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Autore: SuperCorpKL    23/05/2019    2 recensioni
Tanti universi, tanti incontri, tanto amore e solo due protagoniste. Loro.
Kara e Lena.
Raccolta di shot dedicata interamente a loro.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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I mesi passavano veloci e lei aveva cercato in tutti i modi di convincere se stessa che lo amava davvero. Le piaceva passare del tempo con lui, le loro conversazionei e anche le notti passate insieme ma non riusciva a sentire niente con lui, non si sentiva legata emotivamente. Le piaceva, ma Lena non era affatto innamorata di James. E si sentiva terribilmente in colpa per questo soprattutto perchè sapeva il motivo per cui non era innamorata. C'era qualcun altro che le aveva preso completamente il cuore e la mente ma non era sicura di poterglielo dire.

Era sdraiata sul letto accanto a lui e come sempre il suo pensiero era fisso su lei, si chiedeva come fosse possibile. James era la strada più semplice, era interessato a lei e la voleva al suo fianco mentre lei? Lei era la sua migliore amica e di sicuro non provava lo stesso per lei. Sospirò e si girò dando le spalle a James, e cercò di dormire.

Lena si alzò la mattina dopo per la colazione che James aveva preparato per lei insieme al caffè e un biglietto che diceva che doveva andar via prima a causa del lavoro alla CatCo. Prese il caffè e sentì un forte senso di nausea quindi decise di non berlo, da qualche giorno si sentiva strana e non riusciva a capire il motivo però anche quella volta decise di non pensarci, si preparò rapidamente e andò a lavoro.

Lavorò tutto il giorno, andando avanti e indietro tra CatCo e L-Corp cercando di assicursarsi che tutto andasse come previsto.
Alle nove e mezza era esausta, il che era normale, si occupava di due grandi aziende e non poteva far male o fermarsi per una delle due. Doveva dividersi bene.
Per fortuna aveva finito con il lavoro alla L-Corp e si era informata delle novità della CatCo. In ufficio poche persone erano rimaste e Lena intenzionata di passare a salutare James prima di andare a casa, voleva restare da sola quella sera. Mentre attraversava l'ufficio vide Kara alle prese con un articolo e si fermò un momento ad osservarla da lontano per non disturbarla, era così bella ma allo stesso tempo buffa. Parlava da sola, sistemava gli occhiali spesso e le ciocche di capelli che sfuggivano alla coda le ricadevano spesso sul viso, quelle ciocche color oro che Lena voleva spostarle dietro l'orecchio.  Vedere Kara la faceva stare bene, anche nei suoi giorni peggiori.
 Scosse la testa e scacciò via i pensieri, non poteva restare a guardarla incantata. Si diresse verso l'ufficio di James.

"Ehi, tesoro." disse James, sorridendo a Lena, "ho quasi finito, devo solo inviarlo. Sei pronta? Ho prenotato al ristorante che ti piace tanto."

"In realtà, sono passata per salutarti, sono molto stanca oggi e vorrei andare a casa. Scusami." disse Lena.

"Va bene." disse James guardandola, "Vengo con te allora."

"Voglio stare un po' da sola, James." disse guardando a terra.

"Va tutto bene?" chiese James visibilmente preoccupato.

"Sono solo stanca." disse Lena sinceramente, "ho solo bisogno di dormire."

"Va bene ma non esitare a chiamare se qualcosa non va." disse James, annuendo leggermente mentre si chinava per baciare Lena.
Non si tirò indietro dal bacio, ma si staccò subito, James sembrò non accorgersene.

"Ci vediamo domani. Dormi bene." disse James.
Lena sorrise e con un cenno si congedò, uscì dal suo ufficio e si fermò da Kara che si trovava in piedi davanti la scrivania vicino l'ufficio di James intenta alla ricerca di qualcosa.

"Cosa cerchi?" chiese dolcemente Lena.
Kara alzò la testa e sorrise non appena vide Lena.

"Cercavo il mio registratore ma sembra essersi volatilizzato." disse facendo spallucce.

"Sempre la solita tu." scosse la testa sorridendo.

"Eh già. Come stai?" chiese Kara avvicinandosi a lei.

"Sono esausta." disse Lena, "è stata una settimana lunga e faticosa."

"Immagino." disse Kara, annuendo comprensiva. "Stai andando a casa?"

"Si." rispose Lena. "Vuoi venire per una serata tra ragazze?" lo chiese senza riflettere, voleva stare da sola ma improvvisamente sentiva la necessità di stare con lei.
Kara esitò un momento, e Lena se ne rese conto.

"Se non puoi, non preoccuparti." sorrise leggermente.

"Certo...solo che per puro caso ho sentito la tua conversazione con James mentre cercavo il registratore." disse dispiaciuta. "Va tutto bene?"

"Si, avevo solo bisogno di una pausa da James stasera." spiegò Lena, "è stata una giornata stressante per entrambi.

"Va bene." disse Kara annuendo. "Posso prendere in prestito uno dei tuoi pigiami? Io li adoro." 

