Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: _Giuls17_    27/05/2019    4 recensioni
Ma a quale prezzo? Quanto mi è costato tutto questo?
“Tutto, ti è costato tutto.”

[...]anche se noi Targaryen non rispondiamo né agli uomini né agli dei, risponderò a me stessa, sarò comunque pesata e trovata insufficiente e posso accettarlo.
Posso accettare tutto questo ma se devo morire e se sarai tu ad uccidermi allora devi sapere, devo dirtelo anche se io stessa non ne sono sicura, anche se io stessa credo che sia folle, pura fantasia, ma non posso morire portandomi questo segreto nel cuore.-[...]
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daenerys Targaryen, Jon Snow
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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I’m not the Mad Queen
 
Non sono nata per essere la Regina delle Ceneri, non sono arrivata a Westeros per distruggere tutto, non ho fatto così tanta strada per perdere tutto quello che avevo conquistato durante il cammino, eppure tutto quello che volevo l’ho appena conquistato con il fuoco e con il sangue, ma il resto?
Ho perso tutto il resto.
Ho perso le uniche persone che mi hanno mai amata, ho perso i miei figli, ho perso Jon, e sono diventata chi ho sempre odiato, mi hanno fatto diventare chi ho sempre disprezzato, per cosa?
Per quel Trono, per quel maledetto Trono che ha distrutto la mia famiglia, che ha portato mio padre alla pazzia, che ha fatto uccidere Rhaegar e costretto me e Viserys all’esilio.
Ho perso tutto per un maledetto trono fatto di spade e di sangue, fatto di dolore e di guerre; non lo accetto, non posso accettarlo, perché io non sono così, non sono quella che tutti credono, non sono la Regina Folle, non sono come Cersei, non sono come Aerys.
Eppure non mi resta altro che il fuoco e il sangue, non ho avuto amore qui, ma solo paura.
 
Daenerys strinse forte gli occhi e lasciò andare quelle lacrime che per tutto quel tempo aveva trattenuto, lasciò andare la sofferenza, il dolore e la paura, lasciò andare tutti quei sentimenti che la guerra le aveva imposto di accantonare, di chiudere dentro il suo cuore per permetterle di fare quello che andava fatto.
 
Ma a quale prezzo? Quanto mi è costato tutto questo?
“Tutto, ti è costato tutto.”
Non doveva andare così, non doveva andare così, non era questo quello che volevo, non era questo quello che meritavo.
Westeros mi ha portato via tutto, mi ha portato via i miei figli, mi ha portato via Jorah, Missandei, mi ha tolto Jon, l’unica persona che mi aveva dato speranza, l’unica persona che credevo potesse amarmi almeno un po’.
L’unico a cui avevo donato il mio cuore.
“Sei sicura di aver perso tutto? Sei sicura che non avrai mai figli? Sei sicura di aver perso Jon?”
Cosa stai dicendo?
“Solo la morte può pagare per una vita, forse la morte dei tuoi figli potrà pagarti la vita che porti in grembo.”
Non sono incinta, non potrò mai partorire un figlio vivo.
“Eppure lo hai notato anche tu il tuo ventre rigonfio, eppure non ci hai mai creduto veramente a quella profezia, eppure lo desideri abbastanza.”
Non ha senso, lo sai, sono stata con Daario… prima di Jon, non sono mai rimasta incinta.
“Non avevi pagato per quella vita prima, non avevi pagato con la morte la vita che potresti portare in grembo.”
 
Daenerys aprì gli occhi e scacciò le lacrime che le offuscavano la vista, lentamente appoggiò le mani tremanti sul ventre coperto dal pesante vestito, e lì le lasciò; per tutti quegli anni si era imposta di non pensarci, era quasi riuscita ad accettare l’idea che i suoi unici figli fossero i draghi, aveva quasi accettato l’idea che non sarebbe mai stata madre nonostante lo avesse sempre desiderato, nonostante quella possibilità le fosse stata strappata nel modo più doloroso possibile.
Solo in quel momento invece quella possibilità le scaldò il cuore e le diede speranza, speranza che per lei esistesse un finale diverso, un futuro migliore.
 
