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Autore: Heart    22/05/2019    0 recensioni
Naraku si è ritirato dopo che la sfera si è spezzata in due. Una parte ce l'ha lui e l'altra Kagome.
Nel silenzio, una nuova presenza appare. Una giovane arrivata da molto lontano per distruggere una volta per sempre la Shikon no Tama.
Ma qual è la sua vera missione? Misteri e segreti si susseguiranno con l'andare del tempo, sentimenti sconosciuti usciranno allo scoperto e attrazioni fatali provocheranno quasi la morte.
Il mondo del sovrannaturale apre le sue porte.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Blue Velvet
XXV
“La Fiamma”
 
Un soffio di vento entrò prepotente in sala, il tempo si era guastato e da lontano si udiva un tuono.
La stanza si stava oscurando, all’improvviso un lampo la illuminò e s’intravide lo sguardo dei presenti.
I loro corpi erano fermi, immobili a quella rivelazione. La loro amica era una Dea, come era possibile che avesse tenuto sotto controllo quel potere per tutto quel tempo? E come mai i sacerdoti non si erano incuriositi?
- Non dire sciocchezze, una dea fra di noi? Impossibile. Il suo potere si sarebbe mostrato puro e invece non lo e. -Disse il principe dei demoni. Anche se adesso, riflettendoci sopra forse lo era davvero. Ma perché nasconderlo fino ad ora? qual erano i suoi piani?
Toga fissò la moglie preoccupato e poi la figura della ragazza che non si era mossa; dal suo sguardo non traspariva nessuna emozione.
-La donna non sta mentendo, dinanzi a voi si presenta la Dea della Vita e della Distruzione, non è stato un caso che lei sia con voi. Ognuno di voi ha un ruolo, anche se dal principio non era programmato. - Asserì Eddy, rivolgendo prima lo sguardo ai presenti e poi alla sua signora. Dafne era come se non ci fosse in quel momento, assorta nei suoi pensieri, ma poi si scrollò tutte le preoccupazioni e si rivolse agli amici.
-Non abbiamo più tempo di parlare, Kagome ha bisogno di essere recuperata. - Disse. I presenti notarono il potere diffonderle negli occhi, in un lampo il suo abito si era trasformato in un’armatura, era arrivato il grande momento. -Mekai, sei pronta? – Chiese alla sua spada che le rispose con una fiamma viva.
I presenti rimasero di stucco alla complicità dell’arma, che splendeva e parlava con la sua custode.
-Ne stai parlando come se Kagome fosse un oggetto, chi credi di essere? -La rimprovero Inuyasha.
-Perché non lo siete? Per me siete nullità, esseri di basso rango. Se volessi vi potrei distrugge con la sola forza del pensiero. -Dichiarò la ragazza, facendosi seria. Tutti si chiesero se quell’amicizia esisteva o era solo una farsa, il demone si disgustò di tale parole e si allontanò dalla folla.
-Ti credevo nostra amica, invece per tutto questo tempo ci hai preso in giro. -Ammise.
-Non eri tu che mi allontanavi? Il tuo sesto senso aveva ragione, era meglio non fidarsi di me, di una bestia. - Rise.
 -Mi fai schifo! - Tuonò Il demone mentre faceva marcia indietro e si avvicinò alla ragazza, - abbiamo riposto in te la nostra fiducia, accolta nelle nostre case e tu invece ci ripagavi con prove. Ti senti più importante perché sei una Dea? Per me non sei nessuno, anzi sei una vigliacca! -Terminò, ma nessuno si aspettava che Eddy sguainasse la spada è si mettesse davanti alla sua signora per difenderla. -Ritira le tue parole demone, la mia signora ha sempre cercato di proteggervi, è questa la vostra gratitudine? – Fhe. Non rimangerò le mie parole e quello che penso. Voglio solo sapere la via per riprenderla.
 
A quel punto un’onda di potere l’investì facendo tremare le mura di tutto il palazzo. La ragazza si era alzata dal terreno e con gli occhi chiusi si ergeva dinanzi ai presenti con un’autorità possente. La sua aura sovrannaturale fu avvertita anche nei cieli e infatti un fulmine cadde ai piedi dell’area sacra del castello, in quel fragrante la Regina dei morti aprì i suoi occhi rossi e scaturì un lampo di luce che inghiottì i presenti.
                                                        °°°
 
-Kagome! –Gridò cercandola, ma di lei nessuna traccia.
-Inuyasha stai tranquillo. –Cercò di dire Miroku già provato dalla stanchezza. Il demone lo fissò: aveva la veste strappata in più punti, due occhiaie che scavavano il suo bel viso da dongiovanni.
-Che cosa è successo? – Domandò. I suoi sensi si misero all’erta e avvertì tante energie accavallarsi una sopra l’altra, di sicuro c’era stato qualcosa, ma non ne capiva la causa. I suoi ricordi erano confusi.
-Stai tranquillo, avrai le tue spiegazioni, ma adesso siediti. –Strillò con una voce acuta Miroku. Inuyasha si stranì, il suo amico non gridava mai era sempre calmo, c’era qualcosa di grosso che non sapeva. Infatti poco dopo le sue urla furono percepite da tutti, avendo saputo la verità. La sua furia era devastante, Toga non era riuscito a fermarlo.