"Sei innamorata dei miei pigiami." la prese in giro Lena. "Certo che puoi."

"Sono comodissimi." disse sognante.

"So cosa regalarti per il compleanno allora." risero entrambe. "Andiamo, c'è il mio autista che ci aspetta, sei venuta con la macchina?"

"No, mi ha accompagnata Alex."

"Oh bene." annuì "è da tanto che non vedo tua sorella."

"Ho pensato di organizzare qualcosa da fare tutte insieme domenica."

"Perfetto, domenica." le sorrise e insieme si avviarono alla macchina.

Erano entrambe felici di passare del tempo insieme finalmente. Arrivate all'appartamento entrambe misero il pigiama rapidamente e si sistemarono per guardare un film entrambe con un bicchiere di vino tra le mani. Si addormentarono sul divano per qualche ora. Intorno alle tre del mattino, Lena si svegliò di soprassalto. Non si sentiva affatto bene, rimase ferma per un momento sperando che si sentisse meglio. Tuttavia, improvvisamente si alzò e corse in bagno, arrivo appena in tempo per vomitare. Sentì i suoi capelli sollevarsi, Kara era alle sue spalle e le stava tenendo i capelli.
Quando finì, si appoggiò. Lena si voltò un po'.

"Non devi stare qui per forza, Kara." disse Lena.

"Rilassati." disse Kara, assicurandosi che Lena stesse meglio. "Cosa ti senti?"

"Non lo so." disse Lena, asciugandosi le lacrime. "Pensavo di essere a posto."

"Ehi, tranquilla. Sono qui con te, va bene?" le accarezzò delicatamente un braccio. "Adesso è meglio andare a letto, il pavimento non ti farà di certo stare meglio. Ti aiuto."
Lena annuì e Kara l'aiutò ad alzarsi, rimase ad osservarla mentre lavava i denti poi andarono in camera insieme e la fece stendere. Le prese un bicchiere d'acqua e lo poggiò sul comodino.

"Grazie Kara." disse Lena arrossendo leggermente. "Se vuoi andare a casa, vai. Potrei essere contaggiosa."

"Siamo state insieme per ore, ormai dovrei essere contaggiata. Non preoccuparti per me, ho un buon sistema immunitario, resto qui." disse distendendosi al suo fianco. Lena annuì debolmente e si rannicchiò in un primo momento su sè stessa poi si spostò su Kara che per un attimo rimase sorpresa, sorrise e la strinse tra le sue braccia, con la mano iniziò ad accarezzarle la schiena per farla rilassare. Entrambe si addormentarono. 

Kara si svegliò per prima, felice che Lena stesse ancora dormendo. Le sfiorò appena la fronte per controllare la temperatura e capì che la donna aveva qualche linea di febbre. Le lasciò delicatamente un bacio sulla fronte e la strinse ancora più a sè stessa, era dannatamente bella quella donna, era perfetta in tutto e Kara aveva perso la testa per lei però non poteva dirglielo, Lena era la fidanzata di un suo caro amico e poi aveva paura di rovinare la loro amicizia. Non si sentiva all'altezza di una donna come Lena.

"Sei bellissima." sussurrò nel sonno.

Kara la guardò stupita cercando di capire se la donna era sveglia o meno e soprattutto cercando di capire a chi era rivolto il complimento.

"Di chi parli, Lena?" chiese cercando di ricevere una risposta ma la mora sussurrava solo parole incomprensibili. Kara scosse la testa e pensò di svegliarla.

"Sei bellissima, Kara. Io...io..."

Lena si svegliò subito prima di terminare la frase, si stropicciò gli occhi e realizzò poco tempo dopo che si trovava stretta alla ragazza che aveva sognato durante la notte. Arrossì pensando al sogno e forse anche per la stretta vicinanza con la bionda.

"Buongiorno." le disse Kara, sorridendo facendo finta di nulla. "Ben sveglia."

"Buongiorno." disse spostandosi lievemente. "Scusami, non volevo addormentarmi così."

"Non preoccuparti." sorrise ancora Kara e Lena sentì un tuffo al cuore, perchè sorrideva così spesso? L'avrebbero stesa tutti quei sorrisi.

"Ti ho lasciata dormire questa notte? Di solito quando mi ammalo, quasi mai, mi muovo tanto durante la notte." chiese preoccupata di quello che potrebbe aver fatto o detto durante la notte.

"Si, ho dormito."

"Oh bene." tirò un sospiro di sollievo. "Che ore sono?"

"Le dieci." 

"Avevo un appuntamento di lavoro circa mezz'ora fa."

"Ho chiamato per dire che non andavi." 

"E tu? Non dovresti essere a lavoro?"

"Si, dovrei chiamare il mio capo per comunicarle che oggi non vado." scherzò.

"Davvero?" rise lei. "Voglio il motivo."

"La mia migliore amica sta male e ha bisogno di essere accudita." 

