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Autore: EdelSky    25/05/2019    4 recensioni
Lucy è una studentessa che vive nella città di Fiore, dove frequenta l’università.
Si è appena trasferita in nuovo condominio, nel quale avrà modo di conoscere un vicino di casa davvero interessante che le scombussolerà la vita.
Spero vogliate scoprire insieme a me cosa succederà!
Il pairing principale sarà NaLu, ma ci saranno anche di contorno le altre coppie.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza Scarlet, Gajeel/Levy, Gerard/Erza, Gray/Juvia, Natsu/Lucy
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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CAPITOLO 4 - Un’amica di troppo 

 

 

 

 

 

- Lucy io ti ammazzo -

 

Alzai gli occhi al cielo, ero certa che avrebbe reagito in quel modo, anzi conoscendola mi aspettavo di peggio e temevo che non mi avrebbe più parlato.

Le altre risero di sottofondo e Mavis venne in mio aiuto - dai Juvia! Non essere così tragica -

 

Guardai la biondina con riconoscenza e gratitudine.

 

- dimmi che cos'ha che non va questo qui? - le domandai con una nota di esasperazione nella voce 

 

- avresti dovuto chiedermi il permesso prima -

 

- gli ho solo lasciato il tuo numero! Mica ti ho venduta - tuttavia ritenevo che  l’immagine di Juvia venduta in cambio di cammelli fosse molto divertente 

 

- non cambia niente, se non gliel'ho dato io sabato sera ci sarà stato un motivo non credi? -

 

- ma perché tu sei troppo severa! - mi lamentai pucciando un'altra patatina prima nella maionese e poi nel ketchup per poi mangiarla

 

- è comunque una mia scelta! - sbottò livida in faccia con voce isterica

 

Cazzo, l'avevo proprio fatta arrabbiare.

Il peggio che temevo poc'anzi stava arrivando: sospettavo sarebbe accaduto, ma non pensavo certo se la sarebbe presa così tanto! Ero particolarmente stupita, Juvia quando si arrabbiava di solito era fredda, rigida e ti gelava con uno sguardo, era raro vederla agitata e rossa in quel modo. 

Guardai le altre in cerca di aiuto, Lisanna si stava torturando un'unghia e teneva il capo chino, Mavis che aveva già cercato di aiutarmi prima ora stava mangiando il panino estraniata da tutto.

Sbuffai arrendendomi alle circostanze.

 

- Juvia va bene ti chiedo scusa, mi dispiace, non pensavo la prendessi così male! Lo puoi sempre bloccare sul telefono così non ti darà più problemi -

 

Lei mi guardò in cagnesco e non rispose dando invece una lunga sorsata dalla cannuccia alla bibita che aveva di fronte.

Stavamo rovinando l'atmosfera, me ne rendevo conto, ma dal mio punto di vista era lei ad essere quella esagerata.

 

Natsu mi aveva scritto quella mattina, e tra l'altro la cosa mi aveva lasciata abbastanza interdetta; nel messaggio mi chiedeva se potevo lasciargli il numero di Juvia per Gray, il quale lo stava tartassando e stressando per averlo.

Io in modo molto innocente avevo deciso di darglielo senza prima chiedere alla mia amica, certa che lei comunque mi avrebbe detto di no, risposta con la quale non mi sarei trovata d'accordo ( come avrete ben potuto capire )! 

Sinceramente Gray era un bel ragazzo, anche simpatico per quelle due parole che ci avevo potuto scambiare, avrebbe dovuto dargli una possibilità! 

 

In ogni caso mi rendevo conto di essere un'impicciona e che comunque non sarebbero dovuti essere affari miei, difatti conscia della cosa mi ero appena scusata.

 

- comunque - intervenne Lisanna - per quale ragione Natsu l'ha chiesto a te e non a me? - 

 

Bene! Da un fuoco incrociato ad un altro. Perché non mi processate direttamente? 

 

Sospirai lievemente - perché probabilmente aveva un po' più di confidenza con me dato che già ci conosciamo! - 

 

Lisanna non mi sembrò molto convinta dalla spiegazione, ma non aggiunse altro. 