Anche se lo fossi, anche se fossi incita a chi importerebbe? A nessuno importerebbe del figlio che porto in grembo.
“A Jon importerebbe, puoi fargli capire che non sei la figlia di Aerys che sei migliore di così, che sei migliore di quello che tutti gli altri credono, che sei solo Daenerys Targaryen, quella ragazza che ha sempre e solo sognato la grande casa dalla porta rossa con quell’albero di limoni all’esterno, e quell’infanzia che non ha mai assaporato veramente.”
Non ha più importanza ormai, niente ha più importanza.
“Importa invece, importa perché non puoi permettere che uccidano tuo figlio, non puoi lascarglielo fare.”
 
Dany lasciò andare un altro singhiozzo e si lasciò cadere ai piedi del Trono di Spade, si strinse il ventre in una morsa quasi dolorosa e lasciò andare le lacrime che ancora una volta le si erano accumulate alla base degli occhi, ed in quel momento capì di essersi persa.
Daenerys Targaryen aveva smarrito la retta via, aveva smarrito tutti gli ideali che per lungo tempo aveva perseguito, aveva perso sé stessa e forse avrebbe perso quel bambino con la sua stessa vita, avrebbe perso di nuovo tutto.
 
Tutto questo non ha senso, io non ho più senso, questa persona non sono io, non sono davvero io.
Mi sono persa lungo il cammino e non sono più riuscita a trovare la retta via, e come avrei potuto? Tutti quelli che mi avevano giurato fedeltà mi hanno abbandonata una volta saputo di Jon, gli altri sono stati uccisi davanti ai miei occhi senza alcuna pietà, nessuno ha lottato per me, per la mia sopravvivenza ma hanno preferito tradirmi nel momento esatto in cui non sarei più stata utile ai loro scopi.
 
-Daenerys.-
La Regina alzò gli occhi e nonostante le lacrime e il cuore dolorante lo vide, vide Jon Snow in piedi a pochi passi da lei, la stava guardando come aveva fatto a Roccia del Drago, con paura e stupore. Dany si asciugò nuovamente le lacrime lasciando andare il ventre ma non si alzò, rimase ferma ad osservare l’uomo che amava, l’uomo che le aveva portato via tutto e che poteva ancora distruggerla, che poteva ucciderla.
 
Non mi ama, forse non mi ha mai davvero amata.
“Ti ama, solo che non sa come dimostrartelo.”
 
-Non so cosa mi sia preso.- sussurrò cercando di calmare i singhiozzi e la sua anima, -Quando ho sentito le campane mi sono passati davanti tutti i loro volti, dei miei figli, di Jorah e di Missandei, ho visto la morte nei loro occhi ed ho perso il controllo, Jon.
In tutta la mia vita mi sono vantata di non essere come mio fratello, ero certa che il lato della medaglia a me destinato fosse diverso, ma in un sol giorno sono riuscita a rovinare tutto quello che mi sono lasciata alle spalle e non riuscirò mai a pagare il debito che ho contratto, non mi basterà tutta una vita per sdebitarmi delle mie azioni.-
-Allora perché…-
-Credevo veramente di riuscire a distruggere la ruota, ci ho creduto per tutta la mia vita perché quella stessa ruota aveva distrutto la mia famiglia, e portato me all’esilio, ed era mio dovere spezzare questo circolo vizioso, l’avevo giurato sulla pira funebre di Drogo, avevo giurato… Adesso non ha più importanza, ho distrutto la ruota per crearne una peggiore, e non era quello che volevo.-
-No?-
-No.- ammise guardandolo e sorridendo amaramente, si alzò lentamente per andargli incontro -Non sono un tiranno Jon, non sono Cersei e non sono Aerys, io non sono pazza ma tutto quello che ho sopportato da quando sono arrivata a Westeros mi ha spezzato, avrebbe spezzato chiunque, solo che un Targaryen in preda al dolore è la cosa più pericolosa al mondo.
Mi pento di quello che ho fatto, mi pento di aver ottenuto il Trono con il fuoco e con il sangue, ma questo, le mie scuse non saranno mai abbastanza per giustificare il genocidio, non importerà a nessuno.-
-A me importa, invece.- sostenne, avvicinandosi a lei.
-Ti importa perché sei venuto qui ad uccidermi Jon, lo so che non mi ami, lo so che non potrai mai amarmi, lo so che per te questo è sbagliato, posso farmene una ragione se vuoi, posso provare ad accettarlo, ma non chiedermi di smettere di amarti.- sussurrò, abbassando gli occhi e sospirando, si portò una mano sul ventre, -Non posso smetterti di amarti Jon, non posso.-
 
