Anime & Manga > Akatsuki no Yona
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Autore: The Bride of Habaek    25/05/2019    0 recensioni
§ Fai della tua vita un sogno, e di un sogno, una realtà. /
Make your life a dream, and a dream, a reality. §
(Antoine de Saint-Exupéry)
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Son Hak
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Kigen ni modoru  (起源に戻る)
Storia ispirata al racconto precedente: https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3838999&i=1

Yona - Il Re Dragone. 
Dopo quella notte io ed Hak ci siamo amati ogni giorno di più. Poco tempo dopo lui mi ha chiesto di sposarlo e  nel Minazuki (水無月 "Mese dell'acqua", Giugno) siamo convolati a nozze. Nove mesi dopo ho concepito il nostro primogenito, l'abbiamo chiamato Ryujin, Ryuu abbreviato, che significa "Il Re Dragone" nella nostra lingua. Nostro figlio ha ereditato la mia stessa carnagione, è un piccolo principe nel portamento, per il resto è identico a suo padre, ha due occhioni azzurri che, ogni volta che li guardo, mi fanno venire in mente Hak: l'uomo che più amo al mondo. Ryuu ha anche ereditato i suoi capelli corvini e, nonostante sia ancora un bambino, possiede già la forza e il coraggio di un guerriero.

Hak - La belva fulminea.
Ritornare a Palazzo al fianco di Yona è stato come poter rivivere il passato anche se molte cose sono cambiate da allora. Dal giorno in cui Re II è stato ucciso. Non ho mai abbandonato le armi pur sapendo che la guerra fra fazioni è finita, consapevole del fatto che Yona non vuole che metta nuovamente in pericolo la mia vita, ma io sento il dovere di proteggerla e, se sarà necessario, ucciderò a sangue freddo chi tenterà di farle del male. Sono un generale dopotutto, il mio compito è quello di addestrare reclute nell'arte della guerra, insegnerò anche a mio figlio cosa significa combattere per proteggere chi si ama. Sono certo che diverrà un grande guerriero un giorno. Ora che vivo più come nobile che come combattente mi capita spesso di pensare alle difficoltà che abbiamo dovuto affrontare per giungere fin qui.
Yona: "Qualcosa non va Hak?"
Siamo distesi sul letto mentre nostro figlio Ryuu si è appena addormentato nella stanza accanto.
Hak: "Stavo solo ripensando al passato, ne abbiamo fatta di strada io e te... Principessa."
Le dico strizzando un occhio mentre fisso il soffitto a gambe incrociate.
Yona: "Già, ricordo ancora quei giorni in cui eravamo solo dei bambini... io te e Soo-Won."
Mi giro di scatto verso di lei quando lo nomina come se niente fosse accaduto da allora.
Hak: "Ti capita spesso di pensare a lui?"
Yona: "No, in realtà non penso quasi mai al passato perché ora ho cose più importanti a cui badare..."
Hak: "Ad esempio?"
Yona:"Tu e Ryujin, siete la mia famiglia... il nostro popolo."
Hak: "Desideri ancora che io ti chiami Principessa?"
Le domando seriamente accostando il mio viso al suo.
Yona: "Voglio che tu mi cerchi, a questo punto non mi importa più con quale nominativo. Ti voglio sempre al mio fianco Hak."
Lei arrossisce spontaneamente quando la guardo dritta negli occhi, incantato dalla spontaneità delle sue parole.
Hak: "Beh, sai anch'io vorrei essere chiamato... vostra Maestà! Non solamente Generale Hak!" Inizio a mimare prima il guerriero e poi il Sovrano senza peli sulla lingua. Yona ride sempre di gusto alle mie recite. Mi piace renderla felice, farle abbandonare almeno per un secondo i cattivi pensieri, il mio ruolo è quello di amarla e proteggerla più di chiunque altro.
Yona: "Sei proprio buffo, adoro questo lato di te." Dice sogghignando.
A quel punto ricambio il suo sorriso e passo una mano sul suo viso scostandole i capelli dagli occhi. Poi mi alzo per un giro di perlustrazione: non ho mai abbandonato del tutto le vecchie abitudini.
Yona:"Hak, dove stai andando??"
Mi chiede vedendomi sull'uscio, a metà fra il mondo esterno e la nostra camera da letto.
Hak:"Dovresti saperlo Principessa."
Non faccio in tempo a voltarmi che Yona mi circonda la vita con entrambe le braccia.
Yona: "Non andare fuori a quest'ora. Resta con me."
Le sue parole sembrano una supplica. Quando mi volto nella sua morsa la vedo lacrimare silenziosamente. Non me ne ero accorto ma la veste che indosso si è slacciata lasciando in bella vista le mie ferite di battaglia. Ogni volta che Yona le vede reagisce come se lei stessa provasse dolore.
Yona: "Guarda cosa ti hanno fatto... è solamente colpa mia."
Hak: "Shhh..." Sussurro premendola contro il mio petto nudo.
Hak: "Ho scelto io stesso questa strada, ho giurato a tuo padre che ti avrei protetto per il resto dei miei giorni. Sono io a volerlo, tu non ne hai alcuna colpa."
Yona: "Se ti avessi lasciato libero ora non avresti tutte queste cicatrici."
Hak: "Ma non avrei nemmeno te." Suppongo.
Yona mi guarda e i suoi occhi sorridono a quelle parole. E' come se potessi leggere nel suo cuore: Nessuno la conosce meglio di me.
Yona: "Hak..."
La bacio con dolcezza, per rimuovere l'amarezza e il dispiacere... desidero ardentemente dissipare le nubi della negatività che ostacolano la sua serenità. La mia Principessa chiude gli occhi e si concede totalmente a me, uno spirito libero che non ha mai dato ascolto a nessuno se non alla lama della sua lancia.