 

- pare che mi sia persa un sacco di cose - si lamentò invece Mavis mentre si dondolava sulla sedia

 

- Mavis sta attenta a non cadere! - la rimproverò Levy appena apparsa da dietro la porta del salotto, si era allontanata per rispondere al telefono ( chiaramente era Gajille ad averla chiamata )

 

- si mamma - rispose la bionda facendo un gesto di rispetto con la mano 

 

- ma Mira dov'è? - domandai volgendomi verso Lisanna mentre appallottolavo la carta del double cheese burger con l'intento di buttarla 

 

Era lunedì sera, e come ogni lunedì sera che si rispetti ci eravamo riunite a casa di Lisanna per vedere il trono di Spade.

Era l'unica ad avere Sky sulla tv, quindi casa sua era una tappa obbligata.

Non era un luogo di ritrovo molto comodo dato che abitava alla periferia di Fiore, a circa venti minuti di autobus dal centro, però aveva una bella casetta accogliente.

Viveva insieme ai suoi fratelli, Mirajane e Elfman, Mira era fantastica, simpatica, gentile, amica di tutte noi ed era una fantastica maestra di scuola elementare.

Ci facevamo sempre delle grandissime risate ad ascoltare i racconti su quelle pesti che aveva come studenti, pareva che tutti i casi umani fossero capitati sotto la sua custodia.

In particolar modo aspettavo sempre aggiornamenti su Romeo, il bimbo bullo con gli attacchi di rabbia che colpiva sempre tutto con i pugni, poteva essere un mini Sting!

 

Differentemente da Mira, Elfman era il classico fratello inutile, anche se a me era comunque simpatico, ma dopotutto non ci vivevo assieme.

In casa non faceva assolutamente nulla, non cucinava, non puliva, non aiutava ed era già molto se ogni tanto andava a fare la spesa!

Quante volte avevo sentito Lisanna inveire contro di lui, mamma mia, l'ultima era stata quando lei e la sorella erano partite per qualche giorno per andare in vacanza ( dato che Li si era appena laureata ) e gli avevano lasciato la pasta al forno da scaldare, il bravo fratello non l'aveva finita e invece di buttare ciò che era avanzato l'aveva rimessa in forno dimenticandosela, dove era rimasta per più di una settimana.

Vi dico solo che non ho avuto il coraggio di vedere la foto di quello che era diventato!

Ovviamente  non era stato lui poi a ripulire quel disastro.

 

- è a mangiare Giapponese con le amiche, sapete che è una donna impegnata - sorrise Lisanna 

 

- Elfman nemmeno te lo chiediamo - aggiunse Juvia che finalmente aveva ricominciato a parlare, anche se comunque evitava accuratamente di incrociare il mio sguardo

 

- meglio così, saggia decisione! Iniziamo la puntata? vi ricordo che ora che lavoro la mattina mi devo alzare prestissimo - disse Lisanna dandosi una finta aria di superiorità 

 

Lisanna aveva frequentato chimica e tecnologia farmaceutica e si era laureata circa due mesi fa, ancora prima di terminare un'azienda famosissima che produce amari l'aveva chiamata per un colloquio, e in seguito l'avevano assunta!

Quindi una volta terminato il percorso di studi aveva già cominciato a lavorare: si occupava del controllo qualità e smanettava felice nel suo nuovo e figo laboratorio di analisi.

Lei e Juvia erano in corso insieme, solo che la bluetta, come me e Mavis ancora si doveva laureare, povere noi!

 

- Guarda che lavoro anche io - le ricordò Levy facendo un'espressione da finta offesa

 

- si ma a te non pagano! - le risposi strisciando le dita tra loro nel gesto a tutti noto come quello per indicare i soldi 

 

- non me lo ricordare - si lamentò la mia coinquilina portandosi le mani al volto con esasperazione facendoci così ridere divertite

 

Poco dopo avevamo già preso i nostri soliti posti, io buttata sul divano tra Juvia e Lisanna, Mavis sul pouff con le gambe allungate sopra di me e Levy sulla sedia appoggiata al tavolino.

C'era agitazione nell'aria!

 

- pronte ? - domandò Lisanna ricevendo in cambio sguardi di approvazione fibrillanti 

 

La ragazza schiacciò Play.

 

- Tata tatatata tatatata tatatata taaaaaaa taaaaaa tarira taaaa tatata tatata.. - cantammo all'unisono la sigla prima di goderci la puntata tra chiacchiere, commenti e plurime imprecazioni.

