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Autore: tralenuvole_    21/05/2019    0 recensioni
New York, 2019. Lily Bennet è una liceale 17enne che frequenta la Professional Performing Arts School in New York, Manhattan. Dopo il compleanno della sua migliore amica, Grace, che quest’ultima aspettava impazientemente da tempo, hanno finalmente la possibilità di poter andare alla festa più famosa del posto in quanto i minori di 17 anni non avevano il permesso di entrare. Lily sapeva benissimo che quella festa sarebbe stata noiosa per lei, visto che non le piacevano per niente le feste. Quello che non sapeva è che quella festa le avrebbe cambiato completamente la vita.
Tratto dal primo capitolo:
“La vita spesso ci sorprende, ma ci delude anche. Quando sembra che tutto sia normale, arriva un qualcuno che sconvolge tutti i tuoi piani. Certo, a soli 17 anni i tuoi piani non sono ancora un granché, sei giovane, spensierata e cerchi di goderti la vita al massimo ed è esattamente quello che Lily stava cercando di fare.”
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico, Universitario
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  1. The Party. 

 

La vita spesso ci sorprende, ma ci delude anche. Quando sembra che tutto sia normale, arriva un qualcuno che sconvolge tutti i tuoi piani. Certo, a soli 17 anni i tuoi piani non sono ancora un granché, sei giovane, spensierata e cerchi di goderti la vita al massimo ed è esattamente quello che Lily stava cercando di fare. 

 

6:30 am 

È sempre così stancante svegliarsi presto la mattina per andare a quella stupidissima scuola. Okay, stupida forse no, in fondo l’ho scelta io perché amo ballare e recitare da quando sono piccola. Lo so, può sembrare presto ma io sono sempre stata un tipo a cui non piace fare tardi. Non arrivo nemmeno in orario solitamente, perché arrivo sempre 20 minuti in anticipo ma sicuramente meglio prima che dopo. 

In questo la mia migliore amica Grace è totalmente l’opposto. È più propizia ad arrivare 20 minuti dopo che prima, e non la capirò mai per questo. Comunque oggi è il suo compleanno ed è da tanto che aspetta questo momento perché compirà finalmente 17 anni, che io ho già compiuto 5 mesi fa ad Aprile. Lo so può sembrare sciocco,  e secondo me lo è, ma è da quando ha iniziato la prima superiore che Grace sente parlare di questa super festa che danno ogni inizio anno solo per i maggiori di 17 anni. Ha sempre sognato di andarci e ora che entrambe abbiamo l’età giusta non vediamo l’ora! O almeno lei non vede l’ora. Non mi sono mai piaciute le feste a dire il vero, troppe persone, troppo casino. A quella festa è presente anche gente molto più grande di noi e lasciare Grace da sola non è una grande idea. Mia madre è abbastanza contraria a questa festa anche se l’ho supplicata fino allo sfinimento per lasciarmi accompagnare la mia migliore amica e alla fine ha ceduto. Nonostante il fatto di non aver mai vissuto una vita facile, mia madre si fida di me e mi lascia molto spazio e cerca sempre di accontentarmi quando è possibile. Alle’età di 12 anni mio padre ci ha lasciate da sole, è partito non si sa per dove ma non siamo mai riuscite a scoprirne il motivo, è per questo che lei prova ancora un senso di vuoto dentro di se. Esattamente ieri sono passati 5 anni da quando se ne è andato. Non è mai stato un gran padre, tornava sempre tardi la sera ubriaco fradicio. Mia madre ha scoperto di essere incinta di Mary, la mia sorellina, dopo l’abbandono di papà. Ieri sono passati 5 anni da quando viviamo da sole e di lui non vogliamo più saperne niente... o almeno, per mia madre è così. 

 

Salgo velocemente le scale per entrare prima in classe, è il compleanno di Grace quindi voglio farle una sorpresa. 

La sera prima ho fatto uno striscione con scritto “Tantissimi Auguri Grace!” e stamattina sono passata in pasticceria a comprare un piccolo cupcake sul quale mettere una candelina. 

Appoggio lo zaino sulla sedia vicino al mio banco poi posiziono il cupcake su quello di Grace e con lo scotch cerco di attaccare lo striscione al muro. 

Sono le 08:02 e i miei compagni sono già quasi tutti entrati in classe... eccetto Grace. Incredibile, è riuscita a fare ritardo anche il giorno del suo compleanno! Speriamo che arrivi prima del prof altrimenti non potremmo cantarle tanti auguri. 

Mentre ero li a pensarci eccola che arriva e appena vede lo striscione si blocca emozionata sulla soglia della porta. 

“SORPRESAAAA!” urliamo tutti in coro. 

Lei sorride. 

Fortunatamente abbiamo avuto anche il tempo di cantarle tanti auguri e farle mangiare il cupcake. 

“È buonissimo Lily! Grazie sei la miglior amica del mondo!” 

“Beh modestamente” dico scherzosamente. 

“Sai questo cosa vuol dire?” aggiungo. 

“CHE QUESTO SABATO POSSIAMO FINALMENTE PARTECIPARE ALLA FESTAAAA” urla gioiosamente Grace attirando subito l’attenzione del prof che era appena entrato in classe. 

“Signorina Williams abbassi il tono della voce per favore” la rimproverò il professore. 

“Si mi scusi” 

“Mancano 4 giorni!” disse bisbigliando e le sorrisi nonostante non mi andasse molto a genio l’idea. 

