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Autore: Shade Owl    26/05/2019    2 recensioni
Orlaith Alexander ha scoperto di non essere solamente una violinista estremamente dotata, tanto da guadagnarsi un esclusivo contratto con la Lightning Tune Records, ma anche di avere dei poteri incredibili, legati alle sue emozioni e alla sua musica. Tutto ciò però ha attirato le mire di potenti stregoni che hanno tentato di usare il suo potere per scopi malvagi, cosa che l'ha obbligata a lottare per salvare se stessa e le persone a cui vuole bene.
Quasi un anno dopo questi avvenimenti, la vita scorre tranquilla per lei, ormai lontana dalle luci della ribalta e dalla magia, e il suo unico obbiettivo è laurearsi e diventare una persona come tutte le altre, dimenticando il proprio dono, troppo pericoloso per essere usato con leggerezza.
Tuttavia, Orlaith ignora gli eventi che, in un luogo lontano, sono già in moto e che presto la raggiungeranno, portandola a scoprire un mondo per lei tutto nuovo e pericoloso, ma anche le risposte che per molto tempo ha ignorato: da dove viene la sua magia? Cos'è lei, realmente? E perché non ha mai incontrato nessun altro con le sue capacità?
Ma soprattutto... saprà affrontare quello che le riserva il destino?
Genere: Avventura, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Epic Violin'
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Nessuno mosse un muscolo, nessuno disse una parola. La tensione si dilatò nell’ingresso fino a saturarlo, mentre lei e Nightmare si scambiavano sguardi silenziosi. Alla fine l’uomo si alzò lentamente, infilando le mani nelle tasche dei pantaloni. La sua figura allampanata parve allungarsi ulteriormente, colpita dalla luce emanata da Nova, che gettava un’ombra poco meno scura di lui sul muro alle sue spalle.
- Va bene, signorina Alexander.- disse - Se per te è tanto importante, ti parlerò dei Trascendenti. Ma ho bisogno che tu mi prometta di continuare ad aiutarci. Come ti ha spiegato Rin, abbiamo bisogno di te per questa missione, o moltissimi innocenti moriranno.-
- Sì, questo l’ho capito.- disse Orlaith, senza lasciare andare il violino - Ora parla.-
- Sei sicuro, Nightmare?- chiese Keith.
- Ha il diritto di saperlo. Alla fine le avrei spiegato tutto in ogni caso.- rispose lui, senza guardarlo.
Si passò una mano sul mento metallico, provocando uno stridio alquanto sgradevole, e sospirò.
- Rin ti ha detto che un tempo i viaggi erano permessi, ma un incidente li fece proibire.- spiegò - Quello che non ti ha raccontato è che c’erano delle creature che vigilavano sui viaggiatori e concedevano loro di spostarsi tra le realtà.-
- Credevo che i viaggi avvenissero tramite le Pietre di Trasferimento.- disse Annie.
- Solo alcuni, e comunque anche quelli dovevano sottostare a delle regole.- spiegò Nightmare - La maggior parte avvenivano grazie ai poteri di questi esseri, la cui razza venne creata appositamente con questo scopo.-
- Che poteri avevano?- chiese David, in tono interessato.
- Oh, beh...- ridacchiò Nightmare - Per assicurarsi che potessero intervenire in ogni situazione e in ogni realtà senza limitazioni, venne dato loro il controllo totale sulla realtà stessa. Morte, tempo, spazio, storia… ogni tabù era per loro una banalità. Potevano cancellare una persona dall’esistenza, riportarla in vita come se non fosse mai stata uccisa, o spostarla attraverso lo spazio e il tempo… o potevano alterare il mondo che li circondava. In una parola, potevano fare qualsiasi cosa volessero.-
La rigidità della postura di Orlaith vacillò appena: in passato aveva sentito parole molto simili a quelle.
- Abbiamo scoperto che venivano chiamati Trascendenti, perché potevano trascendere tutto ciò che volevano senza limiti. Erano di fatto gli esseri più potenti dell’intera Esistenza, ma ignoro in che modo venne creata la specie, o come si riproducesse. Purtroppo, quando i viaggi vennero proibiti, loro rimasero senza alcuno scopo. Quei poteri che avevano divennero in questo modo scomodi per tutti gli altri… erano troppo pericolosi, e fu deciso che avrebbero dovuto restituirli. Diventare mortali, capisci?-
Orlaith annuì lentamente, senza parlare. Nightmare annuì a sua volta.
- Non tutti apprezzarono la cosa. Anzi, per quel poco che ne so, nessuno di essi accettò di buon grado. Non posso essere sicuro degli eventi, questa storia è stata cancellata da ogni libro di storia di ogni realtà esistente. Coloro che lo fecero volevano far dimenticare ad ogni realtà l’esistenza delle altre, avevano paura… soprattutto per la guerra.-
- Guerra?- chiese Orlaith - Quale guerra?-
- Quella con i Trascendenti.- spiegò Nightmare - Si opposero con tutte le loro forze alla decisione, e cercarono di combattere. Avrebbero vinto, visto ciò che sapevano fare, ma erano pochi ed esisteva un modo per privare persino loro dei poteri, e alla fine cedettero tutti, uno dopo l’altro.-
