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Autore: cussolettapink    24/05/2019    3 recensioni
“Davvero? Il nuovo arrivato è una ragazza e non un ragazzo? Ma cosa le sarà saltato in mente?!?” Una voce la distrasse dal guardarsi intorno e la fece concentrare invece sul discorso appena iniziato nella stanza che ancora non aveva visitato.
“Sicuramente” si aggiunse una seconda voce “è una poco di buono! Chi mai verrebbe a stare in un dormitorio con soli maschi?!”.
La ragazza stava per abbassare la maniglia e manifestare la sua presenza quando una terza voce – che le sembrò leggermente familiare – si aggiunse alla conversazione.
“Louis, non essere come sempre così prevenuto, magari è una brava ragazza che è solo interessata a trovarsi vicina per frequentare le lezioni”.
Sorridendo nel trovare una persona disposta a trattarla con gentilezza, la ragazza entrò nella stanza proprio nel momento in cui quella famosa terza voce finì la frase.
“O forse, è semplicemente una t**** in cerca di divertimento”.
La sorpresa per la frase completamente assente di tatto o gentilezza non preoccuparono neanche lontanamente la ragazza perché, nel momento in cui individuò il ragazzo che aveva parlato, si sentì raggelare.
Il ragazzo che l’aveva appena offesa niente di meno era che Harry
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Chapter 12 – Extortion.



 Se da una parte il rapporto con i ragazzi con cui condivideva la casa stava forse migliorando - eccezion fatta per quei pochi individui che ancora le rendevano la vita impossibile -  in classe la situazione non si era smossa di un millimetro.

Paige e Meghan continuavano a passare la ricreazione da sole, scambiando giusto qualche cenno con gli altri compagni.

Forse, l’unico che non facesse niente per nascondere il disprezzo che provava per la ragazza più di Ryan era Tod Rider, il ragazzo che i primi giorni di scuola l’aveva minacciata e trattata male.

Ogni volta che la ragazza si trovava nei suoi paraggi si sentiva incredibilmente inquieta, forse percependo anche a distanza la cattiveria di cui sentiva quel ragazzo fosse capace.

 
La routine che l’accompagnava da ormai un paio di settimane la portò a trovarsi a spazzare l’atrio senza che quasi se ne rendesse conto. Per fortuna lavorare al bar non portava via alla ragazza più di tante energie, essendo lei abituata a lavorare già da un paio di anni.

“I'm waking up, I feel it in my bones
Enough to make my systems blow
Welcome to the new age, to the new age
Welcome to the new age, to the new age
Whoa, oh, oh, oh, oh, whoa, oh, oh, oh, I'm radioactive, radioactive”
 
La suoneria del cellulare la distrasse, portandola a recuperare il telefono dalla tasca della tuta che utilizzava per pulire. Come tutte le volte che “Radioactive” degli Imagine Dragons risuonava, la ragazza non riusciva mai a rispondere subito volendo ascoltare il ritornello che aveva impostato come suoneria.

 “Paige, tesoro! Ho una magnifica notizia!”  Esordì la madre della ragazza, senza darle neanche il tempo di avvicinare il cellulare all’orecchio.

“Ciao mamma, buonasera anche a te” scherzò, tenendo incastrato l’oggetto tra la spalla e l’orecchio e continuando a spazzare.

“Si si, a dopo questi convenevoli! La tua fantastica mamma ha trovato un lavoro!”

“Mamma, è davvero magnifico!” si congratulò la ragazza, contenta che anche i genitori potessero tornare a lavorare e riportare un po’ su la famiglia.

“Assolutamente, una cosa totalmente inaspettata! Non sai poi per CHI, una mega azienda importantissima in città! Ancora non ci credo! Sono in prova per un mese ma sembra proprio che il mio curriculum sia piaciuto proprio a una delle persone del consiglio d’amministrazione, non chiedermi come mi abbiano trovato perché non ne ho idea, probabilmente a forza di mandarli a tutti hanno cominciato a girare in autonomia” scherzò la madre della ragazza, facendo notare quanto quella notizia l’avesse resa incredibilmente felice, soprattutto dopo tutto quello che la famiglia Tolkin aveva passato nei mesi precedenti.

“Mamma, sono davvero felice per te. Vedrai che nonostante si tratti solo di una prova ti prenderanno, sarebbero degli stupidi a lasciarsi sfuggire una persona in gamba come te!” continuò la ragazza, tenendo in viso un sorriso a trentadue denti.