-Lasciatemi, padre! Devo andar a salvare la mia Kagome. Non voglio che patisca il mio stesso dolore! –Si arrabbiò Inuyasha, mentre gettava di lato il padre con una forza che non ricordava.
-Credi che noi vigliamo? –Urlò Miroku –ci serve un piano, un luogo, qualsiasi cosa per individuarla! –Si lamentò. La sua testa era una trottola impazzita. Più cercava qualcosa, più non distingueva le forme.
-Perché non prendiamo un grande respiro e analizziamo i fatti. –S’intromise Sango. Guardò il suo uomo e gli appoggiò la mano sulla spalla per confortarlo. Miroku si beò di quel gesto, la sua amata lo capiva.
Prese il suggerimento di Sango e cercò di mettere in chiaro la sua confusione; molte cose non avevano significati come per esempio l’entrata in scena della madre di Inuyasha, sapevano tutti che ella era morta tanto tempo fa, come il generale, ma per il volere di qualcuno entrambi erano ritornati, anche se la donna era in forma di spirito. Il generale doveva recuperare la donna che amava e questo era un punto confusionario, come mai Dafne sapeva quel particolare? E poi perché rapire i due rimasti? Intorno alla loro amica c’era un mistero fitto, tutto collegava a lei e alla sua famiglia.
Di com’erano andate le cose c’era un disegno studiato nei minimi dettagli e l’unica artefice era Dafne, ne era sicuro. Quella ragazza possedeva un potere che andava oltre i limiti. Lei era la chiave di tutto.
-Inuyasha che cosa cercavano quei balordi in te e nella piccola Rin?- Chiese. Il suo sguardo era fisso nell’amico per non perdere nessuna espressione, tuttavia l’amico si perse in pensieri macabri e chiuse le palpebre come se non volesse diffondere il male.
-Di preciso non l’ho capito. Ma una cosa ben chiara era che ci volevano spremere come due limoni. Ci hanno sottratto tutte le energie, in quelle torture mi sono sentito pungere innumerevoli volte, e poi sbattuto in un terreno umido e fangoso. L’aria sapeva di morte e di terra bruciata. La loro lingua era sconosciuta e fredda. Ho pregato che mi uccidessero, ma è stato un desiderio illuso. –Disse il demone mentre abbassava ancor di più la testa come se volesse mettersela in mano.
-Inutile demone di basso rango. Sopportare un poco di dolore. –Espresse Sesshomaru indignato da quella rivelazione.
-Non puoi capire Sesshomaru. Ho avvertito il dolore di mia madre, la guardavo mentre subiva quelle torture e mi faceva rabbia perché non la potevo aiutare. –Rivolgendosi al fratello- non l’ho avresti provato anche per Rin quel dolore? Non sei più così imbattibile, adesso hai un cuore. –Puntualizzò il minore facendo innervosire l’altro, che lo prese dal bavero e gli ringhiò addosso.
-Non osare parlarmi in questo modo! –
-Smettetela voi due. Dobbiamo capire come giungere dalla sacerdotessa e trovare questa Fiamma. – Rintoccò il generale.
Il silenzio sovrastava la sala. Nessuno aveva mai sentito nominare questa fiamma, sicuramente era particolare.
Dei passi leggeri si avvertirono all’improvviso e dalla porta apparve la piccola Rin con in mano un amuleto, era quello regalatole da Dafne.
-Io so dove si trova. –Parlò con un triste sorriso.
Sango si avvicinò alla bambina e l’abbracciò, ma la piccola si divincolò e si fermò dinanzi al suo signore. Sesshomaru la fissò e i loro occhi si specchiarono l’uno dentro l’altro.
-Quando ero prigioniera sentivo delle voci. Quei tre parlavano a voce bassa, ma riuscivo a capire. Stavano discutendo su chi avrebbe dovuto stabilire il collegamento con una Fiamma, ma essa non era Azzurra ma Nera. Appena l’avevano nominata mi sentii debole e svenni. Al mio risveglio mi trovavo legata e accanto a me c’erano Inuyasha e quella donna, -indicando Izayoi.
-Ma perché loro e non chiunque? –Rifletté il monaco.
-Perché loro tre possedevano qualcosa che nessuno aveva. Erano legati ad entità particolari e potenti. –Una nuova voce si sovrastò in quei pensieri affollati. Dafne si presentava in tenuta da combattimento. Era splendida ed elegante.
-Fhe! –Borbottò Inuyasha mandando uno sguardo indignato all’amica.