 

 

 

 

 

Osservai Sting di sottecchi mentre tamburellavo con la bic blu sul tavolino, lui non se ne accorse e così insistetti puntando in modo molesto e sfacciato lo sguardo su di lui emettendo un sonoro respiro.

 

- studia - mi disse senza alzare lo sguardo dal libro 

 

- non ho voglia -

 

- non hai mai voglia -

 

- touché - 

 

Sting sospirò alzando gli occhi al cielo e si rimise a sottolineare impegnato il libro, che palle.

Allungai il braccio cercando di prendere il cellulare ma lui mi anticipò bloccandomi la mano e girandosi finalmente verso di me.

 

- Lucy - mi ammonì 

 

- solo cinque minuti - implorai

 

- mi hai chiesto tu mezz'ora fa di non dartelo qualunque cosa mi avessi detto - mi fece giustamente notare 

 

- a volte non so quello che dico - gli sorrisi ingenuamente e lo vidi ridacchiare

 

- l'unica chance che hai di fare pausa con me è un'altra - mi disse spostandosi indietro con la sedia e trascinandomi, facendo leva sul mio braccio che ancora teneva saldamente, sopra di lui.

 

- ovvero? - gli domandai con voce melliflua 

 

Lui non rispose e mi ficcò direttamente la lingua in bocca, facendomi capire senza tanti giri di parole quale sarebbe stata l'unica ragione per la quale avrebbe smesso di studiare.

 

Sorrisi divertita sulle sue labbra, io e Sting stavamo insieme da più di tre anni e con il tempo avevamo iniziato a baciarci e toccarci sempre meno.

Una grande responsabilità di ciò pesava su di me, perché ero io spesso e volentieri a non avere voglia di farlo e onestamente pensavo fosse una cosa piuttosto normale; tra lo stress dell'Università, lo studio, gli amici, la palestra, il poco tempo a disposizione e tante altre cose la sera arrivavo davvero stanca. Non potevo sempre essere carica a mille, non ero mica una macchinetta.

 

Dovevo dire che da quel punto di vista non avevamo mai fatto particolari scintille, stavamo bene insieme e spesso era una cosa molto piacevole e naturale.

 

Con lui era tutto semplice, mi faceva sentire a mio agio, tranquilla, eravamo due anime affini e andavamo molto d'accordo ( salve qualche litigata sporadica per la sua gelosia o questioni inutili ); chi si assomiglia si piglia no?

 

Risposi al bacio godendomi le sue attenzioni, le sue mani che mi accarezzavano prima la pelle delle braccia, poi le spalle, il collo, infine le fece intrufolare tra i miei capelli mentre io allacciavo le mie dietro la sua testa.

 

Rabbrividii un secondo quando scese a sfiorarmi il seno, poi il rumore dello scatto serratura ci fece saltare entrambi e ci dividemmo alla velocità della luce.

 

- Sting? - sentii una voce femminile domandare mentre la porta dell'appartamento si apriva 

 

Scattai in piedi mentre Sting si accasciava scontento sulla sedia - si mamma sono a casa - le rispose 

 

- ciao Minerva! - la salutai avvicinandomi alla donna

 

- oh Lucy tesoro! Che bello vederti! - mi sorrise dolcemente dandomi un bacio sulla guancia raggiungendo poi il figlio e scoccando un bacio anche a lui - non chiudere, che sta salendo anche Lector con la sua amica - mi avvisò 

 

Lector era il fratello minore di Sting e non si assomigliavano per niente, Sting era biondo con gli occhi azzurri e la carnagione chiara, i lineamenti simili a quelli della madre, ma con i colori presi decisamente dal padre.

Lector era la sua antitesi, carnagione più ambrata, capelli scuri e occhi del medesimo colore; diversi nell'aspetto tanto quanto lo erano nel carattere.

 

Un minuto dopo fece capolino anche Lector accompagnato dalla sua inseparabile, e a me non particolarmente simpatica, amica Yukino.

 

- ciao Lu - mi salutò dandomi due veloci baci sulle guance che ricambiai con un sorriso 

 

- ciao Yukino - mi sforzai di salutarla in seguito cercando di sorridere anche a lei 

 

- non vi siete ancora lasciati quindi - commentò ignorandomi e lanciandosi sul mio ragazzo abbracciandolo e dandogli un troppo lungo bacio sulla guancia 

 

Alzai gli occhi al cielo ed evitai di commentare, non ne avevo neanche più voglia.

