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Autore: ONLYKORINE    20/05/2019    0 recensioni
Contest ad introduzione comune. Mi è stato dato l'incipit (parte verde del prologo) e io continuerò la storia.
Nicole ha iniziato ad avere dei Flashback di cui non si ricorda. Sta diventando pazza? La sua miglior amica la crederà pazza? Cosa succederà? E poi, perché ha questi flashback?
Genere: Fantasy, Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il telefono di Celeste pt.2

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Quando entriamo alla stazione di polizia, ci guardiamo intorno un po’ confusi. Effettivamente, dove si va a fare una denuncia del genere? Rimaniamo nell’atrio a osservare quello che succede intorno e poi ci guardiamo in faccia tutti e tre. Ok, dovremmo cercare qualcuno.

“Perché non chiami Claudia?” chiedo a Leo. Lui annuisce, forse contento di aver qualcosa da fare, quando qualcosa attira la mia attenzione: una poliziotta sta mescolando il caffè, mentre chiacchiera con una collega. È la poliziotta del flashback. Mi avvio a lunghi passi verso di lei, lasciando Luca stordito e Leo al telefono.

“Buongiorno, avremmo bisogno di lei” dico, abbastanza sfacciatamente per i miei gusti. Ma non ho deciso oggi di buttarmi in cose che non ho mai fatto? “Buongiorno” la poliziotta mi guarda incuriosita. Effettivamente ha ragione, non mi ha mai visto. Lei.

“Lei ha aiutato una mia amica…” Ora sono molto meno carica di prima, ma l’agente annuisce un po’ seria e mi dice di seguirla. Faccio cenno ai ragazzi e loro mi seguono.

La poliziotta guarda male Leo e Luca, ma io le dico che sono con me e lei annuisce facendoci entrare in un ufficio. Noto che è quello del mio flashback. Sorrido un pochino. Tutto torna. Mi sento un po’ più sicura.

Spieghiamo brevemente tutto, di Celeste, di cui lei si ricorda, di Stefano, dell’incidente, del telefono. Glissiamo sul fatto dei flashback, perché effettivamente è una cosa un po’ difficile da capire, ma l’agente prende il telefono e guarda tutte le cose che le mostriamo. Il suo sguardo è serio e dice che, essendoci stato un incidente, si può indagare in maniera diversa. Sono tentata di dirle che è stata colpa di Stefano, che è stato lui a spingerla, ma non ho una giustificazione per dire che lo so. Non una credibile. “Stefano era con lei quando è successo?” chiede lei. Noi annuiamo tutti insieme. Sembriamo ammaestrati. Ci guarda tutti e tre e, per un momento, ho paura che ci sbatta fuori. “E perché il telefono non è stato consegnato prima?” chiede ancora dubbiosa. “Mia nonna non ha pensato a consegnarlo e noi pensavamo fosse andato perso. Ci è sfuggito. E non pensavamo che lui potesse aver fatto…” Non so se lei è convinta. Continua a leggere la chat senza dire niente. Sono nervosissima. Lei può aiutarci, ha parlato con Celeste, sa già qualcosa, ma ho quasi paura che non creda a noi.

“Ciao Melissa” Alziamo tutti e quattro gli occhi su Claudia che è appena entrata nell’ufficio e mi sorride, prima di salutare anche noi. Melissa, la poliziotta, alza gli occhi dal cellulare e saluta Claudia con un cenno del capo. Mi sembra quasi che Claudia stia in qualche modo garantendo per noi. Dopo un lunghissimo minuto di silenzio, la donna ci dice di sederci davanti alla scrivania. Claudia si unisce a noi e si appoggia alla scrivania sul suo lato corto.

Finalmente. Sorrido. Stiamo facendo qualcosa. E stavolta so che è la cosa giusta, quella che ci porterà da qualche parte.

Quando mi siedo sulla stessa sedia dove si è seduta Celeste, sento una strana sensazione. Strana rispetto al solito. Sento il formicolio al petto, ma questa volta non rivivo un flashback.

Guardate i video nel telefono. Non solo le registrazioni. I video. Guardate i video

È Celeste, di nuovo. Mi dice di guardare i video. Diamine, non abbiamo guardato i video. Non ci ho pensato. Dico alla poliziotta di guardare anche i video. Lei scorre prima tutta la chat di Stefano e poi mi dà retta e appoggia il telefono sulla scrivania e fa partire l’ultimo video dicendo che ha la data del giorno dell’incidente. Ci avviciniamo tutti.