"Allora va bene, permesso accordato." sorrise.

"Ho inviato un messaggio a James per dirgli che non sarei andata però non ho detto che stavi male, se vuoi adesso lo chiamiamo."

"No, va bene così. Lo chiamo dopo io."

"Perfetto, adesso ti preparo la colazione." disse cercando di alzarsi ma Lena la bloccò.

"No, resta qui." le disse poggiando la testa sulla spalla e passando un braccio intorno alla vita.

"Ma devi mangiare e devi controllare la temperatura."

"Tra poco." 

Kara annuì e iniziò ad accarezzarle prima i capelli morbidissimi e poi il braccio, la sua pelle delicata sotto le sue dita le provocò un leggero brivido. Quella vicinanza le faceva bene e male allo stesso tempo. Lena si riaddormentò poco dopo e Kara decise di lasciarla riposare tranquillamente, restò vicino a lei per qualche ora e poi decise di alzarsi per prepararle il pranzo.
Non era solita cucinare a causa degli impegni ma se la cavava e si stava impegnando particolarmente per Lena.

Lena si svegliò particolarmente confusa dal brutto sogno fatto, sua madre e Lex che facevano del male a Kara e non vederla al suo fianco la fece andare in confusione. Il panico la prese in pieno e sentì il respiro mancarle, il suo viso divenne immediatamente pallido e le mani iniziarono a tremare. Kara entrò in camera e vide Lena in quello stato, si avvicinò rapidamente a lei sedendosi al suo fianco.  

"Respira, Lena." disse Kara preoccupata, stringendola a sè. "Va tutto bene. Inspira. Espira." ripeteva lentamente. "Così, brava. Sono qui, con te. Sempre, lo sai."

Lena grazie alla sicurezza che le braccia di Kara le trasmettavano piano piano iniziò a calmarsi. Aveva avuto altri episodi e nessuno era riuscita a calmarla, neanche James.

"Stai bene?" chiese dolcemente Kara.

Lena annuì piano.

"Scusa, Kara." abbassò lo sguardo.

"Per cosa?" disse alzandole il volto con due dita. "Non devi scusarti, voglio solo sapere perchè hai avuto un attacco di panico."

"Ho fatto un sogno terribile. Lex e mia madre che ti facevano del male e io...io che provavo a salvarti ma..." le lacrime scendevano copiose sul suo volto.

"Ehi. Ehi. Io sono qui, sto bene. Hai capito?" disse passandole una mano sulla fronte, la febbre era scesa sicuramente però vederla in quello stato la faceva sentire peggio.

"Non devi lasciarmi mai. Ho perso troppo e non sopporterei di perderti." disse stringendosi a lei.

"Non vado da nessuna parte, capito? Ci sarò, per sempre." 

"Io non ce la faccio più." disse di punto in bianco.

"Cosa?" chiese Kara stupita.

"A reprimere i miei sentimenti, a fingere. Dovrei voler James al mio fianco in questo momento invece voglio te, voglio te al mio fianco."

"Magari hai bisogno di una pausa da lui e preferisci stare con la tua migl..."

"No." la interruppe bruscamente. "Io non amo James, ci sto bene ed è un bravo ragazzo ma non riesco ad amarlo." disse abbassando lo sguardo.

"Devi parlagliene allora."

"Lo farò ma prima ho bisogno di fare una cosa." disse guardando Kara negli occhi, entrambe si persero immediatamente e il mondo che le circondava sparì. Lena si avvicinò con cautela e poggiò le sue labbra su quelle di Kara, entrambe ebbero un sussulto, Lena si avvicinò ancor di più a Kara che la strinse a sè e intensificò il bacio. Le loro lingue si incontravano e si cercavano da tempo, se prima il loro era solo un sogno adesso era realtà. Si stavano baciando, si stavano scegliendo. Quando Lena si staccò a corto di fiato, poggiò la sua fronte su quella di Kara.

"Ho sognato questo momento non sai quante volte." disse piano. "Se non lo accetti puoi andare, lo capirei."

Kara aprì gli occhi e sospirò.

"L'ho sognato anch'io questo momento e non è mai stato lontanamente paragonato a questo, a quello che mi hai fatto provare." 

"Davvero?" chiese stupita dalle sue parole.

"Si, ho sempre avuto paura di dirti quello che provavo. Poi hai iniziato a frequentare James e allora mi sono rassegnata."

"Non dovevi." sorrise, sentendosi invadere dalla felicità di essere ricambiata. "Sono felice di sapere che per te è lo stesso." 

"Non sarà la febbre a farti dire questo, giusto?" cercò di uscire dall'imbarazzo Kara.

"No, poi adesso sto meglio." sorrise lei. "E' tutta verità."

"Dovremmo dirlo a James." disse avvicinandosi e lasciandole un bacio a stampo.

"Questa sera lo chiamo, adesso voglio stare con te."

"Sono d'accordo."

Sorrisero e ripresero a baciarsi, dimenticando tutto per qualche momento.

   
 
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