 

- quante volte ti ho detto di non fare così? - la ammonì il biondo mentre io sbuffavo esasperata

 

- sono semplicemente sincera - gli rispose la ragazza con estrema nonchalance 

 

Oramai non me la prendevo più, i primi tempi mi incavolavo sempre, la gelosia scalpitava dentro di me con la stessa potenza di un cavallo imbizzarrito, ma dopo mesi e anni avevo imparato a farmene una ragione; Sting e Lector conoscevano Yukino da quando avevano undici anni, la ragazza era più piccola di tre anni rispetto a Sting e aveva la stessa età di Lector con il quale aveva fatto sia le scuole medie che il liceo, e per quanto ne sapevo era sempre stata innamorata di Sting.

 

Ci avevo messo tanto per digerire questa storia e la sua presenza fin troppo costante nella vita del mio ragazzo, ma era una delle sue più grandi amiche e praticamente una di famiglia visto che avendo problemi a casa era spesso da loro, quindi avevo deposto l'ascia di guerra e avevo cercato di essere gentile: tutto ciò inutilmente. Il mio era un blando tentativo di fare buon viso a cattivo gioco.

 

- Yukino - la rimproverò sconsolato Sting mentre quel deficiente del fratello se la rideva sommessamente 

 

Io feci un sorriso tirato cercando di placare i nervi e mi avvicinai al tavolo incominciando a riporre gli evidenziatori nell’astuccio e i libri nello zaino.

Avevo un eastpack nero da inizio liceo, consumatissimo e con le bretelle mezze mangiate da Plue. Probabilmente avrei dovuto comprarlo nuovo prima o poi!

 

- te ne vai? - mi chiese Sting allontanando definitivamente l'amica da lui, la quale mi guardò come sempre con scintille di odio negli occhi. Ero certa che, come ogni volta, più tardi Sting si sarebbe scusato con me con il suo classico tono mortificato.

 

- la vedo difficile restare a studiare con tutta questa confusione - spiegai con un'alzata di spalle - poi ti ricordo che sta sera abbiamo l'appuntamento al cinema con tutti gli altri! - 

 

- lo so benissimo - mi rispose prendendomi la mano - dai resta così poi andiamo insieme, prendo l'auto! -

 

- che andate a vedere? - domandò Lector incuriosito lanciandosi sul divano grigio mélange che occupava gran parte della stanza 

 

- l'ultimo degli avengers - gli dissi mentre mentalmente soppesavo cosa fare e le mie opzioni che avevo a disposizione 

 

- Figo! Non l'abbiamo ancora visto, possiamo unirci? - 

 

- io verrei volentieri - commentò Yukino entusiasta tanto quanto io invece non lo ero 

 

Sting mi guardò come a chiedermi il permesso, gli risposi con un'occhiataccia molto eloquente, ma tanto sapevo di non aver nessun potere, ne diritto, di decisione in merito.

 

- certo - li rassicurò 

 

- che bello - esultò la ragazza 

 

- bellissimo - commentai sarcastica accasciandomi sul divano vicino a Lector che mi guardava divertito, che bastardo! 

 

 

 

 

 

 

Eravamo fuori al freddo davanti l'entrata del cinema, avvolti nei cappotti e nelle sciarpe, e stavamo chiacchierando in attesa che arrivassero tutti prima di entrare a prendere i biglietti e i pop corn.

Era venerdì sera e le macchine una dopo l'altra entravano nel parcheggio alla ricerca di un posto, i più giovani e i più temerari invece arrivavano con l'autobus o a piedi.

 

Una folata d'aria gelida mi costrinse a stringermi nel cappotto alla ricerca di calore e mi scompigliò i capelli portandomeli tutti davanti al viso; prima che riuscissi anche solo a pensare di muovermi una mano calda li scostò al mio posto, i miei occhi non più coperti corsero subito alla figura che aveva fatto quel gesto: Natsu!

