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Autore: leila91    26/05/2019    14 recensioni
Parodia modern!AU senza pretese dell'ottava e ultima stagione (quindi ovviamente SPOILER!)
Dal testo:
“Fammi capire bene” ricominciò Cersei, “In questo tuo sogno noi eravamo fratelli-”
“-gemelli. Esatto” confermò Jaime, “E avevamo tre figli, identici ai nostri”.
“E io a un certo punto diventavo regina -beh sì, questo ci può anche stare- ma non ho capito la parte dell’arrivo dei mercenari. Perché mi avevano delusa?”
“Beh, perchè non ti avevano portato gli elefanti…”
“Elefanti?!”
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cersei Lannister, Jaime Lannister, Sorpresa
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Di elefanti, coerenza, e unicorni mascherati


Era cominciato tutto quando Jaime Lannister, dopo una notte particolarmente agitata, aveva deciso di raccontare a sua moglie Cersei il sogno che aveva fatto.
Un sogno che gli era parso lungo una decina d’anni.

“Fammi capire bene” ricominciò Cersei, “In questo tuo sogno noi eravamo fratelli-”
“-gemelli. Esatto” confermò Jaime, “E avevamo tre figli, identici ai nostri”.
“E io a un certo punto diventavo regina -beh sì, questo ci può anche stare- ma non ho capito la parte dell’arrivo dei mercenari. Perché mi avevano delusa?”
“Beh, perchè non ti avevano portato gli elefanti…”
Elefanti?!
“Ehm, sì”.
“Ma non ha alcun senso! Io detesto gli elefanti! Sono delle creature inutili! Perché mai dovrei aver ordinato che me li portassero?”

Jaime sospirò. Cersei aveva molte strane ossessioni, tra cui un odio immotivato per i poveri pachidermi.
Una volta, quando Tommen aveva ancora tre anni, Jaime aveva sorpreso la moglie e il figlio a guardare insieme Dumbo. Cersei era forse l’unica persona al mondo a non aver pianto durante la scena della separazione dell’elefantino dalla madre, anzi, aveva persino sogghignato, soddisfatta.
Jaime l’aveva sentita borbottare per tutto il cartone frase del genere “Bestie ottuse”, “Dovrebbero rinchiuderle tutte”, “Gli uomini del circo sono stati fin troppo teneri”, e via dicendo.

“Te l’ho detto, tesoro” riprese Jaime, pazientemente, “Pensavi ti potessero essere utili durante la guerra”.
Utili?!” la voce di Cersei era diventata stridula, “Hai detto che la mia avversaria aveva due fottutissimi draghi!! In quale assurda maniera degli elefanti mi sarebbero potuti essere utili??
“Ehrr, questa parte del sogno non me la ricordo…” ammise Jaime, grattandosi il capo.
“E te lo dico io il perché! Perché è totalmente priva di senso, ah!” replicò Cersei.

Jaime trovava assurdo che proprio Cersei avesse il coraggio di elargire giudizi su cose senza senso.
Da un paio di giorni, il rettore dell’università frequentata da Joffrey, aveva fatto installare nel chiostro la statua di un unicorno mascherato. Studenti, insegnanti, e chiunque passasse di lì, la guardavano con un’espressione fra lo schifato e il basito.
Cersei invece, dopo un’occhiata estatica, l’aveva definita “Una splendida metafora in chiave pseudo-arcaica, del decadentismo morale dei nostri tempi”.

Prima che Jaime potesse rinfacciarglielo lei continuò:
 “Cosa mi tocca sentire ancora? Lasciami indovinare, magari che quelle balestre che mi sono fatta costruire, in una scena riescono ad abbattere senza problemi uno dei draghi, che pur volando, non si era accorto di essere stato preso di mira da una flotta militare!”

Jaime la fissò, stralunato: come aveva fatto a indovinare??

“In realtà quella scena ha senso: la Madre dei Draghi si era scordata dell’esistenza della flotta…”

“Oh giusto! La Madre dei Draghi! Come hai detto che la chiamavano, “Distruttrice di Catene”? Non dirmi che questa santarellina ha passato la maggior parte del tempo a difendere gli innocenti ma giunta in prossimità della mia città, all’improvviso ha deciso di trasformarsi a caso in un Hitler in gonnella!”

Jaime ebbe appena la forza di deglutire: le doti da indovina di Cersei stavano diventando inquietanti.

Cersei prese il suo silenzio come una conferma.

“Sul serio?! È andata così?! Ma esiste qualcosa che abbia senso in questo tuo sogno? Ti prego, dimmi che almeno i nostri due personaggi hanno mantenuto una certa coerenza senza fare scelte che avrebbero mandato alle ortiche la loro crescita personale!”

Ma in quel momento squillò il campanello e Cersei non ebbe risposta a quell’ultima domanda, che suonava in realtà come una supplica.
“Oh, George è già arrivato!” disse, riferendosi al loro ospite per cena, “Per favore, aprigli tu, io vado a controllare l’arrosto”.

“Con piacere”, rispose Jaime, dirigendosi verso l’ingresso per aprire all’amico.

Cersei poteva anche trovare assurdo il suo sogno, ma George si sarebbe fatto sicuramente due risate: chi lo sa, magari gli sarebbe addirittura potuto essere d’ispirazione per il nuovo racconto che stava scrivendo.

“George Martin!” Jaime lo accolse con un grande sorriso, “Come sta il mio scrittore preferito? Vieni, è quasi pronto. Mentre Cersei controlla l’arrosto voglio raccontarti un sogno che ho fatto stanotte…”

 
 



Note autrice:

E quindi… l’ottava stagione è stata tutta colpa di un sogno di Jaime Lannister?
*corre a nascondersi*
Non so bene cosa dire: prendetevela con Carmaux_95 che mi ha commissionato una storia su Cersei e gli Elefanti :P
Alla fine è uscita questa specie di parodia.
Per chi fra i lettori fosse di Milano: se vi capitasse di passare in via Festa del Perdono, alla sede principale dell’università statale di Milano, troverete davvero la statua di un unicorno mascherato nel chiostro ^^”.
ecco a voi l'unicorno Narciso
Francamente non ho ancora capito che senso abbia, e credo che prenderò per buona la spiegazione della magnifica Cersei ♥
Nonsense a parte, spero che vi siate divertiti :D
Grazie per aver letto! Un bacio!

Benni
   
 
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