Le immagini sono un po’ sfocate, mi sa che Celeste non ha ancora imparato a non agitare il telefono quando registra qualcosa. Si vede più di una volta una strada, dei negozi che mi sembra di conoscere, delle auto e delle persone. Quando sullo schermo compare la faccia di Stefano, capisco che è il video che Celeste ha girato proprio durante l’incidente. Spalanco gli occhi sorpresa. Non avevo fatto caso di avere il telefono in mano quando ho avuto il flashback. Fantastico. Non sarò l’unica a sapere cosa è successo. Mi ero alzata dalla sedia per guardare il video, e mi risiedo un po’ pesantemente, lasciando agli altri la visione. Quando si sentono chiaramente le parole di Celeste e Stefano che litigano, rabbrividisco, ma almeno è tutto lì, lo possono sentire e vedere tutti. Non sarò l’unica, stavolta a vivere quel dramma. Quando sento la frase di Stefano ‘Allora muori’ chiudo gli occhi e stacco la mente quando sento il rumore della frenata dell’auto.

Non so cosa succede dopo. Immagino che la poliziotta abbia fermato il video e probabilmente detto qualcosa, ma io non la sento. Mi sento debolissima, come se avessi corso la maratona e ora non riuscissi più a prendere fiato. Sono stanca. Leo si accorge di me e mi si avvicina chiedendomi se sto bene. Annuisco ma gli chiedo se va bene o se hanno ancora bisogno di me. Se quello che abbiamo scoperto può bastare a fermare Stefano.

“Lo facciamo subito. Non preoccuparti, tutto questo lo mettiamo agli atti e faremo qualcosa” mi spiega la poliziotta, stranamente gentile. Muovo la testa su e giù mente Luca mi guarda accigliato dicendo: “Non hai una bella cera, Nicole, sei molto pallida” anche lui sembra preoccupato.

“Vuoi qualcosa da bere?” mi chiede Claudia. Anche lei sembra preoccupata. Riesco solo a scuotere la testa. “E se rimango io qui e tu la accompagni a casa?” propone Leo a Luca. Lui annuisce.

Sto per alzarmi, quando mi rendo conto di non aver neanche fatto il gesto per tirarmi su. Con gli occhi sbarrati guardo una ragazza che si alza dalla mia sedia e si allontana. Sbarro ancora di più gli occhi: è Celeste. Riesco a riconoscerla, nonostante non l’avessi mai vista così a distanza. È vestita come l’ho vista poco fa all’ospedale: una lunga camicia da notte azzurra le arriva alle caviglie, lasciandole scoperti i piedi: è scalza. Quando si gira posso vederla in viso. È la prima volta che la vedo con gli occhi aperti, a parte quando l’ho vista allo specchio. Vederla così, come se fosse un’altra persona, un po’ mi disorienta e mi preoccupa. È come se fosse andata via, via da me. Come se fosse finito, come se lei non avesse altro da fare. Una sorta di malinconia mi riempie il petto e ho quasi paura di piangere per questa perdita.

Ma poi Celeste sorride. È un sorriso triste, il suo, ma effettivamente ci sta. Quando si volta verso i ragazzi, che non la vedono , il suo sguardo, se possibile, si fa ancora più triste. Poi torna a guardare me, alza un braccio, quello con il tatuaggio a forma di ‘C’, mi saluta e se ne va dalla porta dell’ufficio.

“Celeste!” mi sento sussurrare. Mi alzo di fretta, finalmente ci riesco, e raggiungo la porta, ma quando la oltrepasso, non la vedo più. Lei non c’è. No. No. Dov’è andata? Dove?

“Tutto bene?” mi chiede Leo, raggiungendomi. Anche lui ora ha la fronte corrugata. Mi passa un braccio dietro la schiena e mi stringe a sé. Devo sembrare una pazza, dannazione. “Celeste… se n’è andata…” riesco a sussurrare ancora. Lui mi abbraccia e io nascondo il viso contro il suo petto. In quel momento suona il cellulare di Leo e lui  risponde senza staccarmi da sè. È Isabella.

“Nonna, non piangere. Scusa, non capisco cosa dici, riesci a… Oh” Tiro su il viso giusto in tempo per vedere i suoi occhi che si spalancano e lui non dice più niente, guardandomi.

“Che succede?” chiede Luca, e io lo ringrazio, perché non sono riuscita a farla io, quella domanda.

“Mia nonna… È in ospedale… Celeste… Lei è…”

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***Eccoci con l'ultimo capitolo!!! Come? Vi ho lasciato in sospeso? Davvero? Sì ok, lo so... 😜  A breve ci sarà  l'epilogo...  promesso. Grazie a tutti voi che leggette. Grazie davvero.

   
 
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