“Ora vado tesoro, ho lasciato a tuo padre e a tuo nonno il compito di far lavare i piccoletti e ti lascio immaginare in che condizioni troverò il bagno. Buona serata angelo mio, qui sentiamo tutti la tua mancanza” terminò la donna, pensando alla meravigliosa figlia che aveva deciso di andare dall’altra parte della città pur di non pesare sulla famiglia.

“Ciao mamma, ti voglio bene”.

“Anche io, tantissimo”.
 

Il mese di punizione stava finalmente per terminare, con grande gioia della ragazza. Piano piano tutti i suoi coinquilini avevano scoperto della punizione e del fatto che fosse nata per aver difeso Louis, notizie che fece ancora più scalpore.

In diverse occasioni, la giovane ragazza si ritrovò i suoi compagni a mangiare alla tavola calda, senza che la infastidissero in alcun modo, forse anche per la presenza di Harry nello stesso luogo.

“Tolkin, posso parlarti?” si palesò Harry davanti a lei, facendole quasi prendere un infarto.

“Certo Styles, dimmi pure” la mora lo fissò, notando quando il riccio sembrasse trovarsi in imbarazzo.

“Cazzo, non ci credo che lo sto facendo ma… avrei bisogno che tu parlassi con Niall”

“Horan?” chiese, pensando a quel biondino che viveva nel suo dormitorio e con cui aveva scambiato si e no due frasi da quando era arrivata. Sapeva fosse un caro amico di Harry, Louis e Liam ma non aveva mai avuto modo di parlarci particolarmente.

“Esatto, hai presente?”

“Certo che ho presente Niall, solo che non capisco di che cosa dovrei parlare con lui” replicò confusa la ragazza.

“Ha avuto un po’ di problemi in famiglia e ha preso una piega che non mi piace ultimamente. Ha saltato un sacco di lezioni e ora si trova nella merda con moltissime materie quindi… mi è venuto in mente che tu hai aiutato Louis con spagnolo e che magari potessi dare una mano anche a lui” terminò, continuando a guardare ovunque tranne che la ragazza.

“Si… non è un problema. Qui ho quasi finito, lo trovo al dormitorio?” parlò la ragazza, non capendo tutta la reticenza del riccio.

“Sì, gli ho detto di aspettarti davanti alla tua stanza”.

“Oh fantastico, anche gli appostamenti” scherzò la ragazza, riprendendo a spazzare per poi chinarsi a raccogliere l’ennesimo volantino volato da non si sa neanche dove sui giochi tra classi che si sarebbero disputati tra qualche giorno.

“Ancora con quell’idea? Ti ho già detto di rassegnarti” parlò Harry, guardando come la ragazza fissava il volantino.

“Sì si l’ho capito, tranquillo”. Terminò, buttando anche quel volantino del secchio che ormai aveva quasi terminato di riempire.

Una volta che Harry se ne fu andato, la ragazza andò al gazebino dove andava riposto tutto il materiale necessario per le pulizie.
 

“Tolkin, è sempre un piacere vederti nel tuo habitat naturale”.

Una voce la fece interrompere, soprattutto perché ormai a quell’ora nessuno girava più per il parco del campus.

Si voltò trovandosi davanti Tod Rider.

“Rider, cosa vuoi?” parlò schiva lei, sentendosi già a disagio solo sotto il suo sguardo.

“Dirti che trovo il karma estremamente divertente” parlò lui, pronunciando una frase che confuse totalmente la castana.

“Di che cosa parli?” domandò lei.

“Hai presente il video che mi hanno fatto i tuoi amichetti in cui io e te discutiamo?” parlò, come se Paige avesse potuto dimenticare quel pomeriggio in cui l’aveva insultata e afferrata malamente per un braccio solo per dimostrare la sua supremazia su una ‘poveraccia’.

“Ricordo bene, quindi? Se lo ricordi anche tu allora dovresti sapere che ti conviene lasciarmi in pace” parlò dura, conscia però di non poter esagerare più di tanto, visto che non sapeva neanche se Zayn tenesse ancora sul suo cellulare il video.

“Bene. Ho visto che ultimamente sei un po’ più sopportata in quel dormitorio frequentato da feccia – e sinceramente non capisco neanche come mai ti abbiano difeso quella volta, visto che allora ti odiavano – però sono qui per dirti che devi trovare il modo di far cancellare quel video, in modo che niente possa più ricattarmi”.

“E perché dovrei farlo?” parlò lei, non trovando il minimo nesso logico nelle parole del ragazzo.

“Ma come, la tua mammina non ti ha dato la bella notizia?”.

