Linea di demarcazione
Cap. 2 – Oltre il confine
Riemergi dalla lettura di Rituali Magici Antichi per constatare che le sette di mattina sono già scoccate. Nervoso, osservi il camino spento e un brivido gelido ti attraversa il cervello.
«Kreacher!» urli spazientito.
L’elfo appare al tuo cospetto spaventato e fradicio, si volta intorno più volte menando le corte braccia come a difendersi.
«Da me state lontano!» biascica con voce stridula.
«Kreacher, fermo!» gli imponi. «Cosa è successo? Dov’è il Lord Oscuro?» chiedi acido.
«Oh, Kreacher chiede scusa. Il grande e immenso Lord ha dato ordini, me non deve essere qui.» Dopodiché si prostra picchiando la fronte sul duro pavimento.
Lo guardi un attimo basito mentre il cuore impietrisce per i mille dubbi che da tempo affollano la tua mente. «Cosa ti ha chiesto di fare?» chiedi cauto e imperioso allo stesso tempo.
«Oh. Kreacher deve fare la guardia, ma aveva tanta sete e l’acqua del lago è piena di mostri, » piagnucolò.
«A cosa devi fare la guardia?» E tremi al pensiero di quale malvagità si sia inventata il tuo Signore. Nel libro abbandonato sul tavolo ne hai lette di veramente crudeli.
«Oroscrus1, mio nobile e giovane padrone,» dice, per poi darsi un grosso ceppo di legno sulle dita.
«Fermo, Kreacher!» Il tuo cuore finisce in gola alla stessa velocità con cui raggiungi il tavolo e sfogli il libro trovando la pagina incriminata. «No!» bisbigli inorridito sentendo tutte le certezze di un futuro sgretolarsi all’istante.
Non è così che sognavi il Nuovo Mondo quando eri un ragazzino influenzabile: sguazzante nel terrore e sottomesso a Colui-che-non-deve-essere-nominato, sprezzante per ogni forma di vita.
Hai ucciso e torturato in nome di un ideale che credevi puro col miraggio di favolose ricompense. Sei stato testimone di amici Purosangue che hanno perso tutto: famiglia, soldi, prestigio, la loro stessa vita. E tu sei rimasto lì a guardare, succube di un potere troppo ammaliante per rinunciarci. Hai riverito e servito il Signore Oscuro finché non ti ha obbligato a Cruciare un bambino in cambio di preziose informazioni strappate a forza dalla bocca dei genitori.
Non è così che vuoi il tuo Nuovo Mondo. Non asservito a un Mostro che ha così paura della Morte da spezzare la propria anima per un brandello d’Eternità.
«Kreacher! Portami lì.» ordini, non prima di aver nascosto il prezioso libro appartenente ai Black da generazioni. Perché nessuno possa mai più scoprire ciò che contiene.
“È così Oscuro questo luogo,” pensi stanco, “malvagio come il ciondolo che ho affidato a Kreacher perché lo distrugga.”
Le sette volgono al termine e tu stai annaspando, lottando inutilmente contro gli Inferi vomitati dal lago.
«Ti pentirai! Oh sì, che ti pentirai!» grida la Voce nella tua testa.
«Non hai scampo: è la giusta punizione per i tuoi errori.»
«Forse non sono più degno di essere un Black,» urli per sovrastare le parole cieche dei mostri che allungano con bramosia le braccia scheletriche, «ma sono certo di meritarmi il tuo rispetto, fratello mio.»
‘Il nostro destino viene formato dai nostri pensieri e dalle nostre azioni. Non possiamo cambiare il vento ma possiamo orientare le vele.’ Anthony Robbins.
Note dell’autrice: Regulus non è sciocco, ha passato anni a studiare libri antichi sulle Arti Oscure appartenenti alla sua nobile famiglia. Ora è colto a sufficienza da capire che, Colui-che-non-deve-essere-nominato, cela un terribile segreto.
Aiutato da un inconsapevole Kreacher, cercherà di porvi rimedio scavalcando la linea di demarcazione, quella retta che lo tiene separato da Sirius.
Ciononostante non deve essere stato facile per lui realizzare di aver fallito sia come figlio che come fratello.
Questa storia partecipa al contest ‘Expecto Patronum’ indetto da blackjessamine sul forum con il prompt: momento più tragico.
Ulteriori note: non sappiamo come Regulus abbia scoperto dell’Horcrux creato da Voldemort, quindi mi sono presa la libertà di immaginarmi questa scena.
Buona lettura e i commenti sono graditi.
Disclaimer: l’immagine non è mia ma appartiene agli aventi diritto: Tsung-Lin Wu.
1Kreacher storpia il nome ma è ovvio che si riferisce agli Horcrux.