-Dafne spiegaci qualcosa. Sicuramente le alte sfere te ne hanno parlato. –Affermò il generale lasciando la mano della moglie per avvicinarsi alla giovane del futuro.
-Le alte sfere me ne hanno parlato ma non come volevo. Mia madre mi ha spiegato tutto quanto. –Disse spostandosi verso la finestra e guardare il cielo tingersi di nero. La notte oramai era perenne e questo era un male. I quattro pilastri sacri proteggevano quel mondo, ma non avrebbero sorretto allungo, doveva agire subito.
-A chi erano legati? - Domandò Miroku spegnendo la curiosità di tutti.
Dafne si girò e li fissò. Prese un lungo respiro e iniziò. –Prima di tutto ascoltatemi e non interrompetemi, la storia è lunga ma ve la farò più breve possibile. –Disse per poi iniziare. –L’universo fu creato da cinque entità superiori. Essi avevano il compito di equilibrare il mondo terreno e quello dei cieli. Tuttavia un giorno uno dei cinque riuscì a praticare una tecnica proibita, essa aveva la facoltà di strappare il potere e la vita a chiunque anche ai Kami. Accorto di questo potere che poteva portare uno squilibro in tutti i mondi, chiese aiuto ai suoi compagni e lo sigillarono. Il processo durò cinque giorni e cinque notti, portandoli allo stremo delle forze. Essi caddero al suolo e si sbriciolarono come cenere. Da quel giorno il mondo sovrannaturale è precario. Nuove entità sono nate per stabilire l’equilibro, tuttavia ancora sono pochi. –Smettendo un attimo di parlare.
-Ma questo non ci spiega l’accaduto, Dafne ha noi non ci interessa…-Disse Sango, ma la sterminatrice rimase di sale, notando lo sguardo dell’amica. Spento. Era una condannata. Che avesse un filo in tutto ciò?
-Loro hanno riportato in vita la “Fiamma nera” essa può divorare sia cose e vita. Li priva della loro energia e li sbriciola. Nel contempo essa è uguagliata dalla sua metà, la “fiamma azzurra” che dona vita ed energia. Esse in mano sbagliate può portare alla fine. –Terminò per poi chiudere le mani. L’intreccio delle dita era stretto e dentro quell’abbracciò si stava creando una luce, appena essa fu pronta le due mani si allargarono e formò delle line di luce che collegò i tre donatori.
-Che diavolo significa? –Urlò Inuyasha vedendosi circondato da quella magia, ma notò che anche la madre e la piccola erano avvolti.
Dafne s’incamminò e posò le sue mani fredde sulla testa di Rin, la piccola alzò il viso e le sorrise –tu, mia piccola Rin, la tu allegria ha risvegliato il tuo talismano e con essa il tuo potere. Il tuo legame con Sesshomaru ha dato modo di essere stata scelta come custode. –Rivolgendosi al demone e poi agli altri. –Il legame di Izayoi sei tu Toga, nonché Inu no Tashio, Re di tutti i demoni ed infine Inuyasha tu alla reincarnazione della sfera dei quattro spiriti nonché Kagome. Il triangolo che inizia da un punto e ritorna alle origini. –
-Comunque non capisco questa tua affermazione. Ma in sintesi…-ma fu fermato, Dafne richiamò le spade dei tre demoni. Miroku dovette aspettare per le sue risposte perché l’amica stava facendo qualcosa di straordinario.
-Tessaiga. Tenseiga. Songa. Mostratevi ai vostri padroni e riflettete la strada verso la via del destino. – Borbottò, infatti le spade apparvero galleggianti al centro dove c’era la ragazza.
-Richiamate le vostre armi e cercate la vostra ragione di vita. Il potere è nelle vostre mani. –I tre guerrieri affascinati da quel potere ripresero possesso delle spade e avvertirono un potere sconosciuto inondarli.
Dafne sorrise, la via del destino poteva iniziare.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Salve!
Oggi doppio aggiornamento.
Vorrei spiegare il processo che succede nel capitolo, perché non ci capirete più nulla. Non posso dire molto, perché la sorpresa avverrà nei prossimi capitolo, che ahimè sta per finire.
E già manca poco ormai, ma prima c’è ancora da fare.
Vediamo una scena particolare all’inizio e poi un cambio, vediamo se qualcuno riesce a capirlo e poi a chi sono ispirati quei due eventi narrati? Non voglio togliere niente hai personaggi ispirati.
 Se avete domande chiedete.
Alla prossima
Heart
 
 
 
 
 
 
 

 
 
  
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