Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |      
Autore: milla4    23/05/2019    1 recensioni
Strane leggende si narrano a Mhiyu, cuore pulsante delle Valli Antiche. Lì, in quella cittadina, una strana bevanda creata dalla donne per gli uomini, aveva nel tempo conquistato gli animi degli stessi, portando con sé forse una verità color nero.
Genere: Generale, Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Le storie di Un Mondo'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

Il Veleno di rosa



 

 
Il Veleno di rosa era la cosa più letale che esistesse; si diceva che nei secoli almeno cinquanta decessi all’anno di uomini, senza differenza di censo,  fosse stato causato da una moglie che aveva troppa fretta di diventare vedova.
Il prezioso liquore veniva servito in un altro e stretto bicchiere sostenuto da una base rotondeggiante. Sul vetro vi era un parte levigata, di forma ovale dove si diceva si mostrasse, a chi stesse bevendo, il volto della sua ultima vittima, in un grottesca profezia di morte. Eppure non un uomo si rifiutava un bicchiere alla bottega, né la produzione era calata negli anni anzi, l’esportazione verso altri regni era alla base dell’economia del posto. 
Le Rose di Carsy erano uno dei miti alla base di tutto: si diceva che Carsy Miroes, una delle dame da compagnia di una regina anonima della prima dinastia, avesse una strana ossessione per quell’elisir. Di lei si ricordava solo il nome ed il fatto che avesse avuto ben sedici mariti, ognuno morto nei modi più disparati ma sempre appena dopo aver bevuto il Veleno di rosa ed è per questo che, secondo molti, specialmente i più propensi a credere alle leggende, il colore rosa portasse sfortuna e non potesse essere indossato né usato per dipingere le abitazioni.
Estesi roseti si estendevano giù nella Valle Incrinata, accanto ai pozzi di argilla verde, rimedio antico per le pustole da mandragola. Durante il periodo della raccolta e della successiva lavorazione, in quelle valli si respiravo intensi profumi che il vento provvedeva a trasportare tra i vicoli, in ogni anfratto della cittadina. Nessuno sapeva che tipo di procedimento venisse utilizzato per trasformare le piccole rose rosate nel Veleno, solo donne però erano coinvolte e solo esse conoscevano i segreti secolari che lo attorniavano.
Era un liquore atipico per quelle zone dedite al consumo sfrenato di birra scadente e poco costosa; la consistenza era densa e delicata, infatti per berlo bisognava inclinare la testa e lasciare che il Veleno scivolasse in bocca; era un’attesa molto lunga, a seconda della temperatura esterna potevano volerci anche due o tre minuti.  Il colore rosa era intenso e pallido, in uno strano connubio che ne accompagnava il sapore dolce e selvatico. Era una bevanda da uomini, solo essi ne potevano carpire la vera essenza, si diceva: famose erano le sfide nelle taverne per vedere quanti bicchieri si potessero bere prima di collassare a terra, e solo le persone più furbe si tenevano lontano da simili sciocchi giochi perché, se non era certo che il Veleno, creato da donne per gli uomini, portasse ad una morte prematura nemmeno era sicuro il contrario.
Forse, tra gli sguardi innocenti delle figlie di Mhiyu era possibile ricercare la verità, ma era più facile concepire un nemico nella sua armatura dorata che uno nascosto da un sorriso accennato.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: milla4