I'M KISSING YOU
Anche
quella sera Ninfadora Tonks si ritrovò sdraiata sul divano
di casa,
avvolta nell'oscurità della stanza, disegnando cerchi
invisibili con
l'indice della mano destra e chiudendo ogni tanto gli occhi, alla
ricerca della pace. La poca luce che filtrava dalla finestra le fece
posare lo sguardo lontano, oltre le case che si ergevano davanti alla
sua, mostrandole l'incantevole spettacolo della mezzaluna, pallida e
immobile, che sovrastava i tetti della via. Il suo cuore
cominciò a
battere più forte, catapultandola nel ricordo di quelle mani
così
calde e confortanti che le avevano circondato lentamente il viso,
convincendola per l'ennesima volta che niente al mondo avrebbe mai
potuto farle dimenticare Remus Lupin. Le parole che lui le ripeteva
ogni giorno non smettevano di martellare dentro la sua testa -Sono
troppo vecchio per te, troppo povero, troppo pericoloso-.
Si mise a sedere di scatto, quasi volesse scacciar via quei pensieri.
Si toccò il volto con le mani: emanava ancora il suo calore,
il suo
dolore per non poter stare con lei, il dolore di lei per non essere
riuscita a convincerlo, ad averlo con sé.
Come poteva
Remus pensare di non essere alla sua altezza? Anche Fleur aveva
accettato Bill, anche lei aveva rischiato, aveva deciso di sposarlo
nonostante lui potesse diventare un lupo mannaro. Non aveva esitato,
non aveva pensato alle conseguenze.
Lei invece
non aveva mai lottato abbastanza, non gli aveva mai confessato tutto
l'amore che provava nei suoi confronti, quanto lui la facesse stare
bene, quanto si sentisse protetta e fosse felice accanto a lui.
Si
passò
una mano fra i capelli chiudendo gli occhi. Le riaffiorò
alla mente
il loro primo bacio, l'unico che Remus le diede prima di andarsene.
Si trovavano a Grimmauld Place, nella vecchia stanza che una volta era appartenuta a Sirius Black. Lupin osservava le pareti della stanza, lo sguardo fisso, gli occhi lucidi, il silenzio che imprecava. Tonks era entrata cautamente, guardando l'uomo che amava urlare il proprio dolore con lo sguardo. Si era seduta accanto a lui e gli aveva stretto la mano, senza dire nulla, le parole sembravano troppo preziose e troppo difficili da trovare, e lei di certo non le avrebbe sprecate. Lui aveva appoggiato la testa sul suo petto, ascoltando i battiti del suo cuore e circondandola con le braccia. Erano rimasti lì fermi per minuti interminabili, fino a quando Lupin non aveva sollevato la testa guardandola negli occhi. -Mi dispiace Remus..-. Ma lui l'aveva zittita prendendole il volto fra le mani e premendo le sue labbra contro quelle della donna, i cui capelli avevano cominciato a cambiare velocemente colore, come un arcobaleno. La baciò con passione stringendola a sé, accarezzandole i capelli. Poi si staccò all'improvviso, lo sguardo spaventato, ansimante. Si alzò e uscì dalla stanza di corsa. -Remus!-. Ma prima che potesse fermarlo lui era già sparito oltre la porta.
Tonks si
rimise a guardare fuori dalla finestra. Il dolore che era costretta a
sopportare la stava uccidendo. Il desiderio di lui era la sua droga,
la sua ossessione, la sua felicità. Avrebbe dato qualunque
cosa per
averlo. Lui si era pentito di quel bacio, continuava a ripeterle che
per loro non ci sarebbe mai stato futuro, ma nonostante tutto lei non
riusciva a dimenticarlo. Lo amava da troppo tempo, per troppo tempo
aveva atteso, e non aveva la minima intenzione di lasciarlo andare.
Sussultò
nel momento in cui udì qualcuno bussare. Estrasse la
bacchetta e si
avvicinò all' ingresso.
-Chi
è?-.
Nessuna
risposta. Aprì lentamente la porta, e il chiaro della luna
le mostrò
il volto stanco e afflitto di Remus Lupin. Tonks sospirò.
-Remus
mi hai fatto spaventare!-
-Non era mia intenzione,
scusa- rispose lui. Aveva gli occhi spalancati, il respiro
affannoso, tremava da capo a piedi. Lei lo guardò
preoccupata.
.Stai
bene?-.
Lupin si
voltò e fece per andarsene, poi tornò indietro,
cercando le parole,
balbettando freneticamente.
-Io..
non posso.. non posso farlo..-
-Non
puoi fare.. cosa?-
Remus si avvicinò a lei e la baciò con foga. Tonks rispose al bacio, circondandogli il collo con le braccia, assaporando ogni attimo di quel bacio, mentre il suo cuore esultava e batteva sempre più forte, fino a toglierle il respiro. Senza riflettere, gli tolse la camicia e sentì il suo torace nudo e possente contro di lei. Si chiusero la porta alle spalle, e la bacchetta di Tonks cadde con fragore sul pavimento.
[I'm kissing you..
Touch me deep, pure and true,
gift to me forever
'Cause I'm kissing you..
I'm kissing you..]