 

Questi 4 giorni sono passati decisamente in fretta, anche troppo, e da un momento all’altro sarebbe venuta Grace qui a casa mia per preparaci alla festa.  

Quando sento suonare il campanello mi precipito giù per le scale e vado ad aprirle la porta. 

“OGGI CAZZOOOO” mi urla saltandomi in collo. 

Scoppiamo in una risata e insieme saliamo al piano di sopra. 

Si prepara da anni a questa festa quindi sa esattamente cosa indossare, come truccarsi e pettinarsi ma nonostante questo ci abbiamo impiegato più del dovuto nel vestirci. La voglia che ho di andare a questa festa è pari a 0, soprattutto dopo quello che sto passando, ma allo stesso tempo sono un po’ curiosa perché ne parlano praticamente tutti sia al liceo che all’università.

 

“Eccomii” urlo mentre chiudo la porta di casa per raggiungere mia madre e Grace già pronte per partire. 

Accendiamo google maps per riuscire ad arrivare in questo posto visto che mia madre non sa neanche come arrivarci. 

Metto un po’ di musica alla radio mentre mi affaccio al finestrino e cerco di pensare solo alle cose belle, ma l’unica cosa a cui riesco a pensare da giorni è la scena di Joe, il mio ormai ex ragazzo, mentre si bacia quella troia di Ashley del secondo anno. Fino alla scorsa settimana stavo con lui ma mi ha tradita e non si è fatto più sentire da allora e sto male da quando è successo anche se adesso mi sento meglio grazie a Grace. Lei mi ha sempre detto che Joe non era un ragazzo serio e che voleva solo quello, e in effetti era vero. Aveva provato diverse volte a costringermi a farlo ma per fortuna sono sempre riuscita a trovare una scusa. Lo so sembro una cretina ma io ero accecata da Joe, pensavo fosse una brava persona e che semplicemente fossi io a non essere pronta e non lui a volermi solo portare a letto. Ovviamente di questa cosa ne è a conoscenza solo Grace, mia madre non sa neanche che ci siamo lasciati e penso che non glielo dirò per ancora un po’ di tempo. I miei brutti pensieri svaniscono quando sento la voce squillante di Grace chiamarmi. 

“Lily Lily! Siamo ARRIVATE!” 

Tornata in me mi accorgo che siamo davvero all’entrata di quella “fantastica” festa a cui stavamo per prendere parte. 

Saluto la mamma e insieme a Grace scendo velocemente dalla macchina. 

Ci mettiamo in fila con i biglietti a portata di mano e, dopo averceli controllati, siamo potute finalmente entrare. 

“OH MIO DIO” mi urla Grace. 

In effetti sembra essere una bella festa, anche se c’è decisamente troppa gente e mi sento parecchio osservata. 

“Pazzesca” aggiunge poi Grace.

“Dai ora non esagerare!” le rispondo scherzando e lei mi lancia un’occhiataccia. 

Mi guardo in torno e vedo delle bevande e dei bicchieri così avverto Grace che sarei andata a bere e mi avvio verso il tavolino. 

È davvero difficile muoversi in questa stanza che, nonostante sia grande, è decisamente troppo affollata. 

Prendo una bottiglia d’acqua naturale, visto che non bevo altro, e la verso delicatamente nel bicchiere mentre alzo lo sguardo per vedere la confusione che si stava creando in quel momento. Gente che era già ubriaca alle 21:30 di sera, gente che ballava, limonava, urlava. Era difficile per sino distinguere i volti, non riesco nemmeno più a trovare Grace. 

Mentre la cerco disperatamente due figure che limonano attirano la mia attenzione e, solo dopo che mi sono fermata, riesco finalmente ad inquadrare i volti dei due. L’avessi mai fatto. Sono paralizzata, non riesco a credere a quello che sto vedendo. Joe si è presentato alla festa con quella troietta di scuola mia e io li ho beccati proprio nel momento sbagliato. Oh no, sono rimasta ferma per troppo tempo e Joe si è accorto della mia presenza. 

“Cazzo” bisbiglio. 

Cerco di resistere ma è più forte di me. Sento le lacrime attraversarmi le guance ormai rosse dall’imbarazzo e dalla rabbia di quello che avevo appena visto. Non dovrei starci male, non più. Dovevo aspettarmelo che sarebbe venuto e per quanto io non voglia ammetterlo, non devo avere più niente a che fare con quel coglione. Prima che potessi rendermene conto avevo iniziato a correre via alla ricerca di un bagno in cui poter piangere senza avere tutta quella gente intorno pronta a lanciarmi occhiatacce. 

Ho iniziato a correre talmente veloce che sono andata a sbattere contro qualcuno di molto alto. 

“Scusa” dico velocemente continuando il mio percorso alla ricerca di un bagno. 

Dopo averlo finalmente trovato entro, cerco un bagno libero, fortunatamente era completamente vuoto, e mi ci chiudo dentro. Sono una cretina, non dovrei piangere, dovrei fargli vedere che non me ne frega niente e invece eccomi qui, una stupida 17enne che credeva di poter trovare un ragazzo a cui interessasse davvero senza uscirne fuori con il cuore spezzato come tutte le altre volte e invece ecco l’ennesima delusione. L’amore fa proprio schifo. Mentre sono qui a piangere immersa nei miei pensieri sento qualcuno entrare nel bagno e una profonda ma bellissima voce di un uomo che dall’altra parte della porta mi fa 

“Ehi, tutto bene?” 

 
   
 
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