Daenerys alzò lo sguardo e provò a trasmettergli attraverso le sue iridi viola tutto l’amore che aveva e che provava per lui, nella sua vita poche cose le erano state concesse, ma amarlo era stata una sua decisione e nonostante l’amore l’avesse portata alla rovina non avrebbe mai scelto diversamente, si sarebbe fatta stregare da Jon Snow per tutto il resto della sua vita.
Lentamente avvicinò una mano al suo viso, gli sfiorò la barba lunga ed i capelli e sorrise, Daenerys Targaryen sorrise amorevolmente, così come aveva fatto al Nord, in quel luogo sperduto in mezzo alla neve, sorrise così come aveva fatto in quella nave, perché Jon le aveva dato speranza nonostante tutto e lei ne sarebbe sempre stata grata.
-Non sono una persona cattiva Jon, ho fatto delle cose terribili ma non sono una persona cattiva, credevo di essere migliore di così ma mi sono sbagliata e rimpiangerò per il resto della mia vita quello che mi sono lasciata alle spalle; anche se noi Targaryen non rispondiamo né agli uomini né agli dei, risponderò a me stessa, sarò comunque pesata e trovata insufficiente e posso accettarlo.
Posso accettare tutto questo ma se devo morire e se sarai tu ad uccidermi allora devi sapere, devo dirtelo anche se io stessa non ne sono sicura, anche se io stessa credo che sia folle, pura fantasia, ma non posso morire portandomi questo segreto nel cuore.-
-Cosa devi dirmi?- le sussurrò vicino alla sua bocca.
-La morte può pagare per una vita Jon, e credo che la morte dei miei figli abbia pagato la vita che porto in grembo.-
-Sei incinta?!- chiese stupefatto.
-Non lo so, forse sì ma è passato così tanto tempo da quella volta che non ne ho la certezza, potrei essere incinta, ma potrei sbagliarmi.-
Dany allungò le mani verso le sue, così facendo le posò delicatamente sul suo ventre e aspettò.
-A prescindere dalla scelta che farai io ti perdonerò, sono io l’artefice del mio destino, non tu Jon.-
-Io non posso farlo.- sussurrò, allontanandosi di poco ma senza staccare le mani dal suo ventre, -Non posso ucciderti se…-
-Lo avresti fatto se non fossi incita e non ho alcuna certezza di questo Jon, non sono mai stata una madre, quindi se devi farlo, se devi uccidermi fallo guardandomi negli occhi e dicendomi che non mi hai mai amato, almeno il mio cuore avrà la pace che merita.
Non farmi lasciare questo mondo sofferente e tradita, lasciami morire così come ho sempre vissuto, ti imploro.-
-Una volta mi hai detto che nella tua vita non avevi mai implorato nessuno, per nessun motivo.-
-L’ho detto ma tu sei l’eccezione alla regola, perché ti amo Jon, e non ho mai amato nessuno come te e questa è cosa la più spaventosa che mi sia successa.-
 
Daenerys chiuse solo un attimo gli occhi, si avvicinò a lui e lo baciò per un’ultima volta, aveva capito che sarebbe stato lui ad ucciderla, l’unico di cui ancora si fidava, sarebbe stato l’unico in grado di portarle via l’unica cosa che le era rimasta, l’unico che le avrebbe potuto togliere anche la speranza.
-Sei la mia Regina, lo sarai sempre.-
-Lo so, però tu non mi ami.- sussurrò con dolcezza, solo in quel momento, cancellata la rabbia, e la vendetta era riuscita a vedere le cose per come stavano, si era solo illusa per tutto quel tempo.
-Credevo che uccidendoti avrei spezzato questa follia, avrei posto fine ai massacri che avresti compiuto in nome di un’ideale più grande, mi sono fatto convincere che tutto quello che hai fatto, nel corso della tua vita, ti abbia portato alla follia, perché in caso contrario non avrei mai accettato di fare quello che mi hanno chiesto, ma sua una cosa ti sbagli.
Io ti amo, ti ho amata nel momento esatto in cui ti ho vista lì a Roccia del Drago, nel momento esatto in cui i miei occhi si sono posati su di te, ed in quel momento ho capito che saresti stata mia e che io ti sarei appartenuto, sempre.- le passò una mano sul viso, con dolcezza ed amore, -Ero venuto qui ad uccidere la Regina ma adesso sono qui per salvare Daenerys.-
-Se mi salvi… se non mi uccidi c’è chi lo farà al posto tuo, non sono disposta a vivere di nuovo in esilio, non dopo tutto quello che ho passato, non posso farlo di nuovo Jon.-
-Non ho mai parlato di esilio.- le sussurrò baciandola e stringendola a se, -Ti proteggerò, a prescindere dal bambino, e se ci fosse proteggerò anche lui.
Ho sempre saputo che avevi un cuore grande, ho sempre saputo che quella lì non era la vera Daenerys, speravo che dietro quella maschera tu esistessi ancora, volevo trovarti perché solo così sarei riuscito a salvarti.
Non avrei mai potuto salvare la Regina da sé stessa ma posso salvare Daenerys dalla Regina, devi solo fidarti di me.-
-Mi fido di te.-
 