Yona: "Ti Amo."
Hak: "Mai quanto me, Principessa."
Non riesco a trattenermi, l'istinto ostacola la ragione, la passione prende il sopravvento. La stringo forte e la spingo contro la parete... Yona mi lega le dita attorno al collo ed esita un istante.
Yona: "Non vorrei che qualcuno ci sentisse a quest'ora della notte... non vorrei svegliare Ryuu..." Dice con tono incerto. E' nella sua essenza preoccuparsi di tutto e tutti, è sempre stata così.
Hak: "Tranquilla Principessa, tutti sanno che hai sposato la belva fulminea, non si meraviglieranno per un po' di fracasso." Le dico con tono ironico mentre lei mi fulmina con lo sguardo.
Hak: "Dai scherzavo, non ci sentirà nessuno. Te lo prometto."
Yona annuisce e lascia scivolare la veste di seta sul pavimento, mentre io mi slaccio il kimono rimanendo a dorso nudo. Fra di noi nel giro di pochi secondi scoppia un incendio. I miei baci la fanno sussultare, mentre il tocco delle sue mani sulla mia pelle sono come la Genesi il giorno in cui Adamo ed Eva colsero il frutto proibito. Quando scendo nelle sue intimità Yona è completamente bagnata, ansima per il piacere che prova mentre esploro ogni piccola parte del suo corpo.
Yona: "Hak?" Dice ancora invasa dagli orgasmi.
Hak: "Sento qualcuno... dei passi." Le dico a bassa voce mentre la copro col mio kimono.
Hak: "Vado a vedere. Entra dentro." Scatto velocemente con indosso un pantalone leggero e afferro la mia arma con la velocità con cui il fulmine colpisce un albero durante una tempesta.
Yona: "Fai attenzione." Mi ammonisce.

Vado in perlustrazione e pochi istanti dopo scopro che si tratta di un semplice vagabondo passato di lì per casualità della sorte. Rientro nella nostra stanza con una tale velocità che Yona fatica a seguirmi con lo sguardo. Salto sul letto e le afferro le mani mentre lei è in posizione supina.
Yona: "Hak... sei qui." Dice sollevata.
Hak: "Era un vagabondo, nulla di cui preoccuparsi. Allora... dove eravamo rimasti??" Fine.

   
 
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