- Quindi… sono morti?- chiese David - Sono stati… sterminati? Tutti quanti?-
- Tutti quanti.- annuì Nightmare.
- Ma Allwood… ha accennato a un altro.- disse Annie - Ha detto… qualcosa… com’era?- borbottò - “Quello che è successo all’ultimo di loro”… o una cosa del genere.-
Qui Nightmare trasse un profondo respiro ad occhi chiusi, come se stesse cercando il coraggio. Orlaith si sorprese nel vederlo così: era la prima volta che sembrava provare una briciola di paura.
Guardò rapidamente anche i suoi compagni e vide che tutti, chi più chi meno, avevano un’aria piuttosto turbata come lui: Nova aveva lo sguardo fisso, e ora le braccia più che incrociate sembravano strette attorno al suo stesso corpo; Rin si era appoggiata con le terga alla parete, le mani puntellate sulle ginocchia e lo sguardo basso; Keith si stava massaggiando la collottola a disagio, gli occhi fissi in un punto vuoto.
- Zelith.-
La voce di Nightmare parve tremolare appena mentre pronunciava quel nome, e Orlaith tornò a guardarlo, abbassando il violino.
- Come?- chiese.
- Si chiamava Zelith.- disse - Era l’ultimo della specie dei Trascendenti. Durante la guerra fuggì e si nascose. Era un vigliacco per natura, uno di quei vigliacchi che preferiscono sacrificare altri pur di sopravvivere. Un verme della specie peggiore, ma al tempo stesso… potentissimo. Intoccabile.-
- C’è un motivo se le realtà comunicano di nuovo.- disse Rin - Ma non è dipeso da nessuno di coloro che le abitano.-
- Zelith passò millenni da solo, nascosto in un luogo sicuro.- riprese Nightmare - Finché non cominciò ad annoiarsi. Non so se fu l’isolamento a farlo impazzire del tutto, o l’onnipotenza lasciata libera di sfogarsi, o l’assenza di leggi morali che lo tenessero a freno… o tutte queste cose messe insieme. Comunque, un giorno decise che voleva qualcosa di nuovo per divertirsi un po’, per passare il tempo.-
- Qualcosa… di che genere?- chiese Annie, col tono di chi non voleva davvero sapere.
- Un gioco.- sputò Keith, come se il solo dirlo lo disgustasse.
- Esisteva una città che si estendeva sull’intera superficie di un pianeta, in una delle tante realtà esistenti. Si chiamava Valiant City.- spiegò Nightmare - La riempì di morti viventi, e li fece spargere in ogni angolo del globo per trent’anni, fino a lasciare solo poche sacche di sopravvissuti disperati e disillusi. Poi, quando il terreno fu pronto, usò i suoi poteri per prendere alcune persone, diede loro delle regole e le scaraventò a Valiant City, senza poteri e senza armi, concedendo loro di recuperare ciò che aveva sottratto solo a spizzichi e bocconi, per puro capriccio. Chi moriva veniva cancellato dall’intera esistenza. Lo scopo era sopravvivere.-
Orlaith sentì di cominciare ad avere la nausea. La testa prese a girare.
- S…sopra…vvivere?- ripeté a stento.
- Io sono morto, credo.- ammise Nightmare - Non l’ho mai capito. Anche Keith. E Rin. Nova non c’era, all’epoca… eravamo una dozzina, all’incirca, e morimmo tutti tranne due, i soli a finire il gioco e a raggiungere Zelith, che aveva promesso di esaudire un desiderio a testa per coloro che avrebbero… “vinto”.-
Keith serrò i pugni nel suo angolo, masticando qualcosa che suonava come una serie di imprecazioni. D’altra parte non fu possibile capire cosa stesse dicendo di preciso, probabilmente parlava in un’altra lingua, fatta di suoni gutturali e rochi.
- Fu per il desiderio espresso da una di quei due che ci salvammo tutti.- spiegò Nightmare - Ma accettare di esaudirlo fu l’errore di Zelith.-
- Ci siamo ritrovati.- disse Rin, stringendosi convulsamente le ginocchia - E portammo dei compagni… ognuno di noi chiese aiuto ad amici potenti e… mettemmo insieme la più grande forza mai vista prima di allora.-
- Lo fece di nuovo.- disse Nova, prendendo la parola per la prima volta dopo tanto tempo - Giocò con noi… con tutti noi. Ci fece delle cose...- scosse la testa, senza terminare la frase, serrando le palpebre - E il nostro comandante… lui fu quello che subì le cose peggiori. Moltissimi morirono, o… o peggio.-
- Ci salvammo per il rotto della cuffia. Di nuovo.- continuò Nightmare - E ancora avremmo potuto perdere, se non fossimo riusciti a cogliere Zelith di sorpresa. Gli togliemmo i poteri… e lo lasciammo a morire.-
Si passò una mano sul volto metallico, e per un momento le sue dita parvero tremare appena.
- Così si estinsero i Trascendenti.- disse - Noi uccidemmo l’ultimo della specie. O almeno lo pensavamo fino a quando non abbiamo visto te.-

Questa è in sostanza la storia dei Trascendenti. Che poi è tutto sommato un microbico sunto di alcune storie che ho già postato prima di questa serie...
Ringrazio come sempre i miei lettori, 
John Spangler, Easter_huit, Old Fashioned, Roiben e Arianna96r. A presto!

   
 
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