reagito Tina, chissà magari non avrebbe mai voluto vederlo. Era l’unica che l’avesse

Ancora non ci credeva di averlo gridato.

-Tina?- disse Alison che si era spaventata per l'urlo e aveva persino lasciato il suo prezioso Velenottero per capire cosa stava succedendo al padre  -Chi è?- continuò.

-Nessuno, non ti preoccupare, è soltanto una vecchia amica- rispose Newt.

-E allora perchè tutta questa agitazione?- domandò saggiamente lei.

<< Perchè... >> stava per risponderle quando si fermò; perchè mai avrebbe dovuto raccontare tutto a Alison, che in fondo era solo una bambina di sei anni (e due mesi!); non avrebbe capito, ma qualcosa lo spinse a continuare il suo discorso.

<< Tina è una mia amica che vive a New York, in America. Lei è un auror e lavora per il MACUSA. Ormai sono sette anni che non ci vediamo ma mi aveva aiutato a trovare alcuni animali che erano scappati dalla valigia e le avevo promesso di consegnarle di persona il mio manoscritto, ma poi mi sono dimenticato, sai com'è, ho incontrato la mamma, poi sei arrivata te... Che stupido!>> disse nervoso.

La bambina lo interruppe <>.

<> rispose Newt, ora deciso.

<> si imbronciò la bambina.

<> ripetè lui, poi salì dalla valigia. <>.

Leta era in soggiorno davanti allo zaino di scuola di Alison, che ormai frequentava la prima elementare.

<> chiese Newt, sforzandosi di sorridere.

<> rispose lei. <>. Si sedette con lei sul divano. <> chiese. <> disse Leta, come orgogliosa.

<> continuò. Lei annuì.

<>. Non sapeva perché non aveva parlato in particolare di Tina; dopotutto Leta non era eccessivamente gelosa e non gli avrebbe impedito di vedersi con una vecchia amica.

<> domandò incerto.

Leta ci pensò su e alla fine disse <>. Newt acconsentì e lei gli si accostò all’orecchio, sussurrando. La faccia di Newt cambiò totalmente e si fece pensierosa. I suoi pensieri vorticavano intorno a quella domanda ma soprattutto alla risposta che doveva dare. Non sapeva se era pronto. Alla fine dalla sua bocca uscì solo una sillaba, ma detta con decisione e senza indugio <>.

Leta era visibilmente soddisfatta e Newt era felice di vederla così. Anche se qualche mese dopo avrebbe rimpianto ciò che aveva appena detto.

Leta intanto aveva cambiato discorso <>

<> rispose.

<> fece lei.

<> disse Newt, stupito dall'accordo tra le due.

<> sorrise lei indicando i libri di Alison.

<> concluse Newt.

Si sentì un grido sospetto nel corridoio a fianco: <>.

Che fu seguito quasi subito da Alison che saltellava in salotto.

Il giorno seguente tutto era pronto: gli zaini, la valigia magica e ovviamente Ginger, che non si sarebbe mai separato da Alison.

Dopo aver salutato Leta i due si imbarcarono su un battello transoceanico diretto a New York.

La bambina non si lamentò mai, tranne il secondo giorno di traversata, in cui disse in tono impaziente <>.

<> spiegò Newt. <>

La verità però era un'altra: Alison aveva ragione. Il maltempo incontrato aveva rallentato la traversata, per cui ci volle un giorno in più.

L'ultimo giorno di traversata Newt, appena sveglio, uscì dalla cabina molto silenziosamente per non svegliare Alison, che stava ancora dormendo. Appena fuori la brezza fresca del mare lo travolse. Sapeva di sale. Percorse il ponte della nave fino alla prima panchina dove si sedette per ammirare l'alba.

Mentre osservava questo spettacolo della natura, si accorse che sulla panchina era appoggiata una copia della "Gazzetta del Profeta". La prese in mano e la srotolò.

Sulla copertina si leggeva a caratteri cubitali la scritta

GRINDELWALD EVASO. IL MACUSA IN SUBBUGLIO

Newt rilesse più volte quella scritta, pensando -sperando- di aver letto male. Non poteva essere vero. E invece lo era, Grindelwald era evaso (un'altra volta). Subito lo assalì la paura: se quel mago era di nuovo in libertà lo avrebbe sicuramente cercato e ucciso. Tuttavia il suo primo pensiero andò a Tina. Chissà come l'aveva presa questa notizia. Aveva riletto come lui venticinque volte il titolo scritto grande come una casa come un imbecille, sperando in una bugia o in un errore di stampa?

Così, con molti dubbi e ancora spaventato tornò in cabina. Non disse niente ad Alison: era così eccitata per quel suo viaggio, non voleva traumatizzarla dicendole che suo papà era il bersaglio del più grande mago oscuro da diversi secoli.
 

La giornata trascorse tranquilla e per la gioia di Alison la terra fu presto in vista. Nella loro cabina, Newt organizzò i bagagli.

<> disse alla figlia.

<> chiese lei, perplessa.

<> spiegò.

Superarono la dogana senza problemi e si diressero immediatamente verso il centro. Ad Alison sembrava un mondo nuovo.

<> chiese al padre.

<>. Al annuì. Però le sembrava che Diagon Alley fosse nascosta molto meglio.

Finalmente arrivarono ad un grattacielo enorme. Appena entrata, la bambina vide un orologio sospeso. Si sforzò di leggere. La lancetta era puntata su "Sicuro".

<> domandò indicandolo.

<>

La torre era così alta che Alison non riusciva a vederne la fine.

<>.

<>.

Infatti dietro un bancone c'era un Elfo domestico, in tutto e per tutto simile a quelli inglesi.

<> chiese Newt gentilmente.

<> rispose l'Elfo.

<> disse Newt, stupito.

<>domandò improvvisamente.

<>

<> chiese l'Elfo.

<> disse Newt tristemente.

<>

Newt guardò verso sua figlia. Non voleva metterla inutilmente in pericolo, ma desiderava sapere cosa c'era nella busta.

<> decise.

<>

Dopo aver visto la sua carta d'identità,  gli porse la busta.

 
   
 
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