 

- Natsu! - sorrisi come un ebete salutandolo, dietro di lui vi erano anche Zeref e Gray - ciao ragazzi! - sventolai la mano salutando anche loro 

 

- vicina - mi sorrise il rosato gentile accompagnandosi da un cenno della mano prima di passare oltre e salutare educatamente prima Sting e poi gli altri

 

- Zeref? - la voce sbigottita di Mavis mi giunse all'orecchio facendomi girare a guardarla, aveva gli occhi leggermente aperti per la sorpresa, le gote imporporate dal freddo la facevano sembrare particolarmente giovane

 

- vermilion! - le rispose guardandola incredulo per poi schiudere le labbra in un ghigno divertito

 

- vi conoscete? - domandai confusa 

 

- facciamo teatro insieme - rispose lui serafico, mentre da dietro mi arrivò una gomitata sulla schiena e subito dopo Mavis mi bisbigliò in modo quasi impercettibile all'orecchio - è quel ragazzo di teatro - 

 

Mi venne da ridere e mi sforzai con ogni muscolo che avevo in corpo per non farlo o una gomitata sarebbe stata la cosa più gentile che avrei ricevuto.

Quanto poteva essere piccolo il mondo, seriamente! 

 

Avevo capito subito a chi si era riferita Mavis con " quel ragazzo" ; mi aveva parlato di lui più volte, ma non mi aveva mai detto il nome, me l'aveva solo descritto come " un cazzo di Figo che non hai idea" e mi aveva raccontato che lo scorso mercoledì, la giornata in cui fanno la lezione e le prove, erano andati a bere tutti insieme come sempre e lei, da mezza ubriaca, aveva  tentato di baciarlo, ma erano stati interrotti prima che accadesse. Realizzata la situazione e probabilmente in preda alla vergogna in modo audace era letteralmente scappata via. Questo mercoledì non aveva avuto il coraggio di andarci e aveva paccato malamente la lezione.

 

Io mi ero stupita, perché solitamente la mia amica era una persona molto intraprendente, che non si faceva spaventare da nulla, anzi a volte lasciava lei stessa il numero ai ragazzi che reputava carini o degni d'attenzione, mentre con Zeref si era letteralmente data alla fuga. Divertente, davvero tutto molto divertente!

 

Mi presi un'altra gomitata sulle coste da Mavis, che mi guardò ammonitrice - questa era ingiustificata - mi lamentai sottovoce 

 

- ti leggo nel pensiero - mi disse a denti stretti e io le tirai un pugno in risposta 

 

Grazie a Dio l'arrivo di Juvia e Lisanna spezzò quel circolo vizioso e potemmo tutti incamminarci dentro, al caldo.

L'odore di pop corn e burro che innondava l'atrio poco illuminato del cinema giunse alle mie narici facendo brontolare il mio stomaco; non vedevo l'ora di sedermi sulla poltrona e perdermi totalmente nel film.

 

 

Non riuscivo a concentrarmi, avevo troppi pensieri per la testa per riuscire a seguire il film, e si che avevo atteso con ansia il momento di andare a vederlo! 

Sprofondai nella poltrona sospirando leggermente, Sting seduto alla mia sinistra mi teneva la mano, e alla sua sinistra Yukino cercava come poteva ogni contatto con lui.

Poteva essere più sfacciata di così? Seriamente? Almeno il mio ragazzo cercava di evitarla conscio anche del disagio che stavo provando.

Mi venne da chiedermi, per la millesima volta in quegli anni, se anche a casa quando non c'ero la evitasse, o perlomeno ci provasse. Sbuffai nuovamente.

 

Alla mia destra, neanche a farlo apposta c'era Natsu, teneva ancora avvolta al collo la sciarpa a quadrettoni bianca e nera che aveva la stessa sera in cui l'avevo conosciuto, qualche ciocca rosa gli ricadeva scomposta sul bordo bianco di stoffa risultando di colore acceso benché in sala non ci fosse nessuna luce se non quella proveniente dal maxi schermo. Sulla spalla c'era appoggiata con grazia e leggerezza Lisanna; stando agli aggiornamenti che avevo ricevuto, anche se non richiesti, erano usciti insieme due sere prima.

Non ne sapevo molto di più, Lisanna aveva detto che mi avrebbe aggiornata di persona e io non avevo assolutamente insistito per ricevere altre informazioni.

Non le volevo sapere, l'idea che si stessero frequentando mi dava una leggera e fastidiosa sensazione di malessere alla bocca dello stomaco che non riuscivo, non volevo, spiegarmi.