***
 
Daenerys si passò una mano sulla pancia, lentamente sfiorò la sua rotondità ed un sorriso sincero le sfiorò il viso e gli occhi, ancora non riusciva a credere a quella magia, nonostante fossero passati mesi ancora stentava a credere che proprio lei fosse incinta.
 
“Quando il sole sorgerà a occidente e tramonterà ad oriente. Quando i mari si seccheranno e le montagne voleranno via nel vento come foglie morte. Quando il tuo grembo sarà di nuovo fecondo e tu darai vita a un figlio vivo…”
Se mi guardo indietro vedo solo le tenebre che mi hanno accompagnato per tutti quegli anni, il desiderio trepidante di riprendermi quello che mi avevano tolto, la rabbia che mi scorreva nelle vene e la paura di non sopravvivere a tutto quello.
Adesso se guardo avanti riesco a percepire la speranza.
 
Dany alzò lo sguardo al cielo e in quel cielo limpido intravide Drogon volare, sempre più in alto fino a scomparire tra le nuvole ma nonostante non riuscisse a vederlo sapeva benissimo che suo figlio era lì con lei e che sarebbe rimasto al suo fianco, per il resto della sua vita.
-Stai bene?-
Quella voce gentile e premurosa l’avrebbe sempre riconosciuta e come ogni giorno poggiò le sue mani sul ventre, stringendo leggermente e amorevolmente, facendola sentire finalmente a casa.
 
Ciò che ho sempre desiderato, più del Trono, era tornare a quella grande casa con il portone rosso e l’albero di limoni, a Bravoos, all’infanzia che non ho mai avuto, adesso posso finalmente dire di esserci vicina.
Roccia del Drago non avrà un portone rosso e non sarà animata come quella città ma vi abbiamo piantato gli alberi di limoni che cresceranno nel tempo e che mio figlio o mia figlia potranno vedere, potranno avere quell’infanzia che mi è sempre stata rubata, quell’amore che a me è stato precluso.
 
-Sto bene Jon, non devi preoccuparti il piccolo sta bene. Io sto bene.-
-Lo so, ma sono preoccupato a momenti dovrebbe nascere.- le sussurrò all’orecchio.
-Quando nascerà saremo pronti, entrambi saremo pronti per lui.-
-O per lei, potrebbe essere una femmina, Dany.-
-Qualsiasi cosa sia sarà il futuro Re dei sette regni, tutti lo stanno aspettando.- ammise, voltandosi per guardandolo negli occhi.
-E sarà un ottimo Re, perché avrà l’amore dei suoi genitori ed i consigli delle persone più giuste di tutta Westeros, avrà sempre qualcuno accanto pronto a proteggerlo e ad indicargli la retta via.-
-Non credevo che sarebbe arrivato questo momento, non credevo che sarei arrivata così lontano. Se mi guardo indietro, se guardo oltre il mare mi sento perduta, se ripenso a tutto quello che ho perso e che ho lasciato mi chiedo come sia riuscita ad avere qualcosa, nonostante tutto questo dolore.-
Jon la face girare verso di lui, passò le mani sul suo viso e le sorrise con dolcezza, quel sorriso che le aveva dedicato tanto tempo fa era ancora lì su quel viso segnato dalla guerra ed era suo, sarebbe sempre stato suo, l’unica cosa in quel mondo per cui aveva veramente combattuto e che aveva quasi rischiato di perdere.
-Perché pensi di non meritarti tutto questo?-
-Perché sono Daenerys Targaryen, e nella mia vita ho imparato che qualsiasi momento di felicità mi verrà strappato via alla fine.-
-Questo non accadrà.- la consolò, baciandola lentamente.
-Come fai a saperlo?- gli sussurrò contro le sue labbra, beandosi di quel contatto e di quel momento.
-Ci sono io con te Dany, ci sarò sempre, non importa cosa la vita ha in serbo per noi e per questo bambino, tu sei la mia famiglia, voi siete la mia famiglia.-
 