La ragazza udì la frase e si sentì raggelare, spaventata da che collegamento ci potesse essere tra Tod Rider e sua madre.

“Di che cosa parli?”

“Non ti ha detto che l’azienda in cui è stata assunta è la Rider Inc., la società dei miei in cui io faccio parte per quanto riguarda il consiglio di amministrazione?”

Se prima poteva definirsi spaventata, in quel momento Paige sentì quasi le forze mancarle mentre ripensava alla conversazione avvenuta proprio quella sera con la madre.

“Rider, cosa vuoi da me?” parlò seria, stringendo forte i lembi della felpa che in quel momento indossava.

“Semplice, farti capire come vanno le cose in questo mondo. Chi ha i soldi – e quindi io – vince, mentre i poveracci come te o tua madre dovete solo rassegnarvi e stare ai nostri comodi. Ma tranquilla, non ho assolutamente intenzione di farla licenziare anzi, finito il mese di prova potrei addirittura mettere una buona parola per un avanzamento di carriera”.

“Quindi vuoi che io cancelli il video che ha Zayn altrimenti la farai pagare a me attraverso mia madre? Sei un mostro!”

“Sicura che ti convenga insultare una persona che ti sta porgendo la possibilità di aiutare la tua famiglia a riprendersi da una disastrosa situazione economica?”

La ragazza si morse il labbro, tentando di tenere per sé tutte le parole che avrebbe voluto vomitare addosso al ragazzo.

“Troverò il modo di cancellare il video, voglio la tua parola che lascerai stare mia madre però”.

“Pensi davvero che mi accontenti di così poco? Domani sera verrò di nuovo qui, tu verrai e mi dirai che il video non esiste più, ti darò altre comunicazioni domani”.

“Altre? Hai intenzione di ricattarmi per altro?” sgranò gli occhi, non avendo la minima idea di che cosa quel ragazzo potesse volere da lei.

“Una volta che quel video non esisterà più, ti farò vedere come si inizierà a giocare per bene, Tolkin. Ventiquattro ore, domani a quest’ora voglio sentirmi dare una buona notizia”. Concluso di parlare, il ragazzo si voltò e se ne andò indossando un sorriso sadico sul viso.

Le gambe di Paige cedettero non appena il ragazzo sparì dalla sua vista.

Raccogliendo tutte le sue cose, si affrettò a tornare al dormitorio, più spaventata che mai.


 
Entrò in casa, salutò con un cenno quelle poche persone che si trovavano ancora in sala comune e si diresse velocemente al piano superiore, verso la sua stanza.

“Tolkin!”

La figura di Niall Horan si palesò davanti alla sua vista già dall’ultimo gradino delle scale, complice anche la chioma bionda del ragazzo.

“Horan, Harry mi aveva detto che volevi parlare… ti dispiace se rimandiamo a domani mattina? Non mi sento molto bene. Sappi comunque che in qualsiasi momento, turni alla tavola calda permettendo, potrai venire da me per quelle ripetizioni, non c’è assolutamente problema. Domani mi spiegherai bene le materie e gli argomenti in cui hai più difficoltà in modo che possa programmare le lezioni e darti al meglio una mano”.

Il biondo, rimasto in silenzio fino a quel momento, annuì lentamente e si diresse verso la sua stanza.

“Niall, posso chiederti una cosa?” parlò, ricordandosi della conversazione avvenuta con Tod “tu condividi la stanza con Zayn giusto? Se per lui non è un problema, potremmo fare lezione anche da te, penso che preferirei che non si sappia di un via vai dalla mia stanza con gli altri nostri coinquilini” si giustificò lei, cercando di trovare il coraggio di programmare quello a cui stava pensando.

“Va benissimo in camera da noi, non devi preoccuparti. Vogliamo vederci domani pomeriggio?” parlò imbarazzato il biondo, sorridendo debolmente e contento che la mora fosse disposta ad aiutarlo per rimettersi in carreggiata.

“Certo, ci vediamo domani dopo le lezioni”.
 



************
Angolo autrice:
Eccoci qui, abbiamo anche introdotto in modo un pò più approfondito la figura di Niall, siete contente?
Ho scritto questi capitoli tempo fa, ma sono dannatamente felice che questo capitolo con la citazione agli Imagine Dragons ci sia stata ora, visto che il 2 Giugno sarò a Firenze per vederli (e non vedo l'ora, li AMO).
Che dire, spero che vogliate lasciarmi una piccola recensione per farmi sapere cosa ne pensate!
Saluti,
Liz

 
   
 
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