Avevo quindi deciso, come una bambina capricciosa di tutto rispetto, di evitare il più possibile l'argomento Natsu-Lisanna.

 

L'immagine che avevo di me stessa era una bambina con le mani sulle orecchie, gli occhi chiusi forte che urla " lalalalala" cercando di coprire i suoni.

Bella e matura! 

 

Per fortuna, più o meno, Juvia ancora ce l'aveva con me quindi non avevamo avuto modo di parlare pressoché di niente.

Alla fine non aveva bloccato il numero di Gray, gli aveva semplicemente risposto male più volte e altre l'aveva totalmente ignorato.

Lui non si era comunque perso d'animo, ed ora sedevano vicini a vedere il film.

Era una scesa quasi comica, Juvia si era alzata il cappuccio della felpa per limitare il suo campo visivo e si era letteralmente spiaccicata addosso a Mavis mantenendo più distanza possibile tra lei e l'affascinante corvino.

 

Povero ragazzo, se solo avesse saputo a cosa andava incontro forse avrebbe rinunciato fin dall'inizio! 

 

Le luci si accesero segnando l'intervallo e io mi alzai con rapidità pronta alla corsa della morte verso i bagni: bisognava essere rapide o si rischiava di restare in coda per il resto del film.

Lo raggiunsi con velocità inaudita e ci trovai dentro soltanto un'altra ragazza, esultai dentro di me per il grande traguardo raggiunto.

 

Una volta lavate le mani e uscita dal bagno beccai Natsu dietro ad altri due ragazzi in coda anche lui per la toilette.

 

- ma chi sei? Speedy gonzales? - mi domandò ridendo appena mi vide 

 

- la ragazza più veloce di tutto il Messico -  confermai con le dita rivolte in una V di vittoria 

 

Mi scrutò un momento con le labbra increspate in un sorriso e io alzai le sopracciglia leggermente perplessa

 

- va tutto bene? - mi domandò spiazzandomi mentre il ragazzo davanti a lui entrava nel bagno 

 

- certo, perché? -

 

- hai sospirato e sbuffato tutto il tempo - mi spiegò facendo spallucce 

 

- scusa, non volevo disturbare -  si avevo sospirato ogni tanto, ma non mi sembrava di averlo fatto così frequentemente 

 

- non mi ha dato fastidio, sei carina quando sbuffi tutta corrucciata -

 

Ah? Avevo capito bene?

Sentii il calore salirmi alle guance e maledissi la mia carnagione chiara.

 

Non feci tempo a rispondere, e non seppi se gioirne o meno, che il ragazzo entrato poco prima uscì dal bagno lasciando il posto a Natsu che mi guardò esclamando - oh! Tocca a me -

 

Gli sorrisi - vai prima che qualcuno ti insulti, ci si vede di sopra, vicino! - e con un cenno mi girai e tornai in sala al mio posto.

Natsu arrivò giusto qualche secondo prima che iniziasse il secondo tempo.

 

Il resto del film feci particolare attenzione a restare in silenzio.

 

~L'angolino di Edel~

Sono fiera di me stessa: sto riuscendo a pubblicarne un capitolo a settimana con costanza! 😂

Purtroppo temo che nel prossimo futuro non riuscirò ad essere altrettanto brava perché sarò in piena sessione d'esame!😭

Comunque che dire, allora, conosciamo la famiglia di Sting, il fratello Lector e la fastidiosa amica di infanzia del biondino!

Nel frattempo le cose procedono, Gray ha il numero di Juvia, che però non lo sopporta, Mavis e Zeref invece già si conoscevano 😁

E Lisanna è uscita con Natsu 😱 

Il mondo è piccolo e intricato gente, sopratutto la città di Fiore! 😂

Voi che ne pensate? Che accadrà? E perché Erza non c'è? 

Io leggo comunque sempre un po’ di chimica e interesse tra Natsu e lucy! 😌

Vabbè vabbè, aspetto solo di sapere cosa ne pensiate voi!!!! 

Attendo come sempre i vostri pareri e le vostre opinioni in merito 😏

Ringrazio tutte le persone che l’hanno aggiunta alle preferite, alle ricordate e alle seguite! Un grazie particolare a chi commenta sempre insieme a me! Vi adoro 😍

A prestissimo!

Con amore, Edel ❣️

  
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