Daenerys annuì lentamente lasciando andare solo una lacrima e successivamente sorrise, sorrise a quel ragazzo che le aveva stravolto la vita ma che l’aveva salvata da sé stessa, sorrise a quella vita che portava in grembo e che aveva pagato con il sangue dei suoi figli, sorrise a quella vita che le era stata risparmiata e che avrebbe protetto per suo figlio, affinché non restasse solo nella notte buia e piena di terrori, sorrise perché in fondo, nonostante tutto il fuoco e il sangue, un po’ di felicità era riuscita a guadagnarla.
Nonostante tutto le cose cattive che aveva fatto Jon continuava a credere in lei, nel bene che avrebbero fatto assieme, al futuro che avrebbero costruito assieme.
-Devo dirti una cosa Jon.- sussurrò guardandolo negli occhi.
-Cosa?- le chiese, spostandole una ciocca di capelli dal viso.
Daenerys alzò solo un momento lo sguardo al cielo e sorrise, sorrise così come aveva fatto quando le erano state donate le uova di drago, così come aveva fatto quando aveva stretto tra le braccia i suoi figli, così come avrebbe fatto quando si sarebbero schiuse le prossime uova.
-Il drago deve avere tre teste Jon, non può esserci un solo cavaliere di Drago.-
-Dany è… rimasto solo Drogon, non ci sono altri draghi.-
-Per ora.- ammise guardandolo, -Presto si schiuderanno altre uova, presto ci saranno altri draghi e ci dovranno essere altri cavalieri di drago.-
-Quando è successo? Com’è successo?- domandò meravigliato.
-E` successo e basta Jon, ma nostro figlio non potrà essere l’unico, ci dovranno essere altri cavalieri lo capisci, vero?- gli chiese mestamente.
-Mi stai dicendo che vuoi già altri figli? Il primo non è ancora nato, Dany.- le rispose ironicamente, ma sorridendole dolcemente, facendole capire che aveva capito, aveva capito quanto per lei fosse importante, quanto fosse fondamentale che ciò accadesse.
-Sì, voglio altri figli, perché un Targaryen solo al mondo è una cosa terribile.-
 
 
 
∞Angolo Autrice∞
Ci ho messo giorni a completare questa storia e non per la sua difficoltà ma perché ogni volta che ripensavo al finale mi bloccavo.
Una parte di me non riesce davvero ad accettare come la storia si sia conclusa, non posso accettare che sia stato Jon ad ucciderla nel momento in cui, ancora una volta, Daenerys aveva scelto di fidarsi di lui, nel momento in cui era più vulnerabile.
Daenerys ha sbagliato ma tutto questo è davvero inacettabile, un personaggio che nella sua vita ha lottato contro la schiavitù, contro i tiranni, è stato manipolato dalle persone di cui si fidava, dalle persone che amava e poi è stata abbandonata.
Sì, è stata abbandonata da Tyrion e da Jon, le uniche persone che sarebbero dovute rimanere al suo fianco, che avrebbero dovuto credere in lei, amarla e consigliarla hanno cospirato contro di lei, e l'hanno uccisa quando non era più utile ai loro scopi.
Quindi questo è quel finale che mi sarei aspettata, un finale felice perché in fondo un pò di felicità se la meritava Daenerys, meritava molto di più di quello che le hanno riservato.
Spero che il finale alternativo vi piaccia, presto arriverà l'ultimo capitolo di "MAD QUEEN", ancora in fase di elaborazione perchè il mio cuore non riesce a sopportare che Drogon sia rimasto solo.
Solo nella notte buia e piena di terrori.
XOXO
Giuls17

 
   
 
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