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Autore: Nao Yoshikawa    22/05/2019    4 recensioni
Momenti di ordinaria follia...
#1 - “Sei un idiota! Almeno dividiamolo!”.
“Ma non ci penso proprio”.
#2 - "Voglio un cane".
"Cosa me ne faccio di un cane se ho già te?".
#3 - “Nnoitra, sei un bullo”.
“E tu una rompipalle certificata".
#4 - “Ma seriamente vuoi dormire sul pavimento?!”.
“Sicuramente mi darà più sollievo che continuare a dormire su quel materasso infernale”.
#5 - "Ora non mi verrai a dire che hai paura di un piccolo ago, eh?".
"Chiariamo una cosa, Nel. Io non ho paura di niente".
#6 - “D’accordo, visto che hai deciso così, mangerò gli spaghetti di soia da solo. Se vuoi puoi dividere i croccantini con Aries”.
“Smettila di prendermi in giro!”
#7 - “E tu che vuoi? È me che vuole baciare, di certo non te”.
“Credo che Aries sia geloso”.
#8 - “Dimmi che mi ami”.
“Lo sai già”.
#9 - "Sbaglio o quella era una scenata di gelosia?".
"Non è assolutamente questo, che sciocchezza".
#10 - "Perché non puoi amarmi tanto quanto ti amo io?".
Il capitolo 54 partecipa alla “Parole intraducibili Challenge” indetta sul gruppo facebook “Il Giardino di efp”
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Neliel Tu Oderschvank, Nnoitra Jilga
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'Another world'
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45 – Ooops, chat!
 
Se c’era una cosa che Nnoitra odiava era stare attaccato al telefono. Non faceva proprio per lui e la maggior parte delle volte tendeva ad ignorare i vari messaggi che gli arrivavano. Soprattutto da Grimmjow, peccato che ignorarlo causava l’effetto contrario.
L’unica a cui faceva il favore di rispondere era Nel. Non che avesse altra scelta, altrimenti avrebbe dovuto poi avere a che fare con la sua ira quindi… tanto valeva risponderle.
“Amoruccio mio, che fai di bello? <3 <3 <3”
In ogni frase, Neliel inseriva sempre un cuore o uno smile. Lui no. Lui era molto più diretto.
«Sto aspettando l’editore. E mi sto rompendo già abbastanza.»
Il messaggiarsi in continuazione era una cosa da fidanzatini adolescenti. Dopotutto loro vivevano insieme, si vedevano praticamente ogni giorno.
“Su, su, so io come consolarti più tardi. Ho spedito Nao da Ulquiorra e Hime, così abbiamo la casa tutta per noi. Ti piace come idea? :P”
Certo, lo scambiarsi messaggi aveva anche i suoi privilegi. Per esempio, stuzzicarsi a distanza era un’esperienza eccitante. Anche se, pensare a certe cose sul luogo di lavoro non era la cosa migliore, ma Nnoitra non poteva farci niente, quella donna lo conosceva bene e conosceva i suoi punti deboli.
Dammene un assaggio allora, mandami una foto.”
Al solo pensiero si eccitò maledettamente, e non poté evitare di arrossire.
Qualche secondo dopo, Neliel gli rispose. Aveva inviato una foto abbastanza audace, il seno coperto da biancheria di pizzo bordeaux era in primo piano, così come il suo viso dall’espressione languida.
Si morse le labbra.
Il telefono vibrò ancora. Questa volta era Grimmjow.
Di nuovo.
“Ehi, amico! Insomma, ma perché visualizzi e non rispondi? Lo vedo che sei online!”
«Ah, Grimmjow. Non rompere.» , borbottò. Era impegnato a fare cose molto più importanti.
“Tu non hai la più pallida idea di cosa ti aspetta quando torno”
Neliel non si sarebbe di certo arresa così.
“Dammene un assaggio, allora :*”.
Nnoitra sospirò. Quel gioco era divertente, senza dubbio.
«Andiamo, non impallarti adesso, dannato aggeggio!» esclamò inveendo contro il cellullare che come sempre gli dava un po’ di problemi, e poi scrisse, senza mezze misure, com’era solito a fare.
“Voglio scoparti così forte da farti perdere i sensi.”
Inviò. E tre secondo più tardi si accorse della tragedia. Aveva sbagliato destinatario. Non lo aveva mandato a Neliel ma…
«Oh, cazzo. Ma non può essere, capitano tutte a me? Cancella, cancella!»
Si sbrigò a pigiare sullo schermo per cancellare il messaggio, ma poiché il destinatario lo aveva già visualizzato, non era più possibile.
Si maledisse silenziosamente quando il telefono prese a squillare. Non voleva parlare con lui.
«Che c’è?!» rispose.
«Ehi, amico. Ho ricevuto il tuo messaggio. Cavolo, io di solito piaccio, ma non pensavo così tanto.»
«Grimmjow, vai a farti fottere, d’accordo?!»
Gli chiuse il telefono in faccia. Non solo si sentiva umiliato, ma l’eccitazione era anche scomparsa..

Nota dell'autrice
.... Beh, sono cose che capitano, no? Fra tutti, proprio Grimmjow. Mettiamoci anche che Nnoitra è srato molto diretto... e si ottiene una splendida brutta figura. Povero, chissà come sarà guardarlo in faccia, adesso.
   
 
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